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Capitolo X: Un nuovo amico per Serena-Coraggio Ash!


Dopo l'intensa e turbolenta lotta avvenuta qualche giorno prima i nostri eroi si erano rimessi in cammino per Auropoli, sperando di non imbattersi nuovamente con quei delinquenti.

"Allora quanto manca ad Auropoli?"

Ash era vivace e energico come al solito, il solo pensiero di una sfida lo esaltava.

"Non molto, però dobbiamo per forza passare per la Foresta dei Sussurri"

Mario l'aveva sentita nominare varie volte, suo padre gli narrava spesso favole riguardanti quella foresta per farlo andare a dormire.

"Perchè questo nome così strano?"

Chiese Serena con tono sospettoso.

"È piuttosto famosa qui a Mirals, si dice che appena qualcuno metta piede in quel bosco cominci ad udire strane voci, alcuni credono che sia abitata dagli spettri delle persone che hanno perso la vita al suo interno. La cosa curiosa è che effettivamente non è abitata da trevenant o phantump, quindi il mistero dei sussurri spettrali è ancora irrisolto"

"E noi dovremmo entrare in quel posto!?"

Serena si lasciava facilmente impressionare da certe storie sul paranormale, erano il suo punto debole, nonostante le avventure a Kalos l' idea di dover incomtrare fantasmi o spiriti la inquietava ancora parecchio.

"Tranquilla, sono solo dicerie, inoltre abbiamo già constatato personalmente che queste "manifestazioni" sono o opera di qualche Pokemon o un' invenzione per attirare i turisti"

Ash cercava di rassicurarla, non c'era motivo per avere paura.

"M-ma Mario ha appena detto che non centrano i Pokemon..."

"Serena, penso che siano da temere maggiormente alcune persone vive come quei criminali che abbiamo affrontato piuttosto che degli spiriti.

"Sagge parole Ash"

Puntualizzò Eban approvando appieno il ragionamento del biancavillino.

"Siete davvero sicuri che non ci sia un percorso alternativo?"

Fecero entrambi cenno di sì.

Stavolta le sarebbe toccato di imbattersi nuovamente con alcune delle sue paure.

La foresta era davvero imponente e vista dall'esterno sembrava estendersi in modo indefinito: attraversarla avrebbe richiesto molto tempo.

Alla fine si fecero coraggio e vi misero piede.

L'atmosfera era cupa e la fitta boscaglia impediva persino al più piccolo raggio di luce di penetrare.

Gli alberi erano strani: la corteccia tendente al viola e i tronchi e i rami contorti creavano un senso di disagio.

Non era decisamente l'allegro boschetto di Novartopoli quello.

"Uhm, mi aspettavo un'atmosfera più accogliente"

"A me piace, non ho mai visto nulla del genere in nessuna della regioni che ho visitato!" Tu che ne pensi Serena?"

"Non mi sento affatto a mio agio, mi sembra quasi di essere osservata"

"Tranquilla, finché sarò qui giuro solennemente di proteggerti da qualsiasi entità spettrale! Non devi avere paura di nulla!

Ash mostrò un grande sorriso alla performer.

La ragazza sentendo di essere protetta dal suo allenatore preferito dimenticò qualsiasi timore lasciando spazio ad un'aria sognante.

"Ho detto qualcosa che non va?"

L'espressione di Serena, assolta nei suoi sogni fu mal interpretata dal biancavillino.

"Nono! Anzi, ti ringrazio per quello che hai detto, è veramente gentile da parte tua!"

Si giustificò Serena.

Ash allora non potè far altro che mostrarle un altro sorriso sempliciotto.

Era davvero incorreggibile, certe cose Ash non le avrebbe capite nemmeno se scrittegli sulla fronte.

"Pika! Pi!"

"Che succede Pikach?"

"Chu! Pika!"

Il topo elettrico aveva appena udito uno strano rumore, impercettibile per gli umani.

"Pika!"

Il Pokemon cominciò ad indicare un albero più grosso degli altri, era una sorta di quercia deforme. Il rumore proveniva da essa.

"Pikachu dice di aver sentito strani suoni provenienti da quell'albero"

"Forse li ha soltanto immaginati"

"No, lui ha un udito finissimo, laggiù c'è davvero qualcosa"

Serena deglutì e cominciò ad agitarsi.

