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S1 CAPITOLO 2: LA PROFEZIA

PERCY POV:

Scesi le scale per andare a fare colazione e avvertire Annabeth e Grover che eravamo stati chiamati a raggiungere il campo il prima possibile.
Mangiammo al volo la colazione di pancake blu con sciroppo d'acero preparati da mia mamma. Una volta finito, salutai mamma con un bacio sulla guancia abbracciai Paul e diedi un bacino ad Estelle.
Uscimmo di casa dopo che presi le chiavi della mia nuova macchina e andammo al campo.
Nel frattempo che eravamo in macchina, imbottigliati nel traffico newyorchese, raccontai ad Annabeth e Grover i motivi dell'urgenza.
"Quindi Rachael ha proclamato una profezia che riguarda chi ha partecipato all'ultima missione contro Gea, ma Nico non ha approfondito nient'altro?"
Mi chiese stizzita Annabeth, molto probabilmente delusa dal evidente incapacità del mondo di lasciarci vivere e andate al college come normali studenti universitari.
Lasciammo alle spalle, a fatica, il traffico di New York, sostituendolo con un sentiero di campagna che tagliava un campo di fragole che conoscevamo molto bene.
"Umh... casa dolce casa, non vedo l'ora di rivedere Juniper, è da un pò che non ci vediamo!"
Iniziammo a vedere all'orizzonte gli edifici che formavano il campo, qualche minuto dopo entrammo nel campo fermando l'auto, che attirò l'attenzione dei pochi residenti che si fermavano tutto l'anno.
Chirone ci raggiunse al galoppo con un'aria abbastanza stanca e stressata in viso.
"Ben arrivati ragazzi stavamo aspettando giusto voi, venite alla casa di Rachael..."
Chirone si formò un attimo, perso a fissare la macchina dubbioso.
Annabeth ruppe la sua concentrazione richiamando la sua attenzione "Chirone...!?"
"Giusto... la profezia" diede un ultimo sguardo alla camaro per poi partire al galoppo verso la tempio di Rachel con noi che lo seguivamo, raggiungemmo un gruppo ben assortito di persone, tutte con il viso preoccupato.
Raechael, Nico, Will, Piper, Leo, Calipso, Frank, Haizel, Reyna e Thalia che erano lì riuniti tutti in cerchio, ci salutammo al volo per poi rivolgere tutti la nostra attenzione verso Rachael.
"Allora Rachael cosa dice questa nuova profezia?"
Dissi questa frase rispecchiando la preoccupazione che trapelava dal volto di tutti i presenti.
Raechel giocò un attimo nervosa con le proprie dita prima di prendere fiato e attacare a decantare in modo solenne l'ultima profezia che le era stata conferita dallo spirito di Delfi.

"Gli eroi nemici principali di Gea riunirsi dovranno

Per accogliere gli angeli che dal cielo scenderanno

Gli angeli dannazione e Salvezza porteranno

Nuovi amicizie e nemicizie si formeranno

Dalle alleanze strette i destini dipenderanno

La ricerca degli arcani poteri essi insieme inizieranno"

