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TNT-girl: prossimamente al cinema

"Quei quattro si faranno ammazzare".

Prima di quel momento Annabeth pensava che discutere con Percy fosse come parlare a un muro. Oh quanto si sbagliava. "Reyna, solitamente andiamo d'accordo e ti considero quasi come un'ancora di salvezza in mezzo a individui come Leo, ma a volte sei veramente intrattabile".

"Ehi, io sono proprio qu-" Il figlio di Efesto cercò di farsi valere, ma, come era prevedibile, non ci riuscì.

"Disse quella che ha sventrato l'intera scorta di manichini da allenamento". Tra le due ragazze volavano scintille, il che era ironico considerato che il figlio di Giove non era con loro; in ogni caso Leo avrebbe fatto meglio a tenere a mente di non intromettersi mai, e sottolineo mai, in un litigio tra ragazze, soprattutto se entrambe possono farti pentire di ogni tuo singolo errore commesso sin dalla nascita con un semplice sguardo. Annabeth fece un profondo respiro per non perdere il controllo: "Per l'ultima volta. Sappiamo che vorresti aiutare tutti quanti e che sei molto legata a Talia, ma le squadre seguono la formazione più strategicamente logica. Dopotutto Jason è il fratello di Talia e mandare degli arcieri alla ricerca delle cacciatrici mi sembra una mossa intelligente, tu non credi?"

"E come mi giustifichi la partenza di Hazel?" Sembrava di assistere a una partita di scacchi in cui i due re sono perennemente sotto scacco. "Avere un figlio degli inferi a squadra potrebbe risultare utile e prima che me lo chieda tu sei qui come ago della bilancia; un gruppo composto solo da semidei greci o solo da romani potrebbe esserci fatale, quindi è un bene bilanciare le diverse mentalità". Entrambe avevano perso la pazienza, ma fortunatamente per tutti quelli che si trovavano intorno, erano le persone più intelligenti ed efficienti dei due campi, quindi non avrebbero rovinato la missione per i loro battibecchi. Reyna sembrò pensarci su e rilassò le spalle tendendo una mano di pace all'amica: "Va bene mi arrendo. Stavolta hai ragione tu e mi dispiace per come mi sono comportata, deve essere per lo stress accumulato". Si bloccò un attimo indecisa se continuare o no: "È solo che..."

"So come ti senti". Non c'era bisogno che Reyna terminasse la frase. Annabeth sapeva bene quanto fosse difficile confidarsi con gli altri e le venne in aiuto: "Ci sono passata anche io. Ma devi capire che, per quanto tu possa provarci, non puoi essere ovunque". L'altra le sorrise riconoscente e le strinse la mano che le aveva appoggiato precedentemente sulla spalla. Stava per dire qualcos'altro, forse un ringraziamento, ma Nico le riportò alla realtà: "Mi dispiace rovinare questo momento toccante, ma stiamo camminando in questa foresta da ore e dell'amica di Grover non c'è traccia". Il satiro si fermò un secondo e poi lo squadrò da cima a fondo valutando chissà cosa: "Forse sarebbe meglio se tu non parlassi durante l'incontro...". Il figlio di Ade assottigliò gli occhi: "Non che mi dispiaccia stare lontano e non parlare ad estranei, ma c'è un motivo specifico dietro questa tua richiesta?"

"Ehm...ecco..." Grover iniziò ad arricciarsi i peli delle zampe con una manualità tale da chiedersi se fosse perennemente nervoso o se passasse il tempo a farsi le treccine: "Diciamo solo che è una persona molto sensibile. Ha bisogno di comprensione e di qualcuno che la consoli, soprattutto dopo quello che le è successo; in breve-"

"Stringi"

"Ma ho detto in breve!"

"S-t-r-i-n-g-i" Sì, decisamente Nico voleva finire in fretta per riconciliarsi con Will.

"Ok! In 'stretto': ragazzo musicista. Rivale amorosa. Alcol. Equivoci. Ragazza con le sue cose. Brutta fine".

"Ah la linfa. Causa della metà dei massacri del pianeta".

"La che?"

"La linfa. Sapete no? Essendo lei una ninfa non le scorre sangue nelle vene quindi giunti in quel period-"

"Leo!"

"Cosa?" Nessuno gli rispose mai, terrorizzati da cosa passasse nella testa di quel folletto iperattivo per pensare certe cose. Qui siamo oltre ai pensieri delle tre del mattino.

Ricapitolando avevano a che fare con una creatura estremamente sensibile e con problemi di umore, che passava la sua eterna vita a piangere isolata dagli altri.

"Quindi una specie di Mirtilla Malcontenta?" Tutti si voltarono verso Nico che si affrettò ad aggiungere: " È colpa di Wil-".