"Io e Mario andiamo a controllare, tu aspettaci qui Serena"

"M-ma"

Troppo tardi, erano già partiti.

Sebbene il biancavillino l'avesse lasciata indietro era a fin di bene: qualche Pokemon pericoloso o peggio qualcuno di pericoloso provenienti da quella pianta avrebbe potuto attaccarli, dopo il recente scontro e soprattutto dopo aver visto davanti ai suoi occhi ciò che mai avrebbe più voluto nemmeno immaginare non se la sentiva di far rischiare la ragazza.
Serena era troppo importante per lui: si era ripromesso di proteggerla a tutti i costi.

Inoltre erano distanti da lei soltanto qualche decina di metri, se avesse avuto bisogno le sarebbe bastato gridare e sarebbero subito accorsi.

"Alla fine non erano solo dicerie..."

"Non essere superstizioso, probabilmente è solo un Pokemon, ma è meglio controllare comunque, vero Pikachu?"

"Pika!"

"Già, hai ragione, per sicurezza potremmo chiedere a Weendly di sorvolare la parte più alta degli alberi"

"Ottima idea Mario!"

"Weendly, esci fuori!"

"Weend! Lyy!"

"Ascolta, potresti controllare quelle frasche là in alto?"

"Weend!"

L'enorme farfalla si librò in volo per perlustrare la zona.

Mentre attendevano risposta dal Pokemon Ash non perdeva occasione di girarsi a controllare che Serena stesse bene.

La ragazza gli fece un cenno con la mano.

"Weend! Ly! Weend!"

Weendly aveva notato qualcosa di allarmante.

"Che succede!?"

Dalla descrizione della farfalla sembrava che sulla sommità del gigantesco albero vi si trovassero due crobat intenti ad attaccare un nido di fletching.

"Dannazione, dobbiamo aiutarli!"

La nostalgia che provava per il suo talonflame rendeva Ash ancora più motivato.

"Pikachu, prova a lanciare un piccolo attacco fulmine che salga verticalmente oltre gli alberi per spaventate i crobat, non mirare alle frasche, rischieresti di ferire i fletching o di causare un incendio.

"Pika!"

Pikachu procedette subito obbedendo all'allenatore. Lanciò un fulmine che ascese fino al cielo, pur non urlando nemmeno una foglia generò un grande bagliore. La luce infastidì i crobat provocandogli un forte dolore agli occhi, i due pipistrelli uscirono così allo scoperto profondamente adirati.

"Crobaaaaaaaaaat!!!!!!!!"

Sembravano molto minacciosi, scacciarli sarebbe stata un'impresa molto dura.

"Perchè ve la prendete con quei fletching indifesi?!"

Ash non tollerava certe ingiustizie, purtroppo a volte la natura sa essere molto crudele. Il più forte schiaccia il più debole, e il vincitore sopravvive. Tuttavia era insolito trovare dei crobat carnivori, solitamente si "limitano" a succhiare il sangue delle loro vittime e non a divorarle.

"Prendetevela con qualcuno della vostra taglia, codardi!"

"Baaaat"

I due Pokemon interpretarono il gesto di Ash come una sfida e un'aggressione al proprio territorio.

"Ash, questi due non la capiranno con le buone, non ci resta che lottare!"

"Giusto, ma prima voglio controllare che.... DOV'È Serena?!!?

Fino ad un minuto prima era dietro di loro, come poteva essere scomparsa così all'improvviso.

"Mario, Serena non c'è più!"

"Cavolo, sbrighiamoci a mandare via questi due pipistrellacci e andiamo a cercarla!"

Ash non aveva nessuna voglia di combattere, il suo obbiettivo era trovare Serena, quindi cercò in qualche modo di "negoziare" con i nemici.

"Ascoltatemi: io non voglio attaccarvi, lasciate in pace quei fletching e vi darò io qualcosa da mangiare!"

Il tono del biancavillino sembrava convincente, ma i volatili non ne volevano sapere di trattative, era una questione di orgoglio: coloro che invadono l loro territorio non la devono passare liscia.

"Crooooooooo!"

"Ci toccherà respingerli con la forza! Pikachu, sei pronto?"

"E tu Weendly?"

