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⚜️ Capitolo 2 ⚜️

  
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Dopo essersi lasciati gli Inferi alle spalle insieme al loro sovrano alquanto bipolare, i due ragazzi decisero di tornare immediatamente nel palazzo di Ipno.

Quest'ultimo era partito quella stessa mattina insieme agli altri due fratelli per andare a far visita a Nyx, che ormai non vedevano più da molto tempo.

Jungkook però si era rifiutato categoricamente di andare con loro e questo causò grande dolore al cuore della madre, che l'aveva aspettato pazientemente per tutti quei mesi.

Ma al castano non importava dei sentimenti degli altri, in quel momento l'unica cosa che voleva fare era distruggere il Portale.

Jungkook spalancò con forza le porte in legno bianco della stanza in cui era custodito lo specchio inattivo e senza prestare attenzione alle parole del fratello maggiore, cominciò a percorrere la scalinata.

« Per l'amor del cielo, vuoi calmarti?» sbuffò Taehyung, stufo di andargli dietro e con il fiatone per la corsa appena fatta.

Ormai usava le sue ali per fare tutto, anche un minimo passo e per questo il suo corpo non era più abituato all'esercizio fisico, anche se restava lo stesso tonico. D'altronde lui era il dio della seduzione e del desiderio!

Jungkook roteò gli occhi per il comportamento del fratello che gli stava portando solo distrazioni e si fermò sul posto, per ascoltare le parole del biondo.

« Cosa vuoi adesso?» replicò, incrociando le braccia al petto e spostando il peso sul piede sinistro, continuando a scrutare la figura sottostante.

« Vuoi davvero, e dico davvero, farlo?» gli chiese Taehyung per la centesima volta in quel giorno, causando un sospiro da parte del castano.

« Ancora con questa storia? Quante altre volte dovrò risponderti di si? Andiamo hyung, stai cominciando a diventare pesante!»

Il biondo sbuffò per la risposta acida del fratello e appoggiò la schiena su una delle due grandi colonne di marmo poste nella stanza.

Jungkook levò con cautela la gemma azzurra dalla tasca dei suoi jeans e la rigirò con eguale premura fra le dita.

Ammirò come la luce del tramonto, ormai giunto alla sua fine, si riflettesse in tutte le squadrature della pietra e ne risaltasse ancora di più la bellezza.

Messa in quel buco nel camino di Yoongi perdeva tutta la sua unicità, ma incastonata nella fessura del Portale era tutta un'altra storia.

Prima di compiere quell'azione però, Jungkook si voltò verso il fratello intendo ad ammirarsi le unghie.

« Ti conviene allontanarti, questo coso potrebbe scoppiare o prendere fuoco!» lo avvertì, scuotendo leggermente il capo per spostare il ciuffo castano dalla fronte.

« Cosa farai appena incastonerai la pietra?» gli chiese Taehyung, preoccupandosi delle azioni del fratello minore.

« Salterò dentro il Portale!» gli rispose convinto Jungkook, alzando le spalle e avvicinandosi alla cornice.

Nella mente del fratello passò solo una frase "questo è uscito di testa" e quasi gli cascò la mandibola per la sorpresa. Davvero voleva farlo?

« C-cosa? Sai che così ti tufferai verso la tua fine, vero?»

Una risata amara fuoriuscì dalle carnose labbra del castano, divertito dal tono preoccupato del fratello.

« Non puoi sapere cosa ci sarà dopo il Portale una volta distrutto, quindi non preoccuparti. Se mai dovessi rimanere incastrato in una qualche dimensione alternativa, ti manderò una cartolina.»

Sentite quelle parole la voglia di prendere a pugni il Dio degli incubi crebbe ancora di più dentro il biondo, che però si trattenne per evitare una lite insensata.

« A questo punto fa come vuoi, ma poi non venirti a lamentare con me.» affermò lui, ritornando ad ammirare la sua manicure perfetta fatta qualche giorno prima in un salone a Bangkok.

