8.Gli inviti
Quando i placidi raggi di sole mattutino iniziarono a rischiarare la camera, i due decisero di iniziare a raccogliere ciò che serviva. Tutti gli appunti e le cartine, alcune nuove prese all'agenzia, dei giornali e dei bagagli che sarebbero serviti per un eventuale viaggio. La borsetta di perline era piena, ma Hermione riuscì a metterci anche diverse prelibatezze si cui aveva nostalgia: prima di partire aveva fatto scorta di barrette al cioccolato e dolcetti, comprati al negozio vicino casa sua, e introvabili fra i maghi. Anche Ron si era dimostrato goloso di dolciumi, ma la sua era come una dipendenza. Prima di smaterializzarsi salì di nuovo in camera sua, dove lasciò la foto. Lui la aspettava in fondo alle scale, quando gli arrivò vicino un sorriso le salì spontaneo alle labbra, la mano in cerca della sua "Pronto?" "Andiamo".
Il ritorno a casa Weasley fu molto più dinamico. La tranquillità e il silenzio rimasero solo un ricordo, ma per lei era meglio tutto quel continuo chiasso che l'assordante vuoto della sua vecchia casa. Al contrario, la Tana era in continuo fermento, membri dell'Ordine che ancora andavano e venivano, portando ogni volta qualche notizia. Harry sfogliava i vecchi giornali in continuazione, nella speranza vana di leggervi qualcosa di nuovo "Festa per l'elezione del Ministro" sentenziò di punto in bianco durante uno dei sui momenti di concentrazione "Quando è stata?" chiese Ginny interessata, avvicinandosi a lui, che era seduto sulla poltrona. Si appoggiò al bracciolo, sbirciando sopra la sua spalla "Ma è il giorno di ferragosto! È questo sabato!" la rhazza gli strappò si mano la Gazzetta e lesse ad alta voce "La carica di Ministro della Magia, affidata provvisoriamente all'Auror Kingsley Shacklebolt, è stata confermata. Il Wizengamot, dopo una seduta straordinaria, ha reso pubblico l'annuncio e la carica permanente... Continua per un po'... Il Ministro parlerà alla comunità magica e afli ospiti stranieri durante la conferenza stampa del 15 Agosto, al ricevimento in suo onore... Eccetera, eccetera" "Roba da gente spocchiosa!" commentò Ron "Perché?" chiesero in coro Harry e Hermione "Bhe... le uniche persone invitate, apparte i giornalisti, saranno i maghi più influenti e importanti, non è una cerimonia aperta... e molti di questi non sono neanche politici!". I loro discorsi sulle ingiustizie sociali erano andate avanti per un po', ma poi avevano accantonato la faccenda, per questo quando arrivarono le lettere rimasero pietrificati dallo sconcerto. Harry aprì la sua per primo, un bellissimo gufo grigio e bianco aveva lasciato le tre buste sul tavolo della sala da pranzo proprio accanto a lui. Lesse i destinatari "Ragazzi! Sono arrivate delle lettere!" lui si aspettava fossero della scuola, ma facendo per aprirla notò che si trattava di qualcos'altro. L'elegante busta nera era sigillata da ceralacca dorata, strappò il sigillo e estrasse un foglio, anch'esso dorato, elegantemente decorato
Gentile signor Potter,
con la presente è invitato al ricevimento in onore del nuovo Ministro della Magia. È pregato di presentarsi alle ore venti presso la sede del Ministero. È consentita la compagnia di un accompagnatore/accompagnatrice. Per la partecipazione alla cerimonia fare conferma all'invito.
Lieti saluti da parte dell'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale.
