"Si mamma certo che sto bene.. certo che a lavoro va tutto bene" e tu nemmeno ti immagini voleva in realtà confessarle "si mamma l'azienda va bene e non c'è pericolo che fallisca".
Era questo che Felix raccontava alla madre che ogni volta lo chiamava dall'Australia, poi c'era sempre la solita domanda.
"Non so quando torno mamma, abbiamo un sacco di conferenze ultimamente"
Gli mancava casa ma non poteva assolutamente lasciare il lavoro, né uno né l'altro.

Era stilista da ormai 4 anni: aveva iniziato da piccolo a disegnare i suoi abiti e col passare del tempo, e qualche raccomandazione da parte della sua famiglia, era riuscito ad aprire una ditta a Seoul.
Poi era subentrato il suo 'lavoro notturno' che non faceva tanto per soldi, perché quelli di sicuro non gli mancavano, ma perché era talmente pieno di sé da aver bisogno di una cosa del genere.
Aveva trovato allora il Red Light, un locale in periferia tremendamente lussuoso e con gente relativamente apposto, rispetto a tanti altri locali, e ci aveva iniziato a lavorare quasi tutte le sere.
Così aveva fatto tutti i suoi soldi: con la moda e il sesso.

Chiusa quella conversazione al telefono con la mamma promettendogli, come ogni volta, che
sarebbe ritornato al più presto almeno per una settimana, prese la sua giacca dall'appendiabiti e uscì di casa con la borsa tracolla in spalla.
All'azienda lo aspettava un meeting abbastanza impegnativo e dopo la scorsa serata passata con Hyunjin era molto stanco.
Era già domenica e quella sarebbe stata l'ultima sera con il moro.
Da una parte ne era felice, perché stava prosciugando tutte le sue forze e aveva bisogno di una pausa, ma dall'altra no dato che quelle erano le scopate migliori che si sarebbe mai fatto in vita sua. Probabilmente.
Quel giorno il meeting trattava della nuova collezione che sarebbe uscita la prossima stagione ma, dopo due ore passate a bocciare ogni bozzetto, ancora non era uscita un'idea che  Felix potesse gradire.
"Fermi tutti" zittì i suoi collaboratori con un gesto della mano per poi portarsela alle tempie.
"Ricapitoliamo quello che abbiamo combinato in queste due ore, che odio tutta questa confusione" si alzò dalla sua sedia a capotavola "il colore di questa stagione è il verde, vorrei
tendere più al petrolio che è nettamente migliore"
Parlò poi di qualche idea per alcuni capi, commissionando ad alcuni ragazzi addetti ai disegni di realizzare i bozzetti.
"Ah e contattatemi quel Yeosang, il modello. Credo starebbe molto bene con quel colore addosso" chiuse così la riunione tornando nel suo studio e chiudendosi dentro.
Scrisse un messaggio ad Han chiedendogli se quella sera ci sarebbe stato e gli rispose che 'si, aveva bisogno di staccare anche lui'.

Tornò a casa stremato, dopo aver litigato con collaboratori di ogni genere, pronto a tornare al club.
Quella sera non ne aveva proprio voglia eppure aveva qualcuno che lo pagava e non poteva di certo mancare.

S/A
Piccola informazione: i capitoli verranno pubblicati ogni mercoledì e sabato alle 16 :)