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Piton, sei un bastardo.

'Basta, come ha potuto fare una cosa simile!' pensai ormai sulla soglia dell'isterismo, alzandomi di scatto dalla cattedra e facendo strusciare rumorosamente la sedia. Gli alunni mi guardarono stranamente, ma al momento non m'importava più di niente: quella era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso!
Come si permetteva quel pipistrellaccio di propormi alla preside per le ronde notturne di quel mese! Quando giungeva la sera avevo il diritto di riposarmi in santa pace, e invece no, non secondo l'uomo nero mi aveva spedito un bigliettino con l'avviso tanto odiato: prima o poi lo avrei ucciso, questo era un fatto certo!
"Potete andare, mancano solo dieci minuti, oggi la lezione finisce in anticipo." Dissi alla mia classe, cercando di calmarmi, dopotutto non ce l'avevo con loro. Quelli sgusciarono via, non credendo alle loro orecchie: di certo non era mai successo con la McGranitt. Ebbene sì, Minerva aveva lasciato la cattedra di trasfigurazione e la dirigenza della casa di Grifondoro ad una trentacinquenne single con un odio immenso verso il professore più scorbutico di Hogwarts, Severus Piton.
Ed ora mi stavo dirigendo a rapide falcate verso la sua aula: mi avrebbe sentito cantare questa volta, oh sì!
Arrivai e spalancai la porta, entrando senza bussare, al diavolo le buone maniere!
"Professoressa Kingsman, non le hanno insegnato l'educazione? Comunque, a cosa devo il dispiacere?" mi domandò il bastardo, con un ghigno tremendamente divertito in volto.
"Tu mi parli di buone maniere!? E questo come lo spieghi, dato che io non ho dato la disponibilità a nulla?" conclusi sventolandogli il foglio davanti al suo enorme naso.
"Sono stato io, mi pare ovvio; ho pensato che ti avrebbe fatto piacere controllare il castello..." finì lui, con una voce che rimarcava l'ovvietà del suo gesto.
Io per risposta girai i tacchi e me ne andai sbuffando, molto innervosita da questo suo comportamento.
Ero lì da un anno e Piton mi aveva fatto girare le cosiddette appena conosciuti: era da un secolo che non frequentavo Hogwarts e dopo alcuni vagabondaggi mi ero ovviamente persa, e lui che aveva fatto? Mi aveva dato le indicazioni sbagliate... ed io che pensavo di diventare sua amica, perlomeno credevo che saremmo andati d'accordo, ma niente Severus Piton era un uomo che non si poteva assolutamente avvicinare. Soprattutto non da me, e avevo già un punto a mio sfavore: ex Grifondoro che dirigeva la casata avversaria del caro professore... non serviva aggiungere altro! All'inizio mi piaceva pure, e anzi, nonostante i nostri bisticci continui, continuava ad attirare la mia attenzione, con quella sua bellezza demoniaca, ma se avessi avuto la possibilità lo avrei strozzato su due piedi, avrei completato il lavoro di Nagini.
E così passarono le sere, a fare ronde su ronde al castello: ogni volta arrivavo nelle mie stanze con i piedi maciullati e le gambe distrutte. Gliel'avrei fatta pagare a Severus e mi sarei sbizzarrita, parola di Grifone!
~☆~
Il più recente hobby di Piton era stuzzicare la nemica di casata: gli dava un immenso piacere sapere che era lui la causa del suo nervosismo ed era orgoglioso di non aver perso la mano, come si soleva dire. Ormai era tradizione infastidire la capocasa Grifondoro ed ora che Minerva era solamente preside, perché smettere?
Il quadro di Albus lanciava frecciatine da dietro la cornice ammiccando a loro due: ogni volta diceva che c'era una certa tensione fra di loro, e non era professionale... e sempre lo guardava con occhiate che avrebbero bruciato all'istante, ma quello continuava a ridacchiare come se niente fosse.
Non l'avrebbe mai ammesso, ma non era una brutta donna, anzi, gambe snelle e sode, occhi color ghiaccio e capelli mori lunghi fino a metà schiena; non le avrebbe detto niente di tutto ciò, altrimenti gli avrebbe lanciato una maledizione senza perdono senza pensarci su; comunque era più divertente farla imbestialire, era da tanto che non si divertiva in questo modo, ormai Minerva ci aveva fatto l'abitudine e non c'era più gusto a stuzzicarla.