La preoccupazione sul volto di tutti si fece ancora più cupa, lasciandoci sbigottiti in silenzio, fino a quando Annabeth non iniziò a parlare.
"Chirone hai qualche significato da dare ai versi della profezia?"
Per capirci se Annabeth chiede a qualcun'altro di chiarire qualcosa equivale a google o wikipedia che chiedono aiuto, se succede sai già che la notizia è davvero insignificante o davvero misteriosa e ben nascota.
Intuii che non ero l'unico ad avere stampato bene in testa questo concetto, visto che anche gli altri erano stupiti che Annabeth non attacasse subito in una spiegazione dei versi della profezia.
"No mia cara... ahime non so dare neanche io significato a questi versi..."
Chirone rispose con una faccia ancor più stressata di prima e con la mano che si accarezzava la barba in un modo stanco e nervoso, lasciandoci ancora di più nello sconforto e confusione.
"Quindi abbiamo dei versi ma non abbiamo nessuno spunto per capire che diamine significhino, se non che ancora una volta dobbiamo rischiare la vita per qualche altra seccatura di mostruosità che ha scelto proprio questo tempo per venire a sollevare problemi, senza lasciarci nulla su cosa dovremmo fare nello specifico!?... arghhh!!!"
Tirai fuori un po' di rabbia con le ultime parole, ma notai che era condivisa anche dagli altri membri di quella riunione.
Nico prese parola evidentemente per cercare di iniziare un discorso puntato sul ragionamento, piuttosto che sulle lamentele, anche se era ovvio che anche lui era stufo di come erano andati gli ultimi anni, costantemente in ansia e pericolo in missioni orrende, nelle quali avevano perso numerosi amici.
"Qualcosa di non troppo ambiguo c'è, gli eroi principali che hanno combattuto contro Gea siamo noi e siamo qui.
Il mistero princiaple che bisogna da svelare è in che modo bisogna intendere 'Angeli', chi o cosa sono e cosa vogliono.
Per il chi/cosa escluderei le figure presenti nel cattolicesimo, ma non credo neanche con angeli si intenda Thanatos o Cupido.
Per il cosa vogliono invece sembra che dovremo collaborare con loro per trovare qualcosa di antico e perduto.
Il vero problema sarà contestualizzare il tutto mentre il resto dovrebbe venire fuori da se."
Leo fu il primo a parlare, ovviamente, essendo sempre con la battuta pronta. "Già è troppo presto per noi perchè qualcuno si sia dato da fare per portare in grembo il nuovo messia hahah-ouch... Ahia! Cal."
Calipso tiro un pugno sulla spalla a Leo con la faccia rossa dal imbarazzo. "Scemo che battute fai, cerca di essere serio per una volta!"
Chirone, saggiamente, ruppe l'imbarazzo generale che si era generato con la battuta di Leo riportando il discorso sull'argomento principale.
"Quello che c'è di certo è che dovete essere voi a seguire questa missione, voi che siete stati gli eroi principali delle battaglie contro i giganti e Gea, ma finché non si trova il metodo di sbrogliare la matassa non si può andare da nessuna parte, dovrete aspettare, ma se per qualche motivo qualcuno avesse avuto un qualche tipo si visone che possa essere connessa a questi eventi, magari si potrebbe capirci qualcosa in più".
Chirone disse le ultime parole più come speranze, più che aspettarsi davvero una qualche soluzione effettiva al problema.
"Io ho avuto una visone stamattina... riguardava di un attacco a una base militare USA, da qualche parte nel mondo, ad opera di... qualcosa e questa... cosa stava hackerando i computer in cerca di informazioni militari TOP secret, solo che è stato interrotto e quando il monitor ha perso la connessione ai server militari, si è fermato su una pagina che conteva indicazioni su qualcosa chiamato Settore Sette e un progetto Under 0 ... e quello che è peggio c'era una mia immagine della mia patente con una scritta accanto che diceva, testuali parole, 'Ultimo erede del Capitano Samuel James Jackson'..."
Se l'umore non era già basso prima, di sicuro ci sarebbe andato ora, l'ultima cosa che ci mancava era il mettersi in mezzo a progetti militari Top Sectet Targati USA, ma la domanda a qui ovviamente non volevo rispondere arrivò da una attenta ai dettagli, come sempre, Sapientona di nome Annabeth Chase. " Percy quel 'qualcosa' che hai visto in sogno, perché non l'hai descritto!?... È l'unica parte che manca, apposta, di dettagli."
"Il fatto è che, nonostante le tante cose strane che ho visto fino ad ora, non so bene come descrivere quella cosa... all'inizio era un elicottero militare poi si è trasformato in una specie di robot alto quindici metri che faceva volare in aria carriarmati come fossero giocattoli sparando colpi di energia con armi sicuramente non mortali ne convenzionali, all'inizio ho pensato che stessi vedendo quello che la Foschia stava facendo vedere a dei comuni Mortali, poi mi sono reso conto che stavo guardando con gli occhi di un Semidio romano, visto che avevo intravisto lo stesso marchio che hanno i legionari sull'avambraccio... adesso invece mi ritrovo con questa profezia che parla di presunti "angeli" che scendono dal cielo e mi è venuto il dubbio che a dir la verità si stia parlando di qualcosa che non appartiene a q-questo mondo!?"
Sarei stato potuto prendere per pazzo, ma quello non era il classico automa in bronzo celeste o Oro imperiale che avevo già visto, non emanava un aria legata al mondo divino, e a giudicare dagli sguardi degli altri non era difficile ipotizzare che anche loro stessero iniziando a prendere in considerazione la cosa.
Reyna fu la prima a rompere il silenzio. "Quindi pensi che la creatura apparsa in sogno sia un'arma Aliena? Pensiamo davvero che il verso della profezia che recita: 'gli angeli dal cielo scenderanno' si riferisca quindi a degli ALIENI?"
"Non lo so Reyna, ma di una cosa sono sicuro, quella cosa che ho visto non emanava nessun potere divino o simile, e di solito, anche se sono in un sogno, mi accorgo della presenza di poteri divini in gioco, ma in questo caso non ne ho percepito alcuno. Mentre quando ho visto Festus per la prima volta ho subito percepito il potere del bronzo celeste e una presenza di magia tipica delle creazioni di Efesto e dei suoi figli."
La nostra discussione venne interrotta dal allarme che segnalava l'ora di pranzo.
"Andiamo a mangiare ragazzi, poi penseremo bene a come organizzarci". Chirone aveva una strana espressione negli occhi, ma era bravo a fare in modo che tutti tirassimo un po' il fiato e andassimo a mangiare anche se nessuna di noi aveva davvero voglia di farlo.
Mentre camminavo verso la mensa notai che Annabeth era rimasta indietro con Chirone e che stavano scambiando delle battute che mise allerta Chirone, cosa che fa solo in battaglia o quando deve andare contro la propria natura per nascondere informazioni, prima di liquidare il discorso e partire anche lui a galoppo verso la mensa, superandoci.

