Capitolo 2
Salgo sul ring senza distogliere lo sguardo dal suo, ma il fischio d'inizio mi fa risvegliare dal mio stato di trance.
Stringo i pugni avvolti dallo scotch e un sorriso di sfida si fa spazio sul mio volto, non sento più nulla.
Il pubblico non esiste più, ma solo il mio obbiettivo, la sfidante cerca di colpirmi, ma la schivo abbassandomi.
Le tiro un calcio sul fianco e la sua sicurezza inizia a vacillare.
«Hai sbagliato palco bambolina!» è troppo lenta, ed io troppo veloce per lei.
L'incontro dura poco, bastano pochi colpi ed è al tappeto. Si combatte per tanti motivi, per fama, per ribellione, per vendetta e per soldi.
Ma io lo faccio solo per una persona, quella che ha distrutto la mia vita e che mi ha tolto la possibilità di avere un futuro.
Pov's Carter
I suoi occhi azzurri fiammanti non si distolgono dai miei. È bella da togliere il fiato, ma lei non sembra accorgersene.
I capelli biondi sono legati, gli occhi ardono di un fuoco interiore, che non credevo potesse esistere in una persona e lo scotch alle mani stona in quella bellezza angelica.
Ma c'è qualcosa che arde in quegli occhi, forse dolore o vendetta, non lo so, ma è qualcosa che la contraddistingue dalle altre.
Ricordo il modo in cui si è rivolta oggi a Cole, forte e senza peli sulla lingua, probabilmente in un altro posto e ad un'altra persona se si fosse rivolta così sarebbe stata licenziata, ma Cole se lo meritava!
Non è la prima volta che si rivolge così ad una ragazza e lei lo calpesta, letteralmente, una volta una gli ha schiacciato il piede!
È stata una scena alquanto epica e lo prendiamo in giro ancora oggi, per le sue disavventure amorose.
Dire che la ragazza, Miller non so il suo nome, è una furia, è dire poco! È molto più abile di tanti ragazzi e sta sfinendo la sua compagna.
Appena l'altra prova a colpirla lei si abbassa e sfrutta lo slancio per mollargli un calcio, deve fare parecchio male!
Sono stato coinvolto spesso in risse, ma le ragazze sembrano delle furie quando lo fanno!
Vedo il sudore luccicargli sul viso e sulle
tempie, non se ne accorge di come la guardano gli uomini in questo posto squallido, la mangiano con gli occhi e stessa cosa sta facendo il mio amico.
«Cavolo Carter! Hai visto che roba?! Quella deve essere una bomba a letto!» alzo gli occhi al cielo, davanti ai suoi commenti.
«Smettila di fare l'idiota! Quella non te la darà mai!» lui cerca di fare il pallone gonfiato e mi guarda con le sopraciglia inarcate.
«Vogliamo scommettere?»
«Amico sei troppo sicuro di te! Quella ti ha già minacciato oggi e io non la fermerò se vorrà picchiarti.» lui fa spallucce e mi porge la mano.
«Facciamo così, se riuscirò a portarmela a letto entro una settimana mi lascerai uscire con tua sorella!» inarco un sopraciglio.
«Se provi solo a toccare mia sorella ti faccio fuori!» gli dico minaccioso, tengo a mia sorella più di ogni altra cosa!
«Ok amico! Se invece vinci tu, ti darò la mia moto!» ora iniziamo a ragionare, ma non riuscirà mai ad uscire con mia sorella.
«Ora ragioniamo, la Harley Davidson?» lui annuisce e gli stingo la mano. La vittoria sarà mia! Devo solo capire come avvicinarmi ad una così.
Nel frattempo l'incontro sta giungendo al termine e la sfidante vacilla, non riesce quasi più a stare in piedi e tirare colpi.
Mentre la piccola Miller, la chiamerò così dato che anche se è così forte è abbastanza bassa, continua a mollargli pugni e calci, senza sosta.
Sembra che un fuoco abbia preso vita dentro di lei, divampando al di fuori della sua pelle. Un ultimo colpo la mette definitivamente a tappeto e la bionda sorride trionfante, mentre gli viene alzato il braccio in segno di vittoria.
«Anche questo incontro lo vince la nostra Miller!» le persone fanno un chiasso tremendo e lei si toglie lo scotch scendendo dal ring.
La vedo entrare in uno sgabuzzino, probabilmente per cambiarsi e con Cole vado verso il banco degli alcolici.
«Due tequila.» chiedo al barista e la butto giù tutta d'un colpo.
Dopo qualche minuto la piccola Miller esce, con i capelli che ora le ricadono in morbide onde dorate e gli occhi azzurri ancora fiammanti, indossa un giubbino di Jeans e viene verso di noi.
«Una tequila.» ordina senza degnarci di uno sguardo. Guardo il mio amico che le squadra il culo e si avvicina, voglio godermi la scena!
Rimango seduto sullo sgabello e ordino un altro drink.
«Vedo che il destino ci ha fatto rincontrare!» lei si volta e lo squadra con uno sguardo di sufficienza.
«Pensa che fortuna!» dice sarcastica e ridacchio divertito, portandomi il bicchiere alle labbra. Il liquido brucia nella mia gola e anche lei butta giù la sua ordinazione ignorando Cole.
«Che ne dici di andare a fare un giro? Potremmo divertirci.» gli chiede in tono seducente e lei si mette a ridere deridendolo.
«Preferisco andare a fare un giro con un ippopotamo, piuttosto di te credimi!» non mi trattengo e scoppio a ridere, mentre il mio amico mi lancia un'occhiataccia.
«Ti piace fare la difficile eh?» dovrebbe mollare, ma a quanto pare non riesce a capirlo. La bionda gli rivolge uno sguardo annoiato.