Jungkook gli lanciò un ultimo sguardo, accertandosi che fosse ad una dovuta distanza di sicurezza e poi con cautela sollevò la gemma, incastonandola con poca gentilezza nella fessura della cornice.

Inizialmente non successe niente, il Portale si attivò come sempre senza riportare gravi danni e questo stupì il castano, convinto di essere stato ingannato dal fratello.

« Perché non succede nulla?!» urlò arrabbiato, passandosi freneticamente le mani fra il ciuffo chiaro e respirando affannosamente.

« Cosa...» mormorò Taehyung, assistendo all'attacco d'ira improvviso del fratello e all'accensione del Portale.

Jungkook alzò senza pensare la mano destra e la richiuse in un pugno, pronto a scagliarlo contro la dura e fredda cornice, capace di sfregiargli la pelle.

Però si fermò, quando lo specchio cominciò velocemente a perdere colore e a diventare sempre più nero, creando circonferenze bianche che partivano dagli angoli e si riunivano al centro.

Il ragazzo si stupì e abbassò velocemente la mano, affascinato dalla trasformazione che stava avvenendo sotto i suoi occhi.

Un ghigno malefico si dipinse sulle sue labbra, che non passò inosservato agli occhi del fratello, che rabbrividì.

Non aveva mai visto Jungkook ridotto in quello stato e con tale rabbia dentro. Era come se fosse cambiato da un giorno all'altro.

Quando il minore vide che lo specchio stava cominciando a solidificarsi e a tornare di vetro, si girò verso il biondo e con tutta la calma del mondo affermò:

« Ci vediamo fratello!»

Mise velocemente piede dentro la cornice e attraversò il Portale, che inghiottì la sua figura e subito dopo si frantumò in tanti piccoli pezzi, riempiendo le mura della stanza con il rumore del vetro.

Le labbra di Taehyung si schiusero per lo stupore e quando vide le scaglie di vetro volargli contro, si accasciò a terra e avvolse le ali attorno al suo corpo, come protezione.

Alcuni piccoli frammenti sporcarono di rosso le candide piume bianche del Dio, che cominciò a maledire in tutte le lingue del mondo il fratello.

Udì dei veloci passi calpestare il vetro sparso sul pavimento e poi una voce profonda pronunciare il suo nome con tono non tanto gentile.

Il biondo deglutì rumorosamente e si preparò ad ascoltare le urla isteriche della figura difronte a lui.

☾—————☽

Il corpo di Jungkook toccò terra così velocemente che al castano sembrò di essere stato appena schiacciato da un masso gigante.

Il suo viaggio all'interno del Portale era durato si e no alcuni minuti, giusto il tempo di trovare la meta giusta in cui spedirlo.

Era sicuro che ormai quell'aggeggio fosse finito nella discarica e che non sarebbe stato più un problema per lui, così sorrise vittorioso.

Si fece leva con gli avambracci sull'umido terreno e si alzò, strofinando successivamente il tessuto dei suoi jeans ricoperto da tanti fili d'erba.

« Non potevo cadere che ne so, su un materasso?» si lamentò, osservando il capo ormai macchiato dal prato verde. Odiava l'erba, specialmente d'inverno e con quelle temperature gelide.

In realtà c'erano molte cose che odiava, ma l'erba era una delle più importanti.

Lasciò perdere i suoi jeans e alzò lo sguardo, guardandosi intorno in cerca di qualche cartello o insegna.

Niente.

Era circondato solo da una folta vegetazione, che non lasciava trasparire nessuna strada o luce.

L'unica fonte di illuminazione rimasta era la Luna, che in quella fredda notte di Gennaio splendeva più che mai.

Jungkook sbuffò e seguendo il suo istinto da creatore di sogni, seguì il respiro delle persone dormienti che sembrava provenire da est.

Si incamminò fra gli alberi del bosco, inciampando e imprecando qualche volta, e appena riuscì a scorgere un cartello posto su una lunga strada buia, sorrise.

