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Capitolo 29 - Doccia a muro

Baciando Ren, Akira lo spinse contro il muro facendocelo sbattere.

<<Ahi Akira! Vacci piano!>> si lamentò il moro, chiudendo un occhio per il colpo contro il muro freddo. Continuando a baciarlo, Akira prese il suo membro con una mano e iniziò a masturbarlo, palpandogli una natica con la mano libera nel mentre. Di colpo, Akira alzò una gamba a Ren ed entrò in lui lentamente baciandolo con dolcezza e gustandosi ogni suo singolo gemito prima di iniziare a spingere velocemente con forza baciandolo con foga. E continuando a masturbarlo mentre l'acqua calda scrosciava sui loro corpi provocando a Ren brividi per la differenza di temperatura con il muro gelido. Per tenersi meglio ed evitare di scivolare il moro mise le mani sulle spalle di Akira, che gli mordicchiava il lobo di un orecchio ansimando e spingendo sempre più forte e veloce. Ren iniziò a gemere più del solito quando Akira iniziò a colpirgli la prostata spingendo dentro di lui, seppur il muro freddo e la mano di Akira contribuissero a ciò. Prima che il moro potesse anche solo avvertire, venne copiosamente sporcando entrambi con il proprio seme e tirando indietro la testa. L'altro allora gli leccò via da un capezzolo un po' del seme che vi era finito e lo mordicchiò tirandolo anche con i denti ogni tanto mentre ansimava sempre più pesantemente. Alla fine, venne dentro al moro per poi uscirne, mentre qualche goccia di sperma colava tra le natiche di Ren. Akira baciò il moro, sussurrando un "ti amo" sulle sue labbra. I due si lavarono, per poi uscire dalla doccia, asciugarsi ed andare a letto. Senza nemmeno rivestirsi, si misero sotto alle coperte e si abbracciarono.

<<È stata una doccia fredda, eh?>> sghignazzò Akira, che aveva notato che il muro era freddo.

<<Si... sogna che lo facciamo di nuovo nella doccia quindi.>> rispose Ren, leggermente infastidito dal "ricordo" del muro freddo che sentiva ancora contro la schiena.

<<Allora lo facciamo domani in mare.>>

<<EH?! NON PENSO PROPRIO!>>

<<Tanto comando io, quindi facciamo quello che voglio quando e dove voglio.>> replicò Akira, con tono lievemente minaccioso e sguardo perverso.

<<N-non credo, decido io se permettertelo o meno.>> ribatté timidamente Ren, anche leggermente preoccupato.

<<E allora ti lego e poi faccio da solo.>> sghignazzò con lo stesso sguardo perverso Akira, mettendo le mani addosso a Ren che sussultò, per poi iniziare a ridere quando si accorse che il suo fidanzato gli stava facendo il solletico e pregarlo di smettere.

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