Parte 9
"Esprimi un desiderio!"
Un lungo soffio e un leggero odore di fumo mi arriva alle narici.
"Auguri, Angel!" La folla riunita festeggia la mia neo undicenne con urla e applausi.
"Auguri, tesoro." Le sue braccia mi circondano, mi stringono. "Che ne dici di aprire i regali mentre ci occupiamo della torta?"
"Hai sentito, Caterina? Ora dei regali!"
Mia figlia e il suo gruppo di amiche si riversano nel salone, rumore di pacchetti passati di mano in mano.
"Ci penso io alla torta, Judy. Vai dalla festeggiata." Dana mi toglie dall'impaccio.
"Grazie. Alex? Hai voglia di fare qualche altra foto?"
"Ho praticamente la memoria intasata, posso usare il tuo telefono? Dopo le scarico sul PC."
Lo sfilo dalla tasca dei jeans e glielo porgo.
"Mamma! Mamma, vieni!"
"Arrivo! A cosa devo tutto questo entusiasmo?" Rido alla sua euforia.
"Caterina mi ha regalato un lettore mp3 bellissimo, ci sono anche le cuffie che si illuminano!"
"Non ti chiedo se ti piace." Alex al mio fianco, ride alla sua stessa battuta.
"Dustin, non scappare!"
Il marito della mia migliore amica è l'unica figura maschile in questo marasma di donzelle.
"Andavo a recuperare una birra, tesoro. Lo so già che cosa mi aspetta."
Il nostro programmatore di fiducia, senza di lui non so proprio come faremo.
"Il computer di Caterina, con la playlist, è in camera di Angel. Per favore, fai la tua magia. Per te va bene, festeggiata? Zio ti programma l'mp3, così stasera sarà pronto."
"Sìì! Grazie, zio Dustin!"
"Cos'altro hai ricevuto?"
"Leira mi ha preso dei trucchi FA VO LO SI! Dopo ci possiamo truccare?"
"Non vedo perché no. Cos'altro?" La mia ragazzina parte con l'elenco, elettrizzata dalle mille attenzioni ricevute.
"Grazie a tutte, ragazze! Certo che con tutto quello che ti hanno regalato... il mio non lo vorrai più!"
"Certo che lo voglio!"
"Dopo la torta. Sento un profumino!"
Dana ci raggiunge, trasportando il dolce della festa.
"Posso averlo adesso?"
Ha spazzolato il piatto in due secondi netti, non posso che riderne.
"Va bene. Aprilo con cautela, è molto fragile."
Il rumore di carta stracciata, un coro di stupore.
"Un cellulare! Ragazze, guardate!"
Vengo presa un po' alla sprovvista, quasi cado all'indietro quando la mia ragazzina impatta contro di me.
"Grazie, Mamma, sei la migliore."
"Zio Dustin te lo ha sistemato, è pronto da usare!"
"Grazie... grazie a tutti!"
Le adulte alle mie spalle si commuovono, le sento correre ad abbracciare la festeggiata.
La nostra famiglia allargata, non so come farei senza di loro.
Karen arriva verso la fine della festa, quando ormai le amiche di Angel e Cate sono tornate ognuna a casa propria. Decidiamo di improvvisare una cena fatta di pizza e avanzi.
"Se vanno avanti così, consumeranno quel povero telefono in meno di un giorno. Vado a scaricare le foto."
"Grazie, Dustin."
Quattro donne, i rispettivi calici e qualche pettegolezzo. La mia cucina si tinge di rosa.
"Judy, sto aspettando ancora il resoconto sull'uomo del mistero."
Mi va di traverso il vino e prendo a tossire.
"Non dirmi che anche tu hai avuto il piacere di conoscere la new entry!"
Karen ribatte al mio posto.
"Mi sento esclusa. Voglio i dettagli!"
Contavo su Dana, invece anche lei mi tradisce.
"Mi dispiace, Dana, ma c'è ben poco da raccontare."
Non termino la frase che le altre due spione, le fanno un quadro generale della storia.
"Tornerà!" Karen non demorde.
"Non credo. Gli uomini come lui quando dicono una cosa la fanno e Jack ha praticamente detto addio alla terapia."
"Non sto dicendo che tornerà per le sedute, anche se, da quello che ho visto, qualcun'altra non guasterebbe. Tornerà per te."
Alzo il viso verso il soffitto.
"Non fare così. Gli piaci, non ho dubbi. Era al pari di uno zerbino quando è uscito dallo studio. La colpevolezza fatta a persona."
"Non ci avevi detto nulla sulle crisi. Forse è meglio così. Mi ricordo in che stato ti riducevi le prime volte. Non è salutare!"
"Secondo me, ti piace."
"Danaaa!"
Come può giungere a certe conclusioni.
"È, o era, un paziente. In ogni caso, non ci potrebbe essere nulla tra noi, sarebbe eticamente scorretto."
Uno strano silenzio cala tutto attorno a me.
"Si può sapere, adesso, che cosa c'è?"
"Dana, ci hai preso. Se le cose stanno così, ritratto su tutta la linea."
"Alex, anche tu? Ragazze, ma che vi prende?" Dove vogliono andare a parare.
"Judy, da quando Ben ci ha lasciato, ti sei unicamente concentrata su Angel e sui tuoi pazienti. Poi c'è stato..."
"L'incidente. Alex, puoi parlarne tranquillamente, me ne sono fatta una ragione, ormai. E quindi? Volete dire che ho sbagliato a riprendere in mano le redini della mia vita!"
"Judy, non sei più stata con un uomo!"
Karen mi sbatte la realtà nuda e cruda; come se non lo sapessi.
"E voi pensate che questo Jack potrebbe essere... non so nemmeno io come definirlo!"
Tanti saluti a una cena spensierata.
Mi sento sotto processo, in casa mia oltretutto.
Mi alzo di scatto.
"Non so nulla di quest'uomo. Voi non ci siete state nella sua testa. Io sì. Ci sono talmente tante emozioni represse che io stessa ho avuto paura. Volete un assaggio? Mi sono buttata in un groviglio di rovi spinati e sapete cosa avevo in mano per farmi spazio? Un dannatissimo coltellino, quando, invece, avrei avuto bisogno di un macete. Mi sono graffiata dentro la sua mente e tutte le volte che ho raggiunto una meta importante, mi sono ritrovata con la strada sbarrata. Una voragine si è aperta sotto i piedi e mi ha inghiottita. Mi sono ritrovata sola, al buio. La sua oscurità, il mio inferno." Annaspo. "Quindi scusatemi se non voglio una persona così problematica accanto. Al mio fianco. Vicino a mia figlia."
Non reggo, tutto questo non riesco a sopportarlo. Mi scosto dal tavolo e chiamo Ombra. L'agitazione che mi corre nelle vene, non mi permette di orientarmi nemmeno tra queste pareti così familiari.
"Scusate, ragazze. Esco un secondo in giardino, ho bisogno di una boccata d'aria."
Lascio andare la mia guida che libera, scorrazza per il cortile.
Le parole di Jack, le domande che mi ha ritorto contro, mi feriscono.
E tu chi proteggi, Judy?
Angel.
L'uomo che ha sostituito tuo marito, sta facendo un buon lavoro? Ti protegge o ti tocca salvarti da sola?
Stupido! Nessun uomo mi protegge. Io sono la donna e l'uomo di questa famiglia. A volte sono così stanca di dover ricoprire entrambi i ruoli. Ma non mi posso permettere di fare altrimenti.
Ottimo lavoro, Jack.
Ebbene sì, mi salvo da sola.
E sì, sono stanca di non essere salvata.
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