« Seoul, preparati a ricevere gli incubi migliori!»

☾—————☽

« Jimin, ti ho già detto un centinaio di volte che sono capace di tornare a casa da sola, non c'è bisogno che mi accompagni ogni sera.» si lamentò Haeun con il suo migliore amico, che stava camminando al suo fianco.

Il grigio infilò le mani nelle tasche anteriori dei suoi pantaloni di tuta e sorrise per il broncio assunto dalla più bassa, che a causa del freddo aveva la punta del naso arrossata.

« Ed io ti ho già detto un centinaio di volte che mi fa piacere accompagnarti e che non bisogna mai camminare per strada da soli, specialmente la notte.»

« Cosa mai potrebbe accadermi?» chiese sarcasticamente lei, aggiustandosi meglio la spallina del suo zainetto rosso.

« Non so, magari un mostro potrebbe uscire dal cassonetto del supermarket e tirarti giù con se nel suo mondo o-»

« Ammettilo che vieni a prendermi ogni sera solo perché speri di far colpo su Lena.»

« Guarda che non è affatto vero!» esclamò offeso, mettendosi la mano sul cuore. Lo sguardo indagatore di Haeun però mise immediatamente fine alla sua piccola recita.

« D'accordo, Lena è una bella ragazza e molto gentile ma non è per quel-»

Jimin non finì di parlare che un grande urlo terrorizzato proveniente dalla palazzina sulla loro destra lo ammutolì.

« Cos'è stato?» sussurrò intimorito, voltandosi verso l'amica che in quel momento stava fissando una stanza al terzo piano.

Una figura, una figura maschile, era ferma davanti la finestra che scrutava il paesaggio circostante.

A causa del buio e dei lampioni quasi fulminati, Haeun non riuscì a interpretare ogni dettaglio del suo viso ma un particolare alquanto strano non le passò inosservato.

Gli occhi di quel ragazzo erano rossi. Di un rosso così forte che in tutto quel buio sembravano essere due sfere di fuoco luminose.

Ormai lo sguardo di Haeun era incatenato con quello della figura misteriosa e quando questa si mosse velocemente e sparì nel nulla, alla ragazza sembrò quasi di averla sognata.

« Hae, ci sei?» le chiese Jimin, sventolandole la mano davanti il volto e facendola riprendere da quello stato di trance.

« C-come?.... S-si, ci sono! Stavo solo pensando.» mentì lei, non volendo spaventare con il suo racconto l'amico, già abbastanza agitato per colpa dell'urlo.

« Su andiamo, eomma ci sta aspettando!» affermò poi, tirando per un braccio il ragazzo dai capelli grigi e dirigendosi verso la via di casa sua.

///

« Ciao Michi!» salutò Jimin, levandosi le scarpe all'entrata e regalando un sorriso alla più piccola.

« Ciao Chim, entra pure.» ricambiò con confidenza la sorellina minore di Haeun, che conosceva il ragazzo fin da bambina.

Lui le sorrise e le scompigliò velocemente la frangetta scura, ricevendo in cambio un mugolio.

Tutti e tre si diressero verso la cucina, dalla quale proveniva un buon profumo di carne e rosmarino.

« Oh, siete tornati. Buonasera Jimin!» esclamò Jisoo, la madre di Haeun, alzando il capo dai fornelli e salutando i due.

« Buonasera signora.»

« Allora, siete affamati? Dopo una bella camminata c'è sempre bisogno di una cena abbondante.» chiese loro la donna, continuando a girare il ragù in pentola.

« Moltissimo eomma! Il mio stomaco sta implorando cibo dalle sei di questo pomeriggio.» le rispose Haeun, massaggiandosi la pancia brontolante.

« Allora andate su a lavarvi le mani e venite a sedervi. La cena è pronta.»