PENTAGONO:

ELLEN POV:

In una sala conferenze del Pentagono eravamo stati riuniti noi giovani ed esperti analisti in gran numero per presenziare a un meeting indetto d'emergenza.
Controllai in giro notando che tutti i migliori analisti degli USA erano arrivati apposta a presenziare a questo meeting indetto dopo l'attacco a una base militare USA in Qatar, classificandosi di conseguenza il tutto in una questione Top secret di massimo livello.
Mentre aspettavamo, intravidi anche il ministro della difesa in un angolo pronto a fare la sua entrata in scena.
Mentre mi davo una sistemata per rendermi un'attimo più presentabile, un ufficiale parlò.
"Signori e Signore, il Segretario della Difesa, Jonh Keller!"
Tutti si alzarono in segno di rispetto, subito dopo il ministro ci fece segno di accomodarsi prima di iniziare a parlare.
"Buon giorno a tutti, come immagino saprete, ieri alle 8:00 PM, ora locale, la nostra base militare è stata rasa al suolo da un attacco a sorpresa improvviso, leasciando al momento nessun segno di superstiti.
Non sappiamo chi o cosa, ma sappiamo il perché dell'attacco nemico.
L'obbiettivo era attaccare i server militari e sottrarre informazioni top secret, l'unico indizio lasciato è questo suono"

"Ora il motivo per il quale tutti voi siete qui è quello di dare un senso a questo segnale e dovrete farlo alla svelta, poiché l'attacco Hacker è stato interrotto e ci giocherei il mio posto da segretario che ci riproveranno, perciò buona fortuna e buon lavoro."
Finito il discorso del Segretario Keller ci portarono subito nella sala allestita per svolgere quel complicato lavoro di estrema importanza.

AIR FORCE ONE:

DA QUALCHE PARTE NEL CIELO SOPRA NEW YORK

Infiltrarsi e rimanere in incognito sull' AIR FORCE ONE, non è un compito da poco, ma non era mai consigliato abbassare la guardia, perciò i Servizi Segreti, a capo della scorta del presidente, erano in stato di allerta, a maggior ragione dopo che una base statunitense era stata attaccata da dei terroristi che nessuno aveva ne visto ne sentito arrivare.
Purtroppo per loro però, nessuno si aspettava che la spia che cercavano era proprio sotto il loro naso nelle sembianze di una radio portatile.
La radio infatti si trasformò in un robottino dall'aria pestifera che inizio subito a sgattaiolare attraverso A.F.O. , sfruttando perfettamente le distrazioni dell'equipaggio, fino a quando non si fermo poco lontano da una cameriera ferma alla porta dove alloggiava il presidente degli USA,
"Come la posso aiutare sig. Presidente?"
"Scusami cara, potresti portarmi un Ding Dong".
La cameriera si mosse verso un ascensore, abbassò lo sguardo e trovò il robottino diabolico che si era opportunamente ritrasformato nella radio, scesero verso il basso nel piano dei server e dei frigoriferi, la cameriera deposito la radio sopra un piano e andò a prendere i Ding Dong, dimenticandosene.
Appena la cameriera sparì dietro le porte dell'ascensore la radio riprese l'aspetto da robot e si mosse a passo svelto e sicuro verso i computer dei server militari, riiniziando l'hackeraggio.

