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Pensieri vari di una storia che si ripete...

Io mi continuo a dire, sarà stato un caso o no se Hitler ha cominciato ufficialmente la sua famosa "caccia agli ebrei" proprio nel 1942?

Chiunque sicuramente di voi si chiederà perchè, che c'entra con tutto questo, che c'entra con la storia di Oppenheimer e io vi rispondo che c'entra eccome se no.

Beh, tanto per cominciare, vi vorrei anticipare e ricordare che Julius Robert Oppenheimer religiosamente era un ebreo, onde per cui quel che di più avesse potuto provare Hitler in suo serbo era esattamente una certa pura invidia, la gelosia non lo abbandonava anzi semmai lo assaliva più che mai.

L'ennesimo fatto che lo piantava in asso era proprio questo, già questi non gli andavano a genio per la ricchezza pecuniaria e beneficiaria, per il prestigio di cui profondamente a pieno godevano e dei privilegi affidati loro da una certa sorte bendata che, tuttavia, di giorno in giorno li accompagnava.

Infatti, molti ebrei godevano per fino di cariche importanti fino al giorno prima dell'avvento nazista, quel fatidico evento elettivo tenutosi ovviamente al Bundestag (Parlamento tedesco, per chi non lo sapesse) del 1933 e l'efferatissima seguente "notte dei coltelli", seguita poi a sua volta ancora e solo un po' più in là dall'altra famigeratissima "notte dei cristalli" poichè attuata solo la famosa notte del 9 novembre 1938. 

Molti di questi erano ricchi commercianti, dottori, avvocati, gioiellieri, professori universitari, solo per farne esempi alcuni e via dicendo.

Diversi tra loro avevano belle case e tanti beni, gioielli e auto, si dedicavano all'alta moda e a passatempi super costosi dato che se lo potevano anche permettere, tra cui la musica visto che il pianoforte può entrare e fortemente in questo.

Erano persone quindi anche abbastanza colte, piuttosto lo erano e tra questi vi erano anche tanti intellettuali e "VIP", spesso già particolarmente noti.

Vi erano attori, filosofi, sociologi, fisici, astronomi, psicologi e persino donne tra costoro che praticavano il culto di Javé come siamo soliti anche indicarlo.

Posso farvi un esempio?

Walter Benjamin, è uno tra questi anche se certamente tra i più sventurati e ora vi dico perchè.

Walter Benjamin era uno dei più importanti e più affascinanti studiosi della nota scuola di Francoforte, anche diversi centri ebrei chiusero in seguito al bando delle fatidiche Leggi Razziali sempre del 1938 che isolava così i seguaci di Davide dalle molteplici opportunità che in principio permetteva loro come d'altra parte un po' tutti i cittadini di appartenere a una comune società, la tedesca poi.

Fortunatamente, anche se solo in periodo di guerra o come credo di ricordare e spero bene, gli intellettuali di quel centro non andarono al "macero".

In seguito alle persecuzioni successive alle Leggi Razziali che tra l'altro avevano imposto anche la stella gialla a sei punte per coloro che praticavano la religione considerata inferiore per eccellenza come segno distintivo, fecero andare meglio i fatti di coloro che venivano ormai considerati nonchè i soli reietti di una società prettamente ariana e per cui razzista nel vero senso del termine.

I visti clandestini iniziarono col crescere e col diffondersi a vista d'occhio in tutti i Paesi caduti sotto al Terzo Reich, anche loro sono stati fortunati nell'ottenerli e così lasciarono la loro Germania per "volare" dritti via verso il Nuovo Continente.

Si stabilirono così a Philadelphia, sempre se non sbaglio però, dove riaprirono la loro Scuola.

Tra questi vi erano Horkheimer e Adorno, Fromm e tanti altri, solo per ricordarne i più producenti.

All'appello mancava proprio lui, Walter Benjamin.

Che fine avrà fatto mai costui?

Questi era morto suicida per pura e nonchè mera fatalità, si era mosso troppo tardi e altrettanto tardi era giunto in Portogallo in attesa di uno sbarco che non sarebbe mai avvenuto visto che i porti avevano già chiuso i battenti e i tedeschi erano ormai prossimi alla sua cattura.

Hannah Arendt è un'altra che vedrà la luce abbagliante della fiamma ardente dalla fiaccola sorretta nella possente mano della Statua della Libertà a New York e siamo alla filosofia.

Audrey Hepburn, come promesso ecco le donne ed ecco le attrici, queste ultime due erano state prigioniere dei Crucchi ma presto scampato il percolo totalitario e libere lasciarono l'Europa per un'altra realtà, questa veramente non visse solo e tanto l'America come via di salvezza dalla mano nemica ma anche come riscatto di successo, lo stesso della vita stessa comunque e comunque quella fu un'esperienza che la segnò a vita (la stessa malattia non solo fisica ma soprattutto psicologica che la perseguitava ora) visto che la diva difficilmente si riprese dalla forte anoressia che le capitò di affrontare.