☾—————☽

Jungkook continuò a girare inerme per le strade della capitale rumorosa, svoltando qualche volta nelle vie più isolate e infiltrandosi nelle camere dei dormienti, pronto a rovinargli il sonno.

Percepì il calmo respiro di una delle sue prossime vittime e sorrise, saltando sul davanzale della finestra di quest'ultima e alzando con facilità il vetro.

Si accertò che nella stanza non ci fosse nessuno sveglio e vi saltò dentro, stando attento a non produrre alcun rumore.

Le mani cominciarono a formicolargli per la voglia irrefrenabile di poggiarle sulla fronte della ragazza, che stava dormendo tranquillamente nel suo letto.

« Mmh vediamo cosa abbiamo qui.» mormorò lui, agitando le dita e poggiandole successivamente sulla calda pelle dell'altra.

In quel momento svariate immagini cominciarono a susseguirsi nella sua mente, mostrandogli le più remote e oscure paure della vittima sottostante.

Dai suoi pensieri riuscì a scoprire molte cose su di lei, dal nome alla scuola che frequentava.

Sollevò le mani e fece scivolare le sue scaltre dita sul ciuffo della ragazza, che spostò dolcemente.

« Oh cara Ashley, non immagini minimamente cosa sta per accaderti, vero?.... Beh, posso solo dirti che sarà abbastanza doloroso, come la tua paura di annegare!»

Dette queste parole, premette di nuovo le mani sulla pelle della ragazza e cominciò ad esercitare il suo potere, facendole comparire nella mente le immagini più terrificanti riguardanti la sua paura.

Le mostrò cosa si provava ad essere in balia delle onde e ad essere trascinata verso il fondo dalla corrente.

Le mostrò cosa si provava quando l'acqua le si insinuava nelle vie respiratorie e le impediva di prendere ossigeno.

Le mostrò come ci si sentiva quando si affondava lentamente verso il fondale ormai incapace di far alcun movimento.

Le mostrò cosa si provava a morire annegata.

Staccò contento le mani e si alzò dal morbido materasso, osservando come la bionda si contorceva a causa dell'incubo e come alcune gocce di sudore cominciarono a crearsi sulla sua fronte.

Percepì una forte fonte di energia irradiarsi nel suo corpo e ghignò soddisfatto.

La osservò fino a quando quest'ultima non si alzò di scatto, lanciando un urlo spaventoso e cominciando a respirare affannosamente.

Jungkook era ormai invisibile ai suoi occhi, visto che la ragazza era ancora sotto l'effetto del suo potere, e rise guardando la sua reazione.

« Davvero un classico!» esclamò, voltandosi verso la finestra e stupendosi di vedere due figure ferme sotto la palazzina.

Osservò affascinato la ragazza dai capelli corvini, che aveva puntato lo sguardo su di lui e sembrava non voler più andarsene.

Gli occhi di Jungkook si illuminarono ancora di più e il dio si leccò le labbra, attratto dall'aurea che emanavano quei due.

Aveva appena aggiunto due nuove prede alla sua lista e niente e nessuno sarebbe più riuscito a trattenere il predatore.

Angolo autrice:

BUON NATALE A TUTTI

Come state?? Queste vacanze stanno procedendo bene? Vi manca la scuola?

Se devo essere sincera, a me neanche un minimo😂. Sarà per questi mesi che sono stati troppo stressanti o per le mattine che sto trascorrendo a poltrire, ma la mia voglia di ritornare è pari a 0.

Penso che per voi sia lo stesso.😉

COSA NE PENSATE DEL NUOVO CAPITOLO?
Inizialmente ero tentata di pubblicarlo molto prima, ma visto che Natale era ormai alle porte ho deciso di rimandare e aggiornare oggi, per farvi un bel regalo.

Spero vi sia piaciuto❤️.

Fatemi sapere i vostri pareri e i vostri scleri nei commenti, non vedo l'ora di leggerli.

Buone feste e godetevi questo Natale.♥️

Giada.💘

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