PENTAGONO:

ELLEN POV:

Io e il mio team eravamo all'opera per identificare la provenienza del segnale Hacker, senza nessuno successo.
Il segnale era troppo complesso e potente per la maggior parte delle tecnologie militari al mondo, e dubitavo che qualcuno fosse riuscito a produrre un qualcosa di così complicato senza numerosi fondi, perciò i sospetti si riducevano saggiamente verso nazioni con enormi capitali e le conoscenze sufficiente per realizzare qualcosa di così complesso.
Stavamo per perdere le speranze quando lo stesso segnale ripartì dal nulla, lo localizzai più velocemente possibile per scoprire che era sull'A.F.O.
"Qualcuno qui! stanno attaccando di nuovo, dall'interno dell'Air Force One."
Un ufficiale si avvicinò allarmato e mi chiese i dettagli di quelle che stava avvenenedo
"Stanno sottraendo dati alla velocità della luce e allo stesso tempo installando un virus, dovete tagliare immediatamente le linee della rete altrimenti, non so cosa stiano rubando, ma lo faranno senza problemi."
"Signore chiedo il permesso di tagliare la rete dell'Air Force One" un soldato chiese all'ufficiale superiore.
"Accordato. Avvisate la sicurezza a bordo dell'A.F.O. che hanno un intruso a bordo"

AIR FORCE ONE:

Il robot era impegnato a digitare freneticamente sulla tastiera, passando da File a File, "SETTORE 7", "UNDER 0", e infine il file nominato "FALLEN STAR".
Una volta aperto il file il robot ebbe accesso a diverse informazioni su un certo Capitano Samuel James Jackson e sul suo Ultimo erede, il robot apri le informazioni legate all'ultimo campo, facendo apparire una scheda con le informazioni anagrafiche di Perseus Jackson, semidio figlio di Poseidone (dio del mare), affiliato al campo mezzosangue, Ultima posizione nota: New York, Long Island.
Quando il robot stava per selezionare altre informazioni, il segnale cadde, lasciando la schermata vuota, in preda a un attacco di rabbia il robot tirò una testata allo schermo, ma sentendo il rumore degli allarmi decise di nascondersi.
"ALLARME INTRUSO! ALLARME INTRUSO!"
Al suono degli alarmi gli uomini dei Servizi Segreti si divisero subito in due gruppi, il primo gruppo a protezione del Presidente, mentre il secondo andò verso la stanza dei server per trovare l'intruso e catturarlo, sfortunatamente però non trovarono nessuna traccia del clandestino.
L'Air Force One fece un atterggio di emergenza, dove c'era già un gruppo misto di militari e poliziotti ad attenderlo.
Il robot sfruttò le falle e le distrazioni degli uomini adetti alla sicurezza dle perimetro per sgattaiolare verso un macchina della polizia appena arrivata sulla scena.

Appena entrato in macchina il robot iniziò subito ad armeggaire con la tastiera del computer e a parlare con l'ufficiale di polizia in una lingua sconosciuta e incomprensibile, il tutto mentre gesticolava irritato.
L'immagine del computer tornò su quella del ragazzo di prima, Percy Jackson, e l'auto riprese a muoverssi a sirene spiegate.