~☆~
Quella giornata era stata più stancante delle altre, con tutte le lezioni che avevo avuto e i ragazzi che sembravano posseduti dal demonio, soprattutto quei Serpeverde, sicuramente avevano preso dal loro direttore... sta di fatto che ero distrutta e dopo la ronda decisi di andare a farmi un meritatissimo bagno rilassante nel bagno dei Prefetti: mi sarei sciolta i miei poveri nervi e sarebbe stato a dir poco perfetto.
Dopo aver preso un paio di asciugamani mi diressi verso il paradiso e mi chiusi la porta alle spalle; l'enorme piscina era piena di bollicine e la sirena nella finestra mi guardava sorridendo; dopo tanto tempo potevo concedermi del meritato relax e nessuno si sarebbe intromesso. Mi spogliai e sistemai tutto su un ripiano, ma qualcosa non quadrava: qualcuno aveva dimenticato lì delle salviette di panno, probabilmente uno studente sbadato.
Vabbè, poco male, ci avrei pensato più tardi, ora questo momento era interamente dedicato a me. Mi sciolsi i capelli e scivolai nella vasca gigantesca; l'acqua era sublime, tiepida tendente al caldo, e i sali da bagno profumavano di vaniglia... questo era un bellissimo sogno. Mi misi sotto ad una piccola cascata d'acqua e mi rilassai totalmente: il liquido profumato mi fece venire i brividi e i miei capezzoli si inturgidirono all'istante dal piacere. In quel momento i cattivi pensieri erano volati giù da una finestra e mi sentivo da Dio; riuscivo persino a pensare a Piton senza manie omicide, e tutto il merito era dell'acqua rilassante.
Tutto era sublime, finché tutto precipitò, dopo che ebbi sentito un colpo di tosse; mi pietrificai e mi abbassai, immergendomi fino a metà schiena: quegli asciugamani non erano di uno studente, bensì di Severus; praticamente mi aveva visto nuda! E non si era nemmeno degnato di farsi vedere, quel pervertito!
~☆~
Piton si era concesso un po' di pace e tranquillità ed era andato a lavarsi e rilassarsi nel bagno dei Prefetti; si era messo in un angolino, seduto su uno scalino e da lì poteva vedere tutta la piscina senza essere visto; non si aspettava però quello che sarebbe successo di lì a poco. Infatti era entrata la Kingsman ed era stato preso in contropiede, non poteva alzarsi così ed uscire dall'acqua come mamma lo aveva fatto, sarebbe stato alquanto imbarazzante... quindi era restato lì fermo immobile, come se gli avessero lanciato un Petrificus.
'Bella mossa Severus!' si disse passandosi una mano sulla fronte. Non avrebbe resistito lì dentro: l'ex Grifondoro si era spogliata e poteva vedere tutto quel ben di Dio, e poi quanto era sensuale sotto il getto d'acqua, con quei capezzoli inturgiditi dalle goccioline. Improvvisamente attorno a lui la temperatura si era alzata vertiginosamente e sentiva che il sangue stava fluendo tutto verso il basso ventre e in men che non si dica si ritrovò con un erezione pulsante come non l'aveva da tempo; era infatti da mesi che non si liberava, non aveva intenzione di pagare una prostituta per soddisfare i suoi sensi, anche perché non erano rapporti appaganti.
Ed ora con quella donna nuda davanti a lui, le reazioni non erano tardate ad arrivare e aveva la lussuria che gli scorreva nelle vene; chi voleva prendere in giro? La stuzzicava e la innervosiva solo per nascondere la sua attrazione per lei, ormai se ne era reso conto. Quindi tossì, per attirare la sua attenzione; probabilmente lo avrebbe ucciso come minimo, ma doveva dimostrarsi sicuro di sé, per far colpo.
~☆~
"Proprio niente male, Kate..." commentò lui, con una voce tremendamente bassa e mi fece venire i brividi lungo la spina dorsale sentire pronunciato così il mio nome ed oltretutto era la prima volta che lo usava.
Io ero paralizzata e stranamente non sapevo che dire o fare: ero a corto di parole ed ero tremendamente imbarazzata. Se in una situazione normale mi avesse detto una cosa del genere lo avrei preso a schiaffi, ma questa volta era leggermente diversa: solo dopo mi resi conto che era nudo anche lui e quasi certamente era eccitato oltre l'inverosimile, ma non mi dispiaceva neanche, a dire il vero, ed a questo pensiero mi venne una fitta di piacere al basso ventre...
"Sei un... un pervertito..." gli dissi, ma con poca convinzione nella voce, e lui se ne accorse, perché ghignò divertito.
