Selva densa
di fusti alti e dritti
ad osservare
il cielo.
Tondi e lisci
che parean torniti
da artista.
Di tanto in tanto
il gambo
interrompeva
la perfetta linearità
con fasce sottili
di chiaro striate
disegnate
da natural pennello.
Fitti e accostati
quasi in fila
gli scheletrici steli
né di rami
né di foglie adorni.
S'alzava
il nudo tronco
sulla scura e arida terra.
Solo macchie sparse
di foglie secche
al suolo.
Saliva acre
un odor pungente
di fresche muffe.
Sparse ovunque
capocchie
di piccoli funghi
stretti fra le radici
di vecchi ceppi
tagliati.
Guardando in alto
un allegro apparir
di rami verdi e gialli
carichi
di lunghe foglie strette
che scrocchiano
confuse
stagliandosi nell'aria.
Alti densi e dritti
quei fusti abbandonati.
Come guardie
che resistevano
nel nebbioso canneto
dei ricordi.