Capitolo 11: Non Arrenderti Mai...
Dopo aver passato una settimana infernale, ad Hope sembrò di tornare piano piano alla normalità. Stava superando la rottura con Roa grazie alla sua innata forza interiore, sebbene provasse ancora molti sensi di colpa.
Sapeva che avrebbe benissimo potuto evitare tutta la vicenda semplicemente dicendo lui la verità sui suoi poteri fin da subito, fin dal giorno in cui Chiara sconfisse quel maledetto Salamence, e poi ascoltando di più i suoi sentimenti.
Ma era troppo tardi per tornare indietro. Non c'era più rimedio e non ci sarebbe mai stato nuovamente. Si era rassegnata a ciò.
Durante quegli otto giorni, specie negli ultimi tre, però, non appena la candida Eevee metteva piede nel Caffè di Spinda, qualche ragazzo puntualmente provava ad approcciare. Una volta si trattava addirittura di una ragazza, e la cosa generò nella giovane un certo imbarazzo.
Eppure, nonostante tra i vari "pretendenti" ci fossero anche Pokémon interessanti, Hope non sentì mai la voglia, né tantomeno il bisogno, di andare oltre una chiacchierata o un bicchiere assieme.
⟨⟨Chissà se oggi riuscirò a fare colazione in pace⟩⟩ pensò, dirigendosi al Caffè. ⟨⟨Oppure se il fatto che sono libera da appena una settimana mi tirerà addosso decine di Pokémon di ogni specie e sesso⟩⟩
I suoi pensieri erano esagerati, ma non così lontani dalla realtà, in fondo.
Non appena mise piede nel locale, infatti, molti occhi si posarono sulla sua elegante figura bianca. Lei non fece nemmeno caso a chi la stesse effettivamente guardando e andò dritta da Spinda.
<<Ehi, ragazza>> salutò cordialmente lui. <<La solita spremuta di Baccarancia della mattina?>>
<<La solita>> rispose l'Eevee, sorridendo.
<<Sei fortunata, allora!>> fece Spinda, tirando fuori da sotto il bancone un bicchiere di spremuta già pronto. <<Eccola qua e completamente gratis>>
<<Gratis? È un omaggio perché sono la milionesima cliente o quant'altro?>> scherzò Hope.
<<No. È gratis perché te l'ha offerta quel Pokémon laggiù>> disse il barista, indicando un tavolo alle spalle dell'Eevee. <<A quanto pare interessi particolarmente a qualcuno...>>
<<Sai che novità...>> mormorò lei, girandosi verso il tavolo indicato.
Si stupì di trovarvi nientedimeno che uno Stantler, un Pokémon che rispetto alle sue dimensioni era decisamente grosso. Non che la cosa la spaventasse, ma, abituata a Pokémon di taglia più ridotta e simile alla sua, la lasciò un attimo interdetta, sebbene avesse già visto quel ragazzo al Caffè qualche volta.
<<Sicuro di avermi indicato il Pokémon giusto? Mi hai indicato lo Stantler, no?>> domandò sottovoce a Spinda.
<<Oh sì, cara. Morissi ora se non è lui>> rispose il Pokémon Macchipanda. <<Fossi in te andrei a ringraziarlo. È bello grosso. Non vorrei mai si arrabbiasse, eheh>>
⟨⟨Quindi ecco chi è il pretendente del giorno...⟩⟩ si disse Hope, guardandolo meglio.
Nonostante le dimensioni per lei imponenti, lo sguardo dello Stantler era piuttosto mite, dandogli un'aria tutt'altro che altezzosa, anzi, fin cordiale, sebbene allo stesso tempo sembrasse seria. Non che lei lo trovasse proprio attraente con quel suo bizzarro nasone e quelle guance paffute e cadenti... ma sarebbe effettivamente stato da maleducati non ringraziarlo per la gentilezza.
