Non lasciarmi
Oggi doppia pubblicazione! Visto il successo delle mie storie e credo che ieri sia stata la notte dei miracoli... Pubblicherò una storia che ho scritto ieri perciò... amatemi!!!
In realtà mi odierete perchè questa storia fa piangere come una fontana... Che autore malvagio....
Pov Percy
"Sei bellissima questa sera, Ragazza Saggia" le sussurrai e la mia mano scivolò sulla sua vita attirandola verso di me. Dopotutto questo tempo, ormai due anni che stavamo insieme, un rossore le colorò le guance e sorrise timidamente. Stavamo passeggiando verso la Collina Mezzosangue dopo averla portata a un appuntamento in un ristorante. La guardai nuovamente: indossava un leggero vestito bianco, molto semplice, che risaltava la sua abbronzatura, i capelli erano sciolti nei suoi riccioli e portava l'abituale collana di perle alla quale era aggiunto il ciondolo di corallo che le avevo portato dal palazzo di papà.
Dire che Annabeth era la mia ragazza era così poco. Lei era una parte di me. Una parte intelligente, sarcastica e coraggiosa, la parte migliore di me. Dopo anni di amicizia, eravamo diventati una meravigliosa coppia e bastava uno sguardo tra noi per dirsi più di mille parole.
Dei... Ero follemente, irreparabilmente innamorato di Annabeth, la mia ragazza perfetta.
"A cosa stai pensando?" mi sussurrò Annabeth riportandomi alla realtà, la guardai e le sorrisi "Sto pensando a te. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata" le risposi e i suoi occhi iniziarono a brillare più delle stelle. Mi sfiorò il viso con una mano mettendomi i brividi "Ti amo, Seaweed Brain" Le nostre labbra si collegarono e niente importò. Eravamo solo noi in quel momento.
Crack
Saltammo indietro per vedere un segugio infernale davanti a noi. Enorme e con le zanne affilate, per un attimo rividi in esso la Signora O'Leary, ma quello non era buono.
Annabeth estrasse il pugnale e io presi Vortice e immediatamente si allungò in novanta centimetri di bronzo celeste affilatissimo.
Ci guardammo negli occhi e attaccammo insieme. Avevamo anni di combattimento alle spalle e conoscevamo così bene le mosse reciproche che eravamo perfetti. Balzai in avanti e iniziai a colpire ripetutamente il segugio infernale, Annabeth correva intorno alla ricerca di un punto vulnerabile conficcando più volte la spada di osso di Drakon nella pellaccia del cane troppo cresciuto.
Preso dalla voga del combattimento attaccai con più vigore, concentrandomi esclusivamente sul mostro davanti a me e presto non vidi più Annabeth, capii che aveva indossato il berretto degli Yankees.
Con un colpo all'addome il mostro si disintegrò, mi voltai sorridendo cercando Annabeth quando sentii un urlo. Il sangue mi si gelò e corsi verso il limitare della foresta dove vidi una figura alta con capelli biondi combattere un empusa e una dracena. Era piena di ferite e sembrava esausta, una scia di sangue scorreva in prossimità di cuore, probabilmente a causa di qualche ferita sul braccio.
Mi precipitai verso di lei e iniziai a combattere come non avevo mai fatto. Un grumo di rabbia incandescente mi infiammava e non ebbi pietà. Avevano fatto male alla mia Ragazza Saggia. In poco tempo avevo abbattuto quei mostri e sospirai di sollievo. Mi girai verso Annabeth che mi sorrise debolmente poi cadde. Fortunatamente ero abbastanza vicino e cadde tra le mie braccia, osservai il suo corpo e lo vidi pieno di ferite, la situazione era più grave di quanto pensassi. Con mio sgomento una scia di sangue gorgogliava dal petto, in prossimità del cuore.
In quel momento il peso che avevo sulle spalle era maggiore di qualsiasi cosa, perfino più del cielo. Iniziai a togliermi la maglietta e a fasciarla nel disperato tentativo di fermare la fuoriuscita del sangue.
Annabeth tossì e la sua pelle bellissima impallidiva a vista d'occhio "Percy...io"
"No. N-Non parlare. Non devi sforzarti. Ora ti porterò al campo, Ragazza Saggia." Le sussurrai mettendola a tacere ma lei scosse la testa "Seaweed Brain... non c'è niente che tu possa fare. I fati hanno tagliato il filo"
La strinsi a me con maggiore forza e la realizzazione fu il dolore più grandi che avessi mai sopportato "No. Tu non morirai. Non te ne andrai più via da me. Ho promesso, Annabeth" Sussurrai tra le lacrime che scendevano incontrollate lungo le mie guance. Iniziai a singhiozzare e i miei respiri si fecero più veloci. Annabeth alzò una mano per sfiorarmi il viso "Seaweed Brain... ti amo così tanto! Hai reso la mia vita migliore." Mormorò e lacrime scintillavano nei suoi occhi. Le presi una mano "Annabeth. Ti prego." La supplicai con voce tremante.
