Rimpianti
Premessa: questa One-shot porta contenuti leggermente più maturi, niente di sporco o altro, potete leggere tranquillamente però non voglio avere sulla coscienza bambini di dieci anni che perdono la loro innocenza :)))
Annabeth lo stava cercando dappertutto ma dove diavolo era finito Percy, sapeva per certo che non era scomparso un'altra volta dopotutto lo aveva visto anche la mattina.
Annabeth però l'aveva trovato insolitamente silenzioso, triste e malinconico, aveva cercato di parlargli ma lui la evitava, dopo la guerra contro Gea i due semidei erano cambiati moltissimo, si amavano ancora di più ma non riuscivano a dimenticare gli orrori del Tartaro.
Annaberh sapeva che il suo testa d'alghe la evitava perché non voleva addossarle altro dolore tuttavia era convinta che lui avesse bisogno di averla accanto.
La figlia di Atena stava letteralmente frugando il campo da una buona mezzora, nella sua cabina non c'era, non era nell'arena, né al campo di fragole... improvvisamente le venne un'idea: la spiaggia, come aveva fatto a non pensarci prima.
Corse verso il sentiero che portava alla spiaggia e vide una figura in piedi che scrutava il mare, Percy Jackson.
Annabeth lo osservò, era bellissimo, i capelli che venivano scompagnati dal vento, il fisico alto e snello, tutto in lui ispirava il mare.
La figlia di atena si avvicinò silenziosamente per mettersi accanto a lui, gli prese la mano e rimirò anche lei l'orizzonte
"Testa d'alghe... che hai?" chiese dolcemente guardando il suo profilo, il ragazzo si ostinava a non guardarla negli occhi e rimase in silenzio
"Percy" domandò ancora Annabeth dolcemente, il semidio si girò e la guardò, gli occhi verde mare erano spezzati, distrutti da un dolore enorme, erano rossi e lucidi.
Vedere il suo ragazzo in quelle condizioni fu un colpo al cuore per Annabeth che immediatamente lo abbracciò stringendolo a sé mentre sentiva il semidio abbandonarsi a lei, appoggiando la sua testa sulla spalla di lei.
Annabeth sentì la maglietta inumidirsi dalle lacrime del figlio di Poseidone, la ragazza era scossa, non aveva mai visto Percy piangere, gli passò le mani dei capelli e lo strinse a sé come fargli forza
"Testa d'alghe..." gli sussurrò all'orecchio mentre Annabeth gli alzava il viso cosicchè potesse guardarlo negli occhi, li vide lucidi e grandi lacrime scorrevano sul suo viso.
Immediatamente la figlia di Atena gli asciugò le lacrime con la mano, prese la mano di Percy e gliela strinse come a fargli capire che lei c'era.
"Bob, Damaseno, Zoe, Silena" parlò Percy con voce rotta dall'emozione, la figlia di Atena capì quanto dolore si portasse dentro di sé.
Annabeth si sedette bruscamente a terra e con lei anche Percy, il quale si stese sulle gambe della figlia di Atena senza interrompere il contatto visivo, la ragazza carezzava dolcemente i capelli del figlio di Poseidone sorridendo debolmente
"Percy, loro saranno sempre con noi, ma non addossarti quell'immenso senza di colpa" gli consigliò Annabeth
"Io non posso Ann, se non fosse stato per noi non sarebbero morti"
"Percy, come ti sentiresti se sacrificassi la tua vita per me?" gli chiese dolcemente mentre la sua mano gli sfiorava io volto, il ragazzo sorrise debolmente
"Sarei felice di aver dato la vita per te" a quelle parole, benché se le aspettasse, Annabeth rimase scossa ancora incredula su quanto forte l'amore che provavano l'uno per l'altra, si sentì percorrere da un brivido
"Io no testa d'alghe, io sarei come te in questo momento, distrutta dai ricordi" esordì la figlia di Atena, non osava immaginare come potesse essere la sua vita senza di lui, lui era parte di lei, anime destinate a incontrarsi. Poi proseguì "Testa d'alghe tu hai dato loro la possibilità di essere degli eroi, Damaseno ha potuto ritrovare se stesso e Bob ha dimostrato che anche i Titani possono essere buoni" concluse la figlia di Atena mentre percy la guardava sbigottito e sorpreso, poi sorrise
"Grazie, loro saranno sempre con noi... annabeth incontrarti è stata la cosa più bella della mia vita, ti amo da impazzire ragazza saggia" confessò il figlio di poseidone con gli occhi che brillavano e un caldo sorriso compariva sulle sue labbra, il ragazzo si tirò sedere di fianco alla bionda.
