Capitolo 21 - "Principessa"
Ren si svegliò stropicciandosi gli occhi e stiracchiandosi. Accanto a lui, non trovò Akira.
"Sarà andato a fare colazione." pensò, mettendosi a sedere sul letto e continuando a stropicciarsi gli occhi sbadigliando. Dopo un po' poggiò i piedi a terra e si mise in piedi. Sentì immediatamente un dolore al fondoschiena e le gambe gli cedettero, cosicché cadde a terra.
"Quando lo prendo..." pensò, rialzandosi e riuscendo a lasciarsi cadere sul letto.
<<AKIRA!>> urlò allora. Akira comparve dopo poco dietro alla porta, con i capelli scompigliati e una tuta indosso, dicendo:
<<Buongiorno dormiglione.>>
<<Ah ah ah, molto divertente. Non riesco a camminare, aiutami.>> rispose acidamente il moro. Akira lo guardò ridendo piano e andando verso una cassettiera. Aperto un cassetto, ne trasse delle mutande che tirò a Ren, prendendolo in pieno viso. Chiuse poi quel cassetto e, apertone un altro, ne trasse dei pantaloni e una maglia che tirò al moro. Ren si mise le mutande e la maglia, poi infilò i pantaloni, che si rivelarono larghi per lui e gli caddero appena si alzò. Akira rise nel vederlo con la maglia che gli arrivava fino a mezza coscia e con i pantaloni a terra. Allora, prima che potesse cadere, lo prese in braccio a mo' di sposa e gli disse ridacchiando:
<<Andiamo, principessa.>>
Ren, a quell'appellativo, lo guardò storto e chiese aspramente:
<<Mi prendi per il culo?>>
<<No, ti ci ho già preso ieri.>> rispose acutamente Akira ridendo piano e beccandosi un'occhiata minacciosa dall'altro che si chiuse nel silenzio arrossendo. Akira lo portò allora in sala e, posatolo sul divano, andò in cucina. Quando ne tornò, aveva due tazze in mano. Ne porse una a Ren sedendosi accanto a lui e iniziando a sorseggiare del caffellatte dalla sua tazza. Ren bevve piano dalla sua tazza, dentro alla quale era del latte con cacao, per poi sorridere leggermente e finire in pochi sorsi il liquido. Alla fine, diede un bacio sulla guancia ad Akira che stava ancora sorseggiando il suo caffellatte, sussurrando:
<<Grazie...>>
Akira lo guardò sorridendo e rispose:
<<Di nulla, Ren.>>
Dopo queste parole, cadde nuovamente il silenzio tra i due, e Ren poggiò la testa sulle cosce dell'altro portando una mano verso il soffitto e guardandosi le dita, mentre metteva la mano nelle posizioni più improbabili, proprio come un neonato.
<<Akira... i tuoi quando tornano?>> chiese dopo un po' il moro, stufo di tutto quel silenzio.
<<Oggi pomeriggio verso le tre, quindi abbiamo ancora...>> iniziò a rispondere Akira, guardando l'orologio.
<<... Cinque ore da soli, più o meno.>> aggiunse poi, finendo la frase
<<Mh...>> disse semplicemente Ren, rimettendosi bene a sedere.
<<Che facciamo? Mi annoio.>> continuò subito dopo, sbuffando. Akira pensò un po', poi baciò a stampo Ren e lo strinse a sé con un braccio, replicando:
<<Qualsiasi cosa tu voglia, principessa.>>
<<Smettila di chiamarmi così! Idiota!>>ribatté Ren, infastidito profondamente. Akira lo guardò sorridendo e scuotendo la testa, dicendo:
<<Come vuoi tu...>>
Ren si tranquillizzò e sorrise, poggiando la testa sulla spalla dell'amato che, come per dispetto, aggiunse alla frase poco prima detta:
<<... Principessa.>>
Il moro stavolta non fece una piega, abbracciando anzi Akira e rimanendo silenzioso.
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