"Pika!"

"Weeeeeen"

Entrambi i lottatori era determinati a dare una lezione a quei prepotenti.

"Pikachu, usa attacco rapido !"

"Tu Weendly usa eterelama!"

Entrambi gli attacchi vennero schiva ti con destrezza da parte dei pipistrelli.

Uno dei due crobat lanciò un poderoso aerasoio contro Pikachu.

"Pikachu, proteggiti con codacciaio!"

La coda del Pokemon di tipo elettro riuscì a tagliare a metà letteralmente l'attacco del nemico.

"Weendly, usa paralizzante e prova a bloccarlo!"

Il crobat riuscì a schivare nuovamente l'attacco.

"Sono forti, il dover sopravvivere allo stato selvatico li ha resi duri e temprati"

"Ma io e Pikachu siamo più forti: usa di nuovo codacciaio!"

Nonostante il tipo Pikachu era estremamente svantaggiato, infatti per non rischiare di ardere la foresta era costretto a rinunciare ai suoi due più potenti attacchi di tipo elettro: fulmine e energisfera. I due crobat al contrario erano favori dall'ambiente scarsamente illuminato.

L'attacco di Pikachu riuscì soltanto a colpire di striscio uno dei due nemici, il quale infuriatosi per l'oltraggio cominciò a tempestare di aerasoio tutto il campo di battaglia.

Gli attacchi oltre a centrare Pikachu e Weendly mozzarono anche alcuni alberi causandone la caduta.

La situazione stava diventando pericolosa, Serena poteva trovarsi in qualsiasi luogo in quel momento, e se un albero fosse precipitato...NO! Non osava nemmeno pensarci.

Doveva assolutamente concludere quella lotta.

"Mario, mi è appena venuta un'idea! Di a Weendly di sollevare Pikachu e portarlo sopra i Crobat!"

"Agli ordini!Weendly, affera Pikachu e vola più in alto che puoi!"

"Weeeeend!Lyy!

Pikachu era leggero, la farfalla lo posizionò come se nulla fosse e iniziò a volare con il topino in groppa più alto che potè.

"Ora Pikachu! Salta giù e mentre scendi in picchiata usa codacciaio!

L'accelerazione di gravità avrebbe reso l'attacco inarrestabile.

"Pika! Chuuuuuuuuuuuuuu!

Pikachu con estremo coraggio fece un volo di almeno un centinaio di metri: era un vero e proprio meteorite.

Avvenne l'impatto: la coda divenuta più dura del diamante frenò la caduta centrando in pieno entrambi i crobat.

Non si sarebbero mai aspettati di vedere un Pikachu "volante".

"Baaaat!"

L'attacco fu tremendo, i due pipistrelli erano al tappeto privi di conoscenza.

Sembrava quasi... no, doveva scacciare quell'orribile immagine dalla sua testa, non avrebbe mai potuto fare questo a dei Pokemon

Erano feriti gravemente, il biancavillino era stato troppo irruento.

"Ash, forse hai esagerato..."

"M-ma io non volevo... non so che cosa mi sia successo, io sono un..."

Era avvolto dai sensi di colpa, aveva quasi ucciso due Pokemon, era letteralmente distrutto dentro.

"Tranquillo Ash, penserò io ai crobat, cercherò qualche bacca per ristabilirli, adesso tu vai a cercare Serena"

"I-io"

"Non preoccuparti ti ho detto!"

"Non posso lasciare due Pokemon in queste condizioni! È tutta colpa mia, sono un mostro. Vai tu a cercare Serena, io devo almeno p-provare a salvarli"

Non riusciva a credere a ciò che aveva fatto, ai suoi era peggio di un malvivente. Pur avendo agito per salvare quei fletching si era lasciato andare troppo oltre.

Anche Pikachu si sentiva in colpa, era lui l'esecutore materiale delle lotte.

"Mario, va a cercare Serena! Io e Pikachu restiamo qui, io d-devo..."

"Ho capito, ma non affliggerti, tu hai soltanto cercato di proteggere quei fletching"

Le parole di Mario cadevano nella mente di Ash come lacrime su un enorme lago: era completamente isolato dal mondo, continuava a pensare a quello che aveva fatto.

