La prima volta (un po' maturo)
Eccomi ragazzi! Penso che sia venuto molto lungo e perciò ho impiegato tempo per pubblicarlo.
Dunque... questa one shot porta contenuti più maturi delle altre, principalmente il sesso... quindi a chi desse fastidio o non piacesse l'argomento... io non voglio rovinare l'infanzia di nessuno :)
Non è assolutamente sporca e non usa termini volgari... è più o meno dettagliata ma non è assolutamente esagerata anzi è molto dolce ;)
Spero vi piaccia...
L'Argo II stava navigando per le acque del Mar Egeo verso Atena dove il primo agosto si sarebbe tenuta la battaglia decisiva contro Madre Terra e i suoi amati figlioletti: i giganti, terribilmente adorabili!
I Sette erano abbastanza nervosi, specialmente Leo che continuava a confabulare con la dea Nike, Hazel e Frank sembravano anch'essi agitati, probabilmente per il misterioso favore che aveva chiesto loro il figlio di Efesto. Jason e Piper erano egualmente ansiosi ma, specialmente il figlio di Giove, cercavano di mascherarlo con rigidità, proprio perché non potevano mostrarsi debole.
E infine c'erano Percy e Annabeth, loro erano ancora molto scossi dal Tartaro, specialmente la figlia di Atena ed entrambi avevano paura per la battaglia finale temendo che uno di loro potesse morire. Infatti dal Tartaro erano ancora più uniti e non si separavano mai e segretamente erano tutti contenti che Coach Edge fosse partito altrimenti avrebbe continuato a fare loro una bella ramanzina.
Era giornata abbastanza tranquilla e fino a quel momento non avevano incontrato mostri, probabilmente erano tutti ad Atene, pronti per aspettarli e dare inizio al ritorno della Madre Terra di lì a due giorni.
Era sera e i sette si ritrovarono a cenare e si poteva percepire l'atmosfera silenziosa e triste, non parlarono se non era strettamente essenziale. Percy e Annabeth si era appoggiati a vicenda e sembravano così stanchi sebbene dentro di loro ardesse ancora il fuoco dell'amore.
"Buonanotte!" augurò Jason una volta finita la cena e scese con Piper verso la propria stanza, Leo accennò a un saluto per poi sparire nelle stalle dove c'era l'Atena Partenos mentre Hazel e Frank avevano il turno di guardia.
Percy e Annabeth si alzarono e scesero silenziosamente verso le loro stanze, si tenevano per mano e la testa della figlia di Atena si appoggiò alla spalla del ragazzo, che l'accompagnò alla porta della sua stanza.
"Buonanotte Ragazza Saggia" sussurrò dolcemente chinandosi verso di lei, le loro labbra si collegarono e come ogni volta, nulla sembrava importare.
"Buonanotte Testa d'Alghe" Percy le sorrise e fece per andarsene quando fu trattenuto per un braccio da Annabeth, si girò e la vide rossa in viso e leggermente a disagio
"Resta ancora un po' con me" disse con un filo di voce e il figlio di Poseidone la guardò un po' confuso ma annuì sorridendo ampiamente, le mise un braccio intorno alla vita ed entrambi entrarono nella stanza
Annabeth sembrò essere più sollevata e si staccò da Percy per buttarsi sul grande letto al centro della stanza e lui non potè non sorridere vedendo che era perfettamente rifatto.
"AH! Finalmente il mio letto" esultò Annabeth e Percy ridacchiò leggermente per poi togliersi le scarpe e sdraiarsi accanto a lei. "La Ragazza Saggia ha un amore segreto per il letto?" la prese in girò e lei alzò lo sguardo verso di lui, facendo spallucce.
"Amo mettermi comodamente a letto studiando il portatile di Dedalo" spiegò e il suo viso si fece cupo e tempestoso, ricordando che era smarrito del Tartaro.
"Va meglio. Ora ti riconosco" scherzò cercando di farla sorridere e scacciare in lei il ricordo di quel buco infernale. Annabeth infatti lo guardò con gratitudine e le sue labbra si piegarono in una smorfia divertita
"Sei proprio una Testa d'Alghe" sussurrò e si accuciò vicino a Percy che la strinse a sé con dolcezza, le sue braccia l'avvolsero trasmettendole una sensazione di protezione.
