Quando mi svegliai vedevo ancora tutto buoi,ma sentivo di non essere più in quella foresta,ma in uno spazio chiuso. Avanzai con le mani,e toccai due sbarre. Come pensavo.
Ero in una gabbia.
Ma chi mi ci aveva portata?
Ripensai all'ultima persona che avevo incontrato.
Peter Pan.
Strano dirlo,pensai. Non poteva essere stato lui. Da quello che avevo letto sui libri che parlavano di lui,Peter Pan era un ragazzo buono,simpatico,divertente,talvolta orgoglioso ma talvolta anche gentile. E tralasciando il fatto che fosse bellissimo,forse la permanenza in quell'isola non era tanto male. Ad un certo punto sentii dei rumori di passi. La persona che era entrata aveva aperto la porta che si trovava lontana da la gabbia in cui stavo io. E,infatti tutta la stanza fu travolta dalla luce,e così io potei vedere la persona che era entrata.
Peter Pan
Pensavo fosse venuto a salvarmi,ma il sorrisetto che aveva stampato in faccia diceva il contrario. Si avvicinò a me e si inginocchio' alla mia altezza. Mi fissò con i suoi grandi occhi verdi finché non parlai:
《Mi hai portata tu qui?》chiesi
《Sei bella,intelligente,che cosa ti manca Wendy Darling?》disse lui
《Magari la libertà o un po' di cibo》
《E sei pure sarcastica,mi piaci》affermò lui
《Chi sei tu?》chiesi io,sapevo già la risposta ma non ne ero tanto convinta.
《Pensavo di avertelo già detto》disse lui con una faccia fintamente sorpresa《Sono Peter Pan 》
《Il vero Peter Pan non si comporterebbe in questo modo》
《E tu che ne sai di com'è il vero Peter Pan》rispose lui
Avrei tanto voluto rispondergli,ma rimasi zitta,quel ragazzo mi metteva paura anche se tra di noi c'era un legame,ma questo l'avrei scoperto dopo.
Lui improvvisamente aprii la gabbia e mi disse:
《Vieni ti porto in un posto》
《Perché dovrei segurti?》
《Hai altra scelta?》
《No》sussurai io

Stavamo camminando da almeno un'ora. Non sapevo dove stavamo andando,Peter non me lo aveva detto. Così spinta dalla curiosità gle lo chiesi:
《Dove stiamo andando?》
Lui non mi rispose allora gle lo richiesi:
《Peter,dove stiamo andando?》
Niente,lui mi ignorava ancora. Allora,siccome mi ero stancata del fatto che lui mi stesse ignorando,mi misi di fronte a lui e gli schiocchiai due dita in faccia:
《Terra chiama Peter,mi senti?》
《Mi dispiace informarti che non siamo sulla terra ma sull'isola che non c'è 》disse,finalmente,lui.
《Fa niente,la mia domanda era un'altra. Dove mi stai portando?》
Fu allora che notai che eravamo arrivati all'ingresso di una grotta.
《Per arrivare al posto in cui devo portarti bisogna attraversare questa grotta. Prima le donne》disse lui mostrando la grotta con movimenti delle mani
Quella grotta mi metteva paura. Aveva una forma tipo a teschio e molte liane intorno alle pareti,ma non volevo dimostrare di avere paura,così avanzai all'interno della grotta. Poco dopo mi raggiunse anche Peter .
Cominciammo a camminare. L'interno della grotta non era più bello dell'esterno.
Le liane avvolgevano sempre le pareti ma,nei punti scoperti,c'erano molti disegni:
Uomini,lupi,lupi che mangiavano uomini. Quest'ultimo disegno mi mise molta paura e cominciai a pensare che magari in quella grotta ci fosse un creatura mostruosa.
E questo pensiero mi procurò un brivido lungo la schiena.
Subito dopo mi resi conto che non sentivo più Peter
Mi girai e Peter non c'era. Lo chiamai ma lui non mi rispose.
Mi stavo preoccupando .
All'improvviso sentii un rumore.
Un ruggito.
Incominciai a correre,ma qualcuno mi fermò il polso. Mi girai e mi ritrovai di fronte a l'essere più spaventoso del mondo.
Un lupo. Denti lunghi,orecchie appuntite e occhi rosso sangue.
Gridai
Il lupo lasciò il mio polso.
Mi buttai a terra,presi la prima cosa che mi capitò sotto mano e gle la puntai contro.
Improvvisamente il lupo scomparve e apparve Peter con un sorriso beffardo stampato in faccia.
Capii subito quello che era successo.
《Ti è piaciuto lo scherzo Darling?》
《CHE COSA TI È SALTATO IN MENTE?!》gridai io
《Dai è stato divertente》
《PER ME NON È STATO DIVERTENTE》
《Esistono diversi punti di vista》disse lui alzando le spalle《Comunque》continuò
《Siamo arrivati nel posto in qui ti volevo portare, benvenuta nel campo dei bimbi sperduti》