Parol vien meno
sul domandar de la tua essenza.
S'io chiedo a me chi sei,
nulla può 'l cor giudicare.

S'io chiedessi a me chi fossi stato,
mille volti confusi ne la mente mia.
Erano il riso tuo giochevole,
le tue dolci parol di speranza.
Or sono il tuo rifiuto, il dispiacer.
In mezzo il Dolore.

Non il mio dolore,
non sentimento alcuno,
ma il Dolore.
Dolor che due parti tien distinte,
che sì sembran lontane,
ma fa sì che due parti distinte
compenetrino se medesme.

È la Soglia del Dolor,
la Porta aperta.
Soglia tra le due parti del prima,
che non è parte de l'una né de l'altra.

Non è forza alcuna,
non è tensione.
È Dolor nella sua essenza di Dolor.

Son le due parti le due facce.
Quel che prima credevo che tu fossi,
Quel di prima che or muta in altro,
ma si tien sempre al prima.
È ancora prima.

L'or de l'oggi,
di quel che sei ora,
è mistero che tace
dinanzi la Soglia del Dolor,
che tutto tien distinto
e che quel tutto unifica.