In quel momento Percy si sentì come se fosse in paradiso e anche lui si abbandonò alle braccia di Annabeth, iniziò a sfiorarla dolcemente e si soffermò sui riccioli biondi, giocando con le dita.
Annabeth socchiuse gli occhi e appoggiò la testa nell'incavo del suo collo, mentre le sue mani si posarono sul petto del suo ragazzo.
"Ti amo così tanto Annabeth" sussurrò Percy con voce insolitamente vulnerabile, ma lui non sarebbe importato proprio niente. Quando erano solo loro si lasciavano andare totalmente e a lui non potrebbe piacere di più.
"Anche io ti amo, Percy" rispose Annabeth con un filo di voce e aprì quegli splendidi occhi che sembravano contenere il cielo tempestoso e che erano così belli da rischiare di far perdere Percy.
Si guardarono intensamente e una scarica elettrica sembrò passare trai loro sguardi, capirono che loro si volevano, più di qualsiasi altra cosa.
Percy si mise improvvisamente a sedere senza mai smettere di guardare Annabeth, lei era leggermente arrossita ma ricambiava lo sguardo con eguale intensità.
Il figlio di Poseidone deglutì leggermente e si sentì la gola secca... poteva percepire entrambi i loro sentimenti e sapeva che stava per succedere e lui si sentiva come un pesce for d'acqua. Aveva così tanta paura di ferirla, sebbene stessero insieme da quasi un anno.
Annabeth gli sorrise dolcemente e gli prese la mano, intrecciandola con la sua, e lo baciò. Immediamente Percy ricambiò con passione e la sentì leggermente sorpresa, allacciò le braccia intorno al suo collo e iniziò a giocare con i suoi capelli corvini. Il ragazzo appoggiò le mani sui suoi fianchi e la fece scivolare in grembo a lui per essere più vicini, e iniziò a sfiorarla dolcemente.
Annabeth lo stava baciando con altrettanta passione e desiderio, sentendosi molto più sicura di sé fece scivolare le mani sotto la sua maglietta per raggiungere una piccola parte della schiena all'altezza dell'ombelico.
Sentì Percy sussultare ricordando il posto come il suo ex tallone d'Achille e punto che lo ancorava al mondo, e si abbandonò completamente ad Annabeth baciandola con desiderio.
Iniziò a posarle dolci baci sulla mascella per poi scendere sul collo e mordicchiare leggermente la zona in prossimità dell'orecchio. Annabeth buttò indietro la schiena e gemette piacevolmente sotto il suo tocco mentre le sue mani disegnavano gli addominali del suo ragazzo.
Iniziò ad alzargli leggermente la maglietta e Percy si staccò da lei per togliersela e lanciarla sul pavimento, colse Annabeth fissarlo ammirata e non riuscì a trattenere un sorrisino
"Sbavi quando mi guardi" gli disse e lei alzò gli occhi al cielo sebbene un rossore le colorasse le guance "Poco originale Testa d'Alghe. Ora vai a chiudere la porta a chiave" gli ordinò Annabeth sdraiandosi sul letto e lui la guardò interrogativamente, lei arrossì di un rosso brillante "Be'... Preferirei che persone come Leo e Frank non ci interrompessero" farfugliò e Percy, afferrando il messaggio, assunse il suo stesso colore per poi alzarsi e chiudere a chiave, ben due giri, la porta.
Ritornò a letto e guardò la sua ragazza con un sorrisino malizioso sebbene fosse ancora di un porpora acceso, poi improvvisamente la sua espressione cambio e, velocissimo, abbracciò Annabeth.