LENNOX POV:

Mi svegliai dal sogno con Ebbs che mi fissava.
"Forza Lennox dobbiamo riprendere a marciare verso la prossima città, non possiamo fermarci."
Anche se ero ancora un poco stordito dai fatti sognati, diedi ascolto a Ebbs e accantonai per il momento quelle visoni.
"Ok, muoviamoci"
Era da un giorno che camminavamo in direzione della città più vicina, fermandoci solo per delle brevi soste, ma intorno a noi vedevamo solo sabbia e nient'altro che sabbia, eravamo esausti e innervositi dalla fatica e dalla rabbia di quanto accaduto.
Stavamo per disperare quando notammo una antenna per le comunicazioni radio.
"Ragazzi ore 12, duecento metri, torre comunicazioni radio. E.T. telefona casa"
Appena arrivati alla torre Iniziammo a fare tentativi per comunicare un sos, per fare arrivare i soccorsi, ma ad un tratto la terra sotto la Torre formò delle increspature e poi cadde abbattuta.
I miei sensi da semidio mi avvisavano di strare all'erta che un nemico era in aguato, nascosto per attendere un qualunque momento di distrazione da parte nostra.
Ebbs, e gli altri mi imitarono percependo anche loro il pericolo.
"LENNOX! ORE 6! ORE 6!"
Ebbs sparava all'impazzata a qualunque cosa mi avese raggiunto alle spalle, ma quella era già scappata sotto terra.
I successivi secondi furono una finta calma prima che un robot a forma di scorpione lungo qualche metro non salto fuori dalla sabbia infilzando un soldato per poi risparire nella sabbia dimenando la vittima imaplata nella coda. Ck costrinse a correre verso una duna, mentre alcuni di noi facevano fuoco di copertura per comprirci la ritirata.
Una volta superata la duna vidimo una piccola cittadina, corremmo in quella direzione per cercare riparo dietro le mura dei palazzi mentre dei cittadini armati di fucile, ci venivano incontro richiamati dai rumori di armi da fuoco.

La creatura di prima  salto di nuovo fuori dalla sabbia e inizio a sparare colpi, crivellando di fori diverse mura che ci facevano da scudo.
Nel frattempo che i miei uomini mi davano copertura io scortai i civili al riparo.
"Signori ci serve un telefono per  chiamare i soccorsi!" chiesi loro.
Un signore riuscì a comprendere il messaggio e mi guidò a casa sua dove mi diede un telefono.
Presi il telefono e digitai i numeri con cui chiamai il numero del Pentagono, richiedendo rinforzi immediati.

PENTAGONO:

SEG. KELLER POV:

Stavamo svolgendo un meeting strategico per individuare i possibili responsabili degli attentati, un generale suggeriva la Corea del nord portando la stagista Ellen Dare, la ragazza che aveva intercettato per prima il segnale a bordo dell'A.F.O. a irrumpere nel discorso "No è una cavolata, signori, la Corea del Nord non dispone della conoscenza tecnica a sufficienza per produrre qualcosa come una tecnologia capace di entrare in meno di un minuto nei nostri server della difesa.
I

l segnale pare in grado di adattarsi istantaneamente a tutti i file filewall, in un modo troppo efficiente per qualsiasi super computer esistente, è quasi come se fosse vivo."
"Signorina, la ringrazio per il lavoro eccellente che ha fatto per scovare il segnale al bordo DELL'A.F.O. e sarò felice di ascoltarla quando porterà prove di quello che dice, ma per il momento, finche non potrà sostenere quello che afferma, le consiglio di tornare a svolgere il suo lavoro."

Tornammo a lavorare per programmare e gestire le opzioni tattiche quando ricevemmo la notizia che una chiamata di superstiti della base attaccata in Qatar aveva telefonato per comunicare una richiesta di rinforzi, in assistenza da una offensiva nemica.
Subito dispiegammo un drone per identificare la minaccia e decidere poi come gestire le contromisure di conseguenza.
Appena il drone arrivo al posto vidimo le riprese video e  rimanemmo scioccati da cosa stavamo vedendo.

Un enorme  fax-simile scorpione robototico stava attaccando i nostri soldati sparando missili  e minacciando di infilzarli con la coda.
"Mandate subito un supporto aereo e distruggete quell'affare"

LENNOX POV:

Al telefono mi comunicarono l'arrivo imminente di supporto aereo e di segnalare il bersaglio.
Corsi da Ebbs e insieme lanciammo due bombolette di gas arancione verso il robot
"Caccia il bersaglio e illuminato da fumo arancione, demolitelo"
Dal cielo diversi colpi di mitragliatrice e missili calarono giù colpendo in pieno il robot.
Dopo che il polverone fu spazzato via dla vento, con orrore, notai che il robot, purtroppo ancora quasi illeso, sembrava avere ancora voglia di combattere, sparò ancora missili che andaro a segno fecendo crollare una torre sopra ad alcuni soldati, schiacciandoli.
"Caccia, quel bastardo è ancora illeso, fate fuoco con le munizioni  Sabo potenziate al magnesio a seimila gradi e mandatelo all'inferno quel lurido bast**do!"
La squadra aerea riprese a far fuoco sul robot costringendolo a scappare ferito con la coda spaccata.
Finita la battaglia delle eliambulanze accorsero sul posto prestando soccorso ai feriti per poi finalmente riportaci sulla strada verso casa.