Piton si spostò e mi raggiunse, perché sentii lo spostamento dell'acqua, dato che ero di spalle: ora era dietro di me e mancava poco che svenissi lì.
Mi spostò i capelli dalla schiena e percorse con il suo dito affusolato la spina dorsale, facendomela arcuare.
"Ho un'immane voglia di fotterti professoressa Kingsman..." mi sussurrò all'orecchio, facendomi sfuggire un gemito dalle labbra e poi mi posò un bacio casto sul collo.
Dopo questa rivelazione presi coraggio e mi girai, fronteggiandolo. Aveva due pozzi ardenti di desiderio al posto delle pupille e dall'acqua potevo vedere abbastanza chiaramente che Severus era molto eccitato; le vesti che portava quotidianamente gli celavano quel corpo muscoloso e snello pieno di cicatrici e solo ora potevo vederlo. Presi un respiro e poi parlai e nel frattempo lui mi stava mangiando con gli occhi.
"No..." feci avvicinandomi al suo viso, mettendolo alla prova.
"Mi stai sfidando?" disse lui, con un luccichio divertito negli occhi e con la voce arrochita.
"Può darsi..." e detto questo nuotai lontano da lui, molto lussuriosamente: avrei giocato duro e lo avrei fatto impazzire, la vendetta ideale dopo quello che mi aveva fatto.
~☆~
Piton aveva messo in evidenza il suo carattere strafottente ed aveva funzionato. Poteva sentire a chilometri di distanza che anche lei era eccitata. E ovviamente stava al gioco, poiché non lo aveva respinto quando le aveva baciato il collo; aveva una pelle morbidissima e la tentazione di morderglielo era stata alta, ma non voleva rovinare nulla.
~☆~
Arrivai al centro della piscina e mi girai verso di lui, per vedere le sue reazioni; mi guardava impassibile, ma poi si avvicinò e mi raggiunse, prendendomi la parte posteriore della nuca e attraendomi verso di sé. Ora ero solo a due centimetri dalla sua bocca e lui si avventò sulla mia, quasi famelico. Stavolta non era di certo un bacio casto il suo: aveva infilato quasi subito la lingua ed ora si era intrecciata con la mia e la succhiava con violenza quasi. Io rispondevo con altrettanto fervore, e in quello scontro di bocche si poteva vedere tutta la tensione che si era accumulata fra di noi dissolversi.
Mi morse anche un labbro, fino a farmi male, ma era un dolore piacevole e alla fine si staccò, leccandosi le labbra; io avevo gli occhi vacui e non riuscivo a formulare un pensiero coerente. Lui ne approfittò, ovviamente, da brava serpe, e si fiondò sul mio collo, baciandolo, succhiandolo e mordicchiandolo, facendomi un succhiotto all'altezza della giugulare ed io non potei far altro che afferrargli i capelli in estasi.
Visto che non toccavo il fondo della piscina, mi avviluppai a lui, mettendo le gambe attorno al suo bacino, senza però sfiorare il suo punto di maggior piacere. Feci scendere le mie mani sul suo torace e glielo graffiai piano, fino ad arrivare al basso ventre, e maliziosa passai il dito indice ripetutamente sugli addominali inferiori, facendolo sospirare dal piacere. Lui strinse ulteriormente le braccia intorno al mio corpo e mi sollevò, andando fuori dalla gigantesca vasca. Posò a terra alcuni asciugamani e mi distese lì, coricandosi sopra di me e baciandomi con voracità come poco prima. Ero inerme sotto il suo tocco e non riuscivo a muovermi, era tutto perfetto... ma io dovevo avere la mia vendetta, quindi cercai di reagire, doveva sudare per avermi...
"Non penserai di avermi così, vero?" gli domandai mentre mi passava le labbra sul petto, giungendo al seno, ma dopo avermi sentito tornò con il viso sopra al mio.
"Mi sembrava che non ti fossi opposta prima... quindi sì, ti avrò senza problemi." Ribatté malizioso, ghignando.
