39.Freddo
I regali di Natale erano già tutti pronti, nonostante fosse il 13 dicembre. Tutto era ben organizzato. Aveva iniziato a stilare la lista delle ultime cose da fare per essere sicura di non dimenticare niente, ma era solo un promemoria, visto che era impossibile che dimenticasse qualcosa. Si infilò sotto le coperte, esausta dopo l'ennesima giornata a Hogsmeade. Quella domenica Harry aveva insistito perché la accompagnasse a completare i suoi regali. Cosa che aveva fatto anche Ginny. E Ron. Così quel weekend per tre volte era stata trascinata a fare compere contro la sua volontà, e ormai sapeva perfino ognuno dei regali degli altri... Si rivoltò, sentendo, per una volta, il sonno arrivare quasi immediatamente. Si lasciò andare, pensando alla piacevole aria natalizia che si respirava al castello. Ai fiocchi bianchi che avevano iniziato a cadere dal cielo della Sala Grande. E quelli che cadevano dal cielo grigio sopra di loro.
I ragazzi avevano ritardato per il pranzo, visto che, secondo la Cooman, erano tutti in grave pericolo, e prima di lasciarli andare li aveva costretti a un rituale di scongiura. Ron frustrato aveva sbattuto la borsa sul tavolo al suo arrivo "Ho deciso, cambio corso!" aveva esclamato "Potrei fare babbanologia... E tu Hermione potresti aiutarmi..." cominciò. Lei alzò semplicemente po sguardo e lui si zittì, tanto l'aveva guardato male. Lanciò un'occhiata al tavolo dei Serpeverde, dove una testa bionda attirò la sua attenzione. Era di spalle e non poteva vederla. Ma lei lo osservò indisturbata parlottare con Nott. Si maledisse per la sua avventatezza. Ora non avrebbe più potuto sapere quello che sarebbero riusciti a scoprire: tempo indietro le avevano detto di voler finire in punizione, in modo da poter essere mandati nella Foresta, ma lei aveva pensato che sarebbe stato meglio aspettare la seconda lezione, per poter partecipare. E ora aveva mandato tutto all'aria. Non è colpa tua. Si ricordò, tornando sul suo piatto. Ancora qualche ora e sarebbe entrata in azione, togliendosi di dosso quella sensazione di torpore che le portava l'inattività. Harry l'avrebbe aiutata come poteva, w anche Ron. L'unica incognita era ancora Malfoy: cosa avrebbe fatto se l'avesse incontrato? Per tutto il giorno si scervellò senza riuscire a darsi una risposta, e il tempo le corse davanti più rapido che mai. Era come stordita, finché l'aria fredda della notte non la scosse, riportandola alla realtà. Un leggero manto bianco ricopriva ogni superficie visibile, riflettendo la luce della luna. Era freddo, molto freddo. Più di quanto fosse mai stato a Hogwarts, e un vento leggero spazzava i fiocchi depositati, che qualche ora prima avevano smesso di cadere. Un drappello di studenti si era riunito al limitare della Foresta, dove l'ultima volta eta situato il punto di partenza, nonché di raccolta. Lei, Harry e Ron arrivarono che ancora mancavano molti studenti, ma in pochi minuti furono al completo. La professoressa Paciock, che aveva atteso paziente esordì "Buonasera a tutti! Questa volta non eseguiremo lavori a squadre, ma a coppie, per un esercitazione sugli Incantesimi Composti. In particolare su alcuni tipi di questi" e cominciò una spiegazione sulla branca degli incantesimi che trattava l'erbologia. In pratica dovevano far crescere alcune piante, che aveva fornito la professoressa Sprite, usando un Incantesimo Composto. "Scegliete un compagno, più tardi faremo i cambi". Si Mosè automaticamente vicino a Harry, lasciando i poveri Neville e Ron a cavarsela da soli. Si inoltrarono di pochi metri, fino alla piccola radura che ospitava le piante, decine di Arbusti Autofertilizzanti. "Non