PENTAGONO

SEG. KELLER POV:

La battaglia aveva raggiunto la sua conclusione, portando altre vittime, ma eravamo anche riusciti a salvare le vite di alcuni soldati.
Eravamo ancora tutti scioccati da quello che avevamo visto, ma avevamo altre priorita adesso, dovevavamo riportare a casa quei poveri soldati dalle loro famiglie e amici.
"Riportate quegli eroi a casa e fate tutto quello che è in nostro potere per identificare quella diavoleria, da dove viene, chi la manda e qual'è il loro obbiettivo."

ELLEN POV:

Ero lì che cercavo di decifrare quella roba da giorni, senza successo, ormai avevo capito che per me era impossibile, solo un hacker esperto poteva riuscire a rompere il codice per decifrarlo.
Per mia fortuna mio padre aveva dei trascorsi con uno e visto che mi doveva dei favori decisi di andate a fargli visita per aiutarmi a sbrogliare questa matassa.
Di nascosto feci una copia del segnale e lo tenni nascosto nel mio portatrucco, riuscendo così a passare i controlli e arrivare a casa del mio amico James Tompson.
Suonai al campanello della porta d'ingresso e fui accolta da un James stizzito e annoiato di vedermi. "No Dare scordatelo, qualsiasi cosa sia non sono interessato ho altri piani per la giornata!"
"Dai James, non sai nemmeno cos'è..."
"GUAI! Li fiuto ogni volta che mi vieni a cercare, OGNI SINGOLA VOLTA!"
Entrai un po' a forza in casa sua, seguendolo mentre saliva nella sua stanza.
"UO! Non ci credo bello a che livello stai!?"
Si sedette vicino al fratello, Simon, che giocava a Just dance, io mi avvicinai e gli sussurai le parole della tentazione.
"Davvero James, sicuro che non ti interessa Craccare il segnale criptato che ha attaccato con successo, non una, ma ben due volte i server militari super sicuri targati USA!?"
Le parole della tentazione ebbero effetto immediato sullo spirito da Hacker che c'era in lui e mise subito in pausa il videogame.
"Yoh scusami bello, ho messo in pausa riprendiamo dopo, fammi giusto fare una cosetta al volo per Ellen."
Simon ci guardò un po irritato e poi se ne andò lasciandoci da soli a parlare.
"Quanto segrete le cose che ci sono sulla SIM?!"
"Da rinchiudermi in cella a vita e buttate via la chiave"
"Oh Yeah baby, questi si che sono guai grossi, ma ormai ha stuzzicato il mio appetito.
Allora procediamo a dare una sbirciatina?!"

PENTAGONO:

SEG. KELLER POV:

Ero in riunione a riflettere sull'accaduto per cercare di dare una direzione precisa alle nostre prossime mosse quando un ufficiale mi chiamò portandomi altri problemi.
"Signore mi cominicano che abbiamo una falla nella sicurezza, una anlista ha fatto una copia del segnale che ha attaccato l'Air Force One"

PERCY POV:

