L'abito non fa la performer... o forse...
Finalmente la pace sembrava ad essere tornata a Rubicopoli.
Erano passati due giorni dallo scontro con il team oblio, la città era ancora scossa, tuttavia il varietà era l'occasione perfetta per riportare la serenità.
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"Non vedo l'ora di vederti esibire! Sarai spettacolare!"
"Esageri sempre, non sono così brava"
Rispose arrossendo la biondina.
"Infatti non sei brava: sei la migliore! Conosci qualcun'altra che partendo da zero è riuscita ad arrivare seconda al master class?"
"Bhe, e tutto merito del vostro sostegno!"
"È merito della tua bravura!"
Avevano soggiornato al centro pokemon, il varietà non era ancora iniziato, valeva la pena aspettare e riprendersi completamente da quell'intensa battaglia. L'infermiera
Joy sentendoli parlare del varietà si intromise nella discussione dei due ragazzi.
"Scusate l'interruzione, avrei una certa notizia da comunicarvi"
"Ci dica pure"
Sorrise cordialmente Serena, erana stata molto brava a curarla, voleva dimostrarsi riconoscente.
"Il varietà si terrà domani, così tutta la città potrà assistervi, se vuoi puoi ultimare la tua iscrizione"
Sorrise l'infermiera.
"Certo! Grazie mille per le informazioni, e soprattutto grazie ancora per le cure!"
"Scherzi? È il mio lavoro! Adesso vieni pure qui e compila questo piccolo modulo"
La ragazza afferrò la penna e firmò il nominativo.
"Perfetto! Adesso sei ufficialmente iscritta ai varietà di Mirals! Sappi che sono più duri di quelli di Kalos!"
"La vittoria di Serena sarà ancora più entusiasmante allora!"
Intervenne Ash con un enorme sorriso incoraggiante e stringendo entrambi i pugni.
"Ash..."
Scosse la testa imbarazzata Serena.
In realtà adorava più di qualunque cosa sentire le belle parole d'incoraggiamento di colui che amava di più.
"Lei non la conosce, ma questa ragazza è arrivata seconda al varietà categoria professionisti di Kalos! È una campionessa!"
Disse il biancavillino alla donna.
"W-wow, i miei complimenti! A proposito: stai attenta a non sforzare troppo il fianco durante le tue esibizioni"
Era una piccola punta d'amarezza, senza potersi muovere liberamente sarebbe stato difficile esibirsi.
"O-ok"
Ash notò che l'amica era titubante e quindi cercò di farle per l'ennesima volta forza.
Le poggiò com'era solito fare una mano sulla spalla.
"Andrai alla grande, tu pensa a ristabilirti e a star bene, la tua salute è importante e io ci tengo a te"
Era davvero dolce e premuroso da parte sua.
"Sei il migliore Ash! Sia benedetto il giorno che ho iniziato a viaggiare con te!"
Sorrise la biondina scambiandogli un abbraccio.
"Già, ricordo ancora quel giorno, è stato grazie a te che ho vinto contro la palestra di novartopoli. Mi sembra ieri quando abbiamo iniziato a viaggiare a Kalos"
"Hai ragione, è anche stato un viaggio bellissimo, chissà come stanno in questo momento Lem e Clem"
Disse sognante la performer
"Un giorno di questi mi piacerebbe contattarli"
"Che bell'idea! Anch'io ho voglia di sentirli"
"A proposito: dove sono Lia e Eban?"
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I due ragazzi erano in compagnia di Pauline, sua madre stava fortunatamente meglio, questo però significava lasciare i due nuovi amici.
"Grazie di tutto ragazzi, siete degli amici fantastici!"
Era arrivato il momento di salutarsi: pauline era piuttosto triste, Mario e Lia no la solo l'avevano tenuta al sicuro, ma anche trattata con cura e affetto.
"Anche tu sei stata fantastica! Sei veramente tosta, e non essere triste, questo è soltanto un arrivederci, ci rincontreremo presto!"
"In bocca all'houndoom!!"
"Anche tu! Ciao Pauline, prenditi cura della tua mamma!"
I tre si abbracciarono come una vera famiglia.
L'infermiera joy le prese la mano e cercò di consolarla.
"Hey, ti va di giocare un po'? Ci sono molti pokemon che vorrebbero conoscerti!"
"O-ok"
Salutandola definitivamente con lo sguardo Mario e Lia si diressero da Ash e Serena.
Una lacrimuccia uscì dagli occhi del professore.
"Che c'è piangi?"
Scherzò la capopalestra.
"Io?Macchè... sono questi occhiali che non mi vanno più bene, devo comprarne un nuovo paio"
Non ci credette nemmeno lui e scoppiarono entrambi a ridere.