Ella a dire il vero, visse più in altre zone d'Europa, in realtà fu persino assai in un'Italia ormai libera dai fascisti degli anni '60 (in effetti parlava perfettamente bene la nostra lingua) seguì poi l'Inghilterra e qui vi rimase fino alla sua fine avvenuta per cancro nel 1993.

Un altro è Albert Einstein ed ecco che arriviamo alla fisica ma con lui ve ne erano tanti altri, Bohr e Thompson sono due nuovi esempi.

Per finire, Oppenheimer, appunto sì ma lui non era europeo di nascita essendolo solo per le origini tedesche che recava in sangue però comunque sia era ugualmente un ebreo.

Erano istruiti, quindi vediamo come lo erano.

Anche lui lo era, vedete l'infamia di chi stava al Vertice come ardeva e rodeva?

La bomba atomica fu esattamente lo scaccomatto decisivo per l'austriaco e se solo fosse vissuto per un altro poco avrebbe disprezzato ancora di più e chissà se non l'ha fatto ugualmente da anima mirante verso un nuovo altrove.

Tutto ha avuto inizio precisamente nel 1942 quando a Berkeley nacque il famoso Progetto di cui Oppenheimer ne sarà capo.

Inizialmente riluttante, alla fine accettò, dentro vi erano i fisici sopracitati e tanti altri tra cui suo fratello, Lawrence e anche Enrico Fermi che arrivò all'anticamera del risultato, anche questi fuggito via dall'Italia per alquanto simili motivi (poichè però politici) di chi l'aveva fatto e i precedenti altrettanto.

Se solo, Hitler avesse visto il duplice esito che ne seguì e non solamente questo, di come la Germania poichè alla bomba atomica non solo non vi arrivò prima ma neppure dopo per quanto sconfitta dal conflitto ve ne fosse uscita.

Dicevano che costui non era morto per davvero dato che il suo corpo non era mai stato trovato.

Negli anni '60 e più precisamente dal 1962 in poi, in occasione e dopo il fatto passato come alla storia sotto il nome di "Processo di Norimberga", si aprì persino un qualcosa e tutto si mosse a partire dalla nazione vincitrice per eccellenza e pure l'astrofisico ne ebbe l'onore di tutto questo, nel bene e nel male che poi ne fu, lo ebbe per lo stesso.

Questo fece iniziare le famose indagini di ricerca dato che si diceva e, in primis, sospettava che il dittatore non fosse realmente morto nè per mano propria nè tanto meno altrui, se solo così fosse stato lo si sarebbe saputo di già.

Avrebbe fatto la fine di Mussolini se solo fosse caduto in mano all'Armata Rossa il famoso giorno del 9 maggio 1945, cosa che ovviamente poi non fu.

Ora, la dannata quaestio sta difatti che insinuavano sul fatto che è vero che scomparve ma non era finito nell'aldilà.

Secondo alcune tesi o come sempre qui si diceva, il così noto come 29 aprile corrente anno, sarebbe fuggito via verso l'Argentina.

Ora, quale ipotesi potrà mai essere vera?

Comunque sia, infine, quella sul suicidio tornava sempre a essere la più plausibile e veritiera, non a caso è questo che continuano a sostenere i libri di storia e scolastici compresi, questi ultimi soprattutto.

Sarebbe bello anche solo pensarne o se non addirittura scoprirne un esito alquanto poi diverso.

Tuttavia, il mistero (o almeno credo) ancora incombe e sarebbe bello aspettarsi un "What If?" della situazione hitleriana.

Per finire vorrei aggiungere una cosa, non dimentichiamo che anche però le due bombe atomiche hanno causato una Shoah, la Shoah non è solo ebraica ed una storia che si ripete e arciripete, quest'anno al completo perchè c'è lo Stato di Israele la sta rivivendo tuttora.

L'abbiamo vista in Ucraina e oggi due anni or sono, non dimentichiamo che anche Zelesky è un ebreo.

Ecco che tutto ritorna e aveva ragione Vico a dire che la storia è fatta di corsi e ricorsi e questa è storia, anche questa lo è eccome se lo è.

Tutto questo ve l'ho scritto semplicemente per ricordarvi dell'Oscar che ricade e stranamente quest'anno promuove un film molto affine con la ricorrenza di cui tutti noi ne siamo un po' a conoscenza ovvero quell'evento tanto atteso che passa per Giornata della Memoria.

In occasion of the Oscars Night, in occasion of Memory Day.


NOTE DELL'AUTRICE:
Tuttavia, che ne pensiamo?
Sopra la foto del film e volete, potete gustarvi il tutto con questa bellissima canzone a tema...

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