Che cosa complicata l'amore
Red e Green avevano prolungato il loro soggiorno ad Alola, anche perchè era stata Moon ad obbligarli a rimnere avendo notato la presenza di qualche anosciante ed ignoto pensiero aleggire nelle menti dei due famosi allenatori pokèmon e lei certe cose le capiva al volo...
I due avevano deciso di allogiare nel medesimo albergo, nella stessa stanza perchè sarebbe stato certamente più economico, anche se quella era stata una scusa architettata da Green spaventato all'idea di una nuova sparizione del corvino.
A chiunque posasse il proprio sguardo su i due quando erano insieme veniva immente che erano una coppia molto affiatata, ma non solo come amici,già perchè chi li guardava non pensava neanche lontanamente all'eventualità che i due govani uomini non si frequentassero, lo stesso per chi li conosceva anche da tanto tempo.
Anche i loro amici non riuscivano a capacitarsi che non formassero una coppia, nessuno capiva mai Red e non solo perchè non parlava mai ma anche perchè riusciva a mascherare davvero bene le sue emozioni e i suoi pensieri dietro quella sua solita espressione immutabile, eppure Green lo capiva sempre, solo uno sguardo e sapeva sempre cosa gli frullasse nella testa; la cosa però non era reciproca, almeno non sempre.
Ma c'era una cosa che neppure Green era ancora riuscito a capire, il motivo che aveva spinto l'amico e rivale a sparire per poi riapparire sempre sensa preavviso, neppure lui era riuscito a leggere così infondo nello sguardo di Red e questo ep[rchè lui non voleva mostrare al rivale cosa lo avev spinto a compiere quelle sue decisioni apparentemente insensate.
Eppure c'era qualcuno con cui Red parlava al di fuori di Green, qualcuno a cui aveva confidato ogni più picccolo dettaglio riguardardante le sue scelte, i suoi pensieri e le sue emozioni più nascoste che aveva impedito all'altro di scorgere, una ragazza che celava da tempo la sua presenza e che apprezzava solo la presenza del confuso corvino.
Gli strani comportamenti che a volte Red assumeva si presentavano soprattutto quando uscivano la sera, un suo determinato comportamento loro amici lo avevano denominato "furi controllo" .
Sembrava una cosa comica dal nome, ma non era affatto così infatti quando perdeva la calma o comunque si arrabbiava, l'eroe noto per la sua imperturbabilità faceva davvero paura, tanto che persino i suoi stessi pokemon rifiutavano di calmarlo e questo era davvero grave visto il legame che li univa.
L'unico a non aver mai notato nulla era proprio Green, l'unico a non aver notato il chiaro segnale che lasciava ben comprendere il motivo che aveva spinto Red a rimanere sempre al suo fiango e non intraprendere più un viaggio verso mete sconosciute e lontane per diventare sempre più forte assieme alla sua fidata squadra,il momento in qui lui perdeva totalmente il controllo delle sue emeozioni era quando il castano si ritrovava a flertare con qualche raagzza o addirittuara a baciarne una.
Quando succedeva lui si allontanava sempre, faceva in modo che nessuno lo seguisse e una volta sola i loro amici erano riusciti a tenere il suo passo e quello che avevano visto li aveva spaventati: i pokemon erano ritorati nelle loro pokeball spaventati, lui non smbra averlo neppure notato mentre la vena sul suo collo aveva preso a pulsare e poi aveva tirato un pugno al tronco di una quercia secolare e,bhe, questa si era spezzata procurando un forte tonfo.
Questo è praticamente l'unico motivo pern cui nessuno gli ha mai chiesto nulla riguardo i suoi improvvisi cambi di espressione, riguardo i suoi strani comportamenti, riguardo la sua relazione con Green o cosa provasse per il suo rivale, volevano evitare di farlo arrabbiare senza motivo.
Ma Green una cosa l'aveva notata, aveva notato come di punto in bianco il ragazzo in ora tarda abbandonava la loro camera e se ne andava chissà dove tornando poco prima dell'alba, a volte tornava direttamente il pomerigio e questo lo faceva stare male, più che altro gli faceva male pensare al motivo di queste sue fughe segrete e per questo una notte lo seguì.
Red si era diretto dove si trovava l'altare solare, ma si era fermato poco prima in una vecchia e fatiscente abbitazione probabilemente abbandonata da tempo, era entrato come se fosse abbituato da tempo a farle ed effettivamente era così, poi una voce leggadra,gentile e sopratutto femminile lo aveva salutato calorosamente.
<Sono contenta che tu mi venga a fare visita così spesso, sai?> chiese la ragazza mentre lo abbracciva dolcemente <Io sono contento di poterti parlare sempre di ogni cosa> rispose il corvino lasciando di sasso il suo amico spione che si chiese perchè con lui non poteva parlare di tutto, chi era per lui quella ragazza e soprattutto perchè ci era così tanto in confidenza.