<<Tranquillo. Un regalo è un regalo e si ringrazia sempre>> disse l'Eevee. <<Però puoi per favore portare tu il bicchiere al tavolo? Io beh... non ho proprio delle mani adatte>>
<<Certamente, Hope>> fece il vecchio barista. <<Tu vai. Vi raggiungo in un attimo che devo preparare anche il suo ordine>>
⟨⟨Ma allora...⟩⟩ realizzò Hope. ⟨⟨A questo modo quel tipo mi ha praticamente "obbligata" a fare colazione con lui⟩⟩ pensò, lasciandosi sfuggire uno sbuffo divertito. ⟨⟨Non capisco se sia l'approccio più geniale che abbia mai visto o quello più inquietante⟩⟩
Tirando fuori un gentile sorriso, la ragazza andò al tavolo senza smettere di guardare lo Stantler. Le parve che il sorriso venisse ricambiato, ma data la strana conformazione del volto del ragazzo, non ne era proprio sicura.
<<Ciao!>> lo salutò, infine, sedendosi di fronte a lui.
Visto da vicino e dal basso sembrava ancora più alto, tanto da farla sentire un po' in soggezione.
<<Ciao>> rispose lui. <<È un piacere conoscerti di persona, Hope>>
Detto ciò, lo Stantler si accucciò sulle quattro zampe per avere il volto alla stessa altezza dell'Eevee.
<<Credo che così per te sia meglio, no?>> disse poi.
<<Sì. Grazie per la premura>> fece la Pokémon cromatica. <<Comunque, volevo ringraziarti per avermi offerto la spremuta. Non era il caso>>
<<Non preoccuparti. Era il minimo che potessi fare, davvero>>
Averlo alla stessa altezza donò improvvisamente ad Hope un senso di sicurezza maggiore, ma allo stesso tempo si costrinse a non fissare le strane corna del ragazzo con quelle sfere nere al loro centro. Non sapeva quanto ci fosse di vero, ma si diceva che le corna degli Stantler fossero capaci di ipnotizzare chi le guardava troppo a lungo proprio a causa di quest'ultime.
<<Eccomi qua!>> esclamò improvvisamente Spinda, posando il bicchiere di spremuta davanti all'Eevee. <<Questa è la tua, mentre il tuo...>> disse, alludendo all'ordine dello Stantler. <<Arriva il più velocemente possibile!>>
<<Faccia pure con calma. Non c'è fretta>> gli disse lo Stantler.
⟨⟨Già. Dopotutto l'importante è stare più tempo con me, no?⟩⟩ pensò Hope, mente il barista si congedava.
<<Comunque non mi sono ancora presentato>> fece lui. <<Mi chiamo Helix e non sono assolutamente nessuno di noto. Non come te, che invece hai il tuo nome sulla bocca di tutti>>
<<Adulatore...>> ⟨⟨Come tutti gli altri che ci hanno provato⟩⟩
<<Gnn... scusate...>> interruppe di nuovo Spinda, arrivando con un bicchiere grosso e probabilmente pesante poco meno di lui tra le braccia. Non seppe nemmeno lui da dove tirò fuori la forza per sollevarlo e appoggiarlo sul tavolo. <<Ecco... il tuo frappè di Baccacedro... anf... non ho più l'età per certe cose...>>
<<Ergh... lascerò una bella mancia, allora>> lo rassicurò Helix.
La cosa, ovviamente, funzionò perfettamente e Spinda se ne andò sorridendo e improvvisamente di nuovo (quasi) al pieno delle forze.
<<Baccacedro>> commentò Hope. <<Ti tratti bene>>
<<Solo in occasioni speciali>> rispose lui, prendendo un sorso.
<<E sarei io l'occasione speciale?>> scherzò lei, conoscendo già la risposta.
<<Ho davanti a me una leggenda dell'esplorazione. Direi che la reputo speciale eccome>>
<<Beh... sì...>> mormorò Hope, poco convinta.
Era proprio a causa dell'esplorazione se era rimasta sola, circondata solo da ragazzi che non vedevano l'ora di avere un'occasione con lei. Proprio come Helix.