"Conosci Harry Potter?" Chiese Piper sorpresa.

"Prima Avatar e adesso Harry Potter?" Chiese Leo felice.

"Chi diavolo è Harry Potter?" Chiese Reyna confusa.

"FARÒ FINTA DI NON AVER SENTITO....Harry Potter" Urlò offeso Leo lasciando tutti con un'espressione confusa o, nel caso di Reyna, confusa alla seconda.

"Perché hai ripetuto Harry Potter?"

"Tutti stavano concludendo la frase con Harry Potter quindi ho deciso di aggiungere alla fine Harry Potter...Harry Potter".

"Ma adesso avevi già concluso la frase con Har-"

"Il prossimo che dice Harry Potter farà i turni di ispezione con Drew per un mese!" Come tener a bada un gruppo di adolescenti casinisti. Step uno: essere Annabeth Chase.

La ragazza si guardò intorno circospetta in caso qualcuno volesse sfidarla...ok, guardò in una sola direzione per vedere se Leo volesse sfidarla, ma lui se ne stava con le braccia dietro la schiena come un bambino al concerto di natale senza fiatare. "Bene, se ora potessimo concentrarci sulla missione, potrei dirvi che ho empatizzato un po' e, invece di perdere altro tempo a cercare, so come far sì che sia lei a venire da noi". Si sentì uno strano verso, come se un criceto stesse venendo strozzato; normalmente si sarebbero tutti girati verso Frank per chiedere spiegazioni, altrimenti avrebbero dato per scontato fosse lo stomaco di Percy e sarebbero andati avanti a fare qualunque cosa stessero facendo, lasciandolo a crogiolarsi nella fame. Ma, visto che nessuno dei due era presente, per ovvi motivi, optarono per la terza soluzione e si prepararono mentalmente per un altro scambio di battute del tutto senza senso. "E adesso che c'è?" Leo stava cercando in tutti i modi di tenere a bada le sue battute, tanto che la sua faccia sembrava stesse cambiando colore. "Hermione che consola Mirtilla Malcontenta! Ora ho visto tutto!" Si appoggiò al tronco di un albero per sostenersi a causa delle risate. Ora voi vi starete immaginando la scena con Leo in primo piano, bene, allargate un po' il quadro in modo da comprendere anche tutti gli altri: facce imbarazzate, esasperate, chi avrebbe voluto far finta di non conoscerlo e chi iniziava a interrogarsi sulla sua sanità mentale. Ecco, sentite il disagio di tutto ciò?

Nico alzò gli occhi al cielo. Lui faceva decisamente parte del penultimo gruppo, solo che il sentimento era perenne: "Davvero? Non puoi dire Harry Potter quindi passi a Hermione?" L'altro smise di ridere (ad alta voce perlomeno) sgranò gli occhi e rese le labbra una linea retta. Questo fece sì che il figlio di Ade ripensasse a quello che aveva detto e, dopo un attimo di realizzazione, esordì in un soave: "Merd-".

E fu così che nacque l'iconico duo che si vide al campo nel mese successivo. Avete presente il meme della sorella solare e colorata e di quella che odia il mondo, no? Ormai questa storia va avanti a meme e citazioni...

Piper tirò fuori da chissà dove una cartelletta da organizzatrice e fece una spunta con una felicità che non ti aspetteresti da una persona coinvolta in una missione suicida. C'era solo una spiegazione: era sicuramente il suo turno d'ispezione.

A Reyna bastò uno sguardo verso Annabeth per capire che avrebbe fatto meglio a fare un passo indietro e a tenere sotto mano la scorta di nettare. Infatti, di lì a poco, avrebbero assistito alla prima dimostrazione di potere sovrannaturale da parte di un figlio di Atena: l'esplosione. Annabeth troncò sul nascere ogni singolo tentativo di battuta con un solo sguardo inquietantemente calmo e Grover si trovò a pensare che: uno, Leo dovesse far evaporare il sudore che scenderebbe a qualsiasi persona normale nella sua situazione e due, forse dopotutto non era stato Percy l'artefice dell'esplosione al Monte Sant'Elena.

"Questo è il piano: la vita di questa ninfa è stata segnata dalla perdita del suo amore musicista? Proviamo a stanarla con la musica". Era una buona idea e anche se non avesse funzionato non ci avrebbero perso niente a fate un tentativo. Si ritrovarono tutti d'accordo e pronti a mettere il piano in atto, finchè il silenzio che seguì fece ricordare loro di un piccolissimo dettaglio.

"Ci sarebbe utile un figlio di Apollo".

Annabeth si arrese al suo destino e si voltò direttamente verso Reyna sapendo già che sarebbe stata lei la prima a parlare: "Formazioni più strategicamente logiche, eh?"


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