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⚜️ Capitolo 1 ⚜️

                       
                      ☾——————☽

Come quasi tutti i giorni, Jungkook stava ammirando silenziosamente il Portale.

Questo, formato da una grande cornice d'oro e posato in cima ad una scalinata, permetteva agli Oneiroi di distribuire i sogni, facendoli viaggiare per tutto il globo.

Aveva l'aspetto di uno specchio, che solo Ipno era in grado di trasformare in una porta spazio temporale.

Jungkook aveva sempre osservato i suoi due fratelli attraversare ogni giorno, a orari diversi, quella maledetta cornice. Il famoso Morfeo assumeva le sembianze della persona sognata, mentre lo sciocco Fantaso ricreava paesaggi e oggetti senza senso.

Lui non serviva. In fondo, a cosa servivano gli incubi? Avevano il compito di punire qualche moccioso che si rifiutava di mangiare i broccoli, oppure servivano a spaventare qualche adolescente dopo aver visto un film horror vietato ai minori di diciott'anni.

Questo, era quello che credevano e affermavano ogni volta Morfeo e Fantaso, con quasi sempre l'appoggio del fratello maggiore Ipno.

Ma Jungkook lo sapeva. Sapeva che anche gli incubi erano importanti per crescere e formarsi. Per lui non erano inutili!
E il più piccolo si era ormai stancato di sottostare ai comandi degli altri.

Pieno di ira cominciò a percorrere rapidamente la scalinata, facendo sbattere sulle piastrelle bianche come il latte un grosso martello, trovato nello scantinato della loro dimora.

Quando arrivò davanti il Portale cominciò ad accarezzarne gli angoli decorati da fiori d'argento, i papaveri... Già solo per quel dettaglio voleva ridurlo in frantumi.

Ma non lo fece. Continuò ad accarezzare ogni dettaglio e pietra incastonata nella cornice, come se fosse un cucciolo impaurito.

Ma il cucciolo non sapeva che stava andando in contro alla sua fine.

Jungkook alzò e scagliò con ferocia il freddo metallo contro la superficie apparentemente dura del portale.

Impiegò molta forza e questa si rivoltò contro di lui, scagliandolo contro la fredda parete di marmo sottostante.

« Ma cosa..» sussurrò lui sconvolto, massaggiandosi i gomiti doloranti e feriti.

Com'era possibile? Davvero suo fratello Ipno era stato tanto furbo da aver creato un portale indistruttibile?

Jungkook però non si arrese, convinto che quella sua caduta fosse dovuta solo allo scontro con la potente superficie spazio temporale, e che quel dannato aggeggio non fosse poi tanto resistente.

Calpestò uno ad uno gli scalini, percorrendo ad una velocità sovrumana la scalinata, tanto veloce che credeva potesse sgretolarsi sotto i suoi piedi.

Tirò indietro la spalla destra e con tutta la forza ed energia presente nel suo corpo, alzò il martello al cielo e lo direzionò verso il Portale.

« Fermo!» urlò una voce alle sue spalle, facendolo bloccare proprio mentre stava per colpire furente l'angolo in alto della cornice.

Jungkook abbassò lentamente il grande attrezzo e si girò furioso verso Taehyung, conosciuto dagli dei come Eros, nonché suo fratello.

« Sei per caso uscito di testa?» urlò una seconda volta, guardando stupito il castano che da sopra la scalinata sembrava ancora più intimidatorio.

« Vattene Tae!» esclamò lui con tono aggressivo, voltandosi di nuovo verso il Portale e alzando per la terza volta il martello in aria.

« Davvero credi di distruggerlo con quello?» gli chiese ironico Taehyung, alzando un sopracciglio e indicando con l'indice l'attrezzo, lasciandosi scappare una piccola risata.

Jungkook udite quelle parole schiuse leggermente le labbra e abbassò lentamente l'oggetto, appoggiandolo verticalmente vicino la sua gamba.

« Tu sai qualcosa, vero?»

« Oh fratellino, io so molte cose!» affermò modestamente il biondo, facendo comparire un ghigno saccente sulle sue sottili labbra ritenute petali di rosa da tutti i suoi pretendenti; ragazzi e ragazze.

« Non ho voglia di scherzare Tae! Se non te ne fossi accorto sto cercando di distruggere il Portale dei nostri fratelli!» gli fece notare Jungkook con tono seccato e massaggiandosi le tempie con una mano.

« Okay, okay! Non ti hanno mai raccontato la storia del Portale?» gli chiese stupito Taehyung, facendo comparire le sue ali e spiccando il volo fino a raggiungere la cima della scalinata.

Il castano dissentì con il capo, lasciando cadere a terra il martello che produsse un gran boato all'interno delle quattro mura colorate di bianco perla.