"Ok, a volte mi commuovo anch'io! Anche un maschio può farlo!"
"Chi ha detto il contrario!"
"Non sei tanto male Eban"
Lo punzecchiò Lia.
Quella frase lo lasciò un po' intontito, gli piaceva fare il cascamorto, ma non era abituato a parlare "seriamente" con l'altro sesso.
I due si recarono nell'atrio del centro Pokemon, dove li aspettavano i loro compagni.
"Finalmente siete arrivati!"
Li accolse Ash.
"Io nostro professore si è persino commosso in vostra assenza"
Lo canzonò la capopalestra davanti a tutti.
"Cosa dici?! Non è vero, te l'ho già detto è colpa degli occhiali"
Un conto era in privato, ma davanti agli altri amici no...
"Va be... Dovete sapere che domani ci sarà il primo varietà di Serena a Mirals!"
"Davvero!? Interessante..."
Mario assunse uno sguardo losco.
La parola varietà equivaleva nel suo cervello ad una miriade di ragazze con cui provarci.
"Perché quel ghigno?"
Domandò Serena.
"Io? Nulla..."
"Non vi preoccupate, ci penserò io a fermarlo... se è questo che gli sta frullando per la testa"
"Perfetto"
Le due ragazze si erano già coalizzate contro Eban.
"Di che cosa state parlando?"
Ash come al solito non capiva certe cose scontate.
"Niente Ash, non ascoltarle, le donne tendono a dire cose strane, sono pericol..."
Gli sguardi omicidi di Lia e Serena lo bloccarono.
"Le donne sono un bene Ash, ricordatelo!"
Cercò di salvarsi da quell'uscita sfavorevole.
Ovviamente il biancavillino non ci stava capendo più nulla.
"Visto che il varietà si terrà domani ci resta il tempo di fare un giro per la città, ormai la minaccia è stata sventata, possiamo farci un giretto turistico di Rubicopoli, e magari... andare in qualche bel negozietto... mi piacerebbe trovare qualche vestito nuovo per il varietà di domani"
La ragazza di Kalos assunse uno sguardo sognante.
Le sarebbe tanto piaciuto rinnovare un bel vestito e stile in occasione della sua prima esibizione
Ash cominciava a preoccuparsi, lo spettro dello shopping era pronto a tornare.
"Buona idea Serena, andiamo immediatamente dove vuoi tu! Guidaci in qualche bel negozio pieno di ragazze e di commesse pronte ad accogliere..."
"BASTA!"
il professore indietreggiò intimorito.
Ash aveva paura di dover trascorrere nuovamente del tempo a cercare vestiti. Ok, quella volta assieme a Serena appena arrivati a Mirals si era rivelata un'esperienza piacevolissima, ma un conto era andarci solo loro due.
"Visto che Serena non ha tempo da sopportare una mina vagante come te, andremo noi ragazze a fare compere! Voi due andrete per conto vostro"
Lia li aveva già sistemati entrambi.
A Serena un po' dispiaceva rinunciare alla compagnia di Ash, però sarebbe stato per qualche oretta. Avrebbe potuto comprare un abito carino e poi mostrarlo all'allenatore per ricevere il suo giudizio una volta indossato. L'idea l'emozionava.
"Ash, ti chiedo scusa per doverti affidare questo ebete, ma con lui ci caccerebbero fuori da qualsiasi negozio"
Il biancavillino era combattuto: da una parte era contento di non dover andare a fare compere, dall'altra invece gli dispiaceva doversi allontanare da Serena.
"N-non c'è problema, andate pure"
Disse l'allenatore.
"Pika!" (Qualcuno ha un po' di nostalgia a quanto pare)
"Ci vediamo dopo Ash!"
Lo salutò con un grande sorriso la performer.
Ormai accadeva sempre più frequentemente: quando gli sorrideva con quegli occhioni pieni di dolcezza restava imbambolato. A volte era combattuto internamente: certe cose avrebbero potuto distrarlo dal diventare un maestro pokemon... no! Aveva ragione sua madre Delia, aver un qualcuno da amare grandemente non poteva far altro che motivarlo e renderlo felice, era la vera chiave per vincere. E lui l'amava, eccome se l'amava.
Mentre Ash continuava a nuotare tra i suoi pensieri le due amiche uscirono dal centro pokemon.
"Ci hanno lasciati soli a quanto pare"
Osservò giustamente Mario.
"Potremmo passare il tempo facendo una bella lotta pokemon!"
Il corvino trovava sempre l'occasione per fare un po' di sano allenamento quotidiano.
"Mi piace, ma prima usciamo di qui, devo raccontarti alcune cose..."