"E invece no, dovrai faticare, ti farò impazzire..." e detto questo lo spinsi di lato, alzandomi e tuffandomi di nuovo nell'acqua profumata. Lui stette lì a guardarmi, seduto con un'erezione da paura in mezzo alle gambe, mentre io nuotavo e mi andavo a posizionare sotto uno zampillo. Restai lì come se niente fosse, osservandolo con un sorriso beffardo ed infine lui si andò a sistemare su uno scalino vicino a me. Nella mia limitata esperienza in fatto di uomini (tre o quattro, a dire il vero nemmeno me lo ricordavo), se li stuzzicavo alimentando il loro piacere, però senza stimolarli, subito si stufavano e iniziavano a toccarsi da soli; invece Severus non si era nemmeno sfiorato con un dito ed erano passati ormai dieci minuti, e quindi decisi di avvicinarmi e mettermi in ginocchio davanti a lui.
"Meriti una ricompensa per aver aspettato così a lungo..." gli dissi mentre gli baciavo il collo.
"Sono un uomo paziente io..." ridacchiò lui, sicuramente pregustandosi già quello che stavo per fare.
Iniziai a baciargli i pettorali, seguendo le cicatrici con la punta della lingua e mordendogli i piccoli capezzoli maschili. Arrivai al basso ventre e con le dita giocai con la rada peluria che era presente lì; Severus mi stava guardando con uno sguardo di fuoco e io ricambiando le sue occhiate gli accarezzai l'inguine, giungendo alla sua eccitazione, tuttavia la sfiorai appena.
"Dimmi cosa vuoi..." gli sussurrai all'orecchio, alzandomi, ma tenendo sempre le mani in quel punto.
"Lo sai."
"Mmhh, no, potresti rinfrescarmi la memoria."
Lui ci pensò un attimo e poi fece un leggero sorriso.
"Ho capito a che gioco stai giocando, non ti dirò quello che desidero..."
Anche ora faceva il testardo, era proprio impossibile!
Io in risposta spostai la mano e glielo strinsi delicatamente, cominciando un lento su e giù: la sua pelle era incredibilmente morbida e a questo contatto le sue pupille si dilatarono e gettò la testa all'indietro.
"Allora?" lo stuzzicai ancora, mentre rallentavo e poi acceleravo in base al suo respiro.
"Mmhh, sei sulla buona strada..." gemette lui.
"Non ci siamo ancora; vorresti che ti facessi questo ?" e gli baciai il collo dove c'era la cicatrice passando molto languidamente la lingua.
Lui lottò mordendosi il labbro, ma alla fine mi rispose con un appena udibile sì. Alla fine Severus aveva ceduto ed io mi ritenevo soddisfatta, quindi iniziai la ricompensa.
Smisi di muovere la mano e mi abbassai avvicinando il viso, e poi cominciai a baciarlo per tutta la sua lunghezza; sentivo che si stava indurendo sempre di più e quindi lo presi in bocca, e come in un riflesso involontario, Severus mi afferrò delicatamente i capelli spingendomi di più verso di sé.
~☆~
Piton era ufficialmente in paradiso: Kate con la sua bocca calda gli stava dando un piacere immenso e sentiva che di lì a poco sarebbe venuto. Quella strega aveva cercato di avere la meglio per tutte le volte che l'aveva infastidita, e alla fine ci era riuscita, anche se in modo marginale.
~☆~
Stavo dando piacere a Severus da alcuni minuti: muovevo la mia bocca per tutta la lunghezza, stando attenta a non usare i denti, iniziando anche a succhiare dopo un po'. I suoi gemiti aumentavano di momento in momento e non la smetteva un attimo di carezzarmi i capelli.
"S-sto per venire..." mi avvisò lui quando stava per raggiungere il culmine.
Pensai di staccarmi, non mi ero mai spinta fino a tanto, ma non ne ebbi il tempo, dato che Severus tenne la mia testa con maggiore forza e alla fine raggiunse il suo massimo piacere, inondandomi con il suo rilascio, che io ingoiai subito per evitare conati di vomito. Lui aveva il respiro ancora accelerato e aveva appoggiato la schiena al pavimento, così lo raggiunsi, distendendomi sopra il suo corpo accaldato.
Lo baciai, delicatamente, forse era il nostro primo bacio romantico, anche perché lui era ancora mezzo intontito dall'orgasmo e quindi non aveva approfondito voracemente il contatto. Dopo un po' mi staccai e lo guardai: aveva uno sguardo rilassato, ma dopo un nanosecondo le sue labbra si stirarono in un sorriso malizioso e ribaltò la situazione, ed ora ero sovrastata dal suo corpo.
"Ora è il mio turno." Disse sensualmente, cominciando subito con baci infuocati lungo la clavicola.