<<So cos'è successo>> continuò lui. <<Anche se non si sa il perché, il tuo compagno ti ha lasciata e da lì non->>
<<NON dire una parola di più!>> sbottò improvvisamente lei a voce alta, attirando l'attenzione di tutto il locale. Abbassò quindi un po' il tono, nonostante fosse ancora furente. <<Credi che io non sappia cosa vuoi? Dove tu voglia arrivare con questo discorso? È esattamente come tutti gli altri che in questo maledetto locale si sono messi a parlare con me da quando Roa mi ha lasciata!>> si sfogò, inconsapevolmente lacrimando. <<È mai possibile che... non mi vi sia mai importato niente di me se non come esploratrice... e ora che tutti mi vediate solo come... solo come la ragazza con cui provarci? Io non... ce la faccio più...>>
<<Ehi>> le sussurrò lui, pacato. <<Stai tranquilla. Non sono qui per questo>>
<<Davvero? Scusa se non credo ad uno che conosce le mie abitudini al punto di sapere quale bevanda prendo alla mattina e dove!>>
<<Hope... è vero. Volevo trovare un modo di avvicinarti, però!>> esclamò per evitare un'interruzione da parte dell'Eevee. <<L'ho fatto solo per dirti che so che da quando il tuo compagno ti ha lasciata, tu hai smesso di esplorare. Mi sbaglio?>>
Lei negò con la testa. <<Arriva al punto>> gli disse poi.
<<Il punto è...>> iniziò lui. <<Che provo forte stima e rispetto per te e per tutto quello che fai. Sei stata e sei tutt'ora fonte di ispirazione per molti. Io non sono un esploratore, ma ammiro i Pokémon come te. Ho organizzato tutto questo solo per poterti dire in faccia di non mollare, poi potrò anche sparire per sempre dalla tua vita>> spiegò. <<Quindi, Hope, non mollare. Prenditi il tempo che vuoi, ovviamente, ma non arrenderti mai>>
La ragazza rimase paralizzata dalla sorpresa. Di tutte le pieghe che quell'incontro poteva prendere, aveva preso quella più inaspettata. Non sapeva veramente come reagire, come rispondere.
⟨⟨Non è qui per quello...⟩⟩
Helix, nel mentre, finì il suo frappè e guardò Hope con aria tranquilla, ma seria allo stesso tempo.
<<Ho detto tutto quello che avevo da dire>> fece, alzandosi. <<Immagino tu ora voglia stare sola per un po'. Ti saluto e ti auguro buona fortuna per tutto. Mi auguro che le mie parole siano servite a qualcosa>>
⟨⟨Non è qui per quello...⟩⟩ continuava a pensare la candida Eevee nel mentre, impedendole di rispondere.
Lo Stantler se ne andò esattamente come era venuto, come se non fosse mai esistito. O almeno, così la vide Hope quando si ridestò dai suoi pensieri e non trovò più nessuno di fronte a lei.
<<Uh...?>> mormorò talmente piano che perfino lei stessa faticò a sentirsi. ⟨⟨Helix... lui...⟩⟩ pensò ancora, per poi alzarsi di scatto e correre fuori dal locale, ignorando gli sguardi perplessi di tutti i presenti. <<Helix! Helix!>> chiamò, una volta all'aperto.
Ma dello Stantler non c'era più alcuna traccia.
Hope voleva risposte. Chi era davvero quel tipo? Perché avrebbe davvero dovuto dirle di non mollare? Cosa significava?
Con tutte quelle domande nella testa, l'Eevee iniziò la ricerca di Helix in tutta la città...
<<Non arrenderti mai...>> sussurrò, non sapendo nemmeno il perché.
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
Non ci volle molto per Ray e i suoi due compagni di avventura per tornare al Villaggio Shaymin. D'altronde avevano percorso solo pochi chilometri, cosa che non era andata proprio a genio all'Eevee.
Rientrarono nella casetta di Elyssia nel primo pomeriggio, dove trovarono Meredith ancora dormiente. Di Trey, tuttavia, non se ne vedeva nemmeno l'ombra e non c'era alcunché che potesse dimostrare che recentemente era passato di lì.
La giovane Shaymin preferì non fare commenti a riguardo, rivolgendosi invece ai due esploratori.