possiamo fare niente oggi" le disse il ragazzo "Non è come l'altra volta" continuò "Lo so" rispose solo, consapevole quanto lui che qualsiasi mossa era azzardata, così iniziò a cercare con po sguardo un'altra coppia, per assicurarsi che anche loro avessero le stesse intenzioni. Infatti quando vide Malfoy e Nott concentrati sul loro Arbusto si tranquillizzò e fece altrettanto. Harry si stava dimostrando davvero volenteroso, facilitandole il lavoro. E poi sentì un fischio squarciare l'aria. E le ossa le vibrarono. Si coprì le orecchie per ripararle dal suono che non accennava a smettere, mentre un intenso dolore iniziava a irradiarsi dal timpano fino alla testa. Come era arrivato se ne andò, ma riusciva sentirne ancora l'eco. Poi sentì il familiare odore di bruciato, misto a qualcosa di amaro. E una voluta si fumo si rese visibile sopra di loro, sospinta dal vento. Tutti alzarono lo sguardo, sconvolto, la la professoressa fu rapida "Forza! Tutti al castello! Ai caposcuola il compito di portare tutti gli studenti ai dormitori!" e facendoli passare si assicurò che nessuno rimanesse indietro, ma quando uscirono dall'ombra della Foresta videro il rosso delle fiamme stagliarsi contro il nero del Lago. E sulle sponde infuriava un incendio, che contro ogni logica si diramava sulla superficie dell'acqua, creando lingue di fuoco che strisciavano come serpenti. E poi una sirena emerse e di nuovo lo stridio del suo dolore le rimbombò nelle orecchie. Hermione si voltò, in cerca di Harry, ma lui era davanti a lei, già diretto al Lago, prima ancora che potesse chiederglielo. Corse nella sua stessa direzione, mentre la neve, che cadeva di nuovo, e il vento le frustavano il viso. Non conosco un incantesimo che possa fermarlo. Man mano che si avvicinava cedeva chiaramente sfumature scure tra le fiamme, che continuavano a divampare. E quelle che credeva ombre sulla superficie dell'acqua scoprì che in realtà erano corpi. I corpi delle sirene che stavano morendo. Avrebbe voluto urlare di fronte a quell'orrore, ma non ebbe la forza neanche per questo. Raggiunse Harry, cercando in fretta un'idea. Ma l'unica che aveva era l'acqua, al momento davvero pessima. "Proviamo un Incantesimo Scudo!" le gridò il ragazzo, per sovrastare il frastuono delle fiamme e di grida, anticipandola ancora. Annui, non riuscendo a trovare nulla di meglio. Poi dei passi li fecero voltare, mentre Malfoy arrivava trafelato, impugnando la bacchetta. Il vento spettinava loro i capelli, facendoli volteggiare da tutte le parti. Herdu rapida a voltarsi verso il Lago, e iniziò l'incantesimo. Non aveva ancora mai provato un Incantesimo Composto Triplo, il potenziamento doveva essere enorme. Quando anche gli altri si unirono uno scudo azzurro si propagò come un'onda, riducendo il fronte dell'incendio, ma non ce l'avrebbero mai fatta, era troppo poco, erano troppo deboli. Ripeterono la stessa procedura e sull'acqua le lingue di fuoco retrocessero. Poi di nuovo, e ancora, ma ancora Hermione sentiva vampate d'aria bollente fenderle il viso. Le dita delle mani le si erano intorpidite per lo scorso, e vedeva dei pallini luminosi danzare ai margini del suo campo visivo. Stava per crollare, lo sentiva. "Avviciniamoci!" disse agli altri, mentre già muoveva le gambe in direzione della sponda. "No Hermione!" Harry la chiamò, ma dalla sua nuova posizione vedeva il flusso azzurro intensificarsi per la vicinanza. Funziona. Pensò. Ma non capì come, vide il terreno sollevarsi verso di lei, e sentì il freddo della neve premuto sul volto, in contrasto col calore dell'aria. Aveva ceduto, aveva perso troppe energie. Una figura si muoveva verso di lei. Harry no...
