Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

5 - Memorie di un Viaggio


01 Settembre 2160


Abbiamo superato ormai da giorni le Barriere, eppure non mi sono ancora abituata al paesaggio desolato e disanimato che ci circonda.
I Cacciatori, che ci hanno scortati fino al vecchio continente, non parlano molto. Hanno occhi quasi trasparenti e protesi metalliche là dove, per le deformazioni dovute alle condizioni del globo al di fuori della Zona Sicura, li hanno lasciati con moncherini al posto degli arti. I loro volti sono giovani, ma freddi e distaccati con profonde ciccatrici.

Non ho mai pensato che un giorno avrei potuto osservarli da vicino. Ma se è per questo non avrei mai neppure supposto che mi sarei ritrovata oltre le Barriere al seguito di una bambina di dieci anni e di una delle ultime archeologhe del nostro tempo, a scrivere su un vero quaderno di carta, carta vergine.
Queste potrebbero essere le mie ultime memorie e presumo che sia sempre stato questo il mio destino, il Governo ha salvata la mia famiglia per le nostre doti e sapevamo che prima o poi ci avrebbe chiesto qualcosa in cambio.

Mi chiamo Selina Marbella, la mia vita è stata costellata da eventi straordinari, ma terribili ed ora sono accampata ai piedi della Piramide più grande tra tutte, quella di Cheope. Al mio fianco la piccola Jin Kazuya dorme inquieta, stringendo a sé la scatola di latta che costituisce l'unico avere che possiede, mentre fuori dalla nostra tenda Lara Torn, intraprendete e giovane archeologa sta studiando un modo per tornare.

Sì, tornare.

Perché la nostra missione si è rivelata fallimentare.
La famiglia Kazuya, una delle più ricche e importanti all'interno del Governo, è morta in circostanze misteriose dopo essere tornati dalle Terre Contagiate. Ci hanno comunicato che avevano contratto una malattia inguaribile, tuttavia il loro progetto non poteva essere bruciato con loro nella camera crematoria e l'unica superstite, una bambina, è stata mandata alla mia porta per chiedermi di comunicare con la sua famiglia.

A che altro potrebbe servire essere una medium?

Nella mia vita ho comunicato più con i morti che con i vivi ed è quello che il Governo mi ha ordinato. I progetti della famiglia Kazuya ci hanno condotto fino ai piedi di questa maestosa piramide, alla ricerca di un tesoro che vale fiori di quattrine per scomodare il Governo stesso.
Ma é questo il prezzo di una famiglia distrutta?


Selina smise di scrivere, massaggiandosi le tempie doloranti, all'esterno del loro alloggio provvisorio si stava scatenando una furiosa tempesta di sabbia. E proprio in quel momento una giovane donna dai folti e scompigliati capelli bruni entrò cercando di ripulirsi alla meno peggio.
Non erano abituate a quel clima ostile, la Zona Sicura era totalmente costituita da edifici e dalle migliori tecnologie, perciò non vi era alcun cambiamento climatico che non potesse essere controllato in modo artificiale.
A differenza delle Terre Contagiate.

- L'entrata della Piramide è stata sommersa dai detriti e i Cacciatori ci concedono solo un'altra notte prima di ripartire, per loro questa zona è maledetta...- comunicò stizzita la studiosa, sfilandosi la giacca - Non capisco come certa gente possa essere tanto superstiziosa... Senza offesa, signora Marbella!
La donna si limitò ad accarezzare i capelli della bambina con delicatezza, dopo aver richiuso il libretto sgualcito di poco prima: -Devo confessarti, mia cara, che non hanno tutti i torti. Questo posto gronda negatività e temo che dentro sia anche peggio.

Lara scosse la testa, scettica, prima di buttarsi sulla propria branda analizzando per l'ennesima volta i documenti che le avevano fornito a proposito della piana di Giza. Era una donna dalle dita abituate a sfogliare libri su libri e gli occhi a cercare solizioni immediate e concrete, nulla a che vedere con ciò che erano venute a fare lí, stava riflettendo Selina, mentre faceva sdraiare la piccola dagli occhi a mandorla sul suo giaciglio.

Un rumore metallico ovattato la distrasse dalle sue riflessioni. Sembrava che provenisse dalla scatola che la bambina, improvvisamente sveglia, stava cercando di nascondere nel sacco a pelo. Le mani gentili e straordinariamente abili della donna riuscirono a bloccarla prima che riuscisse a soffocare un nuovo rumore. Sembrava che qualcosa al suo interno continuasse ad agitarsi per essere liberato.

La bambina, muta dalla scomparsa dei genitori, scosse la testa cercando di sottrarsi, gli occhi a mandorla improvvisamente sgranati per la paura. Selina le prese il viso tra le mani, e iniziò a canticchiare una canzone che non aveva mai sentito, ma che una voce le sussurrava in un orecchio. Jin si tranquillizzò subito, decidendo di darle la scatola senza opporsi.
- Non sapevo conoscesse il giapponese...- Lara si era voltata a fissarla, guardinga.
- Non lo conosco, infatti. - si limitò a sussurrare, per poi mettere a dormire la piccola e osservare la scatola di latta - Non sono stata io, sua madre me l'ha sussurrata in un orecchio.

