Il cielo e il mare
(ATTENZIONE: leggere attentamente l'introduzione per capire bene di cosa si tratta).
Il mare, dove si può nuotare.
Il cielo, dove si può volare.
Un giorno saranno amici.
Guardo il mare e provo amore,
Mi tuffo nell'acqua fredda e sono felice.
Guardo il cielo, mi sento libera
e vorrei volare con i gabbiani, lontano.
E come gli uccelli volano liberi,
Anche noi dovremmo essere liberi
dalle nosre paure, e volare.
Il cielo e il mare:
Due mondi lontani,
ma dallo stesso cuore.
Sara, 6 anni
Affacciati al balcone. Scrutando l'orizzonte. Sara si gira e mi dice: "guarda, il cielo e il mare laggiù si uniscono..." allora io le rispondo: "ecco, brava. Potremmo scrivere una poesia su questo...". Carpe diem. Senza indugi abbiamo iniziato a lavorare.
Come al solito Sara tendeva a parlare quasi esclusivamente della sua famiglia, e nei bambini di questa età è una cosa normalissima, perché la famiglia è il loro unico punto di riferimento e la loro vita ruota intorno a questo. Poi però qualcosa di interessante è arrivato... e ci abbiamo costruito sopra un buon lavoro. Devo dire che non è stato facile, ma due versi in particolare mi hanno colpito e riempito di soddisfazione: "un giorno saranno amici", che racchiude uno dei sentimenti più belli che si possano provare nella vita (e giustamente ha usato il futuro, perché l'amicizia si costruisce giorno dopo giorno); e poi " anche noi dovremmo essere liberi dalle nostre paure e volare", forse il verso più significativo della poesia, che lancia un messaggio potente e diretto (e a lanciarlo è una bimba di 6 anni), un monito di vita.
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