<<Che dite? Ci riposiamo anche noi?>> chiese, tenendo la voce bassa per non svegliare la madre e intimando ai ragazzi di fare lo stesso.
⟨⟨Ci riposiamo... da che cosa?⟩⟩ non poté fare a meno di domandarsi Ray.
<<Per me va bene. Teniamo le forze per domani>> le rispose Spencer.
<<Davvero!?>> fece Ray. <<Ok che qui al villaggio non avete molto da fare, ma abbiamo ancora un sacco di tempo prima di sera>>
<<E che vorresti fare?>>
<<Non lo so... qualcosa!>>
Lo Zorua e la Shaymin si scambiarono un rapido sguardo perplesso, poi quest'ultima prese la parola.
<<Nemmeno io saprei cosa fare, Ray>> ammise poi. <<Non puoi, ad esempio, rilassarti un attimo?>>
⟨⟨Ma io sono calmissimo⟩⟩ pensò lui, per poi sospirare. <<Vabbè. Andrò a farmi un giretto nei dintorni. Solo soletto. Senza nessuno che mi vuole accompagnare...>> disse, con un aria quasi melodrammatica.
<<Divertiti>> fu la secca risposta di Spencer.
⟨⟨Senza di te sicuramente⟩⟩ fu tentato di rispondere l'Eevee, ma si trattenne.
<<E non andare da solo sulla montagna, ti prego>> aggiunse Elyssia, preoccupata.
<<Tranquilla. Non volevo nemmeno>> le disse. <<Pensavo di vedere poco oltre il villaggio. Tanto per esplorare un po'>>
<<Va bene>> annuì lei, invidiando l'instancabilità e la vitalità di quel Pokémon. <<A più tardi allora>>
<<A dopo!>> salutò l'Eevee, andandosene.
Poco dopo Elyssia si affacciò dall'uscio per accertarsi che Ray fosse già abbastanza lontano da non farsi sentire, poi si rivolse allo Zorua.
<<Non capisco>> gli disse.
<<Che cosa?>> chiese lui. <<Non capisci perché per lui sia tanto difficile stare fermo un secondo o non agire solo di testa sua?>>
<<Nono. Non è quello>> continuò la Shaymin. <<È che non capisco perché... perché... insomma, perché voi due vi odiate tanto?>>
A quella domanda le orecchie dello Zorua si rizzarono, ma non poté rispondere perché Elyssia aveva altro da dire.
<<Cioè, Ray ha dimostrato più volte di essere un esploratore incredibile. Certo, ha una mentalità un po' tutta sua, però... anche se ha i suoi atteggiamenti discutibili, so che è un bravo Pokémon>>
<<Indubbiamente>>
<<Ma allora perché vi odiate così tanto a vicenda?>>
Spencer fece un sorrisetto, seguito da uno sbuffo divertito. <<È qui che ti sbagli, Elyssia>> le rispose, tirando un gentile calcetto ad un ciuffo d'erba. <<Io non l'ho mai odiato. Non l'ho nemmeno mai detestato>>
La risposta lasciò un attimo interdetta la ragazza, tuttavia, la conversazione venne interrotta da uno sbadiglio da parte di Meredith, la quale, probabilmente infastidita dalle voci, si era svegliata.
Avevano altro a cui pensare in quel momento.
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
Ignaro dei discorsi su di lui che i suoi compagni di avventura stavano facendo, Ray era già uscito dal villaggio e si dirigeva verso il versante occidentale della montagna.
Un po' gli dispiaceva che nessuno (ovvero Elyssia) avesse voluto accompagnarlo, ma alla fine non era così importante.
All'Eevee, nonostante il suo carattere, piaceva qualche attimo di tranquillità in cui stare solo, senza nessuno che volesse qualcosa da lui, senza dover portare a termine qualche missione; perché era proprio grazie ad attimi come quelli che Ray si caricava per il lavoro.
Però, essere da solo lì, alla base di una montagna, circondato da una foresta senza vento e nel silenzio più assoluto, lo metteva leggermente a disagio. Si fermò per qualche secondo, trattenendo pure il fiato, per provare a sentire anche un singolo suono, ma non udì assolutamente nulla.