«Tu invece sei un osso duro eh? Ma dimmi, per mettermi in contatto con il tuo cervello ci sono fasce orarie o bisogna prendere il biglietto?» qualcuno dia una medaglia a questa ragazza per la sua risposta!
Se prima sono scoppiato a ridere, ora mi devo tenere la pancia dalle risate, perché rischio di cadere dallo sgabello.
Cole rimane a bocca aperta e lei se ne va salutando il barista.
«Non ce la farai mai amico! Meglio che tu ti arrenda subito e che mi dia la tua moto!» esclamo, battendogli una mano sulla spalla.
«Vaffanculo! Fa solo la difficile, vedrai che cadrà ai miei piedi!» mi dice infuriato.
«Aspetta e spera!» finisco di bere il mio drink e mi alzo.
«Forza andiamo ora!» usciamo da questo posto lurido e l'aria fresca della notte mi colpisce in viso.
Guida lui per tornare e quando rientro in casa, passo in camera di mia sorella.
Ha solo diciassette anni, uno in meno di me, ma rimarrà sempre la mia sorellina. Mi siedo vicino a lei e le accarezzo i capelli scuri, mentre dorme beata.
«Ti proteggerò io, sempre! È una promessa!» le sussurro all'orecchio e gli lascio un bacio tra i capelli.
È la cosa che mi è più cara al mondo, non saprei spiegare tutto l'amore che provo verso di lei, so che sembrerò sdolcinato o un pappamolle, ma non m'importa.
Chiunque provi solo a toccarla o farle del male se la deve vedere con me! Troppo protettivo? Forse. Ma da quando l'ho vista soffrire per colpa di quell'idiota, ho sviluppato una specie di istinto di protezione più forte che mai!
In camera getto il giubbino sulla sedia e mi stendo sul letto, guardando il soffitto e ripensando a quegli occhi color ghiaccio.
Cosa ha portato una ragazza a partecipare a tutta quella merda? Si vede lontano un miglio che a lei non piace lottare, ma un motivo per cui lo fa di sicuro c'è!
Ho sempre pensato che chi diventa così, gli sia successo qualcosa di grave e irrimediabile alle spalle.
Non so niente di lei, ma c'è qualcosa oltre alla scomessa, che mi spinge a scoprirne di più, capire perché una ragazza così sia diventata quello che è.
Pov's Sophia
Mentre pulisco il bancone, ripenso alla serata di ieri. Ho guadagnato quasi 3000 $ veramente molti soldi e sono abbastanza soddisfatta!
Poi ripenso a quell'idiota che ci provava ieri,è lo stesso che è venuto con i suoi amici ieri qui al bar.
Non voleva proprio mollare, ma qualche rispostaccia l'ha zittito e per fortuna, mi stavo alquanto innervosendo!
Il suo amico era quello che non distoglieva lo sguardo dal mio prima di salire sul ring, il moro con gli occhi castani più particolari che abbia mai visto, sembrava avessero una luce propria!
Quando rispondevo all'idiota lui scoppiava a ridere e mi sono trattenuta dal farlo anch'io.
I ragazzi sono la mia ultima preoccupazione!
Ho smesso di credere nel mondo maschile ancora quando ero bambina!
A distrarre i miei pensieri è la radio da cui parte una canzone di Ed Sheeran e inizio a canticchiarla, preparando delle ordinazioni.
Quando mi volto però trovo il ragazzo di ieri, quello moro, che mi guarda divertito.
«La cattiva ragazza che ascolta Ed Sheeran, interessante!» è appoggiato al banco e mi guarda intensamente.
«E a te che importa?» non lo guardo e continuo a pulire delle tazze.
«A me nulla, era semplice curiosità!» emetto una risata sarcastica.
«Sai quei posti non sono adatti a persone come te e il tuo amico!» per il momento è tutto tranquillo e finché non entra nessuno non posso svignarmela.
«Davvero e tu... Sophia.» legge il nome sul cartellino attaccato alla maglietta.
«Cosa ci facevi li? Non mi sembrava un luogo adatto a una ragazza.» dice inarcando un sopraciglio perfetto come il resto di lui.
Che rabbia! Odio le cose o le persone perfette! «Tu non sai nulla di me! Quindi evita di farmi la predica, perchè non sei nessuno per farmela!» mi metto subito sulla difensiva e lui sembra si aspettasse le mie parole.
«Sai potremmo andare d'accordo se solo tu fossi più gentile!» dice seducente, che idiota!
Esco dal banco, avvicinandomi a lui e i nostri visi sono ad un palmo di distanza. Lui sembra sorpreso e sbatto le ciglia in modo civettuolo.
«Lo credo anch'io.» mormoro a bassa voce e gli mollo un calcio dritto nelle parti basse. Lui si porta una mano in quel punto, per fortuna non c'è nessuno e Marcus è dietro in cucina.
«Ma prima di andare d'accordo, fatti dare una controllatina alle parti basse!» lo supero sorridente e lui mi rivolge uno sguardo truce, uscendo dal locale lamentandosi.
Proprio in questo momento Marcus esce dalla cucina.
«Tutto bene Sophia?» annuisco facendo finta di nulla e rivolgo un ultimo sorriso al ragazzo che mi guarda fuori dalla vetrata.
Angolo autrice: Ciao a tutti!!! Ecco voi il capitolo! Spero che vi piaccia!! Lasciate stelline e commenti per farmi sapere cosa ne pensate! Per la sorella di Carter ho deciso di usare Lily Collins⬇️⬇️
Spero che vi piaccia, in caso contrario immaginatevela voi.💋💋
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