L'ultima cosa che ricordo è che quella specie di ombra mi aveva buttato nel mare. E poi niente buio totale. Mi ritrovai su una spiaggia. I miei vestiti erano stranamente asciutti. Indossavo ancora la mia camicia da notte, adesso un po' strappata per via della caduta nel mare. Mi girai e vidi che dietro quel immenso mare blu,c'era una foresta. Mi alzai,ancora dolorante,e mi incamminai nella foresta
Non sapevo bene da quanto tempo stessi camminando ma sembrava che fossero passate all'incirca due ore. La foresta sembrava tutta uguale. Stessi alberi. Stessa grandezza,stesso verde. Ah,ecco,sembrava che tutto quanto fosse di colore verde. Anche la terra era un misto tra il verde e il marrone. Non sapevo bene dove stavo andando ma qualcosa mi diceva che dovevo continuare a camminare. Ad un certo punto sentì dei rumori di passi che si dirigevano verso di me. Incominciai a correre più veloce che potevo. I rami mi graffiavano la faccia e le gambe ma io continuai a correre finché non capii di essere abbastanza lontana. Ero stanca e dolorante per i graffi. Mi sedetti vicino ad un albero e incominciai a respirare pesantemente. Sentii che le mie palpebre si stavano facendo pesanti e che si stavano per chiudere...ma non c'era tempo per riposare,mi trovavo su un'isola di cui non sapevo nemmeno come ci fossi arrivata... Cioè in realtà lo sapevo come ci ero arrivata: mi ci aveva portato quella specie di ombra,ma mi sembrava una risposta abbastanza insensata,così decisi di scartarla. Mi alzai e incominciai a camminare di nuovo in quella foresta. Ma dopo circa dieci minuti ricominciai a sentire quei rumori di passi. Incominciai a correre,e a correre finché non sbattei contro qualcosa o qualcuno. Quel qualcosa (o qualcuno) doveva essere molto forte o forse ero io che correvo troppo veloce comunque caddi a terra sbattendo la testa molto forte. Appena alzai la testa mi ritrovai di fronte la persona più bella che avessi mai visto in vita mia. Era un ragazzo: alto,magro,faccia regolare,naso dritto,capelli biondo cenere e occhi di un verde così intenso che facevano invidia alle foglie degli alberi. Subito mi alzai in piedi mantenendo sempre una certa distanza dal ragazzo misterioso.
《Beh,Wendy Darling,pensavo che ci avresti messo di meno a trovarmi》disse il ragazzo.
《C-chi sei tu?e come fai a sapere il mio nome?》chiesi io un po' impaurita
《Come chi sono?》disse il ragazzo《Pensavo di essere famoso sulla tua terra》continuò lui《comunque sono Peter,Peter Pan》
E da questa frase rimasi completamente a bocca aperta.
Peter Pan. Quel Peter Pan. Il Peter Pan che leggevo hai miei fratelli,Peter Pan l'eroe dei miei sogni. Mi ripresi dai miei pensieri e notai che il ragazzo,cioè Peter Pan, mi sta guardando.
《Ma se tu sei Peter Pan》dissi io《noi ci troviamo sull' isola che non c'è?》
《Esattamente,Wendy》mi disse.
E dopo quella frase l'unica cosa che ricordo è il buio totale