"O-ok"
Era titubante, Eban avrebbe potuto coinvolgerlo nei suoi sfrenati tentativi di fare colpo, e non gli sarebbe piaciuto fare delle figuracce, specialmente visto il suo rapporto con Serena, "la ragazza", l'unica.
Usciti nel cortile il professore cominciò a scrutare il cielo limpido.
"Cosa mi dovevi dire di così urgente?"
"Vedi Ash, è giunta l'ora che tu sappia come funzionano certe cose..."
Aveva un brutto presentimento il corvino.
"Se hai in mente qualche scemata chiudiamola qui"
"Scemate io? Comunque, tornando a noi... come saprai esistono le uova di pokemon..."
No, la storia dell'uovo no! Pikachu temeva già il peggio.
"Lo so, non solo voi professori siete a conoscenza della loro anatomia"
"Interessante, sei ben informato...ad ogni modo, le uova sono prodotte da due pokemon che provano qualcosa l'uno per l'altro..."
"NO! Basta!"
Gli faceva continui cenni con le mani di smettere.
"Quando le "cose" diventano più concrete si passa ai fatti, e allora succede che si possano verificare piacevoli sorprese"
Il povero allenatore cercava di coprirsi le orecchie per non sentire quelle cose imbarazzanti all'inverosimile.
"Attuando la dovuta procedura è possibile che..."
Ash non ce la faceva più:doveva interromperlo.
"Piantala!"
Il professore inuziò a ridacchiare.
Era arrivato il momento di colpire.
"Quello che sto cercando di dirti è che tu e Serena dovreste passare ad uno stadio più avanzato"
"Stadio più avanzato?! Ma tu sei pazzo! Serena è solo un'amica, una cara amica, mettetelo in testa!"
Gridò diventando rosso come il ketchup del topino.
"È più dura del previsto: devo passare
al metodo cloyster..."
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Le ragazze stavano passeggiando per il centro storico di Rubicopoli, era una bella cittadina, piena di negozi e ristoranti carini, si respirava inoltre la brezza del mare vicino.
"Allora che cosa hai intenzione di indossare per il tuo primo varietà?"
"Mi piacerebbe qualcosa dai colori sgargianti, vorrei trasmettere gioia e allegria a chi mi guarderà"
E tra costoro vi era ovviamente al primo posto l'insostituibile Ash.
"Non vedo l'ora di assistere alla tua esibizione, faremo tutti il tifo per te! Sarai fenomenale!"
Lia voleva incoraggiarla, anche se si conoscevano da poco avevano già legato molto.
"Grazie! È bello avere amici fantastici come te, Mario e... Ash"
Sul suo viso si accese una tenera espressione sognante.
"Ti andrebbe di assaggiare qualcosa tipico Miralsese?"
Propose la capopalestra.
"Certo! Adoro la vostra cucina!"
"Allora devi assolutamente assaggiare la stria di Rubicopoli, è famosa in tutta Mirals!"
La ragazza più grande condusse Serena all'interno di un grazioso forno.
Acquistarono due bei sacchetti di prelibatezze: la performer ne aveva comprato una scorta in più esclusivamente per il suo golosone.
Addentarono la leccornia: la consistenza croccante e l'aroma fresco rendevano quella stria deliziosa.
Un esplosione di gusto.
"Allora come ti sembra?"
"È veramente deliziosa! Avete dei piatti ottimi, si mangia bene come a Kalos!"
"Mi fa davvero piacere! A proposito: approfittando del fatto che siamo sole, che ne dici di chiacchierare un po' da amiche?"
Ci si metteva anche lei con le chiacchierate... Era un vizio evidentemente.
"Parlami un po' di te e di Ash, di quando avete cominciato a viaggiare insieme..."
Le frecciatine non erano ancora palesi come quelle di Mario.
"Io e Ash ci siamo incontrati per la prima volta a Kanto, la sua regione natale... eravamo al campo estivo del professor oak, avremo avuto circa sette anni. Io mi ero fatta male ad un ginocchio perdendomi tra i rovi della boscaglia. Ricordo ancora quanta paura provai, temevo di essere spacciata... però è poi sbucato all'improvviso un bambino simpatico e gentile che ha iniziato a rincuorarmi, ha persino la ferita che avevo sulla gamba.
Il suo motto mi resterà impresso per sempre: "Non arrendersi mai, fino alla fine!"
Man mano che proseguiva con il racconto il viso della ragazza si illuminava di una luce sempre più.
"Mi guidì addirittura dagli altri compagni aiutandomi ad uscire dalla foresta! È stato un gesto bellissimo, lo conserverò nel mio cuore per sempre. Terminato il campo le nostre strade si divisero temporaneamente. Un giorno però mentre guardavo annoiata il notiziario con mia madre vidi un ragazzo in televisione, che tentando di un garchomp stava per precipitare dalla torre di luminopoli. Non ti dico la preoccupazione che provai vedendo quella scena. Fu allora che mi resi conto che si trattava dello stesso Ash con cui avevo fatto amicizia anni prima!