La mascella gli stava per cadere quando arrivarono anche gli altri, che, aprendo le rispettive buste trovarono un invito identico. Sui giornali avevano letto spesso dicerie sul Trio d'Oro, ma non vi avevano dato peso, non si sentivano importanti. Ma a dimostrare il contrario, i pezzi di carta che avevano in mano "Miseriaccia! Ci vorrà un vestito nuovo!" "Ron, non scherzare..." Hermione guardava il suo pezzo di carta diffidente e incredula, erano stati colti alla sprovvista e ora non sapevano che fare, Ginny, richiamata sal baccano era scesa anche lei "Che succede?" gli mostrarono gli inviti "Quindi? Qual'è il problema?" chiese a Hermione "Tu vorresti andare? Non è roba che fa per noi... insomma fino all'altro ieri criticavamo tutto questo..." "Scherzi?" la interruppe "Se fosse arrivata a me..." disse indicando la carta dorata "non avrei rinunciato per niente al mondo! Perché mai non dovreste andare?". Non ci volle molto, che tutti furono convinti, e, per evitare di cambiare idea, diedero subito conferma della loro partecipazione. Inoltre, tramite un'altra copia del giornale, capirono che durante la conferenza avrebbero dovuto far parte del dibattito. Erano invitati speciali, non semplici ospiti come avevano pensato. Il resto della settimana passò fra vari negozi in cerca di abiti adatti, con non poche difficoltà. L'evento era elevato, e nessuno di loro aveva mai partecipato a qualcosa del genere, ma con tanta pazienza e il prezioso aiuto dei signori Weasley, tutti riuscirono ad organizzarsi. "Il mantello giusto e perfino le Veele vi invidieranno! Sarete belle come non mai!" Molly era stata felicissima alla notizia, e, visto che Ginny avrebbe accompagnato Harry, mise anima e corpo nei preparativi. I giorni seguenti furono estenuanti, appesantiti ulteriormente dal caldo afoso che accennava a diminuire. Ogni mattina si alzavano increduli che fosse davvero successo, e, più di una volta, avevano sorpreso Ron che controllava il suo invito. Anche nei negozi l'aria era soffocante e le continue prove li facevano arrivare a fine giornata stremati. Quando stavano per perdere la speranza, dopo aver girato ogni sartoria della regione Hermione ebbe un'idea "Forse potremmo commissionare qualcosa su misura da Madama McClan, o cercare tra i modelli esposti, magari siamo fortunati..." la mattina seguente usarono la poca Polvere Volante rimasta in direzione Diagon Alley.
Il negozio era vuoto, presentarsi senza preavviso con un tempo tanto limitato poteva significare che sarebbero rimasti senza abito, ma la svariata collezione esposta offriva molta scelta, sia per uomo che per donna. Madama McClan li accolse con gentilezza "Buongiorno ragazzi, posso aiutarvi?" "Bhe, sarebbe in grado di confezionare quattro abiti da sera entro sabato?" la donna, in risposta alla richiesta di Harry, spalancò gli occhi dietro le spesse lenti dei suoi occhiali "Qualcosa si può fare... dipende dal modello, se vi piace uno degli abiti posso modificarlo... ma quattro, a partire da zero, non so se sia possibile, nel frattempo date pure un'occhiata!" nessuno aveva un'idea precisa, così seguirono il suo consiglio, i ragazzi decisero di provare due completi esposti, e a entrambi piacquero tanto che decisero di comprarli, avendo bisogno solo di poche modifiche. Visto che i vestiti commissionati erano scesi a due, Madama McClan prese le misure di Hermione e Ginny e disegnò i loro abiti sotto le loro istruzioni, e, unendo delle parti avanzate, fece provare loro delle bozze. Entro mezzogiorno tutti avevano trovato il loro vestito (pagato profumatamente). Harry si offrì di pagare quello di Ginny, cosa che aiutò molto, un modello di un celeste molto chiaro e delicato, lungo e dalla gonna dritta, con spacchi laterali fino al ginocchio. Lei lo aveva scelto per i ricami della parte superiore, intricati come rampicanti e metallizzati, di un colore arancio mattone, che richiamavano quello dei suoi capelli. Lo scollo era dritto, e le bretelle sottili si univano dietro il collo in un unico filo celeste, lasciando la schiena scoperta fino alla vita dove iniziava la parte inferiore. Il mantello era il più bello che Hermione avesse mai visto: del colore del rame, un incantesimo lo faceva riflettere, come un vero metallo, striato di sfumature blu, lo aveva scelto da quelli esposti.
Tutt'altro genere era il suo vestito. Aveva scelto un modello con scollo a cuore e forma a trapezio. Il corpetto era tempestato di piccole gemme verde pallido, mentre la gonna, leggera ed eterea, era color cipria. Dove le due parti si incontravano delicati ricami dorati impreziosivano l'abito, come anche al bordo della lunga gonna. Il suo modello era dorato e semitrasparente, completamente ricamato alla stessa maniera del vestito, su sua esplicita richiesta.
Quando le due, la sera di sabato, scesero le scale dopo ore di preparativi, in loro presenza nessun uomo avrebbe prestato attenzione a una Veela, la signora Weasley aveva ragione. I ragazzi invece indossavano il classico completo elegante dei maghi, completato, anche nel loro caso, da un mantello nuovo. Vedendole arrivare, il primo a notarle fu Ron, rimasero letteralmente a bocca aperta. Ognuna si aggrappò con grazia al proprio cavaliere, e, non potendo usare la Metropolvere per ovvi motivi, dopo un ultimo saluto si smaterializzarono.
