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27.Squadre

Verso l'una e trenta era già scesa allo stadio, trovando un buon posto sulle tribune. I Tassorosso erano già scesi in campo per il riscaldamento, e poco dopo furono seguiti dai Grifondoro. Quando Harry la notò le fece un cenno, e Ron lo seguì a ruota, e lei rispose. Si misero in formazione, Ginny affiancata da Demelza, mentre Coote e Peakes si allenavano con i bolidi, si accorse di non conoscere il nuovo cacciatore, un ragazzo mingherlino, che probabilmente faceva il quarto o il quinto anno. Gli spalti si stavano riempiendo rapidamente, vide arrivare gran parte dei Grifondoro e dei Tassorosso, ma anche molti studenti delle altre case erano interessati al primo incontro. Vide anche Neville e Hannah, e dietro di loro Susan Bones, che aveva tutta l'aria di volersi gettare dalla torre di Astronomia. Quando il terzetto la vide la salutò, poi i due piccioncini trovarono i posti a sedere, ma Susan parlottò un momento con Hannah, e poi andò sorridente nella sua direzione. Non erano mai state amiche, cioè erano cordiali tra loro, avevano frequentato insieme le lezioni, ma non si erano mai conosciute a fondo. "Ciao!" la salutò calorosamente "Ti spiace se mi siedo? È che a stare con loro... sai, ci si sente di troppo... O anche tu aspetti qualcuno..?" chiese gentile "No, no, rimani pure..." le sorrise di rimando. Dopotutto sarebbe stato piacevole cambiare aria per una volta, attesero l'inizio chiacchierando tranquille, interrotte solo dalla voce di Terry Steeval, il commentatore della partita. "Benvenuti signore e signori alla prima partita di quidditch di Hogwarts! E ora facciamo entrare le nostre squadre: ecco Potter, il capitano di Grifondoro, seguito dai cacciatori Weasley, Robins e McEvan, il portiere Weasley, e battitori Coote e Peakes" dalla zona rosso-oro si levò un boato, e già i cori iniziavano a levarsi, i Tassorosso invece si dimostrarono sportivi, applaudendo a loro volta. Fu presentata anche la loro squadra, e, quando tutti furono entrati in campo, Madama Bomb diede inizio alla partita.

"Non posso crederci, 300 a 110 in soli trenta minuti! Non ho neanche fatto in tempo a riscaldarmi!" stava dicendo Ron, mentre camminava al suo fianco di ritorno al castello "Bhe, non sei contento? Siete avete vinto..." provò a dire Hermione "Hermione, tu non puoi capire... Non può essere stata una bella partita, se non è stata neanche una partita!" si lamentò ancora, ripetendo che avrebbe voluto avere l'occasione di tirar fuori tutto il suo potenziale, ma, a suo parere, di occasioni ne aveva avute... Ben undici, per la precisione. Decise comunque di tacere, e lasciare che si pavoneggiasse ancora per un po'. Quella sera rimasero alzati fino a tardi, rimanendo insieme in Sala Comune, poi Hermione e Ginny si ritirarono e lasciarono i ragazzi intenzionati a tirarla ancora per le lunghe. Hermione salì fino all'ultimo pianerottolo e entrò nella sua stanza. Lavanda non c'era. A pensarci bene non la vedeva dalla mattina precedente, e in meno di un secondo le passarono per la mente decine di brutte cose che avrebbero potuto essere successe, ma poi capì. Si avvicinò alla finestra e il disco luminoso della luna piena confermò la sua ipotesi. Si sentì immediatamente in colpa, quella era la seconda luna piena dall'inizio dell'anno, e lei non si era mai preoccupata della sua compagna, anzi, a dirla tutta, non si era neanche accorta della sua assenza. Afferrò la coperta avvolgendosela intorno, e si sedette sul suo letto. Probabilmente neanche quella sera sarebbe riuscita a dormire. Quanto avrebbe voluto avere una scorta di sonnifero. In molti lo evitavano, ma lei quel buio lo desiderava. La bottiglia era ancora sul suo comodino, ma le dosi erano ridotte dopo la sera precedente... Non ha funzionato. Il pensiero la colpì improvviso. La notte prima aveva preso la pozione, ma gli incubi erano arrivati, puntuali come sempre. Sentì il suo respiro farsi rapido, e si strinse di più nella coperta. Il freddo che sentiva al petto non dava segni di volerla abbandonare, così in pochi secondi si ritrovò di nuovo a scendere gli scalini di pietra, cercando conforto nell'atmosfera familiare della Sala Comune.