"Wow"
Lia rimase a bocca aperta.
"Il resto lo conosci: mi misi in viaggio per restituirgli il fazzoletto che mi aveva donato e per rincontrarlo"
"È bellissimo, certe cose accadono solo nelle fiabe"
Sentenziò la capopalestra.
"E a Kalos come ve la siete spassata?"
"È stato tutto meraviglioso, abbiamo viaggiato anche con il capopalestra di luminopoli Lem e con la sua sorellina Clem, è stato un viaggio stupendo!"
Ovviamente tenne per sé il ricordo del bacio, era soltanto suo.
"Che bello! E il tuo rapporto con Ash?"
"Bellissimo, lui è fantastico"
La performer fu spontanea nell'ammattere ciò che davvero pensava.
"Quindi ti piace?"
Eccola la mega frecciata crea imbarazzo.
"Ash? M-ma i-io e lui... siamo a-am-mici? Io gli v-voglio un gran bene e..."
Era completamente bordeaux.
"Okok, ho capito... è che sembrate così affiatati che ho pensato..."
Serena si sentiva esplodere per l'imbarazzo.
"Scusa, non volevo essere così invadente"
"F-figurati, non c'è problema"
"Continuiamo a cercare il tuo vestito?"
"O-ok!"
Pensare ad Ash la portava sempre in estasi. Continuava a fumare dalla fronte bollente.
"Entriamo lì!"
Serena notò una grande bottega di vestiti: era il luogo giusto, sembrava fatto apposta per loro performer.
Si avvicinarono alla grande vetrina.
Era piena di graziosissimi vestiti di tutti i colori.
Serena entrò con molta fretta, non
vedeva l'ora di sperimentare qualche nuovo abiti per dare una ventata completamente nuova alle sue esibizioni.
Le due ragazze furono subito accolte da una insolita "commessa" dai capelli fucsia.
"Benvenute ragazze! Siete qui per ammirare la nostra nuova collezione?"
La donna le afferrò freneticamente per mano conducendole presso il bancone del negozio.
Non gli lasciava nemmeno il tempo di aprire bocca, quell'esuberanza era familiare...
"Abbiamo qui per voi uno dei migliori stilisti del mondo: Jacob Rochèt!"
Da una porta uscì con aria altezzosa il "famoso" stilista agghindato con uno smoking viola e una camicia di pizzo gialla più che eccentrici.
L'impiegata iniziò a gettare coriandoli per celebrare la sua sontuosa entrata.
"Talmente famoso che non l'ho mai sentito nominare... a me questi tipi non convincono..."
Lia sibilò flebilmente questa confidenza nell'orecchio della biondina.
Furono presto interrotte.
"Bonjour mie apprezzabili signorine, io sono monsieur Jacob e oggi sarete le uniche ragazze ad avere l'onore da fare da modelle per le mie ultime geniali creazioni, frutto della mia chiccheria"
Il tono di voce bislacco dell'uomo dai capelli lilla era insopportabilmente altero.
Le due ragazze si scambiare i due sguardi confusi.
Serena voleva soltanto trovare un vestito nuovo e invece si erano ritrovate quei due elementi fuori di testa.
"Avete sentito? Messer Jacob concederà questo privilegio solo a voi! Non siete in fibrillazione per l'emozione?"
Ci si metteva anche la commessa.
"Si calmi un attim..."
"Oh gioie, su su! Non esitate, seguitemi!"
Lo stilista le spinse in un'enorme stanza con luci soffuse.
"Marcel, piu luce prego!"
Picchiettando le mani diede ordine di accendere altri interruttori.
Un esemplare di meowth illuminò maggiormente la stanza.
Serena trovava quel pokemon familiare.
"Suvvia Marcel! Cos'è codesta grezzuria! Salute le signorine!"
"Meowww"
"Ohohoh, fa sempre lo schiocchino, questa nonchalance è tipica sua!"
Quando terminarono di essere distratte dalle petulanti parole dell'uomo si guardarono intorno notando una vastità di sontuosi e coloratissimi abiti da esibizione.
Saranno anche stati strani, ma lo stile non gli mancava.
Serena li guardava incantata.
"Jennifer, muoviti e porgi i vestiti alle nostre gentili modelle!"
Inizialmente la commessa mostrò una smorfia, tuttavia la corresse in un grande sorriso da tonta.
"Subito!"
Disse canticchiando.
"Oh jennifer, non imparerai mai un po' di buone maniere? Devi essere più cortese e veloce!"
