Prologo
Capelli biondi,occhi azzurri.
Magra,alta.
Bella,popolare,
Ammirata.
Una Barbie.
Oppure no.
Questa sono io.
La classica ragazza bellissima,stupenda,a cui tutti i ragazzi vanno dietro.
Intelligente.
Ma.......mi piace davvero essere così?
Mah,credo.......
Almeno,io non mi sento bella.
Gli altri,invece..
Ma gli altri chi sono?
Chi può decidere per me?
Io sono io e la mia vita è la mia vita.
Non credo di essere perfetta.
Non credo di essere dolce e simpatica.
Non credo di essere adatta .
Ecco,adatta è la parola giusta.
Chi dice che io non sia tutta questa perfezione e che magari fosse solo un'illusione?
Un'illusione che nessuno capisce,ma io capisco.
Capisco eccome.
Io so che questo è solo un sogno,che questo non è il mio posto.
Non sono adatta.
I genitori perfetti, gli amici perfetti, il ragazzo perfetto,la vita perfetta, io sono perfetta.
Non credo proprio.
Quante volte,nella vita, avrai sognato di essere bella,simpatica,intelligente, popolare,all'altezza delle aspettative?
Ecco,io sono una delle poche ragazza che non vuole.
Che non ha voluto,che non vuole e che non vorrà.
Mai.
È inutile.
Non sono la ragazza brava a scuola,la ragazza divertente, la ragazza che sa suonare 4 strumenti musicali, la ragazza che parla perfettamente 5 lingue, la ragazza che aiuta tutti,la ragazza perfetta .
Ma gli altri credono di sì.
E che fare,in questi casi?
Fregarsene di tutto e tutti e condurre la propria vita come si vuole?
Mah,le ipotesi sono tante,ma io,di certo,ho scelto la peggiore di tutte:
lasciar credere di essere così.
È dura svegliarti,la mattina,e capire che devi ancora fingere.
Perché è questo che faccio...............
Fingere .
Sempre e comunque.
È davvero dura.
Non ho molta scelta,in realtà.
-Tesoro della mamma,alzati!
Oggi avrai una giornata impegnativa:
Scuola,corso di Cambridge,corso di pianoforte,corso di tennis e nuoto!!
Su!In piedi!!!!-
Proprio un bel risveglio.
Tutto programmato,dal minuto in cui mi alzo,al minuto in cui mi infilo sotto le coperte,pronta a godermi le uniche ore in cui veramente sto bene.
Senza fingere.
Quando dormo,posso essere finalmente me stessa.
Anche se non è consolante,avere un quarto della tua vita ogni giorno in cui stai bene,e il resto.....beh,il resto è il resto e preferisco non pensarci.
-Ehi Miri!!-
-Ciao Miri!-
-Bella come sempre,Miri!
-Miri!-
-Ciao bella,mi sei mancata!-
In breve tempo fui travolta dalle urla dei compagni.....questa è la popolarità.
Miri.
Il mio nome che non è il mio nome.
Il mio nome è Marilina Charlotte Rachel.
Tre nomi.
No.Di certo,preferisco Miri.Più semplice.Come me, del resto.
-Ciao ragazzi!-
Sfoderai un sorriso smagliante e occupai i miei pensieri ripassando mentalmente la lezione di letteratura.
M'incamminai verso la mia classe,la 3°E.
Sì. Vado in terza.Media.
Ho tredici anni.
La vita di una ragazza,a 13 anni,dovrebbe essere migliore, almeno credo.
-Buongiorno professoressa!-
-Buongiorno ragazzi!
Oggi,come saprete, interrogo in letteratura!
Vediamo un po',ci sono volontari?-
In classe calò un silenzio di tomba.
Ma,essendo perfetta, io mi farò interrogare «per il bene dei compagni ».
Certo,per quegli stessi compagni che ti volteranno le spalle alla prima occasione.
Ma,a chi importa?
Tanto, io sono perfetta .
Alzai la mano e vidi gli sguardi dei miei compagni, sollevati.
-Benissimo Marilina Charlotte Rachel.
Inizia pure.-
Ovviamente la prof. deve chiamarmi sempre così.
Ma,a chi importa?
Io sono perfetta .
-Jacopo da Lentini nacque a Lentini,in Sicilia,nel 1210....
.............-
In breve tempo, ripetei la lezione senza tralasciare alcun dettaglio.
Un genio,direte voi.
No.
Dei genitori ossessivi.
Questa è la parola giusta:
ossessivi .
Ossessivi perché con 10- sono in punizione, perché a colazione mi fanno ripetere la lezione, perché in macchina passano il tempo ad interrogarmi,perché non mi fanno uscire se non ripeto la lezione almeno 20 volte.
Di certo, non me la passo benissimo.
Ma c'è qualcosa che ha attirato la mia attenzione:
Fabio,è il suo nome.
Fabio non passa la ricreazione e l'uscita a rincorrermi in cerca di un mio cenno o saluto.
No.
Lui legge.
Quanto lo invidio.
Lui che non viene calcolato,lui che ha il tempo di fare quello che vuole,quando vuole,se vuole.
E Luisa.
Luisa è la mia compagna di banco.Lei non crede che io sia perfetta,anche se non abbiamo mai avuto un vero dialogo.
Di tanto in tanto,alza gli occhi dal suo taccuino,dove disegna,e ci scambiamo un timido sorriso.
Li invidio.
Ma tanto,io,che problemi mi pongo?
Io sono perfetta.
«Non scappare da te stessa. Scappa dal mondo. Ha molto più senso.»
Me lo diceva sempre mia nonna.
Pensandoci,è vero.
Ma non ho mai smesso di scappare da me stessa,mai.
Non riesco a vedere quello che gli altri vedono.
La perfezione non esiste.
Nessuno è perfetto,si dice..e non c'è niente di più vero.
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