"Ok, vado. Tu Weendly prova ad usare aromaterapia sui crobat, poi seguimi in volo"

Il coleottero medicò parzialmente le ferite dei crobat, tuttavia per farli riprendere servivano delle bacche.

Mario intanto si era inoltrato nella foresta alla ricerca di Serena.

"P-pikachu, vai a cercare delle bacchecedro, io resterò qui a..."

Non riuscì nemmeno a finire la frase.

Pikachu provò a scrollarlo, ma lo sguardo di Ash restava vuoto e il suo animo fatto a pezzi.

Visto gli scarsi risultati il topo corse alla ricerca di qualche bacca utile.
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"Crobat, p-perdonatemi"

I due Pokemon restavano a terra immobili, avevano perso del sangue dal capo e respiravano affannosamente. Forse Ash aveva sottovalutato la gigantesca forza di Pikachu: nonostante le apparenze quello scricciolo aveva battuto Pokemon addirittura dei Pokemon leggendari. Nonostante la forza enorme agli occhi di Ash Pikachu restava sempre il dolce e piccolo amico che era all'inizio del suo viaggio, lo vedeva come un fidato compagno, non una macchina da guerra.
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*Ma dove caspita sarà finita?!

Pensava Mario.

"Weendly, tu continua a controllare dall'alto, così dovremmo essere in grado di trovarla più velocemente"

"Weend! Weend!"

*Povero Ash, mi dispiace vederlo in quello stato, devo sbrigarmi a trovare Serena, così potremo aiutarlo a riprendersi*
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"E-e-e tu chi s-sei? Ti prego lasciami in pace!"

"No! Che fai?! Aiutoooo!"

"gaaaaaaa"

Una delle peggiori paure di Serena si era appena palesata davanti ai suoi occhi: uno spettro!

"C-cosa stai facendo!? Noooo! Noooo!

Il fantasma l'aveva sollevata da terra usando telecinesi e la stava portando con sé.

"Per favore, non farlo! Qualcuno venga ad aiutarmi!!"

Troppo tardi, il piccolo fantasmino era diretto all'interno della sua tana, ossia un mastodontico tronco cavo.

Serena continuava ad essere sua prigioniera.

Lo spettro era già tornato nella propria "casa" assieme alla ragazza terrorizzata.

"C-che cosa vuoi da me?

"Xie-xie!"

Disse mostrando un ghigno inquietante il Pokemon.
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Pikachu era finalmente tornato da Ash, e dopo un'estenuante ricerca era riuscito finalmente a trovare due baccacedro.

"Grazie Amico mio, se non ci fossi tu sarei perso. Ora per favore potresti sminuzzarle con la tua coda?"

"Pika!"

Il topino ridusse le bacche a pezzettini, Ash poi li fece diventare un liquido, che versò su una foglia.

versò delicatamente la medicina nelle bocche dei crobat.

*Vi prego, riprendetevi*

Pikachu vedendo chiaramente la preoccupazione del suo allenatore gli posò una zampetta sulla mano sorridendogli.

"Grazie amico"

I due pipistrelli sembrano lentamente riacquisire salute e conoscenza.

Ash non poteva saperlo, ma quei due erano semplicemente dei genitori alla ricerca di cibo per sfamare i propri piccoli.
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Mario cominciava ad essere stanco, della performer non vi era traccia.

*Sta a vedere che ci perderemo tutti e diventeremo degli spettri come dice la leggenda!Forse farei meglio a tornare indietro ad avvisare Ash, magari con il suo aiuto potremmo avere maggiori possibilità di trovarla. Non può perdere la sua fidanzata! Fidanzata giusto? Boh, non l'ho ancora capito*

Il professore stava tornando sui propri passi per andare da Ash.
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"Almeno potresti dirmi perché mi hai catturata?"

"Xie! Gox!

"D-davvero? Ora ho capito. Non potevi però dirmelo prima?

"Gox..."

Il fantasmino sembrava dispiaciuto.

"Non fa niente. Allora stavi cercando solo un po' di compagnia, ti senti solo vero?"

"Xie-xie..."

"Ok, che ne dici di giocare un po' assieme ai miei amici?"

"Gox! Xie- go!"

Un'espressione piena di gioia illuminò il musetto del piccolo spettro.