Poi continuò scendendo, raggiungendo il seno e stuzzicandomi i capezzoli che si indurirono all'istante sotto il suo tocco esperto; era da secoli che non mi sentivo così desiderata ed eccitata, e l'assurdità era che mi sentivo così grazie a Severus, l'unico uomo con cui avevo un rapporto d'odio puro. I miei ragionamenti furono però interrotti dalla sua lingua, che era giunta a destinazione fra le mie gambe e aveva iniziato a leccare e succhiare la mia intimità, mandandomi, così, scosse di piacere su tutto il corpo; io gli afferrai i lunghi capelli, e poco dopo mi sentii che stavo per esplodere, infatti venni mordendomi il labbro per non urlare troppo. Era stato spettacolare, non c'erano altre parole per descriverlo, a quanto pareva ci sapeva fare pure lui...
Non feci in tempo nemmeno a riprendermi che sentii Severus di nuovo eccitato; mi aveva preso in braccio ed attraversando la piscina eravamo giunti di nuovo sopra gli asciugamani: questa volta non mi sarei opposta...
"Stai per diventare mia..." Disse mentre si sistemava tra le mie gambe ed io ancora sconvolta lo baciai solamente, passando le braccia attorno al suo collo. Mi prese per i fianchi e con un solo colpo sprofondò in me, gemendo di piacere; quanto era perfetto il modo in cui i nostri corpi si univano!
Lo baciai per l'ennesima volta, mentre ansimavo a ritmo delle sue possenti spinte; mi riempiva come mai nessuno aveva fatto, evidentemente erano tutti dei principianti.
"Sì, Severus, continua, mmhh..." gli dissi in estasi, rendendomi conto più tardi che lo avevo chiamato per la prima volta con il suo nome.
Le sue pupille si dilatarono e si abbassò andando a baciarmi il collo, con passione, mentre mi prendeva le mani intrecciando le sue dita con le mie e mi portava le braccia sopra la mia testa.
Non seppi per quanto continuammo, ma dopo molte spinte mi sentii leggera, ed era segno che stavo per venire. Anche Severus era al limite e aumentò il ritmo, facendomi scoppiare con un urlo sensuale; poco dopo si riversò anche lui in me, uscì e si accasciò sul mio corpo, respirando affannosamente con il capo rivolto verso l'incavo del mio collo. Nel frattempo io gli carezzavo i capelli e la schiena imperlata di sudore, aspettando che si spostasse.
"Severus, per quanto sia delizioso il tuo corpo sopra il mio, stai iniziando a pesarmi..." feci io ridacchiando e lui si spostò subito, attraendomi verso di sé.
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Piton si sentiva leggero come non lo era da tempo e finalmente aveva una donna fra le braccia. Se avesse potuto avrebbe continuato all'infinito, ma ci sarebbe stato tempo per approfondire... al diavolo l'odio, aveva voglia di baciare quella pelle per sempre. Le labbra morbide che profumavano di cioccolato, i suoi gemiti che gli avevano riempito la testa, erano musica per le sue orecchie.
~☆~
Eravamo accoccolati sul pavimento e ogni tanto lo guardavo: respirava profondamente e aveva gli occhi fissi sul soffitto, lo vedevo rilassato per la prima volta da quando lo conoscevo; avete presente quando avete appena scoperto una cosa e non potete più farne a meno? Ecco mi era capitata la stessa cosa con Severus, avevo una voglia matta di baciarlo, ma dolcemente, non con voracità; speravo che non fosse stata solamente una serata di sesso per lui, perché io dal primo bacio mi ero resa conto che non provavo solamente odio, ma qualcos'altro di più profondo.
"Severus?" lo chiamai io per attirare la sua attenzione.
"Sì?"
A dire il vero non seppi nemmeno io il motivo per cui lo chiamai ma tutto quello che feci mi venne spontaneo.
Mi sporsi verso di lui e lo baciai, teneramente e senza fretta, e con un piccolo slancio mi posizionai sopra.
"Ho capito una cosa stasera." Mi disse lui, che dopo aver concluso il bacio aveva ripreso a massaggiarmi la schiena.
"Cosa?"
"Proporti per le ronde nel castello è stata la mossa più intelligente che mi sia mai venuta in mente..." concluse Severus, con un sorriso malizioso.
"Per una volta sono d'accordo anch'io!" e detto questo lo baciai, per evitare battutine sconvenienti.
Da quella sera sicuramente avrei fatto le ronde con molto piacere...

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Ciao a tutti, ecco qui una piccola one shot su Sev, spero sia stata gradita. Lasciate un commentino se vi va. Alla prossima 👋

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