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Parte 32

Epilogo

Un mese dopo

Judy

È tutto pronto.

Vorrei prendermene il merito, ma il trasloco è stato un vero e proprio gioco di Squadra.

Impossibile, altrimenti.

"Pensi che sospetti qualcosa?"

Per una volta, non è Angel ad aver rischiato di mandare all'aria la sorpresa.

"Se qualcuno avesse tenuto la bocca chiusa..."

Alex si sente presa in causa.

"Dai, la maglietta di Snoopy era l'ultima cosa che mi sarei aspettata di trovare, tra le sue cose. Non potevo stare zitta."

Ciao, Snoopy!
Che ci facevi nel mio armadio?
Niente... Aiutavo a prendere dei cambi...

"Te la sei cavata per il rotto della cuffia!"

"Appunto, me la sono cavata."

"Ragazze, Josh ha parlato di due ore, giusto?" Dana spezza il battibecco. "Beh, ne rimane meno di una, prima che arrivino! Non vorrei fare la pignola, ma facciamo schifo! Puzziamo di sudore e"

"Hai reso l'idea, non continuare." Batto le mani per richiamare l'attenzione. "Ok, Angel, scrivi a Josh di prendere la strada più lunga, panoramica, trafficata della città. Alex e Cate, filate a casa, doccia, raccattate Dustin e tornate. Dana, ti sei portata un cambio?"

"Sì. Filo a lavarmi, così vi lascio il bagno libero."

Annuisco in risposta.

"Messaggio inviato... visualizzato! Mi ha scritto Karen, mezz'ora e sono qui."

"Perfetto. Vai a prepararti, appena esce Dana, tocca a te!"

Ce la faremo.
Se solo gli altri si dessero una mossa!

"Che cosa aspettate? Ci vediamo tra un'ora esatta!"

Dal rumore di passi affrettati, direi che hanno colto il messaggio.

Jack

Ci siamo già passati... una, due, tre volte!

Sono felice di rivedere, finalmente, New York.
L'ospedale cominciava a starmi stretto... Diavolo! Sono un uomo formato matrimoniale, quella brandina stava diventando il mio inferno personale!

Ma, adesso, ho una certa urgenza e questo girare in tondo sta portando la mia pazienza prossima al crollo.

"Fratellino, ti sei perso?"

"No, perché?

"Perché se svolti a destra un'altra volta, ci prendono per persone sospette, segnaleranno la targa alle autorità e ci troveremo la Polizia alle calcagna."

"Non me ne ero accorto."

"Riesci a parlare senza sbagliare strada?"

"Molto divertente! Tranquillo, l'ho preso." Cantilena, tutto contento.

Caccia una mano nella tasca interna della giacca e mi porge il cofanetto.

"Sicuro di volerlo fare proprio oggi?"

"Più sicuro che mai!"

Faccio scattare la piccola chiusura e l'anello mi lancia i suoi riflessi cristallini sul volto.

"Amelia ci raggiunge a casa di Judy. Ha detto di aspettarla, non vuole perdersi... Com'è che ha detto? La sua faccia da pesce lesso... Sì, ha detto proprio così!"

"Strega."

"Hai chiesto il permesso a Angel?"

"Volevo farlo, ma quando deve mantenere un segreto, gongola." Sorrido, mentre scuoto la testa al solo pensiero della ragazzina. "Sua madre l'avrebbe già beccata. Glielo chiederò oggi e se mi darà il suo benestare..."

"Pensi di riuscire a metterti in ginocchio o hai bisogno di una mano, nonnetto?"

"Fanculo. Dammi un mesetto e vedrai, chi è il nonnetto tra i due!"

"Un mese? Ma sentitelo! Ho visto una ottantenne col girello andare più veloce di te."

Cavoli, l'ho vista anche io, andava come un treno.

Riporto lo sguardo sull'anello appartenuto a nostra madre.

"Pensi mai a Mamma?"

"Spesso. Di recente, mi sono riscoperto quasi credente. Quando ti hanno portato fuori dalla scuola, sulla barella... Poi, quando mi hanno detto che eri entrato in coma... Mamma non ti avrebbe mai abbandonato."

"Mi sono chiesto un sacco di volte, se fosse fiera di me. Di te non ho mai avuto dubbi, ma sul sottoscritto..."

"Non sarei qui, se non fosse stato per te."

"A cosa serve un fratello maggiore?"

"E uno minore?"

"A fare il Testimone! Cos'altro? Quindi preparati, perché se Judy mi dirà di sì, dovrai portare lo smoking a lavare!"

"Ti voglio bene, J. E sì, sarei onorato di farti da testimone e..."

Lo guardo con un punto interrogativo stampato in faccia.

"... organizzarti l'addio al celibato! Ti devo una sbronza colossale!"

"Dammi un mese, solo un mese, fratellino!"

Grazie, Mamma, per avermi dato Josh.

"Siamo arrivati. Aspetta, ti aiuto a scendere."

"Ce la faccio, ce la faccio."

Spalanco la portiera e cerco di non dare a vedere lo sforzo immane che mi costa un gesto semplice, come quello di uscire da una cavolo di auto.

"Testone." Mi rimprovera anche.

"Acciughina."

Il mio equilibrio un po' instabile mi costringe a fare affidamento alla sua spalla.
Pochi passi e siamo alla porta.
Oltre, c'è tutto quello che mai avrei pensato di volere.

Una famiglia.
Una famiglia tutta mia.