« Si narra che fin dalla notte dei tempi, questo potente specchio giacesse sul fondo dell'Oceano Atlantico. Un giorno, un fortissimo maremoto scatenato da Poseidone riuscì a trascinarlo fino alla riva della vostra caverna, ormai inutilizzata. Jin e Yoongi lo trovarono e decisero di portarlo qui a casa, logicamente prima che voi raggiungeste la maggior età per distribuire i sogni. Lo portarono a cospetto di nostra madre e insieme al suo aiuto riuscirono, in un modo a me sconosciuto, a trasformarlo in un Portale. Crearono due pietre incantate, capaci di prendere il controllo della porta spazio temporale. Una venne affidata al più saggio, l'altra al più insolente. Adesso ragiona un po': Se Jin possiede la pietra per attivarlo.. » Taehyung si bloccò, per far continuare Jungkook che rimase in silenzio per tutto il racconto.

« Yoongi possiede quella per distruggerlo!» affermò a gran voce il castano, lasciando che un ghigno comparisse sulle sue morbide labbra.

Lanciò uno sguardo carico di malizia al Portale, come se volesse avvertirlo che presto sarebbe arrivata la sua fine.

« Beh, che ne dici di una bella passeggiata negli Inferi?»

☾——————☽

« Sei proprio sicuro di volerlo fare?» gli chiese Taehyung, cercando di mantenere il passo veloce del castano, che stava scendendo velocemente le scale degli Inferi.

« Si!» esclamò convinto, sbuffando per la lunghissima rampa di scale che si estendeva sempre di più.

« Ricordami di dire a Yoongi di far montare un maledetto ascensore invece di queste scale! » disse Jungkook con tono duro facendo scappare però una piccola risata all'altro.

« Jungkook! Perché vuoi distruggere il Portale? Sai che renderai difficile l'invio dei sogni agli esseri umani! Molti potrebbero restare senza.» gli fece notare Taehyung, ritornando subito serio e facendo comparire per una seconda volta le sue ali.

Non ottenendo nessuna risposta, decise di sorvolare il fratello e bloccargli il passaggio, posizionando i due ammassi di lisce piume bianche da una parete all'altra, formando una barriera.

« Rispondimi!» gli ordinò il biondo, sbattendo un piede sullo scalino e producendo un grande eco all'interno della struttura.

« Non mi importa se qualcuno resterà senza sogni Tae! Non mi importa se qualcuno soffrirà sapendo che non sognerà nulla appena chiuderà gli occhi. Voglio far provare a tutti la sofferenza che ho dovuto patire io in tutta la mia dannata vita.Voglio solo vendicarmi!» gli ringhiò in faccia Jungkook, spaventandolo per il tono usato.

Taehyung osservò i suoi occhi e si stupì quando vide le sue iridi scurirsi ancora di più, diventando nere come la pece. Quello era un chiaro segno che stava facendo sul serio e che non si sarebbe fermato davanti a nulla.

Jungkook lo scostò malamente, facendolo sbattere contro la ringhiera delle scale e continuò convinto la sua discesa, fino a toccare l'ultimo scalino.

Il biondo che non aveva alcuna intenzione di lasciarlo andare da solo, nonostante il suo cattivo comportamento continuò a seguirlo e a stargli dietro.

Fortunatamente il palazzo di Yoongi si trovava in superficie, rispetto agli Inferi, e così i due si risparmiarono la vista di tutte le anime in pena che circolavano per le mura di lava solidificata.

Però le loro urla erano udibili e i loro pianti riuscivano a farti venire il mal di testa per la forte intensità. Jungkook si chiese come facesse il fratello maggiore a resistere giorno e notte con quel fracasso.

Passarono sul lungo ponte di ferro, che si estendeva sopra il regno sottostante, e arrivarono davanti le grandi porte di marmo nero, all'apparenza fredde ma al tatto incandescenti come la lava.

Due guardiani, o meglio due spiriti senza corpo rivestiti da due tuniche nere lunghe fino a terra, chiesero con voce spaventosa chi osasse disturbare il Dio dei morti.

« I suoi due fratelli; Eros e Fobetore!» annunciò loro Jungkook senza battere ciglio, mentre Taehyung alle sue spalle osservava intimorito le cavità oculari vuote dei due.

I due guardiani spinsero le porte e diedero il libero accesso ai ragazzi, facendoli entrare all'interno del palazzo composto solo da marmo e lava solidificata. Si intonava abbastanza con gli Inferi.

Stranamente appena misero piede nel largo corridoio, tempestato da fiaccole accese, non udirono più gli urli delle anime in pena. Ecco come faceva Yoongi a resistere.

Quando si trovarono davanti l'entrata della sala principale, Jungkook abbassò le maniglie di entrambe le porte ed entrò, con Taehyung al suo seguito.

Il castano sbuffò, ritrovandosi davanti il fratello maggiore mentre se la spassava con una donzella rapita sicuramente da qualche villaggio circostante.

« Hyung, sei sempre il solito!»affermò, avvicinandosi al divano dove il ragazzo dai capelli corvini era sdraiato semi nudo.

« Guarda, guarda! I miei due fratellini sono passati a trovarmi. C'è qualche motivazione in particolare? Per caso è morto qualcuno? Aspetta, se fosse morto qualcuno me ne sarei accorto...» disse lui, passandosi l'indice e il pollice sopra il mento e guardando verso il soffitto.