Sentiva freddo alle braccia, aprì gli occhi in cerca della sua coperta. Si guardò intorno disorientata, poi ricordò di essere scesa in Sala Comune. La luce proveniente dalle finestre annunciava l'arrivo dell'alba, perciò era ancora presto. Si alzò quasi subito, in modo da evitare che si ripetessero scene come quella della mattina precedente. Si affrettò a prepararsi, voleva a tutti i costi portarsi avanti con lo studio, passando la giornata tranquillamente in biblioteca. Scese a colazione, dove trovò i soliti mattinieri, lasciò un biglietto ai ragazzi, dicendogli che si sarebbero incontrati direttamente a cena. Avrebbe dedicato quel giorno solo a piante, pozioni, incantesimi e pianeti. La concentrazione era rurro, e lei non si concesse neanche una pausa: relazione, mappa, esercizio, teoria. E daccapo. Harry e Ginny, quando la videro entrare in Sala Grande la chiamarono, per farla unire a loro. Rimasero un po' al tavolo dei Grifondoro, ma quella sera dovettero presto andare a dormire, visto che la McGranitt li cacciò tutti dopo una serie rimproveri ai Serpeverde rumorosi. Lavanda non c'era ancora, ma Hermione si aspettava di vederla tornare, quella sera. Si preparò e si distese a letto, decisa ad aspettarla, ma la stanchezza ebbe la meglio, e si risvegliò agitata nel cuore della notte, con la sua compagna già addormentata.
La mattina di lunedì era sempre la più difficile, e quella non fu da meno. Quando incontrò Harry e Ron in Sala Grande avevano entrambi una faccia tremenda "Buongiorno" li salutò lei "...'Giorno" rispose Harry, mentre Ron, evidentemente traumatizzato da quell'alzata, si era limitato a un cenno. Fecero colazione in silenzio, attendendo la posta che arrivò puntuale, senza portare novità. Hermione si era svegliata con le migliori intenzioni, e per una volta di buon umore, ma i due amici la stavano smorzando "Vi ho già detto che la lezione di stasera sarà nella Foresta?" chiese, cercando di attirare la loro attenzione e fare, in qualche modo, attivare i loro neuroni ancora spenti. "No, come lo sai?" fu Harry a parlare, ma ora anche il rosso si era riscosso dalla sua trance "Me lo ha detto Hagrid, quando ero in punizione" spiegò "Ma non so cosa faremo" "Potremmo chiederlo alla professoressa Paciock, abbiamo le sue ore proprio adesso" propose Ron "D'accordo, ma dobbiamo sbrigarci, sono quasi le nove" acconsentì Harry, alzandosi dalla panca. Hermione afferrò la sua borsa e lo seguì a ruota. Nell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure erano arrivati solo loro, così presero posto ai primi banchi, Hermione accanto a Harry e Ron subito dietro, che aspettava Neville. In pochi minuti arrivarono anche gli altri, e puntuale fu anche la professoressa. "Buongiorno a tutti ragazzi" li salutò "Questo fine settimana è stato affisso un avviso alla bacheca delle vostre rispettive Sale Comuni. Per chi non ne fosse ancora a conoscenza questa sera si terrà la prima lezione di Esercitazione Pratica in preparazione ai MAGO" si prese un momento per osservarli uno a uno "Svolgerete questa attività in cooperazione con le altre Case, e se dovessero sorgere problemi, verrà sospesa. Le esercitazioni saranno interdisciplinari, in modo da favorire la vostra padronanza degli incantesimi. Verrete suddivisi in gruppi, l'elenco sarà affisso all'ingresso questa sera. Per ora è tutto" disse infine, tornando alla sua solita lezione. Hermione tirò fuori la Penna Prendiappunti e cercò di concentrarsi, ma stava pensando alla prova. Aveva tutta l'aria di essere un'idea della McGranitt... ma si ritrovò a considerarla azzardata, sperò solo che si sarebbero dovuti allontanare troppo, dopotutto pensò, non per niente era chiamata Foresta Proibita.

