Chapter 19.
Suonai il campanello.
Gwen venne ad aprirmi in pigiama e con una busta di pop corns in mano.
<< Cosa? É meglio per te che tu non sia venuta fin qui da sola a quest'ora. >> mi mise in guardia.
<< Ops. Ho una motivazione però. >> replicai.
Mi fece entrare e poi andammo in camera sua per spaparanzarci sul letto mentre guardavamo Harry Potter e il calice di fuoco.
<< Spara. >>mi esortó lei.
<< Cameron si è dichiarato. >> la informai con finta indifferenza mentre rivolgevo la mia attenzione al film.
<< COSA?!?!? >> urló stoppando la televisione per guardarmi negli occhi. Annuii per confermare e lei emise un urletto stridulo.
<< Lo sapevo! >> esclamó alzandosi in piedi e mostrandomi la sua danza della vittoria aka un oscillamento di braccia e gambe copletamente random, accompagnato da espressioni facciali simili a quelle di Taylor da ubriaco.
<< Raccontami tutto nei minimi dettagli, ora. >>
Le raccontai tutto della giornata finendo il discorso con un sospiro ed un sorriso da ebete degno di Cam.
<< Sono troppo felice! Devo chiamare Taylor. >> sentenziò prendendo il cellulare.
<< Cosa? Perché? >> chiesi non troppo stupita in realtà.
Lei arrossì di colpo ed abbassó lo sguardo.
<< Vedi... Un po' di tempo fa siamo usciti insieme ma ve lo abbiamo tenuto nascosto perché non era nulla d'importante. >> rispose imbarazzata.
<< Nulla d'importante? Santo cielo, Miller. Aspetti questo momento da anni. >> risposi entusiasta.
" Come sempre avevo ragione, babbana. "
* Avevamo ragione. Ti ricordo che siamo la stessa persona. *
" Si, purtroppo. "
<< Già. >> rispose lei assumendo la mia stessa espressione.
Dopo aver guardato il film uscii da casa di Gwen ed imboccai la strada del ritorno.
Il cielo era pieno di stelle luminose che incorniciavano il sorriso di Luna che vegliava sulla città.
Svoltai dietro un angolo per imboccare una scorciatoia. Mi incamminai a passo rapido tra le viuzze isolate.
Notai di essermi slacciata una scarpa così mi abbassai per riallacciarla per evitare una delle mie solite pessime figure.
Quando alzai gli occhi sussultai dallo spavento.
Un'ombra scura si nascondeva dalla pallida luce.
<< Chi é la? >> chiesi mostrandomi il meno spaventata possibile.
A passo lento un ragazzo uscì dal suo nascondiglio di tenebre.
<< Oh, ciao Matt. >> sospirai di sollievo.
<< Hey Marty. Cosa ci fai qui a quest' ora? >> chiese lui.
<< Sto tornando a casa, tu invece? >> chiesi io a mia volta sospettosa.
<< Emh... Avevo voglia di fare quattro passi. >> rispose.
* Ed io sono una top model... *
" Anche a me non mi convince ma va beh, meglio non fare troppe domande. "
<< Ma adesso torno a casa, se vuoi posso darti un passaggio, tanto sono di strada. >> aggiunse Matt avvicinandosi.
<< Oh si grazie. >> accettai volentieri per non farmela a piedi.
* Pigrizia portami via con te nel mondo dei materassi, dei libri e del Wi-Fi gratis.*
Salimmo sulla sua auto e partimmo verso il mio quartiere.
Arrivati a destinazione lo ringraziai e feci per uscire ma lui mi trattenne prendendomi dalla spalla.
<< Dovremmo uscire più spesso sai? Come ai vecchi tempi, oppure solo tu ed io. >> propose Matt.
<< Emh okay. Perché no? >> acconsentii.
* Perché stai con Cameron Ilpiùfigodelvillaggio Dallas? *
" Matt é solo un amico. "
* Ah lo spero per lui. *
Percorsi il vialetto di casa ed aprii la porta.
Entrai e la richiusi alle mie spalle.
Feci per salire le scale per entrare in camera mia ma ad un tratto la luce del salotto si accese.
Cameron era seduto su una poltrona e mi guardava con un misto di rabbia e preoccupazione.
<< Si può sapere dove sei stata? >> quasi urló.
<< Sei stato al buio per tutto il tempo? >> chiesi a mia volta.
<< Rispondi. >> sbottò.
<< Emh... Da Gwen. >> risposi avvicinandomi.
Cam si alzò dalla sua postazione.
<< Dannazione. Sei stata via tre ore. Ti avró chiamata non so quante volte ma tu non rispondevi. Sono uscito a cercarti ovunque ma non ti ho trovata. No cosa aspetta, sei tornata da casa di Gwen da sola? Al buio? A Miami? >>
* No sono tornata in sella ad un unicorno dall'Isola Che Non C'é... *
<< Mi ha riaccompagnata Matt. >> risposi sincera.
<< Matt? Espinosa Matt? >> chiese irritato.
