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1 - Pokémon, scelgo te! - Seconda parte

-Pikachu, hai intenzione di fare così per tutto il viaggio?- chiese Ash. Si era messo i guanti di gomma che gli aveva dato sua madre, nella speranza di evitare eventuali scosse. Due in un solo giorno gli bastavano eccome.
Il Pikachu sembrava nato stanco. Non aveva la minima intenzione di muoversi, né di affrontare il lungo viaggio che Ash attendeva di intraprendere da una vita.
Il giovane allenatore cercò di farlo ragionare, ma le zampine del Pokémon restavano ancorate al terreno.
Senza avere altra scelta, Ash lo legò con una corda, come se fosse un guinzaglio, e cominciò a camminare, sperando che la testarda creaturina lo avrebbe seguito. Invece, Pikachu preferiva strisciare il didietro contro il terreno, mentre il suo allenatore cercava con tutte le sue forze di trascinarlo su per la salita.
-Lo fai perché io non ti piaccio?- Ash si bloccò, voltandosi per vedere meglio il Pikachu.
Il Pokémon mise il broncio e si voltò dall'altra parte. -Pika!- annuì.
-Tu mi piaci molto invece...- mugugnò Ash. -Visto che ti dovrò allenare, potresti almeno aprire la bocca e dirmi cosa c'è che non va?
Allora il Pikachu mostrò la sua lingua rosa i suoi piccoli canini al suo allenatore.
In quel momento Ash capì che la cosa sarebbe stata lunga. Gli era capitato un Pokémon ironico.

Nel frattempo uno zampettio si fece più vicino e una figura comparve dietro i due. Aveva zampe robuste e ali tozze, ma si muoveva con rapidità tra le erbe.
Ash lo riconobbe subito. -Un Pidgey!-
Il Pokédex per la prima volta si illuminò:-Il Pidgey è il Pokémon volante più docile e facile da catturare.- Chiarì con la sua voce metallica. -È perfetto per consentire ad un allenatore di controllare le mosse del suo Pokémon.-
Ash quasi non credeva alla fortuna che aveva avuto. -Pikachu, attacca!- ordinò.
Ma Pikachu gli voltò le spalle. -Chu!- grugnì.
Il ragazzo stava cominciando ad innervosirsi. -E va bene, posso farcela anche da solo!- ringhiò. Poi afferrò una Pokeball. -Pidgey, goditi i tuoi ultimi attimi di libertà!-
Ash si stupì per la sua mira. Aveva centrato il Pidgey in pieno, che ora era intrappolato in quel minuscolo spazio vitale.
Ma la Pokeball ancora si muoveva, contorcendosi in tutti i modi possibili. Brutto segno. Ash strabuzzò gli occhi. Il Pidgey era riuscito a liberarsi, e, per evitare altri pericoli, si allontanò tra le erbe. Come aveva potuto fallire così?
Pikachu, dall'alto di un ramo in cui si era rifugiato, emise una risatina, come per prenderlo in giro.
Ash aveva una gran voglia di strangolarlo, ma il Pokédex ricominciò con la sua noiosa pappardella. -Per catturare un Pokémon, è necessario che sia il proprio Pokémon a combattere contro quello da prendere.-
-E me lo dici solo ora?- mugugnò l'allenatore, deluso.
Questa volta il Pikachu rise di gusto.
-E se mi dessi una mano, invece di ridere?- Ribatté Ash, seccato.

