Silenzioso pomeriggio
irradiato
da pallida luce
ombreggiato
da nuvole basse
quasi cadenti.
Il pensiero
si sposta impacciato
in quel desìo
di periferia deserta
e abbandonata.
Lo sguardo si perde
osservando
campi brulli e sterrati
di terra riarsa.
Nessuna consolazione
nell'animo
a quel scrudo
e squallido paesaggio.
Incerto il passo
sul suolo sconnesso
cammino
guardando
nere traversine
appoggiate
su bianchi ciottoli
e sopra
lunghissime rotaie
ferrose e parallele
che seguono
quel freddo scenario.
In quel tedioso
vedere
una dolce immagine
all'interminabile
abbraccio
delle due serpi
argentine
che si stringono
fino ad unirsi
e fondersi
all'infinito.