"Ti prometto che sarà la notte più bella della nostra vita" sussurrò e la figlia di Atena gli sorrise "Sarà meglio per te. Perché io non ti renderò mai le cose facili"
Percy ridacchiò leggermente ma le sistemò un ciocca ribelle che fuoriusciva dalla coda, dietro l'orecchio per poi darle un dolce bacio sulla guancia "Penso che tu sia così incredibile" le mormorò e Annabeth suo malgrado arrossì nuovamente, prese tra le mani il viso del suo ragazzo e iniziò a baciarlo con passione travolgente e, naturalmente, il figlio di Poseidone ricambiò immediatamente avvicinandola nuovamente a lui. Scesero sotto la sua maglietta sfiorandola velocemente come se avesse di ferirla, le toccò gli addominali scolpiti nel tempo dagli allenamenti. Annabeth gemette piacevolmente e inarcò la schiena per poi abbandonarsi totalmente al suo ragazzo. Il bacio nel frattempo stava diventando più sciatto ma egualmente intenso. Percy sentì le sue mani affusolate tremare terribilmente mentre sollevava leggermente l'orlo della maglia di Annabeth. Dei! Era così insicuro! E se non le fosse piaciuto? E se la spaventasse? E se si rivelasse un completo idiota?
La figlia di Atena sentì la sua insicurezza e la sua mano raggiunse quella del suo ragazzo e la sfiorò in cerchi regolari, come per trasmettergli sicurezza e amore.
Percy prese coraggio e le sollevò la maglietta fino a sotto il reggiseno, Annabeth si staccò da lui e si sfilò la maglia lanciandola sul pavimento accanto a quella del suo ragazzo.
Ora era Percy ad avere seri problemi di bava... dire che Annabeth era bellissima era un eufemismo... lei era assolutamente meravigliosa, incredibile, strepitosa e perfetta. Aveva un semplice reggiseno nero di cotone che poteva aggirarsi a una seconda abbondante quasi una terza, aveva la carnagione leggermente più chiara e i suoi addominali erano perfettamente definiti.
Non che fosse la prima volta che la vedeva in reggiseno ma ogni volta gli sembrava sempre così bella!
"Stai sbavando" dichiarò Annabeth con un sorrisino e Percy si costrinse a chiudere la bocca, improvvisamente sentì la gola secca.
"No è che..." prese un respiro profondo e sbattè le sue labbra contro quelle della ragazza, la sentì sorpresa ma si affrettò a ricambiare e le sue mani percorrevano la sua schiena e il petto soffermandosi sulle cicatrici lasciate dalle maledizioni delle Arai nel Tartaro.
"Annabeth, sembri perfetta questa notte" sussurrò Percy al suo orecchio e la vide arrossire leggermente, poi ritornò a baciarlo con amore e desiderio, sentiva la sua mano sfiorargli il viso e scostare ciocche ribelli della sua chioma corvina. Percy rabbrividiva di piacere sotto il suo tocco e non si era mai sentito così amato.
Sentì Annabeth iniziare ad armeggiare con i bottoni dei suoi pantaloni ma non sembrava in grado di slacciarli, lui si staccò e la anticipò sfilandoseli e buttandoli vicino alle maglie.
Annabeth diede un'occhiata ai boxer e alzò gli occhi al cielo, si avvicinò e si appoggiò a lui "Ripetimi perché mi sono messa con te?" chiese stancamente e le diede un rapido bacio sulle labbra
"Perché sono un ragazzo meravigliosamente incredibile, bello e estremamente caldo" scherzò e lei scosse la testa, improvvisamente seria, gli sfiorò nuovamente il viso e si abbandonò tra le sue braccia "Lo sai che non quello che pensi" sussurrò dolcemente e Percy chinò lo sguardo con gli occhi velati dalle lacrime.
Annabeth lo strinse in un abbraccio caloroso "Lo sai che io ti amo per quello che sei, Testa d'Alghe" lo rassicurò per poi abbassare lo sguardo verso il basso con le guance rosse "E sono contenta che la mia prima volta sarà con te" mormorò con un filo di voce e Percy sorrise. Si sporse verso di lei e si incontrarono in un bacio passionale e intenso, il ragazzo si raddrizzò e la sue mani percorsero il corpo di Annabeth, facendole venire i brividi, le carezzò dolcemente i capelli e la sentì sorridere nel bacio.
Iniziò ad armeggiare con la vita dei suoi pantaloncini, abbassandola sempre di più e la figlia di Atena, allungò le gambe come per lasciarlo fare.
