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Piccolo compendio di mangiate e bevute russe

Nei capitoli di San Pietroburgo ho mostrato tanti piccoli dettagli di cultura russa che mi piacerebbe approfondire un po' per chiarire alcuni passaggi che potrebbero andar persi. Scriverli in nota sarebbe stato troppo lungo, quindi ho deciso di fare un capitoletto extra, per chiunque fosse curioso e volesse innamorarsi, come mi sono innamorata io, della cultura e delle piccole pazzie russe.

1- «Posso fare il brindisi con l'acqua!»

No! Michele! Ma cosa dici?

In Russia la cultura del brindisi è davvero importante. È la massima espressione della convivialità, dell'amicizia e dell'ospitalità. Durante i pasti se ne fanno diversi, di solito con la vodka, o comunque con un altro tipo di alcolico. Solo ai bambini è consentito brindare con bibite analcoliche, se sei adulto ti tocca bere.

Avrete notato che ho obbligato l'astemio Michele a bere di fronte al padre di Ivan, perché ho immaginato che una persona adulta fosse meno propensa a cambiare delle abitudini radicate, anche se il buon Ivan è riuscito a limitare il numero di brindisi a uno (chissà che fatica per il povero Sergej). Ma sul prato di Wimbledon il nostro Vanja è stato "indulgente" e si è inventato lo stratagemma della virtual vodka per creare un ponte tra la propria cultura russa e la poca propensione di Michele per gli alcolici. Era un piccolo dettaglio a cui tenevo molto.

I brindisi, come ho detto, sono numerosi, distribuiti nel corso del pasto, e meglio se elaborati e personalizzati. Dalla complessità e bellezza di un augurio si evince la cultura e il carattere di una persona. Quindi in Russia un classico brindisi "alla salute" è considerato quasi maleducato perché troppo frettoloso.

Alla fine del brindisi si mangia sempre qualcosa. All'inizio del pasto, i piatti devono già essere riempiti, per mettere qualcosa sotto i denti subito dopo il brindisi. Dopo il primo brindisi è usanza mangiare degli antipasti salati, tipo pomodori o cetrioli marinati, oppure cracker salati per stemperare il forte sapore dell'alcol (credo sia un principio analogo a quello della tequila col sale). E poi... avanti col pasto!

2- «Non è un po' presto per la cena?» «Ivan l'ha chiamato pranzo.» «Ah.»

In Russia si mangia a caso. O sarebbe meglio dire che hanno orari meno rigidi dei nostri. Possono essere pranzi ritardati o cene anticipate, e anche la struttura dei pasti è un po' dissimile dalla nostra, soprattutto se si tratta di eventi importanti, per feste o ospiti, come il pranzo/cena di benvenuto a Michele o la cena/pranzo per lo Slam di Andrej. Ci sono parecchie portate che vengono presentate direttamente in tavola, in vassoi da cui gli ospiti prendono ciò che vogliono.

3- «In Russia dolci non manca mai!»

Alzi la mano chi vuole andare a vivere in Russia! Non io che non sono mai stata una grande amante dei dolci, ma devo ammettere che ce ne sono parecchi che mi incuriosiscono e mi piacerebbe provare. Ne ho mostrati un po' nel primo capitolo di San Pietroburgo, ma l'elenco è molto più lungo. Hanno davvero tante specialità tipiche ed è vero ciò che dice Ivan: non esiste pasto russo, grande o piccolo che sia, che non si concluda con un bel dolcetto.

4- Ma come fa a dormire con tutta quella teina in circolo?

Sapete cos'è che i russi bevono ancora più della vodka? Il tè! Chi l'avrebbe mai detto? Ebbene sì. È una parte profondamente radicata della loro cultura, lo bevono a tutte le ore e molto forte, meglio se amaro e preparato con le foglie sfuse.

A testimoniare questo amore russo per il tè ho deciso di mostrare parecchie scene in cui Vanja sorbisce e dichiara il suo amore per questa bevanda.

È una parte talmente importante delle loro giornate, che sui treni russi forniscono gratuitamente tazze e acqua calda se vuoi farti un tè lungo il viaggio (e le tazze dei treni, tra parentesi, sono stupende, se vado in Russia me ne compro una di sicuro). Guardate che belle!

5- Volete saperne di più?

In quasi tutte le città, ormai, esistono negozi che vendono specialità russe. Se volete conoscere i sapori russi senza andare in Russia (che in questo periodo meglio evitare), potete informarvi se nella vostra città ne esiste uno.

Nelle grandi città esistono anche associazioni culturali russe che organizzano giornate di incontro e festival di cultura russa. Il Covid purtroppo ha un po' rallentato lo svolgersi degli eventi, e spostato molte cose online, ma pian piano tutto sta tornando alla normalità (si spera). C'è un po' di tutto: rassegne enogastronomiche, teatrali, cinematografiche... Non vi piacerebbe vedere insieme ad Andrej il bellissimo war drama russo che ha voluto a tutti i costi mostrare ad Anna? Oppure la Corazzata Potëmkin di fantozziana memoria? Magari non la sera in cui gioca l'Italia ;)

Un doveroso e gigantesco grazie a Juiceissweet senza la quale non saprei nulla di tutto questo.

Ne approfitto per segnalarvi che la prossima settimana, sulla storia principale, ho deciso in via eccezionale di pubblicare tre capitoli (capitoli 98, 99  e 100). Quindi lunedì (domenica sera), mercoledì (martedì sera) e venerdì (giovedì sera). Segnatevi le giornate :)

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