Lara le si affiancò, seguendo il suo sguardo. La scatola giaceva accanto a lei e sul dorso riportava uno strano sigillo che non aveva mai notato, con una scritta consumata, ormai illeggibile.
- Credo che lí dentro ci sia la chiave che cerchiamo.- affermò Selina, osservando ancora la bambina dormiente.
La giovane archeologa si tese a prenderla, ma appena le sue mani sfiorarono il contenitore si allontanò di scatto, stringendo i denti, sconvolta e dolorante : - Scotta!?!

La medium si avvicinò titubante e afferrò la scatola con decisione, senza alcun lamento. La latta era fredda come un qualsiasi altro metallo, tuttavia al suo interno qualcosa iniziò nuovamente a muoversi convulsamente.
Sembrava richiamarla.
Lara sgranò gli occhi, stranita, mentre correva a prendere un arnese con cui fare leva ed aprire il sigillo. La curiosità era maggiore della paura.

Quando il sigillo fu spezzato si stupirono di trovarsi tra le mani un vecchio tomo polveroso, dalla spessa rilegatura in pelle rossa. Selina e Lara si scambiarono uno sguardo concitato, prima che il libro si aprisse da solo.
I fogli improvvisamente mossi da una mano invisibile.
Lara si aggrappò al braccio della donna, tremante come una foglia.
Poi tutto finí e si ritrovarono di fronte due pagine.

Due pagine bianche.

Selina, si sfilò una spilla dal vestito e si punse un dito, mormorando una frase incomprensibile che fece rabbrividire la giovane archeologa. Guardandola in volto si accorse che aveva gli occhi bianchi e ombre scure le si arrampicavano sul viso, fino a mischiarsi a ogni singola goccia cremisi che fluiva sulla pagina come inchiostro.
Alcune parole andarono a formarsi in breve tempo, parole di un linguaggio arcano mai visto e mai studiato.
E poi le luci vacillarono e il vento infuriò contro di loro, cercando di far crollare la tenda sulle loro teste. Lara urlò, parandosi sopra alla bambina come a volerla proteggere e chiuse gli occhi.

Ma quando li riaprí era tutto buio e il freddo le aveva invaso le ossa. Persino Selina sembrava essere tornata in sé, mentre la chiamava. La giovane accese la torcia che portava sempre alla cintura e un brivido percorse le tre compagne.
Le pareti di granito levigate e antiche di secoli, l'odore malsano di chiuso e i lunghi dipinti che si arrampicavano sulle pareti con i bassirilievi elaborati li fecero rabbrividire.
-Siamo...dentro...la piramide...- sgranò gli occhi, incredula, mentre la medium accarezzava i rilievi con attenzione.
Il viso provato per ciò che era appena successo.

-Dobbiamo muoverci.- e con quelle parole si innoltrò rapidamente lungo il corridoio, seguita dalle altre. Sbucarono in una stanza bassa, al centro vi era un grosso sarcofago d'oro, che fece agrottare la fronte a Lara: - Questo non dovrebbe essere qui...
Jin corse avanti, verso un vaso elaborato in una nicchia della parete su cui vi era lo stesso simbolo della scatola.
Selina la seguí, aiutandola ad aprirlo.
Al suo interno un antico papiro racchiudeva il segreto per cui i genitori della piccola erano morti.

Un'improvvisa scossa fece cadere tutti a terra, mentre antichi ingranaggi di un epoca passata si mettevano in moto.
- Moriremo.- mormorò la bambina, per la prima volta, prima di nascondersi dietro a Lara, terrorizzata.
- Tranquilla, piccola, ti proteggeremo noi. - cercò di rassicurarla la giovane, lanciando un occhiata alla compagna di viaggio.

Selina strinse tra le dita il papiro, e cercò una soluzione per scappare. Avevano in mano l'unico modo per ricostruire sulle bombe e le guerre ciò che l'uomo stesso aveva distrutto. Eppure forse non sarebbero vissute allungo.

"Il sarcofago, presto!" un voce d'uomo le sussurrò in un orecchio "È l'unica via di fuga! Salva la nostra bambina! É per lei che siamo morti, per darle una vita migliore di questa!"

Selina afferrò il coperchio della tomba e incitò Lara ad aiutarla, mentre da alcuni fori sul muro iniziava ad uscire sabbia.
Con uno sforzo sovrumano aprirono il passaggio segreto infilandoci la bambina e Selina, un momento prima di richiuderlo, vide due figure trasparenti di fronte a lei che le sorridevano dolcemente.

- Riposate in pace, mi prenderò cura io di Jin e impediremo al Governo di distruggere altre famiglie per i loro scopi.

Il papiro prezioso si trovava in mani sicure, finalmente. Non ci sarebbero state più barriere a dividere il mondo.

Lo avrebbero ricostruito, migliore.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro