Silenzio sotto il basso
e curvo soffitto
immerso nella finzione
di un recluso
monastero.
Si forgia forte e severo
il pensiero
adattandosi all'ambiente.
Nel recinto
un equilibrio di bilancia
in una mente
che niente fugge.
Tante le parole
pensate
meditate e soppesate
filtrate
attraverso l'invisibile
pulviscolo
ricolmo di desideri.
Penetrano nella luce
con fatica
e le sillabe
si fanno strada
scrivendo un libro
apparentemente chiuso
e segreto.
Gioie e dolori
si miscelano
e si uguagliano
nel tempo.
Incontaminata
la stanza
e nel solitario ambiente
sento parvenza
di misurata serenità.