"Ok! Braixen, Sylveon, Pancham! Uscite!"

I tre Pokemon assunsero un'aria incuriosita.

"Amici, vi presento..."

"Goxie! Gox!"

"Vi presento Goxie, è tutto solo e quindi aveva voglia di conoscere qualche amico con cui giocare!"

Tutti i Pokemon della performer lo salutarono con cordialità.

Serena si era persino dimenticata della sua paura viscerale per i fantasmi. A dir la verità pur essendo di tipo spettro Goxie era un Pokemon carino e simpatico. Certo, come tutti gli spettri a volte può essere inquietante, eppure era lui ad essere quello più indifeso e solo.

Vedere quel Pokemon così pieno di gioia mentre giocava spensieratamente assieme ai suoi compagni rendeva Serena felice.

"Siete proprio un gruppetto carino!"
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Finalmente la coppia di crobat si era svegliate e sembrava essersi rimessa in sesto: le bacche avevano funzionato e gli impacchi con le foglie avevano fermato il sangue.

Ash si era parzialmente tirato su di morale. In quegli istanti precedenti temeva di essersi macchiato della cosa peggiore del mondo.

"Menomale che vi siete ripresi!"

I due Pokemon era insospettiti, ricordavano soltanto di averlo affrontato in precedenza e di essere finiti ko, perché era quell'allenatore era lì con loro?

"Lasciate che vi spieghi cosa è successo"
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Finito il racconto i crobat e Ash si conciliarono. I Pokemon ringraziarono addirittura l'allenatore per le sue cure.

Per diventare un maestro Pokemon non bastava la forza, servivano anche amore e lealtà. Ash non poteva assolutamente fare del male a qualcuno, soprattutto a dei Pokemon, andava contro la sua morale.

Il biancavillino pur mantenendosi ancora fortemente duro contro sè stesso abbozzò un sorriso. I crobat stavano bene.

In quel momento arrivò anche Eban, che non era riuscito a trovare Serena.

"Mario, eccoti qu... E SERENA?!"

"Ash, non riesco a trovarla, nemmeno Weendly l'ha vista, non so più dove cercare"

Erano tutti e due estremamente preoccupati, Serena non si sarebbero mai allontanata così a lungo di sua spontanea volontà, qualcuno doveva averla attaccata.

I crobat sentendo la preoccupazione dei due ragazzi gli fecero una proposta insolita.

"Ma non vi siete ancora ripresi!"

Dissero entrambi i giovani.

"Bat!"

"Non sapremo mai come ringraziarvi!"

Ash era pieno di riconoscenza e rispetto verso quella coppia di Pokemon.

I due volatili avevano proposto di caricare Ash e Mario sulle loro possenti alo e di aiutarli a trovare Serena, con il loro aiuto sarebbe stato più facile, infatti conoscevano alla perfezione ogni centimetro di quell'ombrosa e inticata selva.

I pipistrelli caricarono in spalla i ragazzi e si fondarono alla velocità della luce in mezzo alla boscaglia.

Nonostante le dimensioni riuscivano a scansare qualsiasi ramo con estrema velocità, volando rapidi e setacciato con ultra suoni tutta la foresta.

Dopo circa un quarto d'ora avevano trovato qualcosa...

Il radar dei crobat percepiva chiaramente delle presenze.

"Serena deve per forza essere nelle vicinanze!"

Ash doveva trovarla. Era un suo personale dovere.

"GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOH!

"GOOOOOOOOOOOOOOH!

Delle grida spettrali colsero l'attenzione del gruppo.

"Cosa giratina è questo frastuono!? Che siano le famigerate voci degli spettri?!"

Le urla stridenti continuavano, il rumore era talmente molesto da inibire completamente i sensori di crobat.

Intanto...

"Goxie, che cosa stai facendo, smettila di urlare!"

Serena intimava il fantasmino di terminare quella terribile baraonda.

"Perchè ti comporti così!?"

Le orecchie della performer e dei suoi Pokemon avevano raggiunto il limite della sopportazione.

"Ti prego, spiegami che cosa succede Goxie!"

Niente da fare: il Pokemon aumentava sempre di più l'intensità del volume.

Il suo muso sembrava terribilmente angosciato, urlava per tenere lontano qualcuno di pericoloso per lui.