"Non posso crederci!" Hermione continuava a ripeterlo a Harry, che si era rassegnato all'idea di doverla sopportare almeno per i venti minuti di tragitto "Portare gli studenti nella Foresta! E di notte! Potrebbe succedere..." "Hermione non succederà niente, Hagrid ha messo in sicurezza l'area" lei lo guardò agitata, ma rimase in silenzio, mentre camminavano a fianco degli altri studenti. Erano ormai nel folto degli alberi, e una piccola folla si era raccolta. Notò la professoressa Paciock, ritta in piedi davanti a loro, scrutandoli in cerca di volti mancanti. Quando tutti furono arrivati Hermione riconobbe i volti di tutti i suoi compagni, incuriositi e turbati almeno quanto lei. "Innanzitutto formate i gruppi prestabiliti, così procederemo alla prova. Per questa sera non eseguiremo tecniche avanzate, ma un breve percorso a esercizi, forza" li esortò. Hermione si guardò intorno, cercando i suoi compagni, lei era l'unica Grifondoro. Erano in totale trenta studenti divisi in sei gruppi da cinque, dove erano inseriti ragazzi delle diverse Case. Il suo era il Gruppo 3, mentre Ron era capitato nel 5, Harry nel 6. Nott, Goldstain e Macmillan si unirono a lei, insieme a Orphelia Lloyd (Serpeverde). Avanzarono ancora un po', fino ad arrivare a una piccola radura, poi la professoressa indicò in direzione degli alberi "Tutti i gruppi dovranno riuscire a trovare il proprio numero. Su un albero contrassegnato troverete dei drappi, con i numeri dei rispettivi gruppi, da riportare indietro, la prova sarà conclusa solo quando avrete consegnato il numero. Questa sera non rimarremo a lungo, ma in seguito verrete sottoposti a prove più complesse. L'area per il momento è circoscritta" fece una pausa per scrutarli da dietro gli occhiali, stringendosi nel lungo mantello che indossava "Le lezioni servono a far si che impariate a muovervi in situazioni sfavorevoli o estranee come più opportuno. Detto questo ci sono domande?" Ernie alzò la mano "Ci è concesso l'uso di ogni mezzo?" chiese un po' scettico, e Hermione si ritrovò a sospirare, a volte sapeva essere più logorroico di lei, e ancora non avevano iniziato "Certo, ma questo non significa che non ci saranno penalizzazioni, come anche ricompense: per il gruppo che consegnerà per primo il drappo, verranno attribuiti quindici punti a ogni studente. C'è nient'altro?" chiese, ma questa volta nessuno rispose, e la professoressa diede inizio alla prova.

Si mosse con i suoi compagni, distanziandosi dagli altri, mentre a passò spedito avanzavano dritti in direzione nord. "Come faremo a tornare indietro?" chiese Nott "Dalla stessa strada..?" rispose Ernie "Dobbiamo segnarla" constatò risoluta lei "O non riusciremo a tornare" poi si avvicinò a un albero, puntando la bacchetta "Diffindo" incise una X a circa un metro di altezza, poi passò a uno più avanti "Chi ci dice che questa è la direzione giusta?" intervenne Orphelia "Non lo sappiamo, ma dobbiamo pur cominciare da qualche parte..." rispose per lei Anthony "D'accordo, ma facciamo in fretta" concluse Nott.