"Percy, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Amo tutto di te" sospirò e io l'abbracciai forte singhiozzando sulla sua spalla "No Annabeth. Ti amo. Non lasciarmi ti prego. Dobbiamo vivere, sposarci e avere dei bambini. Saranno intelligenti come te e..." Iniziai a piangere incontrollabilmente pensando alla vita che avremmo potuto avere
"Shhh Percy... Baciami e basta" mi sussurrò cercando di asciugare le lacrime. Le presi il viso tra le mani e le nostre si collegarono. Forse per l'ultima volta e sentii quella sensazione di trovarmi in paradiso. Per l'ultima volta sentii il calore della sua pelle. Per l'ultima volta mi sentii come se fosse stata la prima volta.
In quel bacio eravamo solo noi. Due ragazzi che si amavano incondizionatamente.
Fu un bacio umido. Lacrime rigavano i nostri volti ma nulla di questo mi poteva importare. Annabeth. L'unica cosa a cui riuscivo a pensare.
A malincuore ci staccammo e Annabeth si accasciò tra le mie braccia guardandomi con gli occhi socchiusi.
"Sei sempre stato l'unico per me..."
"Non osare..." sussurrai
"Ti amo" mormorò con amore infinito prendendomi la mano
"ANNABETH CHASE. NON OSARE CHIUDERE QUEGLI OCCHI."
"Ti aspetto in Elisio"
"Ti prego..." supplicai.
Sorrise un'ultima volta e chiuse gli occhi.
La nostra vita insieme mi passò in pochi secondi. Ogni momento.
"Quando dormi, sbavi"
"Perché sei mio amico, Testa d'Alghe. Altre stupide domande?"
"Sono felice che tu non sia una cavia"
Annabeth mi guardò come se stesse per darmi un pugno e poi fece qualcosa che mi lasciò di sasso. Mi baciò "Stai attento, Testa d'Alghe"
"Sono felice che tu non sia morto"
"Non ricevo un bacio portafortuna, è una sorta di tradizione. No?" "Torna vivo, poi vedremo"
"Io non ti renderò mai le cose facili, Testa d'Alghe. Meglio che ti ci abitui"
"Mi sei mancato"
"Non te ne andrai via da me, mai più"
"La rivalità finisce qui. Ti amo Ragazza Saggia"
"Finchè stiamo insieme"
La luce lasciò i suoi occhi. Per sempre. Non avrei più visto il suo sorriso, i suoi occhi brillare. Non l'avrei più baciata.
"NO! TORNA DA ME. TI AMO ANNABETH. NON POSSO VIVERE SENZA DI TE" le lacrime scorrevano incontrollate sul mio viso e la scossi ma lei non si mosse. Mi affloscia e iniziai a singhiozzare in grembo a lei.
Era andata. Per sempre.
In quel momento il mio sorriso si spense per sempre.
"PERCY. PERCY. PERCY" sentii qualcuno scuotermi e aprii gli occhi. Ero nella mia cabina al Campo Mezzosangue. Il mio letto era un groviglio di coperte. Sentii delle braccia avvolgermi in un abbraccio e mi abbandonai al pianto più sconsolato. Sentii delle mani giocare con i miei capelli nel tentativo di calmarmi.
"Ehi. Testa d'Alghe. Era solo un incubo. Ti amo" la voce di Annabeth mi consolò e le sue mani sfioravano le mie spalle tremanti. "T-Tu eri morta. E' stata la cosa più dolorosa della mia vita" sussurrai e lei si limitò ad annuire e mi strinse a sé. "Shh Percy... E' tutto okay. Stiamo bene. Io sto bene e... ti amo"
Annuii anche se ero ancora così sconvolto che le lacrime continuavano a scendere sul mio viso, sentii una mano sollevarmi il mento e i nostri occhi si incontrarono. Verde mare e grigio tempesta. Annabeth sorrise dolcemente, si sporse e mi baciò dolcemente trasmettendomi protezione.
"Finchè stiamo insieme" sussurrammo all'unisono.
Pronta a essere uccisa! Ragazzi ho pianto quando l'ho scritto!!! Immagino che vi avrò fatto venire un infarto colossale.
Come vedete sono specializzata nel scrivere storie che fanno piangere... Che bello! :)
Ciaoooooooooooooooooooooo
-Debora
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