<<Ok mamma, vado!>> disse Ren, uscendo di casa per andare a fare la spesa. Camminò in tutta tranquillità fino al negozio e comprò quello che serviva, poi tornò a casa. Lungo la strada vide più volte lo stesso gruppo di ragazze che sembravano seguirlo, ma lui si disse che era solo una sua impressione e, rientrato a casa, diede la spesa alla madre ed uscì nuovamente, diretto ad un parco. Stavolta non vide le ragazze, e si tranquillizzò. Al parco, si sedette su un'altalena e iniziò a dondolarsi avanti e indietro con i piedi, tenendo lo sguardo basso sulle punte delle scarpe. Fu così che si accorse dell'arrivo di un gruppetto di sette persone che, quando alzò lo sguardo, Ren riconobbe come le stesse che aveva incontrato più volte prima. Si guardò intorno e vide il parco vuoto.

<<Cos'è, cerchi qualcuno che ti aiuti?>> chiese una delle ragazze con un ghigno in viso.

<<Cosa volete?>> chiese con falsa calma il moro, guardandole gelido, sebbene fosse leggermente intimorito.

<<Cosa vogliamo?! Vogliamo darti una lezione! Ci hai rubato Akira!>> rispose acidamente un'altra ragazza. A quelle parole Ren deglutì e, girando la testa di lato stizzito, replicò con voce infastidita:

<<E allora? Si vede che voi non gli davate abbastanza.>>

<<Perché? Tu cosa gli dai di più? Non fai altro che dargli il culo, sei solo una puttanella.>> lo offese un'altra ragazza ancora, facendogli alzare leggermente le spalle per il fastidio e la pesantezza di quelle parole.

<<Ma che dici?! Probabilmente si fa scopare con una forza tale che il culo lo avrà aperto in due.>> sghignazzò una delle altre ragazze.

<<N-non è vero!>> esclamò Ren, cacciando indietro le lacrime. Facendo così non fece però altro che beccarsi un'altra valanga di insulti e offese pesanti. Quando il moro era ormai sul punto di rottura e le lacrime stavano per uscire come un fiume in piena, sentì una voce familiare che gridava:

<<Ehi oche! Fate ancora le baldracche sfondate in cerca di cazzi?!>>

A quelle parole tutte le ragazze si girarono e, guardando la persona di cui era la voce, dissero:

<<Zitta tu! Sei più maschio del tuo fidanzato!>>

<<Probabile.>> rispose Yui, ridendo e avvicinandosi a loro.

<<Però almeno non sono così orrenda da dovermi nascondere sotto chili di trucco e cipria.>> aggiunse poi, schizzando tutta l'acqua di una bottiglia sulle ragazze il cui trucco iniziò a colare mentre correvano via urlando per il loro trucco rovinato. Allora Yui si avvicinò a Ren e, piegatasi sulle ginocchia, gli sorrise e disse:

<<Che fai? Piangi per insulti di persone che sono peggio di te? Insomma, va bene che ti insultano ma loro hanno fatto peggio di te di sicuro, qualsiasi cosa tu abbia fatto con Akira. Quindi ignorale e basta, ok?>>

Per tutta risposta Ren annuì leggermente e si asciugo gli occhi, per poi alzare il volto e sorridere alla bionda dicendo:

<Grazie di cuore, Yui.>>

<<Ma figurati, è compito mio proteggerti e punire certe baldracche gelose di Akira ed invidiose di te.>> rispose la ragazza, sedendosi sull'altalena accanto a quella di Ren e iniziando a dondolarsi con lui guardando il cielo che veniva attraversato da qualche piccola nuvola passeggera.

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Scusate tantissimo per la volgarità di questo capitolo, ma tutti sanno che certe femmine sono così, ve lo dice uno che vive in mezzo alle donne u.u

Per il resto spero la storia vi piaccia (tanto per dire qualcosa, tanto l'ho detto tante di quelle volte che fra poco mi menate XP) e vi lascio che ho da fare cose cosanti per cose che mi servono a cosare altre cose che saranno cosose (nuovo aggettivo! Chiamate la Crusca! Deve essere accettato se hanno accettato petaloso! AHAHAHAHHHAHA ) Ciao ciaoh.