Credevo che vedere Josh sistemato, mi sarebbe bastato.
Ho dovuto ritrattare su tutta la linea.

"Pronto?"

Confermo con la testa.

"Benvenuto a casa, Jack." Mio fratello sussurra quelle parole mentre apre l'uscio.

"Bentornatooo!"

Un coro di voci.
Un concerto di mani.

Sono tutti qui.
Alex con la sua famiglia, Dana, Karen e il suo ragazzino, Amelia sulla sua fidata Sally.

Tutti riuniti per... Me.

Alzo gli occhi al cielo; tentativo maldestro di celare le lacrime che mi appannano la vista.

"Tu... Tu lo sapevi!" Rimprovero la mia stampella umana.

"Piaciuto il viaggetto panoramico?"

Varco definitivamente la soglia, frastornato da tutte queste attenzioni. Mai avute così tante.
Sorrido a tutti; ringrazio con lo sguardo.

Ed eccole lì.
Le mie ragazze, ferme al centro della stanza, mi sorridono radiose.

E il resto scompare.

Basta un piccolo cenno e la biondina mi corre incontro.
Apro le braccia, appena mi raggiunge, e me la stringo forte al petto.

Fanculo il dolore.

"Piaciuta la sorpresa?"

"Molto. Hai un secondo da dedicarmi?"

"Certo."

Mi guarda curiosa mentre ci giriamo di schiena.
E le mostro il cofanetto.

"Posso? Cioè, sei d'accordo?" Sussurro piano.

"Davvero?" Sul suo volto si apre un sorriso incredulo.

Confermo con un cenno della testa.

"Sì, sì, sì... Mille volte, sì!"

"Avrò bisogno del tuo aiuto. Hai voglia di andare a chiamarla?"

Non faccio in tempo a finire, che la ragazzina si fionda tra le braccia della madre.

"Dai, Mamma. Vieni!"

"Piano, Angel! Cos'è tutta questa fretta?"

Pochi passi e mi raggiunge.
Bella, come solo lei sa essere.

"Ciao." Le poso un lieve bacio sulla guancia.

Vorrei proseguire, ma faccio un piccolo passo indietro.

"Bentornato."

"Grazie. Non dovevi darti disturbo... Josh? Penso che, alla fine, avrò bisogno di quell'aiuto."

Gli occhi di tutti, sono puntati verso di noi.

"Posso?" Non aspetto risposta e le sfilo le lenti scure.

Appena mio fratello mi raggiunge e mi aiuta a mettermi in ginocchio, parte un mormorio di stupore.

"Che cosa succede?" Judy è l'unica a non sapere.

Afferro il suo palmo e una scarica si propaga lungo il braccio.
Il suo tocco, la cura ad ogni mio male.

Le nostre dita si intrecciano di riflesso, senza pensarci.

"Judy." Appena sente che la mia voce arriva dal basso, il suo viso si apre in una espressione di puro stupore.

"Abbiamo sempre fatto le cose un po' al contrario... Almeno questa volta, vorrei partire con il piede giusto." Ingoio a vuoto. "Judy, i tuoi occhi mi hanno guardato come nessuno aveva mai fatto. Le tue mani hanno scavato a fondo, non si sono mai arrese. Mi hai visto per quello che sono e mi hai guidato verso un mondo che pensavo di non meritare. Mi sono sempre ripetuto che non era fatto per me... Mi hai fatto ricredere.
Ma questo mondo, senza di te... senza Angel, torna a essere vuoto, insignificante. Senza di te, non lo voglio.
Perciò te lo chiedo.
Permettimi di stare al tuo fianco, da ora in poi.
Permettimi di prenderti per mano.
Permettimi di essere i tuoi occhi.
Permettimi di mostrarti il Mondo e di colorarlo, insieme a te, di mille sfumature.

Judy Medley, mi vuoi sposare?"

Faccio scattare il cofanetto.

Dai suoi occhi iniziano a scendere piccole gocce salate.
Scavalcano le cicatrici e corrono lungo le sue guance.

Con la mano libera tocca l'aria, l'accarezza.
Appena mi trova, dedica la stessa premura alla mia pelle.

La vedo diventare piccola, davanti ai miei occhi.
Scende con i polpastrelli e traccia sentieri lungo il mio corpo.
Risale dalle braccia fino a toccare il piccolo scrigno tra le mie dita.

"È una piccola Aquamarina; apparteneva a nostra madre e, prima di lei, a nostra nonna. Quando eravamo solo dei ragazzi, voleva darla via, insieme all'anello che Josh ha regalato ad Amelia... Ci siamo opposti, non volevamo che sacrificasse gli unici ricordi che aveva della nonna. Ha deciso di conservarli, a una condizione: che li donassimo alle persone che il destino aveva in serbo per noi.

Ogni gesto che compirete, avrà come unico scopo il loro bene, la loro sicurezza, la vostra felicità insieme.

Sono sicuro che quella persona sia tu, Judy."

"Ti amo."

"E un sì?"

Annuisce.

"Le mie mani, i miei occhi, adesso sono tuoi. Guidami e descrivimi il Mondo, come solo tu sai guardarlo."

Guido l'anello, lo faccio scivolare, fino a quando raggiunge il posto che gli spetta.

I miei polpastrelli bramano la sua pelle. La divorano palmo dopo palmo, fino a raggiungere il suo collo perlaceo.

"Ti amo, Judy."

Annullo le distanze e lascio che i nostri fiati si incontrino, si mescolino, creino nuovi colori.

Sfumature che solo noi possiamo vedere.

Fine

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