« Devo chiederti una cosa! In privato.» gli rispose Jungkook, voltandosi verso la ragazza dai capelli rossi che era rimasta in piedi a fissarli per tutto il tempo.

« D'accordo!» esclamò Yoongi, alzandosi dal divano e indossando una maglietta bianca. Poi si voltò verso la ragazza e con nonchalance, dopo averle sorriso amorevolmente, le spezzò il collo.

« Era proprio necessario?» sbottò scioccato Taehyung, che aveva sempre odiato i modi rudi e il cuore di ghiaccio del fratello.

« Oh Taehyung-ie, per caso ti duole il cuoricino ad assistere a queste scene forti? Sai che odio gli umani!» gli rispose Yoongi con tono infantile, dirigendosi verso lo scoppiettante camino che illuminava tutta la sala.

Jungkook assistette alla scena senza battere ciglio, visto che anche lui non sopportava gli esseri umani, che avevano sempre da ridire sul suo potere.

« Cosa devi chiedermi?» gli domandò il maggiore, osservando curioso il suo fratello preferito.

« Devi darmi la pietra per distruggere il Portale!» gli rispose lui, andando dritto al punto senza troppi giri di parole.

Yoongi lo guardò per un attimo stupito ma poi scoppiò in una fragorosa risata che fece innervosire il castano.

« Perché mai dovrei farlo? Sai che conseguenze causeresti?» gli chiese, con un sorrisetto stampato sulle labbra.

« Si, lo so! Ed è proprio quello che voglio fare. Voglio ridurre in frantumi quel maledetto specchio e far rimanere le persone senza sogni, così ogni sera potrò infiltrarmi nel loro sonno e vendicarmi per tutte le volte che non ho avuto la possibilità di farlo!».

Yoongi lo ascoltò in silenzio per tutto il tempo e lo stesso fece Taehyung, sempre meno convinto della riuscita del suo piano.

« Per quanto provi ribrezzo verso i mortali, sarebbe un peccato distruggere quel Portale. Non posso dartela!» esclamò il corvino, più serio che mai.

In quel momento l'occhio di Jungkook cadde sul marmo del caminetto, nel quale erano incastonate varie gemme di ogni forma e colore. Una pietra in particolare catturò la sua attenzione; era ovale, scavata leggermente all'interno e di un turchese brillante.

L'aveva già vista da qualche altra parte!

Lui conosceva quella pietra. Era quella che Jin usava per attivare il Portale, solo di diverso colore!

Si avvicinò lentamente al camino, cercando di sembrare il più rilassato possibile, mentre con i palmi delle mani cominciò a tastare il marmo.

« Davvero non vuoi aiutare il tuo fratellino preferito? Oh andiamo Hyung, pensa un po'! Non ti piacerebbe vedere tutti quegli sciocchi umani soffrire ogni notte a causa degli incubi? Non ti piacerebbe vederli piangere dalla disperazione? A me si, molto!» disse, provando a distrarre il corvino, che si massaggiò le tempie stanco e che posò poi lo sguardo a terra.

Jungkook infilò le unghie nella fessura in cui era incastonata la pietra e con un piccolo sforzo, riuscì ad estrarla.

« Non te la darò! Non posso. E adesso andatevene! Ho altro da fare.» ordinò loro Yoongi, allontanandosi dal camino e dirigendosi verso un'altra stanza, lasciando che i due fratelli tornassero in silenzio verso l'uscita guidati da altri guardiani, vivi.

Una volta usciti dagli Inferi, Jungkook estrasse dalla tasca anteriore dei suoi pantaloni la pietra e se la rigirò fra le mani.

« Sai che Yoongi ti ucciderà, vero?» gli chiese stupito Taehyung, osservando come la luce del tramonto accarezzasse la gemma.

Un ghigno furbo comparve sul viso sfacciato del minore, che si girò verso il fratello e con tono divertito esclamò;

« Prima deve trovarmi!»

Angolo autrice:
SORPRESA SORPRESINAAAA!
Ormai Phobetor mi ha presa così tanto che non resisto tre giorni senza pubblicare qualcosa.

È una bella cosa però, no?😂

In questo primo capitolo il personaggio di Jungkook viene presentato per la prima volta segnato dalla rabbia e dalla brama di vendetta contro i suoi fratelli e come lo chiama lui, quel maledetto Portale..

Nel corso della storia torneranno a galla parecchie cose, che vi permetteranno di capire ancora di più il perché di tale odio da parte del corvino.

Il secondo personaggio a fare la sua comparsa è Taehyung, il bellissimo Dio dell'amore che prova a far ragionare Jungkook ma purtroppo, essendo a conoscenza della sua caparbietà, si arrende dopo poco.

Secondo voi Yoongi ucciderà il nostro Fobetore?😂

Come vi è sembrato questo primo capitolo? Fatemelo sapere qui sotto!❤️

Vi mando un bacio e ci vediamo al prossimo aggiornamento.💓

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