Serena, vista l'impossibilità di calmare e Goxie e notando il terrore del fantasmino cominciò ad abbracciarlo.

"Va tutto bene, non avere paura ci sono qua io a proteggerti piccolino"

La performer stava mostrando un sorriso affettuoso e rassicurante, voleva tranquillizzare Goxie.

Le urla parevano diminuire d'intensità.

Mai avrebbe pensato di poter abbracciare un fantasma...

"Tranquillo Goxie, io e i miei amici non lasceremo che ti accada niente, ma ti prego, basta urlare, dimmi che cosa c'è che non va, io ti aiuterò, siamo amici adesso!"

La ragazza utilizzò un tono ancora più gentile e amichevole.

Piano piano le strida scemarono e Goxie si calmò.

"Gox...."

"Non fa niente, non devi sentirti triste, è tutto apposto"

"Xie"

"Perchè avevi paura prima?"

"Goxie-gox!"

Ciò che il Pokemon le disse era completamente sconvolgente.

Goxie aveva sentito a distanza arrivare gli amici di Serena, e riconosciuti come tali temeva che gliela avrebbero portata via. Il fantasmino era tremendamente solo, i suoi genitori se ne erano andati, e da anni viveva lì solo dentro quella lugubre foresta, senza un amico. Serena era stata la prima a trattarlo con dolcezza e a donargli qualche sorriso. Il Pokemon si era affezionato all'allenatrie, non voleva perderla e essere nuovamente abbandonato.

"Gox..."

Serena era meravigliata e allo stesso tempo triste per il piccolo spettro.

"Goxie, non temere: adesso siamo amici e io ti prometto che non ci lasceremo più!"

La ragazza aveva sofferto come Goxie in passato, sapeva il significato di essere abbandonato e dimenticato da tutti. Serena sapeva cosa voleva dire essere traditi da un amico d'infanzia.

Alla fine però aveva trovato dei veri compagni e persino il ragazzo che le piaceva, un allenatore dal cuore d'oro e dalla tempra d'acciaio: Ash Ketchum!

Lei aveva avuto una seconda possibilità dalla vita, e così l'avrebbe avuta anche quel piccolo Pokemon.

Approfittando delle grida cessate Ash e gli altri a bordo dei crobat riuscirono finalmente ad individuare Serena. Il gruppo planò proprio all'interno dell'enorme ceppo mozzato.
Mai si sarebbero aspettati di vedere una simile scena: Serena e tutti i suoi Pokemon erano abbracciati intorno ad un piccolo fantasma

"Il Pokemon sembrava così felice, era uno spettacolo commovente.

Ash silenziò il volume del pokedex per non rovinare quel momento e analizzò lo spettro leggendo soltanto la schermata.

*Goxie, il Pokemon spiritello! Vive in ambienti non troppo luminosi, e è estremante raro in natura tuttavia è un giocherellone e adora le coccole. Tipo: spettro/folletto.

Serena aveva notato la presenza di Ash, e senza farsi notare dagli altri gli fece un' occhiolino.

Ash sorrise: aveva capito tutto.

La kalosiana e i suoi Pokemon si staccaro dall'abbraccio con Goxie.

Il fantasmino non era mai stato così contento in tutta la sua vita: finalmente aveva trovato qualcuno che gli volesse bene.

"Goxie, ti andrebbe di seguirmi durante il mio viaggio e di diventare un mio Pokemon?"

La performer continuava a sorridergli teneramente, il suo dolce viso gli ricordava la sua mamma.

"Goxieeeee! Gox! Gox!"

Non aspettava altro.
Finalmente anche lui avrebbe potuto essere felice, nessun altra persona sarebbe stata speciale quanto Serena, era letteralmente la migliore allenatrice che potesse desiderare. Viaggiare assieme a lei e ai suoi amici sarebbe stata la svolta della sua vita, avrebbe visto il mondo, per davvero.

"Ok! Vai pokeball!"

La sfera bianca e rossa inghiottì lo spiritello e cominciò e luccicare per tre volte: era fatta, Serena aveva catturato ufficialmente Goxie.

"Evvai! Ho catturato un Goxie!"

"Vedo che nel modo di esultare hai preso spunto dal tuo Ash"

Disse con malizia il professore.

