C'eravamo solo noi, la pioggia e il suo rumore.
Non abbiamo più detto niente; siamo rimasti tutto il tempo ad ascoltare il mondo circostante, per quanto fosse possibile, e poi mi hai preso il viso con le mani.
Il tuo tocco; riuscivo a sentire la mia pelle bruciare al contatto delle tue dita nonostante il freddo.
Hai avvicinato le tue labbra alle mie, sfiorandole, e mi hai guardato così profondamente da farmi girare la testa e da farmi rendere conto che mi stavi baciando solamente quando hai chiuso gli occhi.
Hai perfettamente ricongiunto le nostre labbra in un bacio lento, leggero, vero.
Il cuore a mille e il respiro corto.
Al rumore della pioggia ora si erano aggiunte quelle dei nostri baci: schiocchi lenti con un ritmo regolare.
La pioggia ha fatto da cornice alla nostra opera d'arte, perché sfido chiunque a trovare arte più bella di due persone che si sono guardate come lo abbiamo fatto noi.