Ti scorgo dal finestrino.
Un profilo inconfondibile ad incorniciare un tramonto saturo di smog, martellato da luci eterne.
Il taxi si avvicina, penetrando i tuoi segreti mal celati, la tua anima fatta di mille anime diverse, il tuo tempo frenetico.
Ti riconosco senza guardarti, lasciandomi assuefare dall'odore del tuo respiro che cambia ogni volta, restando sempre identico.
I contorni si sfocano, il buio mi inghiotte.
Mi risveglio lontana dal taxi, da te, in una stanza troppo piccola.
Ti rivedrò presto, mangerò un hot dog nelle tue avenue immense, mi incastrerò nella tua metropolitana stracolma di umanità... quando tutto questo sarà finito.