"Adesso spiegaci come sei finita qui e presentaci quel tuo nuovo amico!"

Il ratazzo cercò di sorridere naturalmente nonostante fosse ancora scosso per quello che aveva fatto ai crobat. Era la prima volta che feriva dei Pokemon.
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Serena raccontò tutto lasciando i suoi amici a bocca aperta. Ash tuttavia ascoltò la ragazza con aria leggermente assente. La performer aveva intuito quindi che qualcosa non andava.
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I crobat furono talmente gentili che gridarono il gruppetto fuori dalla foresta.

Si salutarono cordialmente, non fecero pesare nulla di quello che era successo su Ash, anzi promisero addirittura che non avrebbero più predato dei cuccioli.

"Grazie crobat, spero che un giorno ci rincontreremo di nuovo"

"Bat!"

"Grazie!"

Anche Serena e Mario scambiarono ai due Pokemon un amichevole saluto.

"Sono davvero gentili, è proprio vero che l'apparenza inganna!"

La frase di Serena parve ad Ash direttamente rivolta a lui e alla sua recente situazione.

Il biancavillino era visibilmente a disagio, la gentilezza di quei Pokemon lo faceva sentire ancora più in colpa: dopo sei anni di viaggi non era ancora in grado di dosare la propria forza?

*un assassino non potrà mai diventare un maestro Pokemon*

Inizialmente non aveva dato così tanto peso alla sua azione, la preoccupazione di ritrovare la ragazza lo aveva distratto da quei pensieri.

Dopo i saluti Ash coprì gli occhi con la visiera del capello e divenne completamente muto, questo era un chiaro segnale che qualcosa non andava.

Pikachu e Eban conoscevano cosa affliggeva l'allenatore, Serena invece pur avendo capito che Ash aveva un problema non riusciva a capire in che cosa consistesse.
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Il trio camminò per qualche minuto verso una radura oltre la foresta, erano ormai vicini ad Auropoli e decisero così di accamparsi.

Ash non proferì una singola parola durante tutto il tragitto.

Allestite le tende Mario decise di andare a dormire.

"Ash, io entro a dormire, tu raggiungimi pure quando vuoi!"

Il professore aveva capito che aveva bisogno di un po' di tempo da solo per riflettere e quindi non disturbò l'amico.

L'allenatore se ne stava a testa bassa seduto su una piccola altura, soltanto la luce della luna e qualche brezza accompagnavano il suo triste silenzio.

Davanti ai suoi occhi vi erano ancora impresse le immagini dei due crobat feriti per colpa sua. Importava parzialmente il fatto che si fossero ripresi, certo, lo rendeva felice, tuttavia non riusciva a perdonarai quel gesto. Non era cattiveria, eppure giudicarlo come una semplice sbadataggine era incoerente.

Mentre continuava a deprimersi una mano si poggiò sopra la sua spalla.

"Tu che ci fai ancora sveglia?"

"Diciamo che sono qui per consolare una persona cara"

"Ma io non ho bis..."

"Shh"

Serena gli mise un indice sul petto facendogli lievemente assumere un colorito rossastro.

"Adesso dimmi che cosa ti è successo, non crederai forse che non abbia notato il tuo disagio? Io mi preoccupo per te Ash, mi preoccupo perché ti... ti a... voglio bene"

Il ragazzo cominciava a sentirsi meglio, Serena era letteralmente la luce che squarciava le ombre del suo malessere. Era la seconda volta in una settimana che lo aiutava.

Più lui era triste e più Serena gli stava accanto. Una ragazza del genere era il dono più bello che potesse capitargli.

"Sai Ash, oggi mentre non mi era persa ho fatto conoscenza di Goxie, è lui era esattamente desolato e solo come sei tu in questo momento, però alla fine abbiamo parlato e assieme abbiamo vinto ogni paura, non devi temere di mostrare le tue preoccupazioni, io sono e sarò sempre qui per consolarti"

"Serena io..."

Davanti a tanta dolcezza aprirsi come un libro era letteralmente impossibile

"Sono indegno di essere chiamato "allenatore" "

"Ma che stai dicendo?!"

"Oggi ho quasi ucciso due Pokemon"

La ragazza esitò un attimo.

