Capitolo 25 - Mi manchi
Akira stava parlando con Yui e Shiori uscendo da scuola. Erano sei giorni che non vedeva né sentiva Ren, e la sua preoccupazione non diminuiva. Per questo era andato da Yui e Shiori: per chiedere di Ren.
<<Veramente non lo vediamo né sentiamo nemmeno noi da un po'. Quando lo chiamiamo non risponde e quando siamo andati a casa sua ci hanno detto che non c'era.>> disse Yui, preoccupata quanto Akira.
<<Io credo che sia successo qualcosa che lo ha fatto arrabbiare. Solo in quel caso non risponde al telefono. Si, penso proprio che sia molto arrabbiato...>> aggiunse Shiori pensando ad alta voce.
<<Arrabbiato? E per cosa?>> chiese Akira.
<<Non lo so Akira, non chiedere a me.>> gli rispose Yui, alzando le mani. Akira allora sbuffò, passandosi una mano tra i capelli prima di salutare i due e avviarsi verso il forno. Come si aspettava, non vi trovò Ren ed entrò, preparandosi ad un'intera giornata di lavoro.
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Ren tornò in camera dopo aver pranzato e si buttò sul letto. Fuori era bel tempo, ma lui non aveva la benché minima voglia di uscire. Prese il telefono e controllò le chiamate perse. Ce n'erano una decina di Akira e un paio di Yui. Pensava che Akira lo avrebbe chiamato molto di più, e invece dopo i primi due giorni in cui aveva ricevuto più o meno trenta chiamate Akira era quasi scomparso, chiamandolo solo tre o quattro volte al giorno. Il moro sbuffò affondando la testa nel cuscino e lamentandosi, provando a rimettere il telefono a posto alla cieca senza riuscirci. Infatti quando pensò di averlo messo sul comodino lo lasciò per poi sentirlo cadere al suolo. Lo prese subito e lo controllò, notando che si era solo rotto un angolo della cover. Tirò allora un sospiro di sollievo e mise il telefono sul comodino, stavolta bene, prima di sdraiarsi a pancia all'aria con una gamba piegata e un avambraccio sull'addome in parte scoperto a causa della maglietta che si era alzata.
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Akira uscì dal forno e prese la propria borsa, traendone il braccialetto che aveva preso al parco. Era sicuro che fosse di Ren, data l'incisione che ci aveva fatto fare all'interno che recitava semplicemente il nome del moro. Si avviò verso casa sua a passo svelto e, quando arrivò, suonò al campanello. La madre di Ren aprì e, vedendolo, gli disse che Ren era in camera sua sul letto. Akira la ringraziò e salì al piano superiore ove era la stanza di Ren. Bussò alla porta e da dentro il moro rispose:
<<Avanti.>>
Quando Ren lo vide, non fu contento e gli urlò di andare via, ma Akira non gli dette ascolto e, una volta entrato, si chiuse la porta alle spalle avvicinandoglisi. Ren si ritirò su un angolo del letto guardandolo in cagnesco, anche se aveva un groppo in gola e il suo cuore aveva accelerato i battiti.
<<Scusa Ren...>> disse Akira, prendendo alla sprovvista l'altro.
<<... quando mi hai visto con quella ragazza al parco non l'avevo baciata io. Io ero semplicemente andato ad incontrarla ma è stata lei a baciarmi te lo giuro.>> aggiunse poi, guardando il moro tristemente. Ren aprì bocca per rispondere, ma non sapeva cosa dire. Se da una parte era felicissimo di rivedere Akira, dall'altra ancora gli portava rancore. Alla fine, però, gli si avvicinò e lo abbracciò nascondendo il viso nel suo petto. Poi, mentre delle lacrime iniziavano a rigargli le guance, disse:
<<Ti perdono... mi sei mancato così tanto che non puoi immaginarlo. Ogni giorno volevo vedere il tuo viso e sentire la tua voce ma ero troppo arrabbiato per risponderti o chiamarti. È stata una settimana d'inferno Akira...>>
Mentre diceva queste parole, iniziò a singhiozzare e a stringersi più forte all'altro, che gli sussurrò dolcemente:
<<Ti amo Ren... mi dispiace che tu sia stato male.>>
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Ciao a tuttiiiiii! Chiedo scusa per il ritardo ma mi sono totalmente dimenticato di pubblicare XP. Spero mi perdoniate per questo errore e nulla, vi saluto.
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