LA "MALATTIA" DELLA TERRA
Prima di cominciare, vi informo che quello che riporterò è un saggio (quindi basato su dei documenti) redatto interamente da me.
Alla fine scriverò la bibliografia, dove riporterò i titoli dei documenti su cui mi sono basata per scrivere il saggio, indicando chi ha redatto il documento e a quale rivista/giornale appartiene.
Ultima cosa: guai a chi copia questo saggio, anche se siamo in estate e non c'è -più o meno- il problema scuola, io l'ho postato solo perchè in esso ho racchiuso la mia personale opinione, l mia riflessione, ma ciò non vuol dire che se ne può approfittare.
Quindi per rispetto non copiatelo.
Detto questo, enjoy it! 🌟
Il problema dell'inquinamento è un tema rimandato ormai da tempo, al cui posto vengono discusse questioni più futili e meno problematiche per l'uomo e per l'ambiente, come può esserlo la ricerca di materiali pregiati allo scopo di creare abiti e gioielli, temi trattati più volte da numerose riviste.
L'inquinamento può essere definito come una "malattia" che affligge il nostro pianeta: infatti sono diverse le cause che provocano l'inquinamento, come ad esempio l'abbondanza di rifiuti prodotti ogni giorno dall'uomo e che finiscono, come nel caso della plastica, in mezzo agli oceani (1) oppure i carichi di rifiuti tossici gettati senza indugio in mezzo alla natura o addirittura vicino a città o villaggi, come accadde alcuni anni fa a Samaná (2); inoltre l'inquinamento, come ogni malattia, provoca danni, sia all'uomo sia all'ambiente.
L'uomo è la fonte di tutto l'inquinamento che sta sempre più danneggiando mari, laghi, campagne, foreste e l'aria, comprese le specie animali che abitano questi luoghi. Gli ecosistemi subiscono le conseguenze delle attività umane, che si ripercuotono anche sulle persone.
L'incoscienza ha spinto l'uomo ad abusare sempre più del pianeta, tanto che sembra che la natura abbia tentato di "ribellarsi" al suo approfittatore: nel 2005 l'uragano Katrina si è abbattuto sulle rive del Golfo degli Stati Uniti. Esso però non è stato un evento imprevedibile bensì una conseguenza del riscaldamento globale, la cui causa primaria è la crescente emissione di CO2, che altro non è che un gas prodotto principalmente dai veicoli circolanti nelle città di tutto il mondo (3).
È quindi evidente quanto l'uomo sia responsabile della maggior parte dei problemi che il mondo sta affrontando in questi ultimi anni: le temperature che si alzano, i ghiacci eh si sciolgono, interi ecosistemi che svaniscono...
Queste ripercussioni però ricadono sugli animali che vivono nella natura, costantemente danneggiata dall'inquinamento, e anche sulle persone che popolano le città. Se si pensa agli scarti tossici derivanti dai processi di produzione di una fabbrica, esso possono, se non correttamente smaltiti, inquinare le sorgenti da cui attingiamo l'acqua che beviamo e i terreni dove coltiviamo frutta, verdura o cereali, alimenti base della nostra dieta.
Perciò anche noi risentiamo dell'inquinamento che generiamo: i fanno che l'uomo causa all'ambiente colpiscono anche lui, in un modo o nell'altro (ad esempio entrando in contatto con acqua o alimenti contaminati da sostanze tossiche), danneggiandolo a sua volta.
L'inquinamento è un problema di cui l'uomo sta lentamente prendendo coscienza e che avrà gravi conseguenze, negli anni a venire, di tutto il globo ma, attraverso un perpetuo impegno e la ricerca di soluzioni che rendano possibile la riduzione dell'inquinamento, è possibile migliorare la situazione in tutto il pianeta.
Per esempio si potrebbero diminuire gli effetti del riscaldamento globale riducendo il consumo di CO2, utilizzando fonti di energia alternativa e sostenibili che salvaguardino l'ambiente; a riguardo, già da alcuni anni sono stati progettati dei veicoli che funzionano a energia elettrica. Inoltre sono già stati presi dei provvedimenti in risposta al problema dell'inquinamento, infatti è sempre più favorito l'uso di eliche o pannelli solari per la produzione di energia pulita.
Il problema dell'inquinamento può quindi essere superato, ma passeranno anni prima che tutti gli effetti collaterali che esso ha causato spariscano completamente.
Bibliografia:
1) Oceani di plastica, di Chiara
Palmerini, "Panorama" (4/8/2005)
2) Isola, i rifiuti tossici inquinano i
famosi, di Ennio Marchetti, "La
Stampa" (28/10/2005)
3) La vendetta di Kyoto, di Jeremy
Rifkin, "L'Espresso" (15/9/2005)
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