Proseguirono per un bel tratto sempre segnando i tronchi, ma si resero conto di aver raggiunto il limite dell'area sicura. Una striscia rossa luminosa correva davanti a loro segnando il confine. "Proviamo di qua" disse Hermione, dirigendosi a Est. Si sentiva fuori posto, senza i suoi amici, con delle persone che non conosceva, e con le quali doveva riuscire a collaborare. Anche gli altri sembravano smarriti, ma nonostante tutto cercavano di mantenere un atteggiamento rilassato. Nessuno si era imposto, piuttosto avevano trovato una sorta di equilibrio silenzioso. Lei continuava ad avanzare, finché non incrociò una delle sue X. "Abbiamo sbagliato... siamo tornati sulla nostra traccia..." Orphelia sbuffò, facendo svolazzare i capelli biondi, mentre Nott si fece avanti per controllare "Qui sono tutti segnati" disse "Qualcuno ci sta intralciando, hanno graffiato tutti i tronchi" lei si avvicinò all'albero più vicino, e vide una X, ma anche in quello a fianco, e quello dietro... "Avrei dovuto pensarci" si rimproverò, congratulandosi mentalmente con chiunque fosse l'artefice della loro disfatta "Eravamo andati a Nord, giusto?" chiese, con un barlume di speranza "Si" rispose piatto Ernie, e l'idea che si era formata nella sua mente ebbe spazio "Bene, allora andremo a Ovest, se di qua sono segnati gli alberi significa che è già passato qualcuno, perciò: né a Nord, né a Est troveremo qualcosa..." "Come...?" tentò di interrupperla Orphelia, che finora non aveva fatto altro che sbuffare "Guidami!" ordinò alla bacchetta, anticipandola. Immediatamente le fu indicato il Nord "O forse quelli che venivano da Ovest hanno segnato durante il cammino" ragionò Anthony "Finiamo di controllare la zona..." lei rifletté, e dopo un momento acconsentì "Va bene, ma sbrighiamoci, se non troviamo niente perderemo un sacco di tempo".

Il rumore dei loro rapidi passi copriva ogni altro suono. Sentivano solo i ramoscelli spezzarsi sotto al loro peso, Hermione seguiva Nott e Anthony, che facevano luce con la bacchetta. Nella zona Est non avevano trovato niente, e erano stati costretti a tornare sui loro passi. Chiunque avrebbe potuto precederli: quelli che venivano da Est non erano più lì, e probabilmente quelli che erano vicini all'area Ovest avevano già trovato i drappi. Uno schiocco attirò la sua attenzione "Aspettate" si fermò, in ascolto "Spegnete le bacchette" sussurrò, ma sapeva che sarebbe cambiato ben poco, solo il giorno prima splendeva la luna piena, e quella sera, nel cielo terso, illuminava la Foresta, con la sua forma quasi totalmente tondeggiante. Lei si mosse silenziosa, nascondendosi dietro un tronco, dalla parte opposta rispetto al rumore che continuava a sentire. Ora anche gli altri erano concentrati, e quando Hermione sentì il brusio di voci che si avvicinava notò i loro sguardi, spostarsi in direzione della squadra "avversaria". Erano ancora fuori dalla loro visuale e dalla portata delle loro bacchette, perciò rimasero in attesa. Sembravano provenire da Sud-Est, diretti nella direzione opposta. Attesero che si allontanassero e poi uscirono allo scoperto "Non siamo gli ultimi..." disse con tono sorpreso "Siamo ancora in tempo" gli altri annuirono decisi, e si rimisero in subito marcia.

Spazio autrice

Cari lettori, eccomi qui. Aspettavo da tempo questo capitolo, dove go introdotto anche nuovi personaggi. Visto che scrivo da smartphone e sono dannatamente ostinata, non posso proprio aggiungere il cast, che necessita il computer. Perciò premetto che quando ci saranno nuovi personaggi aggiungerò il cast alla fine del capitolo. Questa volta ne approfitto anche per vecchie mancanze... Chiudo lo spazio autrice e vi ringrazio, continuate a votare e commentare!

Cast:

Aidan Turner ~ come zio Malachi
Paige Turco ~ come zia Cassiopea
Taylor Hill ~ come Imogen
Francisco Lachowsky ~ come Cassian
Pyper America Smith ~ come Orphelia
Jemima West ~ come Astoria

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