Ma lui non poteva sentirla. L'incantesimo Harry! Avrebbe voluto gridare. Non fermati! Ma lui si fermò, e anche Malfoy si piegò sotto il peso della magia. Nello stesso istante tutta l'energia che avevano tentato di reprimere si sprigionò. E lei fu spinta via come una foglia al vento. Sentì l'impatto con l'acqua. E poi niente.
Le piante di sua madre erano così belle... Profumavano di vita. Erano così rigogliose. Così fresche. "Quello è il mio preferito" stava dicendo, indicando un arbusto di fronte a lei. Lei si avvicinò, e saggiò le piccole foglie. Ma un viticcio iniziò a stringerle il polso. "Mamma...." saliva lungo il braccio, e poi lo sentì sul busto, e sulle gambe. "Mamma!" la guardò implorante, ma il suo sguardo era distante "Chi sei?" e un tentacolo la strinse alla gola impedendole di respirare. Tossì, senza riuscire a riprendere aria.
Tossì, e sentì l'aria arrivare ai polmoni. Ma la prima sensazione che ebbe fu il freddo. Continuò a tossire, e aprì gli occhi. Era a terra, e sopra di lei il viso scavato di Malfoy era un misto di emozioni indefinite. Terrore, confusione, sollievo. Trasparivano dal grigio dei suoi occhi. Lei continuava a tossire, finché non ebbe espulso tutta l'acqua. Tentò di alzarsi a sedere, e il ragazzo la aiutò, nonostante anche il suo corpo tremasse dal freddo. Ma non appena lasciò la sua posizione distesa sentì un forte dolore alla testa, che le strappò un grido. "Riesci ad alzarti?" le chiese, ma lei annuì testarda "Harry?" "È laggiù" indicò un punto poco distante, e vide una figura accasciata risaltare sul bianco della neve. Non riusciva a metterla a fuoco, e appena tentò un passo il mondo vorticò intorno a lei. La presa salda del Serpeverde le impedì di rovinare a terra. Lo spinse via "N-no..." ma il suo bisbiglio fu talmente debole da non convincere nemmeno lei. Riprovò ad alzarsi, e fece un paio di passi, ma le gambe tremanti non la ressero e cadde di nuovo a carponi, col respiro accelerato e incerto. La vista era sempre più sfocata. Sentì la terra mancarle sorto i piedi, ma questa volta non finì sulla neve. Si sentì sollevare. Una mano la stringeva sulle ginocchia l'altra dietro la schiena per sostenerla. A parte questo sentiva solo freddo. Alzò gli occhi, e vide l'immenso sforzo di quel gesto sul viso di Malfoy, contratto per la fatica. Sentiva il gelo dell'acqua del Lago anche sulla pelle di lui, fredda quanto la sua. Per fermare il tremore alle mani le strinse a pugno, ma non servì a molto. Vide le dita che si erano scirite sulle punte, in un principio di ipotermia. Si appoggiò alla sua camicia, stringendosi al suo petto. Ora sentiva meno freddo.
Spazio autrice
Tadaaa ❤ so che è corto, ma non volevo divagare dall'evento principale del capitolo... Mi è piaciuto un sacco scriverlo, spero che a voi sia piaciuto altrettanto leggerlo! Finalmente ho inserito un po' di movimento, che a me piace molto, perciò spero sia lo stesso per voi... Comunque vorrei che lo consideraste il mio regalo di Natale yeee augurii!! ❤ va bene, torniamo a noi, continuerò a scrivere come un'ossessa, per ora mi fermo qua, grazie del vostro continuo supporto, vi voglio beneee ❤
Buon Nataleee
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