Sguardo fisso,
su quelle impronte lasciate sul vetro da mani senza colpa, il cui unico desiderio, quello di potersi toccare si fa sempre più astratto che concreto.
Un ronzio tormentava la mente dei due ragazzi, la cui unica convinzione era che non si sarebbero più rivisti.
E mentre la testa gli scoppiava, quelle mura invisibili offuscavano le emozioni dei due come se anche quello stupido vetro li stesse prendendendo in giro.
Le labbra di quelle due figure, un ragazzo ed una ragazza, si mossero in una perfetta sinfonia nel pronunciare le seguenti parole:
"Mi manchi"

Ed entrambi si lasciarono alle spalle quella barriera invisibile, ognuno diretto dalla parte opposta di quella dell'altro.