"Approfitta ancora di questa situazione dandomi degli ordini e ti faccio nero"
Sussurò la donna senza farsi sentire dalle altre.
"Scegliete pure quello che vi piace di più e indossatele mie donzelle beate"
"Grazie, è molto gentile da parte sua"
Sorrise Serena con la sua immancabile gentilezza.
La ragazza scelse di provare un bellissimo abito rosso, pieno di pizzetti e merlature nere e dorate.
Decisamente elegante.
"Andate pure a cambiarvi nei camerini"
Le guido la donna.
"Fermeeeeee!"
Le interruppe lo stilista.
"Deve scegliere qualcosa anche l'altra ragazza!"
"Ma io non sono una performer, non è il caso..."
"Oh che ragazza turbolenta! Rifiuta i miei servigi!"
Disse Jabic e con lui a deprimersi teatralmente e a lamentarsi anche la donna è il meowth.
"Che funestia...che crudeltà...che..."
"Ok! Proverò qualcosa anch'io, ma la smetta di gridare!"
Serena osservava turbata la scena di quei tre piagnucoloni isterici.
Lia afferrò un vestito verde che le capitò sotto mano. Voleva soltanto che la finissero di frignare.
Entrambe le ragazze si diressero finalmente verso i camerini.
"Questi sono pazzi!"
"Tutto sommato i vestiti sono molto belli, mi piace molto questo qui, forse lo prenderò"
I camerini erano strani: fatti con pareti interamente di vetro e porte che si aprivano a scorrimento.
"Che strano"
Tanto conveniva entrare a quel punto.
Non fecero in tempo a cambiarsi che la porta si chiuse ermeticamente dietro di loro.
"Che succede?!"
Grido allarmata Serena.
Un enorme vortice d'aria proveniente dal soffito iniziò a risucchiare tutto.
Le pokeball di entrambe vennero aspirate dentro un condotto.
"Non è possibile! Cos'è questa giratineria!"
I loro pokemon erano appena stati rubati!"
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"Weendly, schiva!"
"Troppo tardi: Pikachu, usa codacciaio!"
Il topini colpì con un potente colpo la falena, spedendola a terra.
Quella lotta amichevole si era appena conclusa.
Ash e Eban si strinsero la mano in segno di rispetto.
"Siete piuttosto tosti tu e Weendly!"
"Un professore deve saper lottare! Tu e Pikachu però siete veramente troppo forti, in tutte le mie ricerche mai avrei pensato che un pikchu potesse raggiungere tali livelli di forza!"
"Io e lui siamo speciali!"
Sorrise genuinamente il corvino accarezzando la testolina dell'amico
"Pika!"
Dopo i vari discorsi imbarazzanti di Mario era finalmente riusciti a lottare seriamente.
Il pokedex del corvino comincio a vibrare.
"Ash, qualcuno ti sta chiamando"
Il ragazzo cercò di tirare fuori il pokedex dalla tasca dei pantaloni, come sempre si era incastrato...
"È Serena!"
"Pronto Serena, dimmi pure, hai già trovato il vestito che cercavi?"
Disse con dolcezza ignaro della situazione dell'amica.
"Ash, io e Lia siamo state intrappolate dentro un negozio e i nostri pokemon rubati! Per favore raggiungeteci, noi nel frattempo proviamo a fuggire da qui!"
"Che cosa?! Intrappolate, ma da chi e come?!"
Chiese allarmato.
"Catturate!?"
Anche Mario era allibito.
"È un negozio con una vetrina piena di abiti da esibizione, si trova in centr..."
Cadde la comunicazione.
Ash era preoccupatissimo, in quei giorni ne avevano già vissute abbastanza tra incendi e psicopatici, ci mancava solo un rapimento.
"Sbrighiamoci"
L'ordine fu perentorio.
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"Uhuhu, vedo che vi state agitando mocciose!"
Iniziò a punzecchiarle la falsa commessa.
"Che cosa volete da noi!"
Gridò Lia.
"È arrivata l'ora di soddisfare tutte le vostre richieste!"
I tre individui gettarono i vestiti al vento rivelando una caratteristica è purtroppo nota tutina bianca...
"...Preparatevi a passare dei guai..."
"...Dei guai molto grossi..."
"...Proteggeremo il mondo della devastazione..."
"...Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione..."
"...Denunceremo i mali di amore e verità..."
"...Estenderemo la nostra moda fino alle stelle..."
"...Jessie..."
"...E James..."
"Team rocket pronto a partire alla velocità della luce"
"Arrendetevi subito o preparatevi a combattere!"
"Meowth proprio così"
Eccoli apparire in tutto il loro infantile motto.