Espirò violentemente, realizzando che aveva appena scoperto che suono avesse il silenzio. Non avrebbe mai creduto che il vento potesse far sentire così tanto la sua mancanza.
Senza scoraggiarsi, sebbene con una strana sensazione che gli pizzicava il ventre, continuò la sua breve esplorazione, accellerando via via il passo fino ad arrivare involontariamente a correre, come se in qualche modo avesse potuto fuggire dal silenzio.
Incredibilmente, la cosa funzionò: Ray arrestò nuovamente il suo passo quando sentì uno scrosciare d'acqua poco lontano.
<<Finalmente...>> mormorò senza nemmeno rendersene conto, iniziando a correre all'impazzata verso la fonte del suono.
Pochi secondi dopo, l'esploratore giunse in prossimità di un trasparente laghetto alimentato da una cascata che sgorgava direttamente da un buco nella montagna. Gli parve di trovarsi in un piccolo angolo di paradiso semplicemente vedendo qualcosa come una cascata muoversi regolarmente anche senza vento, senza contare che già di sé era uno spettacolo meraviglioso.
<<Oooh...>> mormorò ancora, camminando verso l'invitante laghetto.
Quando fu sulla sponda, vide che l'acqua era talmente limpida che era possibile scorgere perfettamente tutti i dettagli sul fondo, come se l'acqua non ci fosse proprio stata.
Ray era molto invogliato dal fare un bel tuffo rinfrescante, visto che per sua fortuna (a differenza di sua madre alla sua età) sapeva nuotare perfettamente, tuttavia cambiò immediatamente idea quando mise una zampa nell'acqua e la ritrasse immediatamente: era gelida, probabilmente proveniente direttamente dal ghiacciaio.
Tuffarsi probabilmente non sarebbe stato piacevole, così decise semplicemente di riprendersi dalla corsa bevendo un po'.
Mandò giù il primo sorso senza problemi, ma il secondo lo sputò istantaneamente sentendo il sapore che gli aveva lasciato in bocca il primo.
⟨⟨Che schifo!⟩⟩ pensò l'Eevee, pulendosi freneticamente la lingua sulla sua zampa. ⟨⟨Sa di... ferro! E non di quello che si mangia! Cioè, non che io abbia mai mangiato del ferro che non si mangia, ma il sapore è proprio quello!⟩⟩
Il piccolo angolo di paradiso del giovane esploratore stava divenendo via via sempre più una grossa delusione. Era bello solo a vedersi, purtroppo.
Così, solo davanti al lago e con il forte rumore della cascata che gli teneva compagnia, la mente di Ray iniziò a formulare altri pensieri sul mistero del vento.
⟨⟨Tutti cercano sulla montagna, ma se invece...⟩⟩ pensò, guardando la cascata. ⟨⟨Se invece lì dietro ci fosse...⟩⟩ riflettè, pensando alla Grotta della Cascata poco distante da Borgo Tesoro.
Tanto valeva controllare, quindi l'Eevee corse verso il versante della montagna, costeggiando il lago, e arrivò a fianco della cascata. Purtroppo per lui, nemmeno guardando molto attentamente, non c'era la minima traccia di caverne o altri segreti dietro a quella colonna d'acqua.
Scosse la testa, un po' deluso. ⟨⟨Direi che non c'è nient'altro da fare qui⟩⟩ si disse. ⟨⟨Tornerò al villaggio. Con calma⟩⟩
Il pensiero di doversi allontanare dal rumore della cascata e di ritrovarsi nuovamente da solo in mezzo all'assoluto silenzio, tuttavia, gli attanagliò leggermente lo stomaco, in una sensazione che non provava da molto tempo...
⟩⟩ ⟩⟩ ⟩⟩
<<Oof!>>
Kate si trovò la sua Scintilla interrotta da un potente colpo di liana in pieno petto, talmente forte che la sbattè a terra e dovette rotolare sul manto erboso per rimettersi in piedi.