Un'ombra comparve tra le erbe.
-Il Pidgey!- Pensò Ash. Finalmente la fortuna girava dalla sua parte!
Poi si ricordò che non poteva catturarlo senza l'aiuto di quel Pikachu. Ma al giovane allenatore non sembrava una buona ragione per rinunciare al suo secondo Pokémon, magari più ubbidiente del primo. Allora raccolse un sasso da terra e mirò dritto alla figura delle erbe, così lo avrebbe indebolito e catturato.
La precisione di prima non era stata solo fortuna. Ancora una volta, fece un tiro perfetto. Ash non ricordava di avere tanto talento. Forse diventando allenatore imparavi subito delle nuove abilità o roba del genere.
Però la creatura sembrava più arrabbiata che stordita. Si espose alla luce del sole, uscendo dall'erba. L'allenatore si ritrovò davanti un bozzoloso becco ricurvo, accompagnato da due piccoli occhietti porcini. Le ali rosse di quel Pokémon erano molto più maestose di quelle di un Pidgey.
Ash trasalì. Uscì il Pokédex dalla tasca.
-Diversamente dal Pidgey, lo Spearow ha un bruttissimo carattere. È aggressivo, può attaccare gli altri Pokémon e addirittura gli umani.-
L'allenatore fu veloce. Cominciò subito a correre, mentre la bestiaccia si alzava in volo. Ash cercò di allontanarlo a colpi di zaino, un'idea non molto intelligente, ma lo Spearow non sembrava interessato a lui. Infatti si buttò in picchiata su Pikachu, ancora appollaiato su un ramo. -Pi!- strepitò lui, schivando il colpo con un balzo.
Ma il Pokémon alato non si arrese e tornò all'attacco, cercando di far cadere il topo elettrico dall'albero. Pikachu, per nulla intimorito dal pericolo, si bloccò impettito sul ramo con un'espressione fiera. -Pikaaa- strepitò.
Ash capì subito che mossa voleva usare il suo Pokémon; dopotutto, si era preparato per anni, e non poteva non conoscere Tuonoshock, l'abilità principale del Pikachu.
Il topo elettrico finì di caricarsi. -Chuuu!- concluse. In quel momento la sua coda rilasciò una scossa elettrica degna di un Raichu, e riuscì a colpire lo Spearow, che precipitò, stordito.
-Sì! L'hai preso!- esultò Ash. Ma aveva parlato troppo presto. In qualche secondo, il pennuto si era già rialzato, molto più arrabbiato di prima; aveva cominciato a starnazzare. Cosa poteva significare? Il Pokédex stranamente non diceva nulla al riguardo.
Forse si era arreso.
Sfortunatamente, in pochi secondi Ash capì il senso di quel verso. Aveva chiamato rinforzi, decine di pennuti grossi e brutti come lui, che stavano già volando verso Pikachu con furia.
Cominciarono a correre, ma quegli Spearow erano troppo agili e veloci. Come sarebbero riusciti a evitarli? Ash non poteva credere che il suo primo giorno da allenatore si stesse trasformando di nuovo in incubo. Ma avrebbe protetto il suo Pikachu a tutti i costi.

I pennuti li raggiunsero in qualche secondo. Diedero qualche beccata al ragazzo, poi si concetrarono sul Pikachu; erano disposti in cerchio attorno a lui. Lo riempirono di ferite, graffi e cicatrici. -Pika!- guaì il Pokémon.
Ash urlò. Poi si lanciò nella mischia.

Non vedeva nulla, cercava di orientarsi in mezzo a quegli insopportabili starnazzi e alle piume che gli si appiccicavano sul volto. La sua pelle bruciava. Si fece strada verso Pikachu. Appena pensò di averlo trovato, lo prese in braccio e corse, corse, corse più veloce che poteva.

Li avevano ancora alle calcagna. Ash abbassò lo sguardo verso il suo Pokémon. Era lui, ma non in buone condizioni. Le guanciotte rosse piene di graffi, un'occhio viola semichiuso, il dorso stravipante di lividi neri. Doveva trovare il modo di salvarlo. Avrebbe fatto qualunque cosa. Anche se talvolta sapeva essere tanto testardo. E fastidioso. E insopportabile. Ma i suoi difetti non contavano più nulla. Lo conosceva solamente da qualche ora, ma gli voleva bene come se lo conoscesse da una vita.
Ash capì che non sarebbero mai scappati in quel modo. Ancora qualche secondo e gli Spearow li avrebbero raggiunti.
Il fiume scorreva impetuoso accanto a loro ed alcuni scogli appuntiti spuntavano dalla superficie. Non era proprio il posto ideale per fare un bagnetto estivo.
-È l'unico modo.- pensò l'allenatore guardando le acque.
E si tuffarono.