Serena iniziò a scuotere la testa esasperata.
"Ancora voi?! Ma non potete trovarvi un lavoro anziché continuare a rubare e a importunatci?"
"Perché lavorare quando possiamo avere un guadagno facile derubando mocciosi come voi?"
Il trio iniziò ridere beffardamente.
"Sai una cosa mocciosa? Appena arriverà il tuo fidanzatino per salvarti ruberemo anche pikachu! È stato un piano geniale ingannarti con la storia degli stilisti e adesso ruberemo anche i pokemon del moccioso!"
Ripresero a befferggiarli.
"Facile fare gli sbruffoni mentre siamo dietro ad un vetro, vero codardi?"
Rispose la capopalestra.
"Intanto noi vinciamo e i più furbi noi siamo!"
"Team rocket uno e mocciosi zero!"
*BOOOOOOOOOM*
"Ma che..."
Ash accompagnato da Mario entrò come un turbine e con un inquietante sguardo furioso.
"Liberatele immediatamente o saranno guai!"
Tuonò il ragazzo.
Il team rocket per lo sgomento quasi cadde a terra.
Meowth riuscì presto a ravvedersi.
"Che avete da temere idioti? Abbiamo il nostro piano!"
"Oh giusto"
Il perfido felino estrasse un piccolo pulsante e premette il bottone.
"Non ho tempo per i vostri giochini da babbei, lasciatele andare!"
I tre delinquenti si stavano gongolando.
Dal soffitto caddero due enormi reti a forma di gonna.
Ash e Eban stupefatti vennero avvolti da quella pesanti trappole di lane.
Benché provassero a liberarsi la stoffa li teneva stretti e non si allargava di un millimetro.
"Oggi siamo in forma! Adesso sbrighiamoci a prendere Pikachu"
La situazione si stava facendo critica, le ragazze erano bloccate in quella specie di teca e il corvino e il professore erano ingarbugliati con il pokemon elettrico in quella specie di groviglio.
"James, attiva il risucchio!"
Avevano intenzione di utilizzare la stessa macchina con cui avevano rubato i pokemon di Serena e Lia.
La potente turbina iniziò così ad aspirare Pikachu.
Ash non riusciva a trattenerlo, benché fosse intrappolato con loro era molto leggero, quindi facile da risucchiare.
"Pikaaaaa!"
"Coraggio topolino, ti divertirai con il team rocket!"
Meowth si divertiva a sbeffeggiarli.
Purtroppo il turbine stava portando via anche Pikachu.
Ash non poteva far altro che assistere al rapimento del suo amico.
Era scomparso con orrore dentro alla fessura nel soffitto.
"Centro! Il team rocket anche stavolta non ha fallito!"
"Non la gufare citrullo!"
Vederli gongolare sulle loro disgrazie riempiva Ash di rabbia.
I suoi occhi parevano assumere un colorito vermiglio.
Il corvino iniziò a tirare il tessuto con tutta la forza che aveva negli arti.
Era dannatamente resistente, ma non poteva arrendersi.
"AHHHHHHHHHHHHH"
Lacerò con impeto il tessuto.
"Adesso siamo nei guai..."
La furia si gettò sul trio con una poderosa carica, spingendoli tutti al tappeto.
Serena e gli altri osservavano la scena con stupore e inquietitudine.
Ash strappò di mano il pulsante al felino e riaprì la botola.
"Calma moccioso, non c'è bisogno di reagire in questo modo..."
Persino Jessie indietreggiava intimorita.
All'improvviso cadde Pikachu dal soffitto assieme a tutte le altre pokeball di Serena e Lia.
Ash si tuffò riuscendo ad accogliere l'amico tra le sue braccia.
"Pika!"
Lo salutò con grande affetto il piccolo pokemon.
"Pronto amico mio"?
La loro forte intesa fece immediatamente comprendere a Pikachu le intenzioni del suo allenatore, facendo impallidire i tre delinquenti.
"Ma stavolta non vi abbiamo disturbato tanto, non è che potr..."
"Pikachu, usa fulmine!!"
La poderosa scarica colpì in pieno quei tre babbei, spedendoli in orbita.
"Anche stavolta il team rocket ha fallito di nuovo"
"Però devi ammettere che abbiamo fallito con stile"
"Zitti imbecilli!"
Sparirono lasciando spazio con il solito luccicore nel cielo.
Lo strano colore degli occhi di Ash svanì lasciando spazio al solito nocciola.
Non restava altro che liberare tutti gli altri.
Tirato fuori Mario da quella sorta di "armatura" di lana si avventò subito a liberare Serena...
"Grazie Ash! Sei stato fantastico!"
Disse la performer cercando di nascondere l'inquietudine che provava per quello strano stato d'ira che aveva coinvolto il ragazzo.