"Quei due crobat erano quasi morti per colpa mia, stavano attaccando dei fletching e io cercando di fermarli ho lottato contro di loro e ho detto a Pikachu di usare un attacco che li avrebbe potuti ferire a morte!"

"Ash..."

"E sai un'altra cosa? Pikachu nell'eseguire quell'attacco sarebbe potuto precipitare e uccidersi! Ti rendi conto che per colpa mia il mio migliore amico sarebbe potuto..."

Non riuscì a terminare l'ultima parte, non voleva pensarci.
Ash aveva lasciato esplodere completamente tutto ciò che aveva accumulato quel giorno.

"Oltre ad essere un pessimo allenatore sono anche un amico terribile! Nè tu nè Pikachu mi meritate!"

Il topolino elettrico fino a quel momento stava dormendo nella tenda  assieme agli altri Pokemon, ma sentendo che Ash stava cominciando a gridare uscì di corsa per andare a controllare la situazione.

"Pika"?

Il topino saltò in braccio a Serena che stava di fronte al suo allenatore.

Pikachu aveva già consolato Ash per quello che era successo, non si aspettava di vederlo crollare nuovamente.

"Tu sei il migliore amico e allenatore che possa esistere invece! Tu sei in grado di ammettere le tue debolezze e rialzarti più forte di prima. Ash Ketchum, quello che è successo oggi è stato soltanto un incidente, inoltre tu eri preoccupato per la mia scomparsa, hai agito sconsideratamrnte per quello. C'è un'altra cosa che devi sapere: un singolo errore non comprometterà mai tutte le fantastiche e generose azioni che hai compiuto e soprattutto non cambierà mai la splendida persona che sei!"

"Pika pi"! ( Sei il migliore Ash, migliore di qualunque altro, un Pokemon non potrebbe desiderare un allenatore buono e in gamba come te. Se dovessi scegliere mille volte il mio allenatore sceglierei mille e una volta di seguire te!"

"Ragazzi..."

"È stato soltanto un singolo errore, mettetelo in testa, e ciò che conta è che alla fine tutto si è risolto per il meglio, anzi, quei quei sono diventati tuoi amici e ti rispettano! Tu sei così Ash, riesci a tirare fuori il meglio da ogni persona e situazione, il tuo coraggio e la tua bontà sono irresistibili, ecco perché sei l'allenatore più abile che esista: tu oltre ad essere forte hai un cuore nobile e ami i tuoi amici! Chiunque vorrebbe essere come te, non ti devi scoraggiare! Rialzati come fai sempre e continua ad essere il coraggioso allenatore e lo splendido ragazzo che sei!"

"Pika-pi!"

Ad Ash scesero addirittura alcune lacrime.

Si alzò in piedi e dopo aver scambiato un fist bump con entrambi abbracciò Pikachu e Serena.

"Grazie, grazie e grazie ancora. Siete voi la mia forza, senza sarei perso. Tu Pikachu sei il mio migliore amico in assoluto, il fratello che non ho avuto e tu Serena sei... sei..."

Gli occhi di entrambi i Ragazzi continuavano a luccicare come quella volta all'aeroporto.

Ash la sfiorò con le sue labbra e la baciò come fece lei mesi prima.

"G-grazie Ash"

"Grazie a te di avermi salvato.

"Pika!" *finalmente!"

I due ragazzi erano ancora confusi, soprattutto Ash che non aveva ancora completamente capito che cosa fosse successo.

L'emozione del momento aveva soppresso ogni forma di razionalità.

Serena, Ash e Pikachu dormirono all'aperto abbracciati da quella candida luna che aveva accompagnato l'inizio del loro viaggio a Mirals.

Forse Ash era riuscito in quella disperazione a far parzialmente uscire i suoi sentimenti per la ragazza. Chi lo sa...

Avevano finalmente trovato il loro cosmos oppure il caos era ancora pronto ad incombere su di loro?

Quello che è certo è che il loro legame divenne ancora più bello e stabile.

Sentimenti e amici nuovi avevano accompagnato quella giornata, e la vita aveva ancora in serbo tante altre gioie per loro. Non era facile, ma assieme avrebbero potuto con il loro legame superare ogni difficoltà e essere felici.




~Il viaggio continua...
~Spoink

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