Una volta finito il pranzo, mi assentai un attimo nella casa di Poseidone, per mandare un messaggio Iride alla mia famiglia, anche se non potevo dirgli tutto dovevo almeno avvisarli di quello che stava per succedere, anche se in parte, e in più dovevo chiedere a mia mamma qualcosa su un certo Samuel James Jackson, presunto mio antenato.
Ero così concentrato a riflettere su quelle cose che mi ritrovai a sobbalzare per aria quando la voce di mia madre mi riscosse dai miei pensieri.
"Percy, tesoro che c'è? Perché sei così pensieroso?"
Raccontai a mia madre della profezia, senza scendere troppo nei dettagli e nelle ipotesi che avevamo formulato, e gli chiesi infine di quel nostro antenato di qui avevo sentito parlare per la prima volta in sogno.
"Umh... dovrebbe essere il tuo trisavolo, era il nonno di mio nonno, in famiglia quando era piccola, fu proprio mio nonno a raccontarmi di lui per la prima volta.
Era un'eploratore, era partito via mare diverse volte, per diversi viaggi ingiro per il mondo.
Mio nonno mi diceva sempre che gli raccontava sempre tutto dei suoi viaggi, ma che rimase però sempre molto riservato e sospettoso sul suo ultimo viaggio verso il Polo Nord, che avvene qualche anno prima della sua morte."
Rimasi a digerire le informazioni appena ricevute in silenzio.
"Grazie mamma..."
"Percy mio nonno mi diede il diario del trisavolo e mi fece promettere di conservarlo, perché un giorno l'avrei dovuto usare o darlo alla mia discendenza, diceva che avrei saputo quando sarebbe giunto il momento, vieni a casa... mi sa proprio che il momento è giunto."
Ringrazia ancora una volta mia  mamma e  chiusi il messaggio Iride, andai dagli altri e li avvisai che dovevo andare a recuperare il diario del mio trisavllo che molto probabilmente era legato alla profezia appena decantata.
"Ok Percy, però torna subito qui appena hai fatto ho un brutto presentimento riguardo a tutta questa faccenda, è meglio se non coinvolgiamo oltre la tua famiglia."
"Nico, Amore, sei proprio bravo a tranquillizare la gente vero!" lo prese in giro il suo fidanzato Will Solace (Figlio di Apollo, dio del sole, delle arti e delle profezie), facendo così scoppiate un piccolo scherzoso diverbio fra innamorati.
"Percy vengo con te, dove vai tu vengo anch'io non ti lascerò affrontare il problema da solo!"
Disse Annabeth mentre intrecciava le sue mani con le mie. "Contate pure su di me!" Esclamò Grover, che però non aveva fatto i conti con Juniper che lo squadrò palesemente un pò offesa. "Non preoccuparti Groover vado io con loro, tu stai con Junipher, è da tanto che non passate un pò di tempo insieme."
Si intromise Thalia facendo l'occhiolino a Junipher che la guardò tutta solare in volto.
Costringendo, felicemente, Grover ad annuire per non ritrovarsi a contraddire le due ragazze.
"Nel frattempo che sarò via Reyna prendere il comando delle cacciatrici" Reyna annui con il pollice alzato e il viso sorridente
"No problem Thal!"
Camminando verso la macchina notai che i gemelli Travis e Connor, figli di Ermes (dio messaggero degli dei e protettore dei ladri e dei burloni), litigavano vicino alla mia macchina, costringendo Annabeth e me a dividerli.
Ananbeth li convinse a fermarsi per spiegarci i fatti.
"Ci potete spiegare il perché stavate litigando!?"
"Perche Travis mi ha spinto nel fango! Adesso devo anche fare lavare i miei vestiti nuovi dannazione!"
Connor fu il primo a rispondere, facendo però subito rispondere Travis.
"Connor non ti ho spinto io nel fango! Quante volte te lo devo ripetere!? È stata la portiera della macchina a buttarti nel fango!"
"Si come se si potesse aprire da sola eh!"
A quanto pare le manie claptomani dei due erano entrate in funzione alla vista dello stemma sulla portiera della mia macchina, Connor si era avvicinato per prenderlo per poi sentirsi spingere nel fango, con Travis che rideva a crepapelle, anche se secondo quest'ultimo era per colpa della portiera che si era aperta da sola che Connor era caduto nel fango.
Li allontanammo dopo averli convinti a fare pace, senza troppa fatica, visto il legame da fratelli gemelli che condividevano.
Annabeth e Thalia, quest'ultima molto entusiasta, salirono in macchina.
"Troppo cool questa Macchina Percy"
Mentre salivo in macchina, per andare velocemente in toccata e fuga a casa della mia famiglia, notai per la prima volta il simbolo sulla carrozzeria affianco alla portiera, notai anche che era identico a quello sul volante della macchina.

Misi in moto e partii per uscire dal campo mezzosangue e tornare nella giungla metropolitana di New York.

CONTINUA












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