Midorya
Apro gli occhi. Ecco, lo sapevo ancora un altro giorno in questo mondo di merda inizio a vedere tutto bianco. Aspetta.. Forse ce l'ho fatta!
Non realizzo bene e richiudo gli occhi svenuto.

La Sera prima

Todoroki
Sto tornando a casa da scuola, beh anche oggi ho preso dei bei voti, non mi posso lamentare.
Entro dentro e subito vedo la faccia seria di mio padre guardarmi.
T(Todoroki) "cosa c'è pa?"
PT(padre Todoroki) "dobbiamo parlare"
Mi fece segno di seguirlo in sala
PT"siediti figlio mio"
Mi sedetti di fianco a lui
PT"come già sai tu sarai l'erede dell'azienda di famiglia"
T"non lo voglio fare"
PT"lo so, e non ti costringerò, ma non so a chi affidarla"
T"dabi? "
PT" già, lui é il maggiore candidato ma volevo chiedere a te. Sei quello che ci tiene di più e so che tu più di chiunque altro non la vuoi vedere fallita."
T"se fossi in te la affiderei a lui, la voleva fin da bambino ma tu non ne hai mai parlato perché credevi non fosse all'altezza ma lui é pronto a questo, io no"
PT" io e tua madre ti ammiriamo molto, shoto. Nonostante in passato non sono stato il padre modello mi hai dato una seconda possibilità"
T" sei mio padre dopo tutto no? "
Mi scompigliò i capelli e mi sorrise.
PT" vai a buttare la spazzatura poi vieni in cucina che é pronta la cena"
Mi alzo, prendo la spazzatura ed esco di casa.
Mentre cammino verso i bidoni inizio a pensare, mio padre non si considera tale per il semplice fatto che appena ha scoperto mia madre incinta era scappato, poi é tornato per starle accanto. Nonostante sembra cattivo é molto buono e simpatico.
Giro il solito vicolo ma i bidoni sono spariti quindi vado nel vicolo dopo.
Apro il cassonetto e ci butto la spazzatura. Chiudo il coperchio e mi giro per tornare a casa quando sento qualcosa muoversi.
Riapro il coperchio e guardo dentro.
T"o cazzo"
Un gracile ragazzo della mia età circa é accasciato dentro il bidone e sta tremando.
Entro dentro il cassonetto e copro il ragazzo con la mia giacca.
Ha una gamba completamente lacerata e diversi tagli su tutto il viso.
Lo prendo in braccio e torno a casa correndo.
Suono ripetutamente il campanello mentre cerco di riscaldare la povera figura che mi ritrovo in braccio.
Mi apre mio padre e appena vede cosa sta succedendo lo prende in braccio e lo porta in sala dove lo fa sdraiare sul divano.
PT"shoto tienilo caldo, io vado a prendere il necessario per ricucire la ferita. "
Gli guardo la gamba e riesco a vedere l'osso che sporge da quell'ammasso di carne, forse é stato morso da un cane
Torna in mano con diverse garze e inizia a disinfettato.
T"papà sei sicuro di quello che fai? "
PT" ho lavorato per anni come medico dell'esercito quindi non ti preoccupare. Tu intanto inizia a disinfettare le ferite che ha sul viso e toglili i vestiti così controlliamo se ha altre ferite."
Li tolgo la maglietta e con mia sorpresa vedo dei muscoli ben scolpiti ma purtroppo oltre a quelli é pieno di lividi, morsi, bruciature e graffi.
T" papà... L'hanno... "
PT" shoto, questa é una cosa seria, appena si sveglia gli dobbiamo chiedere tutto perché non si può ridurre qualcuno così. Avrà la tua età poi, é solo un ragazzino."
Più ci penso e più sto male.
T" pa... Non mi sento bene... Vado a vom-... "
Mi copro la bocca con entrambe le mani e corro a vomitare.
Appoggio la schiena al muro e faccio dei respiri profondi.
Rientro in sala e vedo mio padre che sta finendo di fasciare la gamba dopo averla ricucita.
PT" tutto bene?"
T" si, solo che...non so come spiegarlo"
PT"sei sconvolto vero? Quando ero Nell esercito questo era all'ordine del giorno"
Mi guardò.
PT"è un bel ragazzo, e nel mondo della strada é normale finire così, ma non è normale finirci a questa età.
T"lo porto in camera mia"
PT"appena si sveglia li diamo da mangiare che é magrissimo, chissà da quanto non mangia decentemente"
Prendo il ragazzo in braccio, peserà 40kg, lo porto in camera mia dove li infilo un pigiama invernale e lo metto sotto le coperte.
Li guardo il viso...é bellissimo.
Mi siedo sul pavimento e lo guardo.
Noto che sta tringendo qualcosa nella mano, glie la apro e trovo un piccolo ciondolo con una foto dove c'é lui e un altra signora, forse sua madre.
Stanno sorridendo.
Sento delle lacrime rigarmi il volto, cosa avrà mai passato?
Scendo in cucina dove mi aspetta mio padre.
PT"come sta? "
T" bene, stringeva questo nella sua mano"
Li porgo l'oggetto.
Lo guarda
PT"povero ragazzo"
Me lo riconsegna e torno in camera dove mi sdraio su un divanetto e mi addormento.

Ciauuzz ci vediamo al prossimo capitolo