Il successo è il desiderio di chi non ha niente,
e vuole lasciare tanto.
Il successo è la morte degli artisti,
perché ti illude di esserlo, ma ti impedisce di diventarlo.

Volevo essere un'artista, volevo avere successo.
Volevo essere qualcuno,
e come i più grandi, lasciare qualcosa alla terra.
Lasciare un ricordo vivo nella storia, leggere il mio nome sulle antologie.
Qualcuno potrebbe provare a studiarmi, tentare di comprendere come funziona la mia testa.
Ma temo che sia impossibile.

Temo che non compirò mai gesta che saranno ricordate,
e che tutto ciò che scrivo resti qui, a far polvere, a diventare cenere.

Il mondo finirà nel fuoco
e rimarranno deserti di cenere,
e tutto ciò che è stato costruito si distruggerà come niente.

Ma per ora lasciatemi scrivere questi versi, lasciatemi ancora un istante, solo un secondo in più.
Concedetemi di scrivere un altro verso, v'imploro,
leggete, studiate ciò che scrivo e forse troverete in me qualcosa di speciale.

Il mondo è fatto di cenere,
polvere grigia che copre la terra,
tronchi morti, legname divenuto nero carbone,
fogli di carta bruciati su cui è scritta la legge divina.

Ma sono solo una ragazza,
non posso predirlo, non ho le capacità di diventare un'artista.
Consapevole di vivere in un mondo di cenere,
non farò nulla di utile.

Versi di cenere si mischieranno al mare,
si libereranno nelle onde degli oceani,
abbandoneranno questo mondo,
come ogni cosa.

Non ricordatevi di me, ricordatevi di ciò che scrivo,
permettete che perduri nel tempo come un affresco meraviglioso,
come il cielo immutabile e fiero:
e queste poesie saranno stelle,
brilleranno a lungo, illumineranno le notti dei marinai,
saranno il faro di questa letteratura.

Ma un giorno finiranno, come tutto,
e come ogni cosa diverranno cenere,
ricordi nella mente di chi non esisterà più.

Dimenticatevi di me e lasciate che tutto questo diventi cenere,
e sarà uguale.

Vi lascio questo addio,
d'altronde mani di cenere
non potranno mai fare arte.