<< No, Matt Damon. Ma secondo te? >> risposi ironica iniziando ad infastidirmi.
<< Cosa ci facevi con Espinosa? >> continuò a farmi domande.
<< Organizzavo un trekking. >> risposi alzando gli occhi al cielo.
<< Cam, ci siamo incontrati per strada e mi ha riaccompagnata. >> aggiunsi arrivando a pochi centimetri da lui.
<< É solo che mi preoccupo per te, piccola, non voglio che ti succeda qualcosa. >> sospiró cingendomi la vita.
<< Hey, le cose accadono, é inevitabile. Per quanto prestiamo attenzione a tenerci alla larga dai guai loro saranno sempre lì pronti a tenderci un agguato. Sta a noi riuscire a salvarci. Da soli é più difficile. Ma io ora ho te e tu ora hai me, siamo le nostre armi. >> dissi stringendomi di più a lui.
<< Da quando sei diventata così saggia? >> chiese cercando di smorzare la situazione.
<< Da quando é l'unico modo per cercare di non cadere a tal punto da non riuscirmi più a rialzare. >> risposi staccandomi dal suo abbraccio e guardandolo negli occhi.
<< Ti amo. E tu? >> chiesi sempre più convinta.
<< Dipende...Sono innamorato se quando ti vedo perdo un battito, se il tuo sorriso é la ragione del mio, se ti cerco anche dove so che non ci sei, se quando non stai con me sento un vuoto al petto, se la mia musica preferita è diventata la tua voce? >> rispose sorridendo.
<< Dipende. Se dico si cosa ci guadagno? >> dissi sfidandolo forse un pochino.
<< Tutto l'amore che posso darti. Anche se potrà essere pericoloso. >> rispose con voce dolce per poi baciarmi delicatamente.
<< Okay mi hai convinto. Voglio rischiare. >> ridacchiai sulle sue labbra.
Passammo il resto della serata a guardare qualcosa in TV abbracciati.
In realtà più che altro io guardavo la TV, lui si limitava a guardare me in modo inquietante caratterizzando il suo sguardo con un sorriso da ebete.
Ogni tanto mi giravo dalla sua parte e lui ogni volta mi baciava e mi stringeva sempre di più a lui, come se fossi sul punto di partire per un lungo viaggio o come se avesse appena subito una perdita e avesse bisogno di conforto.
Fu in quel momento che iniziai a capire.
Iniziavo a comprendere che la felicità sotto sotto esisteva, che si poteva scovare nelle piccole cose, nei gesti, nelle parole.
Ognuno trova la sua felicità in cose diverse.
C'è chi la trova nei soldi, nei lavoretti a mano, nei libri, nelle serie televisive, nel pericolo e c'é chi la trova in una persona.
Io l'avevo trovata in lui, nei miei migliori amici e nella musica.
I suoi abbracci, Dio, erano capaci di farmi sentire al sicuro come a casa. Ma forse era questo che stava diventando Cam per me: la mia casa.
Ma sarebbe durata? O per colpa di qualcosa o qualcuno avremmo dovuto rinunciare al nostro piccolo spiazzo di felicità nel nostro mare nel pieno di una tempesta di vita burrascosa?
Forse no, ma avvolte questo non importa. Per quanto possa durare, un minuto, un anno, un'eternità, la felicità bisogna tenersela stretta perché senza poi sarà dura, e si dovrà riuscire a galleggiare rimanendo con la sensazione di essere sempre sul punto di affogare.
Mentre mi perdevo nei miei pensieri sentii le palpebre farsi sempre più pesanti. Mi accoccolai meglio al mio ragazzo, non mi sarei mai stancata del fatto di poterlo ritenere tale, e mi lasciai cullare dalle note del dormiveglia.
Ero sul punto di lasciarmi andare.
<< Ti amo, amore mio. Non ti lasceró andare. >> sentii dire da Cameron in tono così basso da pensare inizialmente di essermelo immaginata ma poi lui mi baciò leggermente la fronte mentre continuava ad accarezzarmi i capelli e capii che quelle parole le aveva pronunciate davvero, rendendomi il sonno ricco di sogni.
N/A= Hi guys! Come va? Spero bene. Come state passando le vostre vacanze? Lasciatemelo nei commentininini.
Bene bene bene. Che ne pensate della storia? Vi piace? Avete delle ipotesi su quello che succederà?
Chi é L?
E George tornerà?
Riusciranno i nostri protagonisti a restare nel loro spiazzo di felicità?
Sono curiosa di sapere cosa ne pensate!
Grazie mille per tutte le views ed i voti, vi adoro, grazie di cuore.
Detto questo, Ave atque vale, Nephilim e alla prossima.
P. S= se sei favorevole ad un invasione di cupcake/gelati/cose gustose schiaccia la stellina arancione.
P. P. S= un'ultima domandina: secondo voi quale canzone potrebbe descrivere questa storia?
Se avete un'idea vi prego di scrivermela perché io sono un po'indecisa.
-MARTYXOXOXO
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