L'immenso Atrium era irriconoscibile. Per il ricevimento era stato riempito di tavoli e decorato con la massima cura. L'atmosfera era rilassata e le luci calde molto piacevoli, nell'aria aleggiava un dolce profumo, che prometteva ottimo cibo. I quattro arrivarono nel punto esatto davanti l'ascensore che solitamente faceva accedere all'Atrium. Un tappeto si stendeva fin oltre un arco di gerani zannuti sotto il quale erano tutti restii a passare. Hermione osservava con occhio critico la pianta decorativa 'È assolutamente inappropriata! Il suo indice di aggressività è tra i più elevati! Speriamo almeno siano esemplari immaturi...' giunsero incolumi fin dove degli uomini facevano accedere gli invitati. Non le sembrava ancora vero, tutto quello che la circondava sembrava confermarle di essere in un sogno: in un angolo un maestro agitava la bacchetta per dirigere un'orchestra di archetti senza suonatori; la fontana, allestita al centro dell'enorme spazio, era una graziosa sirena che spruzzava cioccolato dalla punta delle dita; e quando seguì con lo sguardo il tappeto su cui stavano camminando, si accorse che questo continuava, salendo lungo la parete di fronte perpendicolarmente, dove erano sistemati altri tavoli "Per Godric..." sussurrò "È tutto così..." "Mitico" finì Ron per lei "Già..." "Forza, andiamo a vedere, credo che ci sia anche un buffet" "Dovrai aspettare" rispose lei, avvistando una donna diretta verso di loro "Benvenuti! Sono lieta siate qui con noi questa sera! Piacere, sono Azalea Caelia, Ufficio Cooperazione Magica Internazionale" li salutò entusiasta porgendo loro la mano guantata. Ricoperta da un vestito blu scuro fino al ginocchio, con le maniche a palloncino, in pendant con i guanti, stretto da un bustino rosso. Il risultato era decisamente sopra le righe, spiazzante. La prima a rispondere fu Hermione, pronta come sempre "Il piacere è nostro! Siamo onorati del vostro invito... è davvero meraviglioso, complimenti!" "Oh, grazie..." si aggiustò una ciocca dietro l'orecchio, rivelando preziosi orecchini pendenti "Il Ministro sarà felice si vedervi qui! Ha richiesto lui stesso la vostra presenza! Mi ha incaricata di farvi incontrare i diplomatici stranieri..." confessò in un sussurro complice "Ora devo sbrigare alcune cose... nel frattempo godetevi la serata!" e schizzò via, lasciandoli in balia della folla in continuo aumento.
"Vi va di trovare un tavolo?" propose Harry "Buona idea". Decisero di accomodarsi nell'area 'perpendicolare', dove altri invitati stavano prendendo posto. Man mano che le persone si sedevano il chiacchiericcio si fece più sommesso, videro più volte Azalea sfrecciare a destra e sinistra, coordinando i giornalisti e accogliendo i ritardatari. Poi Azalea salì sul palco allestito al centro della sala, dove tutti potevano vederlo, un incantesimo le amplificava la voce, mentre parlava euforica "Buonasera, maghi e streghe! Vi do il benvenuto a questa magnifica serata! Sono felice di vedervi tutti qui riuniti, una comunità magica che si estende, unita e fiera, fino alle terre più remote... questo incontro è un inizio per tutti noi, come per lui: il nuovo Ministro della Magia!" con un gesto teatrale indicò il punto dove Kingsley si stava Materializzando. Lei si fece da parte, per lasciargli posto, mentre rapido anche lui applicava l'incantesimo Sonorus, in modo disinvolto salutò i presenti, passando subito alla parre pratica "Vi ho invitati qui, perché come sapete il nostro paese, e non solo, di recente hanno affrontato un periodo... dire difficile... è un eufemismo. In questa situazione, in prima persona, ho capito quanto un amico possa gare la differenza, ogni piccolo aiuto è prezioso. Molti vostri connazionali si sono trovati a combattere battaglie che non erano le loro, alcuni sono qui stasera e io colgo l'occasione per ringraziarli. Spero che, quando avrete bisogno del nostro aiuto, non esiterete a chiederlo, la nostra comunità nutre un grande debito nei vostri confronti, e saremo lieti di ripagarlo" concluso il discorso un applauso sentito si levò da tutti i tavoli, e commosso Kingsley scese dal palco. I giornalisti lo trattennero per le loro domande, prima di lasciarlo andare, lui iniziò a vorticare tra i tavoli cercando si arrivare da chiunque lo chiamasse. Entro le nove e mezza i giornalisti avevano intervistato quasi tutte le persone di spicco presenti, tra i primi ci furono proprio Hermione, Ron e Harry. Naturalmente chiese loro fatti relativi alla guerra e al Ministro, quando una semplice domanda li spiazzò tutti e tre "Cosa vi aspettate dal futuro?" dopo tanti anni di paura e battaglie infatti che avevano passato a crogiolarsi del dubbio del domani, finalmente vivevano nel presente, senza alcuna aspettativa. Quando li ebbero liquidati e Azalea li informò che erano liberi la serata decollò. Gli altri ospiti sembravano sollevati almeno quanto loro di aver terminato con le varie cerimonie. L'aria era più leggera, il cibo più buono, le luci più calde e la vita più bella.
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