Certo, aveva contribuito a risolvere la situazione, ma restava comunque qualcosa di poco piacevole alla vista della ragazza.
"Wow Ash, meglio non farti arrabbiare"
Scherzò Lia.
"Ma non è vero... Semplicemente tengo a voi!"
Cercò di negare per non passare come un violento. Era l'ultima cosa che voleva sembrare agli occhi di Serena...
Le due ragazze nel frattempo ripresero le loro legittime pokeball.
Un tonfo inaspettato destò lo stupore di tutti.
Ash cadde a terra come se fosse svenuto.
"ASH!!"
La biondina si gettò da lui estremamente allarmata.
"Ash, ti prego rispondi!"
"Pika pi!!"
Si avvicinarono anche Eban e Lia.
"Che cosa succede?! Stava bene fino ad un secondo fa, non sarà che..."
"Portiamolo al centro pokemon"
Stranamente il suo respiro era regolare e l'espressione del volto sembrava rilassata.
Mario se lo caricò in spalla e aiutato dalle altre due donne corse per il centro cittadino fino al centro medico.
La gente lungo le strade osservava la scena con fare perplesso.
Arrivati a destinazione si tuffano dentro la struttura.
L'infermiera joy fu letteralmente travolta.
"A-ancora voi? Che succede ragazzi?"
Erano purtroppo diventati "di casa"
"Infermiera, il nostro amico è svenuto improvvisamente, la prego faccia qualcosa!"
"Mantenete la calma, non sembra essere grave, però devo fare degli accertamenti"
Ash venne trasportato su un lettino e la donna cominciò a visitarlo.
"Pressione cardiaca apposto, i battiti sono regolari, così come il respiro"
La tensione di Serena e degli altri stava salendo, non riusciva nemmeno joy a comprendere la ragione di quel collasso.
La biondina ebbe un'illuminazione improvvisa pensando a quanto era accaduto a Kalos con greninja... seppur diversa la situazione e lo svenimento presentava delle analogie.
"Infermiera, Ash ha subito una forte tensione fisica e emotiva, non è che forse..."
"Sicuramente essa può aver contribuito, ma c'è dell'altro"
La ragazza si rattristò.
"Tranquilla! Va tutto bene, i parametri sono stabili, il tuo ragazzo si riprenderà tra qualche minuto!"
Una notizia che ricucì il suo povero cuore.
*Ash, che cosa ti succede...*
"Venite, prendete qualcosa da bere nell'altrio, ci penso io ad Ash!"
Li rassicurò ulteriormente la donna.
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Serena continuava ad osservare con stress le lancette inesorabili dell'orologio posto sul muro della hall.
Perché non si era ancora ripreso?
Lia e Mario le stavano vicini per darle conforto.
Pikachu che era teso quanto la ragazza per il suo allenatore si accovacciò teneramente sulle ginocchia di Serena, dandosi forza a vicenda.
Un conto era la morfosintonia, ma stavolta era tutto inspiegabilmente illogico.
I minuti continuavano a scorrere.
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"Hey!! Fermo! Dove corri!"
Era proprio lui: Ash
Dopo due lunghissime ore Stava realmente correndo incontro a tutti loro.
Soltanto lui avrebbe potuto fare una cosa tanto avventata.
I ragazzi e soprattutto la ragazza di Kalos e il topolino si destarono come un fiore che sboccia e raddrizza il gambo in un mattino d'estate.
"A-Ash?"
Quanto era felice.
Il biancavillino si lanciò immediatamente da Serena e Pikachu.
"Ragazzi, ma che ci facciamo qui? Dov'eravate finiti?"
"A-Ash, tu eri svenuto e ti abbiamo portato qui..."
Cercarono di spiegargli.
"Svenuto?"
La sua espressione esprimeva un sincero dubbio.
"Ricordo soltanto un forte calore che continuava ad ardermi dentro..."
"Calore?"
"Sì, quasi fosse un flusso di energia, come con greninja, però stavolta lui non..."
Il loro dialogo fu interrotto da un'affannata infermiera joy con il fiatone.
"Ma come è potuto saltarti in mente di correre in questo modo? Sei ancora sotto osservazione"
"Ah, davvero? Ma io sto benissimo"
Rise il biancavillino cercando di sminuire il tutto con un sorriso ingenuo.
Serena scosse il capo. Ormai era abituata a questa "nonchalance" ketchumiana... e lo adorava anche per questo.
"Ash Ketctum! Se soltanto tu ti rendedsi conto di quanto mi hai fatta preoccupare!"
"Mi dispiace Serena, ma non posso farci nulla..."
"L'importante è che tu stia bene"
Sorrise la ragazza.