Ash non ricordava nulla. Si risvegliò solo quando una ragazza dai capelli rossi lo afferrò per un braccio, tirandolo fuori dal fiume. Dietro di lei c'era una canna da pesca ben saldata al terreno, accanto a una bicicletta rossa col cestino. Sembrava delusa in volto; forse aveva scambiato Ash per un grosso pesce.
Una volta che li ebbe tirati su, chiese in modo molto dolce: -Come stai?-
Ash arrossì:-Ehm, tutto ok- balbettò.
La rossa le lanciò un'occhiataccia fulminante quasi quanto le scosse di Pikachu; -Non parlavo con te!- lo rimproverò. Poi abbassò lo sguardo verso Pikachu, ancora in braccio ad Ash. -Come va, piccolino?-
Il Pokémon non rispose. -Cosa hai fatto a questa creaturina?- lo rimproverò la pescatrice. -Non stare lì immobile! C'è un centro Pokémon qui vicino, portalo subito!-
-Ehm...Ok- balbettò Ash. -Mi indicheresti la strada?-
La rossa lanciò l'ennesima occhiataccia all'allenatore e alzò il braccio, indicando un sentiero -Per di là.-

Ma qualcosa comparve nel cielo in lontananza: gli Spearow. Come avevano fatto a raggiungerli?

Senza pronunciare parola, Ash corse verso la bici rossa della ragazza, mise Pikachu nel cestino e cominciò a pedalare. -Ehi! Cosa stai facendo! Torna qui!- strepitò lei. -È un'emergenza- urlò Ash mentre si allontanava, con gli Spearow alle calcagna. -Un giorno te la riporterò!-

Il cielo era diventato tempestoso, e, volando tra i fulmini, quei Pokémon li stavano raggiungendo. Quella bici era un po' vecchiotta, ma i due filavano velocissimo. Però non abbastanza.
Gli Spearow li raggiungiunsero in picchiata scaraventandoli per terra.
Pikachu rimase lì, senza muoversi. Qualche piccola scossa usciva dalle sue guance e i suoi occhioni neri si aprivano e chiudevano lentamente. Ash prese qualcosa dalle tasche -Pikachu, entra.- gemette Ash, poggiando la Pokeball davanti al Pokémon. -È l'unico modo. Ti prego.-

Poi l'allenatore si posizionò davanti ai Spearow, per proteggere Pikachu. I pennuti non sembravano molto soddisfatti della preda ottenuta, ma si accontentarono. Lo riempirono di graffi e beccate, nonostante lui cercasse di proteggersi con lo zaino. Ogni tanto si voltava per controllare se Pikachu fosse nella Pokeball, ma lo ritrovava sempre nella stessa posizione. Forse non voleva entrare. O forse non ne aveva neanche la forza. E quegli uccelli sembrava si fossero moltiplicati rispetto a prima.

Ad un tratto, quando ormai la speranza si stava affievolendo, qualcosa sfiorò la spalla di Ash, che senza neanche il tempo di voltarsi, vide il suo amato topo elettrico balzare verso gli Spearow che continuavano ad aggredirlo.
In un attimo, Pikachu, che sembrava rinvigorito da tutti i fulmini della tempesta, strizzò gli occhi, gonfiò le guance che si animarono di piccole saette, ed liberò una straordinaria scarica elettrica, che risuonò nel bosco come una gigantesca esplosione.

Ash si risvegliò il mattino seguente. Stava cercando di ricordare ciò che era successo il giorno prima. Gli Spearow. L'esplosione. Pikachu lo aveva protetto. Adesso il Pokémon si era accovacciato sulle gambe dell'allenatore. Aveva consumato un sacco di energia per quell'esplosione, e non era in perfetta forma. Una visita al centro Pokémon più vicino gli sarebbe stata utile.
Smeraldopoli li aspettava.

~Spazio autrice~
Hey guys, come va? Non mi piace molto questo capitolo, cercherò di migliorarmi...

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