«Mocciosa smettila di agitarti!» Grido io.

«Okaay.» Risponde. Che bambina.

Finalmente arriviamo al quartier generale, non ne posso più di tutta questa gente malata, di questo passo anche io diventerò insano.

«Heichou! Cosa dovremmo fare adesso?» Mi chiede Petra.

«Mi sembra ovvio. Dobbiamo pulire. Subito.» Rispondo io.

Tutti sbuffano.

«Sfaticati io non ci vivo nella polvere. A pulire, muoversi!»

«Nanetto scorbutico maniaco delle pulizie.» Mi dice Hanji.

Rispondo con un "Tch" ed entro nel quartier generale.

Iniziamo a pulire, alla mocciosa ho assegnato solo la sua stanza, non vorrei facesse danni, e soprattutto, non vivo dove pulisce lei, sarebbe un porcile.

Dopo aver finito tutta la mia parte, vado a controllare a che punto stanno gli altri.

Sono quasi tutti a metà lavoro, che sfaticati.

Mi dirigo verso la camera della mocciosa.

Appena entro noto che lei sta dormendo nel suo letto, però tutto è perfettamente pulito, forse dovevo avere più fiducia in lei.

Vado per aprire l'armadio di quella stanza, e da esso esce una nube di polvere degli scarafaggi e marciume accumulato.

«T/NNNNNN!» Grido io, lei svegliandosi cade dal letto.

«Fai schifo. Pulisci tutto. Subito!»

«S-Sì signore!» Dice lei alzandosi e iniziando a pulire.

Ora devo farmi una doccia, sono pieno di polvere, che schifo.

Spero di non incontrare nessuno mentre mi dirigo verso il bagno.

Come non detto.

«O miei giganti! Il caporale Levi Ackerman maniaco della pulizia, pieno di polvere!» Dice Hanji scoppiando a ridere.

«Ora ti faccio piangere se non stai zitta!» Dico io.

Dopo aver picchiato Hanji, finalmente vado in bagno e mi lavo.

Dopo essere uscito dal bagno vedo che tutti hanno finito il lavoro, e stanno preparando la cena.

«Heichou! Che le ha fatto la cadetta T/C!» Dice Petra.

«Niente che ti riguardi. Adesso sparisci dalla mia vista.» Dico io. Lei subito scappa.

«Dov'è la cadetta T/C?» Dico io.

«Sono qui!» Risponde. Mi giro e vedo che si trova in un angolo della stanza.

«Vai in camera tua. Oggi non ceni.»

«Non sei mica mio padre, anzi lui lavora nel Corpo di Ricerca, ed è anche un caporale, ma questo non c'entra.» Dice lei. Ma di cosa sta parlando.

«Infatti non sono tuo padre, sono un tuo superiore. E quello era un ordine, ti devo dare una punizione peggiore o te ne vai?» Rispondo io.

«Ma.»

«Niente ma! Vai a fare 100 giri di campo, e poi in camera tua.»

«Levi, non stai un po' esagerando?» Chiede la quattrocchi.

«Zitta quattrocchi.»

«Non puoi comandarmi, sono anche io un caporale!»

«Ho detto. Zitta.» Ripeto con più calma.

«Nano scorbutico.» Risponde lei.

Non ci vedo più dalla rabbia.

«Caporale Hanji, Heichou sta fumando dalla rabbia.» Dice Petra.

La quattrocchi si mette a ridere.

Esco dalla stanza e vado in palestra a sfogarmi con il tira pugni.

Skip time

Ho già rotto quattro attrezzi e ancora non mi sono calmato. Non è permesso a nessuno mancarmi di rispetto.

Sono pur sempre il soldato più forte dell'umanità! (Levi aka Vegeta)

«Scusi caporale. Ho fatto tutti i giri di campo, mi dispiace averla sporcata.» Dice la mocciosa. Cos'è questa sensazione? Sarà che il mio orgoglio è alle stelle dato che si è anche inchinata.

Anche se, è uma strana sensazione, non ne ho idea.

«Puoi andare a cenare.» Rispondo io.

«Graazie.» Dice lei sorridendo.

La vedo andarsene, sembra davvero una bambina con il suo modo di fare.

Resto un altro po' ad allenarmi in palestra, sono davvero stressato.

Skip time

Dopo circa due ore vado verso la cucina, credo che a quest'ora non ci sia più nessuno, meglio così.

Arrivato in cucina, sul tavolo trovo un piatto con un bigliettino affianco.

Salve Caporale, per scusarmi al meglio riguardo quello che ho fatto le ho preparato un tè e una porzione di cibo, spero che la cosa le aggrada.

P.s. magari dopo questo potreste smetterla di chiamarmi mocciosa?

-una ragazza stanca di essere chiamata mocciosa

È proprio stupida, all'inizio ci avevo anche creduto, non può essere seria per molto.

Però questo tè è ancora caldo, avrà finito poco fa, ed è anche buono.

Almeno saprò chi costringere a prepararmi il tè da adesso. Il tè della quattrocchi è orribile.

Chissà perché questa ragazza ha voluto aggiungere della finzione nella realtà, cosa l'ha spinta ha farlo, c'è davvero un motivo? O vuole solo attirare attenzione?

Per quanto mi ha detto Jaeger questa storia va avanti da sempre, sì può dire, quindi non credo che avrebbe retto il gioco per così tanto.

Vado nel mio ufficio e inizio a compilare delle carte, fare il Caporale è davvero snervante.

Vado in camera mia e mi metto a dormire, mi devo svegliare alle 5 quindi dormirò due ore.

Mi sveglio. Oddio ma quanto ho dormito? Dalla posizione del sole si può capire che sono circa le 9 di mattina.

Vado subito verso il bagno e provo ad aprire la porta, qualcuno si trova lì dentro.

«Chiunque tu sia, mi serve il bagno muovi quel culo.» Dico io.

Dopo qualche secondo la porta si spalancò. Vidi uscire un sacco di fumo.

«HANJI fai pure gli esperimenti in bagno ora!» Grido io alla persona, sulla soglia della porta inondata dal fumo.

«Ciao... Levi.» Quella voce, quella stramaledetta voce.

«Che cazzo ci fai tu qui. Kenny.» Risposi io con i pugni serrati.

«Per ucciderti.» Si fiondò con un coltello addosso a me.

Per poi... colpirmi.

Ad un tratto mi sveglio, ho l'affanno, sono tutto sudato, i soliti sogni di Levi Ackerman.

Anche se, era molto realistico.

Spazio autrice

Spero questo capitolo, vi sia piaciuto, anche se era un po' noioso.

Ho deciso di pubblicare capitoli, da 600/700 parole, invece che 900/1000, così riuscirei a pubblicarne più frequentemente.