"Cerca di stare più attento però... ti prego"
Sussurò la giovane.
"Attento a che cosa?"
Aveva ragione, stavolta era avvenuto tutto così misteriosamente che non sapeva bene a che cosa dovesse realmente prestare attenzione.
In realtà Serena si riferiva a quello strano stato di collera...
Non era la prima volta purtroppo che accadeva.
"A proposito Serena, come farai domani al varietà senza il vestito?"
"Forse parteciperà per la tua gioia nu.."
L'unica a sentire l'uscita di Mario fu la capopalestra, che prontamente lo arresto con una poderosa gomitata nell'addome.
"Adesso il vestito non è un problema, l'importante è vederti star bene! Grazie ancora per averci salvato dal team rocket, sei sempre fenomenale"
Ash sorrise e i due si scambiarono un bel fist bump.
"Ash però ha ragione, come farai Serena?"
Chiese Lia.
"Dovrei avere un po' di stoffa, potrei tentare di cucirne uno... anche se non sarà elaborato come quello di un negozio specializzato"
"Ci penso io ad aiutarti!"
Ash sorprese tutti.
Lui darsi al cucito?
Serena cominciò ad arrossire e a giocherellare con i capelli.
"D-davvero tu... Grazie!"
La ragazza gettò le braccia al collo del ragazzo con grande affetto.
"Infermiera joy, non la disturbiamo vero se ci appoggiamo a quel tavolo per lavorare?"
"Fate come se foste a casa vostra!"
La donna diede gentilmente il suo benestare.
.
.
.
"Attenta così finirai per pungerti un dito!"
Ash continua a spaventarla e a metterle immotivatame pressione.
"Ash... calmati un secondo, so cucire non temere"
Sorrise ironicamente la performer.
Amava la preoccupazione che aveva per lei, ma quelle urla continue avrebbero finito per distrarla.
"Mi dispiace"
Disse Ash passandole uno spago blu.
"Figurati! Anzi, ti dirò: sei davvero bravo a cucire!"
Disse per tirarlo su di morale la ragazza.
Un abito fatto personalmemte e soprattutto con il contributo di colui che ama vale infinitamente di più di un "perfetto" ma freddo abito sartoriale.
Era ancora più determinata a partecipare a quel varietà: indossare un vestito fatto da loro due assieme è un qualcosa di semplicemente stupendo.
Dopo un'altra oretta avevano ultimato il lavoro.
"Adesso provalo!"
La invitò Ash.
"S-sicuro?"
"Coraggio non essere timida, starai alla grande"
Ecco che le guance iniziarono ad arrossirle.
Da quando Ash era così...così "deciso"?
Alla fine la ragazza si convinse e decise di provare la loro opera.
Si cambiò dietro alla parete della sala.
Inspiegabilmente ci metteva un'eternità a fare qualcosa di semplice come indossare un vestito...Ash certe cose non le capiva proprio.
Uscita finalmente scoperto paralizzò letteralmente il corvino.
Quello splendido abitino blu con i bordi azzurri e indaco le stava d'incanto.
Le diverse tonalità di blu mettevano in risalto i suoi occhi del medesimo colore.
"Allora come sto?"
Chiese timidamente e allo stesso tempo piena di speranza
"Sei stupenda"
Fu sincero e lineare, non avrebbe realmente potuto dire altro.
Entrambi arrossirono teneramente.
"Grazie Ash, questo è il vestito più bello che potessi desiderare"
"D-davvero"
"Sì, perché dentro c'è una parte di te, l'abbiamo realizzato assieme, e ciò lo rende bellissimo"
"Tu sei bellissima"
Si lasciò sfuggire a bassa voce.
*Pika* (Dai che adesso si baciano)
Il topino elettrico stava soltanto facendo finta si dormire nell'angolino.
"Domani sarai la migliore e la più bella di tutte, la vera regina di Mirals"
"E tu sei il mio maestro pokemon"
I due giovani restarono fermi a guardarsi negli occhi per qualche istante.
*Pika* (Dai!!)
Erano vicinissimi.
"Ops, si è fatto tardi, sarà meglio andare a dormire! Domani sarà una giornata intensa"
*Pika* (ma noooo! Fate apposta?)
"S-sì, notte Ash"
Si scambiarono comunque un abbraccio forte.
"Notte Serena"
Entrambi con un tenero sorriso e una dolce sensazione nel cuore si diressero verso le loro stanze.
Ash mentre si incamminava notò di avere un capello della performer sulla maglia. Doveva essere rimasto attaccato dopo quell'abbraccio.
Così strinse delicatamente sul petto quel preziosissimo tesoro che gli stava scaldando l'animo.
Potè dire una sola cosa...
"Grazie"
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