<Io non ce la faccio più> <Sai Red, ho notato che le scorse volte il tuo alito puzzava tremendamente di alcol, perciò vuoi dirmi che succede?> <Io ho ragiunto il mio limite,io non ce la faccio più a nascondere a tutti i miei sentimenti, a vivere come se fra noi non ci fosse nulla se non una semplice amicizia e perdo il controllo così spesso> disse con voce tremante mentre lei lo stringeva a se accarezzandogli il capo con fare materno.
Le lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi smeraldo dell'altro, il suo cuore gli si era stretto nel petto e sentiva che non riusciva più a respirare così se ne andò prima di assistere a qualche altra scena che avrebbe potuto ferirlo ancora di più, ma se fosse rimasto avrebbe capito.
Si infilò in una locanda vicino al suo albergo ed iniziò a tranguiare alcol come una spugna, proprio lui che odiava bere, fumare e qualsiasi altro tipo di vizio e quando una ragazza ci provò, lui le sputò accanto alle scarpe, proprio lui che era sempre gentile, composto e un minimo riservato le aveva urlato in faccia che era gay.
Erano passate un paio d'ore e finalmente Red si era calmato, ma solo dopo che Touko gli aveva rammendato che lei erano anni che non sapeva nulla di N, ma che teneva duro e che anche lui doveva farlo trovando il coraggio di dichiararsi e dopo veri indugi il ragazzo aveva deciso che era ora di combattere contro le sue paure e provarci.
Ma tutto il suo coraggio venne meno qundo entrò nella stanza del suo albergo e non vide nessuno, i pensieri peggiori gli attraversarono la mente ma da fuori sentì qualcuno urlare e quando si affacciò vide che Green si stava prendendo a botte con un tizio che sarà stato il doppio di lui mentre rideva senza motivo, ciò lo confuse.
<Prima sei tutto gentile con mia sorella poi la rifiuti in quel modo, ti sei pure ubbriacato che schifo che fai per essere un ex campione...> <Ma chiudi quella fogna, hic, non è mica colpa mia se quella si fa i viaggi, hic, mentali e sono gay> urlò in risposta fra un singhiozzo e l'altro per poi scoppiare a ridere cadendo su se stesso, il ragazzo stava per colpirlo ma Red lo bloccò e dopo una sua solo occhiata lo sconosciuto scappò via mentre lui portava dentro il castano.
A Green gli ci volle un pò per elaborare il fatto di trovarsi fra le braccia del ragazzo che aveva amat così tanto a lungo cercando di carpirli una dichiarazione facendolo ingelosire, ma quando lo fece si scostò dalla sua presa fulminandolo con gli occhi ormai rossi e gonfi provando ad andarsene, ma se non avrebbe vinto contro il moro in condizioni normali di certo non poteva farlo da ubbriaco.
Red lo scaraventò di peso sul letto e lo bloccò impedendogli di scappare poi iniziò un breve interrogatorio e Green sembrava abbastanza lucido da capire quello che gli succedeva e ricordarlo una volta smaltita la sbornia perchè non si sarebbe di certo dichiarato due vole.
<Che diamine, perchè ti sei ridotto in questo stato?> <A te che importa,lo hai fatto anche tu> <E di chi credi sia la colpa Green?> <Come faccio a saperlo io?> urlò l'altro irritato a causa della vicinanza fra i loro volti <Cristo, mi vuoi davvero dire che non ti sei mai accorto che non ho occhi che per te e che ti amo?> <Bugiardo, so che hai la ragazza?> <Quindi mi hai seuito?> <Già, ho sentito riguardo al nascondere i tuoi,hic, sentimenti e io, hic, me ne sono andato, hic...> finì la frase mentre piangeva e all'altro venne un irrefrenabile deiderio di baciarlo.
Red sapeva che senza la spinta dell'alcol Green nonnsarebbe mai stato così sincero con lui e per un istante fu contento di come si stavano rivoltando e cose quella sera <Se fossi rimasto avresti capito che stavo perlando dei miei sentimenti per te, quella era Touko...> disse baciando il castano mentre gli ascugava le guance con i pollici.
Il giorno dopo, quando Green ricordò la dichiarazione di Red arrossì e poco dopo si sentì stretto fra le braccia del più rande <Buon giorno amore, come va il tuo primo dopo sbornia?> chiese il corvino <Uno schif-> 3...2...1... pensò Red ridendo <Come diavolo mi hai chiamato?> <A-m-o-r-e> <Non ripeterlo è imbarazzante...> <Ma è così e guardati ben dall'essere gentile con le ragazze> disse con un sorrise inquietante con gli occhi leggermente oscurati che lo rendevano molto simile ad una Yandere.
In quel momento Green realizzò che stava per iniziare una relazione con un raazzo ipergeloso e iperprottettivo che avrebbe potuto battere facilmente Yuno
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