Sì guardarono intensamente, Annabeth aveva gli occhi lucidi.
Non disse niente si alzò e prese per mano il suo ragazzo dirigendosi verso le capanne
"Ho voglia di riposarmi nella mia capanna, vieni con me" chiese il figlio di Poseidone con un sorriso da pervertito, annabeth alzò gli occhi
"Testa d'alghe..." commentò come ammonimento la ragazza
"Sapientona, daiiii ho voglia di stare con te" supplicò lui con gli occhi da cucciolo ai quali la figlia di atena non seppe proprio resistere
"Beh se ti aiuta a stare meglio..."
"Assolutamente, mi rallegri la giornata" disse lui con un sorriso mentre trascinava la figlia di Atena verso la sua capanna.
Arrivati lì la semidea fu travolta dall'intenso odore di mare che emanava quella capanna, come al solito c'era un gran caos ma la ragazza sorrise, il suo ragazzo rimaneva una testa d'alghe
"Allora sapientona forse non lo sai ma la mia capanna si è ingrandita, c'è una nuova camera" esordì percy tutto soddisfatto
"E si può sapere dive la vedi?" chiese la ragazza alzando gli occhi al cielo mentre il suo fidanzato faceva un gran sorriso, andò vicino a un interruttore e lo schiacciò tre volte, dove prima c'era il muro si rivelava una stanza bellissima con le pareti sui toni del........ BLU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Com'era fissato!
Ospitava un bellissimo letto matrimoniale
"Stavi dicendo?" si pavoneggiò la testa d'alghe che era il suo ragazzo, mentre Annabeth rimaneva a bocca aperta
"è bellissimo! Quando l'hai costruito?"
"Beh mi ha aiutato Leo dopo il suo ritorno, sai era convinto che fosse necessaria nel nostro caso" ammise sorridendo e arrossendo, Annabeth diventò paonazza
"Maschi..." si lamentò lei con accento divertito.
In quel momento Percy le mise una mano su fianco e l'attirò a sé baciandola con passione, Annabeth non esitò un solo istante e poggiò le mani sul suo petto per poi fare allacciare dietro il collo.
I due semidei si baciarono a lungo ardentemente, avvicinandosi, casualmente al letto, le mani di Annabeth si avvicinarono al fondo della maglietta di Percy.
La ragazza poteva sentire i brividi sotto il suo tocco, gli alzò delicatamente la maglia percorrendo la linea dei suoi addominali, per un momento Percy ruppe il contatto per sfilarsi la maglietta, Annabeth lo guardava ammirata
"Gli allenamenti sono serviti a qualcosa" gli sussurrò con voce maliziosa vicino all'orecchio, il ragazzo sorrise e la baciò nuovamente con più passione mentre le sue mani armeggiavano con gli angoli della maglietta di annabeth, i suoi baci si spostarono sul suo collo e veniva scossa dai brividi
Anche la maglietta di annabeth volò via facendo rimanere la ragazza in reggiseno, percy la guardò con un sorriso pervertito ma confortante
"Anche tu non hai un fisico niente male" esclamò ridendo e facendo arrossire Annabeth
I due ripresero a baciarsi, Percy percorreva le linee del corpo della ragazza, posò le mani sui capelli per liberarli dall'elastico.
Alla fine gli indumenti caddero a terra e rimasero solo loro, era la seconda volta che faceva sesso con il suo ragazzo, ormai non si vergognava più anche perché se percy era scherzoso e divertente al'inizio, pian piano che gli indumenti cadevano diventava sempre più dolce, sussurrando più volte il suo nome, carezzando il suo corpo e mettendola a suo agio.
Finirono insieme sotto le coperte sfiniti, con gli occhi brillanti, senza preoccupazioni
"Ragazza saggia, sei bellissima" le disse Percy mentre le sfiorava la schiena
"testa d'alghe..." sussurrò lei con un sorriso avvicinandosi a me e scompigliandogli i capelli
"Se me l'avessero detto che un giorno io e te l'avremmo fatto probabilmente sarei scoppiata a ridere" ammise lei sorridendo "ora invece ti amo così tanto che non posso stare lontana da te" Percy arrossì e le diede un bacio sulla guancia
"Sapientona, ricordati che non te ne andrai più via da me, mai più" affermò sfiorandole il viso
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