<<Non esporti così, Kate!>> esclamò Yeaf. <<A Ray ho insegnato a osservare l'avversario e attaccarlo quando non può contrattaccare, ad esempio come quando mi stai saltando addosso! Senza i tuoi poteri non hai alcun modo di difenderti mentre sei in aria>> le spiegò.
Aveva portato la Shinx a fare un breve allenamento in una radura della Foresta Orientale, dove la Pokémon dagli occhi smeraldini si sentiva più a suo agio rispetto che alla spiaggia.
<<Urgh... devo dire che anche tu ti sei rafforzata parecchio... Questo colpo l'ho sentito bene...>> commentò Kate, dolorante.
<<Apprezzo>> rispose la Leafeon, sguainando ancor più le liane. <<Ma ora ti sto semplicemente allenando. Non ho intenzione di stenderti!>>
⟨⟨Se solo potessi usare i miei poteri...⟩⟩
<<Ora però ascoltami un attimo>> disse Yeaf. <<Se Ray non ha cambiato stile di combattimento, è molto difficile che attacchi per primo. Prima osserva come si muove il suo avversario, e poi lo attacca come più gli viene vantaggioso. Sembra una cosa difficile, ma in realtà è semplice una volta che impari>>
<<Tu stai sottovalutando tuo fig->>
<<QUINDI ora facciamo finta che io non ti abbia detto niente>> la interruppe la Leafeon. <<E combatti come ti ho appena detto: io attaccherò e tu elaborerai una strategia, intesi?>>
La Shinx annuì, decisa. <<Intesi!>> esclamò, mettendosi in posizione di guardia.
<<Allora cominciamo!>>
Yeaf sguainò le sue liane, facendole schioccare in aria come fruste come era solita fare prima di un combattimento tosto, poi evocò una semplice raffica di Foglielama in direzione dell'avversaria. Quest'ultima schivò agevolmente spostandosi velocemente a sinistra, tentando di colpire la Leafeon con un Fulmine nell'istante in cui si sentì al sicuro, ma la Pokémon di tipo Erba aveva altri piani in mente.
Con un agile balzo, sorvolò il Fulmine che le sfrecciò sotto il ventre andando a colpire un albero alle sue spalle, poi bombardò Kate con una pioggia di Semeraffica. La Shinx non aveva mai visto un'esecuzione migliore di quella mossa, tanto era fitta la pioggia di semi e quanto male facevano rispetto alle altre volte, tanto che dovette abbassare la testa, ma il vero problema fu quando la rialzò: Yeaf le piombò addosso con la sua coda a foglia in bella vista e, prima di atterrare, la stordì con una Frustata, infine la stese con un potente Fendifoglia tirato con la coda.
<<ARGH!>> gridò la Shinx, cadendo a terra dolorante.
<<Ti avevo detto di NON attaccare!>> la rimproverò Yeaf. <<Fermandoti quel secondo per cercare di colpirmi, mi hai permesso di fare tutto questo! Ora capisci che intendevo?>>
<<Sì... l'ho capito perfettamente... urgh...>> mugolò Kate, rialzandosi a fatica. <<Accidenti... sei ancora decisamente agile per avere quarant'anni...>>
<<Mph...>> sbuffò la Leafeon, non avendo voluto che quel fatto le venisse ricordato. <<Tieni. Rimettiti in sesto con una Baccarancia e riproviamo>> le disse, passandole la Bacca.
La Purificatrice mangiò la Baccarancia, recuperando velocemente le forze. Aveva sottovalutato Yeaf: non avrebbe mai pensato di prendere una batosta simile perfino contro di lei. Si rese conto che dell'allenamento ne aveva proprio bisogno... anche perché di certo non avrebbe potuto massacrare suo nipote usando i suoi poteri.
<<Va bene. Sono pronta>> fece Kate, rimettendosi in posizione.
Doveva farcela. Doveva superare anche la sua debolezza nella lotta senza poteri da Purificatrice. L'obbiettivo di battere Ray le aveva dato un'inaspettata carica che attendeva solo di essere sfruttata al massimo.
<<Perfetto, Kate>> rispose Yeaf, sguainando ancora le liane. <<Si ricomincia!>>
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