Vagheggiare col pensiero
scartocciando favole
e bandendo sogni
al desiderio dei piaceri.
Insomma
sperare nel futuro gioioso
alle probabili avventure
che potrebbero accadere
godendo benefici
e gustando sensazioni
da un tempo
sempre tiranno.
Rapida
giunge l'incertezza
al richiamo speranzoso
del condizionato
meditare.
Alzo gli occhi
al quotidiano
e con i piedi per terra
vedo
certo e sicuro.
Ancora
un'acerba delusione.
Nel pensiero lo sconforto
di un'altra visione.
Amaro sulla lingua
e nella saliva
il vezzo
del bieco sapore.
Diventa nei giorni
noioso e sgradevole
vedere
nel percorso della giornata
lo stesso scenario
che svilisce il pensiero.
E l'immaginario
consegna nausea
e malinconia
ai giorni che passano.