Capitolo 12 - Nella vasca da bagno
Akira era rientrato a casa da poco, e portò immediatamente la valigia in camera sua. Era stato ancora una volta vicino a Ren, che lo aveva ignorato del tutto. Lanciò letteralmente la valigia sul letto e la aprì, disfacendola e rimettendo tutto nell'armadio e nei cassetti. Si concentrò poi sui vestiti che aveva. In casa era caldo, dati i riscaldamenti costantemente accesi, ma lui voleva sempre esagerare, perciò cercò i suoi soliti vestiti comodi per casa. Li trovò dopo quasi mezz'ora di ricerca. Erano un paio di pantaloni comodi e un maglione rosso con rombi verdi sul davanti. Prese poi le pantofole, un paio di mutande e uno di calzini, andando poi in bagno. Passando nel corridoio, prese a caso un libro da uno scaffale. Una volta dentro al bagno, nonostante il termosifone, accese la stufetta e aprì l'acqua della vasca, mettendo da una parte i vestiti che si era preparato e iniziando a spogliarsi. Quando ebbe finito, la vasca era in parte piena e vi si avvicinò, guardandosi però come da sua abitudine allo specchio. Il suo fisico gli ricordava sempre quanto fosse ambito tra le ragazze. Gli addominali non troppo scolpiti e i pettorali attiravano chiunque, senza contare il suo sedere marmoreo e il suo portamento diritto ed elegante. Sospirò e prese il libro, entrando nella vasca e lasciando scorrere l'acqua ancora per un po' prima di chiuderla.
"Dovrebbe esserci qualcosa di bello in TV dopo" pensò il ragazzo, accendendo l'idromassaggio della vasca e aprendo il libro. Era un libro di Lovecraft. Certamente non il migliore che potesse prendere, essendo solo a casa fino all'ora di cena, ma non gli interessava veramente. Iniziò a leggere mentre l'acqua calda gli coccolava la testa. Si immerse nella lettura, immaginando le scene descritte, fino a quando non venne distratto dal suo cellulare che squillava. Ringraziò di averlo messo vicino alla vasca e lo prese allungando il braccio. Fermò l'idromassaggio e rispose a quella che era una delle sue fidanzate.
<<Pronto?>> chiese con calma.
<<Akira, ciao. Che fai?>> chiese dolcemente la ragazza. Troppo dolcemente per i gusti di Akira.
<<Sto facendo il bagno. Tu?>>
<<Niente, mi annoiavo.>>
<<Mh, bene. Grazie per aver chiamato, mi hai ricordato che ti dovevo dire una cosa...>>
<<Cosa?>>
<<Tra noi è finita.>>
<<Come? Perché??>>
<<Semplice: non mi diverto più abbastanza con te.>>
<<No ti prego, asp...>>
<<Ho detto una cosa, ed è quella.>> la interruppe Akira.
<<Akira! Ti prego non...>>
Il ragazzo chiuse la chiamata mentre la ragazza stava parlando, probabilmente in lacrime. Non gli interessava più nulla. Ormai le ragazze per lui erano solo un divertimento, un passatempo. Perfino la sua "fidanzata ufficiale" aveva ottenuto quel titolo solo per la quantità di divertimento che gli portava.
"Ora che ci penso, dopodomani ho un appuntamento con lei..." ricordò Akira, tornando poi alla sua lettura con un sospiro. Uscì dalla vasca solo quasi un'ora dopo, con la pelle d'oca per il tempo che aveva passato in acqua. Si asciugò velocemente e si mise i vestiti che si era preparato, poi spense la stufetta e aprì il tappo della vasca, lasciandola svuotare mentre andava in sala e si sedeva sul divano, accendendo la TV. Dopo poco, da sotto un mobile, vide uscire una piccola creaturina pelosa che gli si avvicinò e si sedette su di lui, iniziando a fare le fusa. Quel gattino aveva un collare nel quale era infilato un foglietto. Akira lo prese e, apertolo, lo lesse:
Ciao Akira,
Questo è un piccolo regalo per te, spero ti piaccia.
È un maschio.
La mamma
Akira sorrise e disse:
<<Bene, ti chiamerò Yuu.>>
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