-Sam...- Doris aveva un sorriso fioco, ma era evidente che fosse contento della visita della migliore amica.
-Ciao Doris, sono venuta a farti visita.
-Grazie, sai, sono solo. E poi mi resta poco... ho una grave infezione a un coccio di vetro dell'auto che mi è finito proprio nel petto.
-Oddio...- non ce la feci e scoppiai a piangere davanti a lui che mi accarezzava i capelli dicendomi di stare calma.
-Lo so che abbiamo passato bellissimi momenti insieme, dall'infanzia all'adolescenza e ora guarda me e te: abbiamo 20 anni, io tra poco su questo pianeta non ne compierò più, ma tu devi rincuorarti, ricordarti che insieme saremo per sempre una squadra, da quando giochevano a baseball insieme...
-E quel torneo dove siamo arrivati terzi! Com'era esigente l'allenatrice, ci ha fatto saltare 2 lezioni perchè non eravamo primi.- sorrisi con alcuni singhiozzi che non riuscivo a trattenere. Sapere che Doris doveva scivolare così dalle mie mani mi creava tristezza dentro me, sentì qualcosa rompersi: il mio cuore. Poi si ricompose, e guardai il mio migliore amico con occhi diversi.
-Samantha, cosa c'è?- chiese squadrandomi.
-Niente, te lo dirò domani, un'ora prima della tua morte, prevista per le 17:10...- mi girai verso la porta e gli diedi un bacio sulla fronte.
-Samantha, ti prego, voglio darti anche io un bacio, prima di dormire da solo.- mi prese il collo, gli diedi la mia fronte ma lui alzò la testa e mi baciò in bocca. Mi lasciai trasportare e cercavo di volerla finire, ma il mio corpo non voleva. E così restai lì un'altra fatidica notte, mentre Doris russava.