Con mano tremante sfilò i pantaloncini della ragazza, che fortunatamente non erano né lunghi né aderente e caddero fino alle caviglie. Percy li lanciò con il resto della biancheria sparsa sul pavimento.
Si girò e ammirò Annabeth nel suo intimo di un semplice cotone nero, sembrava ancora più bella e Percy non era mai stato più grato di avere una persona così straordinaria al suo fianco.
Annabeth gli sorrideva e si avvicinò a lui spettinandogli i capelli, i suoi occhi brillavano di determinazione ma c'era una punta di insicurezza e Percy le fece scivolare le mani sui fianchi carezzandola con dolcezza
Poi si avvicinò a lei e iniziò a baciarla con passione travolgente e sentiva anche Annabeth in preda a desiderio e lussuria, le sue mani si muovevano sul corpo del ragazzo facendogli venire i brividi.
Annabeth iniziò a mordicchiare il labbro inferiore del ragazzo mentre sentiva le le loro lingue scontrarsi per il dominio, in quello che Leo avrebbe definito "Un grande scambio di saliva", potete immaginare chi si sia rivelata vincente.
Le mani di Percy vagavano sul corpo meraviglioso di Annabeth, avvogendo le braccia intorno alla sua schiena, lui iniziò a muoversi e pian piano la fece stendere sul suo letto lasciandola sotto di lui.
Annabeth rilassò le spalle e si lasciò andare, allacciando le braccia intorno al collo di Percy e giocando con i suoi capelli. Le sue labbra iniziarono a spostarsi verso l'angolo esterno della bocca del ragazzo fino a scendere sul suo collo e mordicchiò leggermente il lobo dell'orecchio.
Sentiva Percy gemere piacevolmente e le mani del ragazzo sfiorarono nuovamente Annabeth percorrendo i fianchi, il busto e le curve del suo seno, per quest'ultimo lei gemmette silenziosamente.
I due ragazzi erano ormai così tanto vicini, Percy strofinò il naso contro quello di Annabeth per poi scendere sul collo e baciarla nuovamente. La ragazza, intanto, si stava pian piano lasciando andare a sentimenti di lussuria che avevano sviluppato con la lontananza forzata.
Le mani affusolate di Percy, come quelle di un musicista, raggiunsero il petto si Annabeth e infilò le dita sotto il suo reggiseno, sfiorandola con dolcezza. La figlia di Atena gemmette dal piacere e inarcò la schiena, Percy, sentendosi più fiducioso, iniziò a pizzicare leggermente il suo seno e sentì i meandri più sporchi della sua mente partire in esplorazione per nuovi campi.
Annabeth sapeva che poteva fidarsi cecamente di Percy, era anche saltato nel Tartaro per non abbandonarla e le piaceva così tanto il modo in cui la toccava e la carezzava con quella dolcezza che aveva imparato a scoprire.
Sentì Percy spostare le sue mani verso il gancetto del reggiseno e lei non oppose alcuna resistenza, era pronta per passare una notte con lui, lui però era timoroso, esitante e temeva di ferirla. Annabeth amava quell'aspetto della sua personalità.
Spostò la sua mano sopra quella del suo ragazzo come per dargli il permesso, Percy diminuì l'intensità per baciarla lentamente ma con travolgente dolcezza.
Sentì le sue dita armeggiare con i gancetti e non riusciva proprio a toglierli, Annabeth dovette soffocare una risata e gli spettinò i capelli.
Percy ancora si chiedeva come diavolo facessero le ragazze ad avere giornalmente a che fare con quelle chiusure demoniache, ma alla fine riuscì e allentò i gancetti.
Annabeth si staccò dal bacio e gli carezzò dolcemente il viso, Percy vide il suo seno cadere leggermente ma era ancora coperto dal reggiseno, deglutì nervoso ricordando come un tempo lei fosse la sua migliore amica. La figlia di Atena lo guardava intensamente negli occhi e vide le sue iridi grigio tempe luccicare come due stelle. Percy le sorrise e le diede un bacio sulla guancia e le sue mani tremani salirono sulle sue spalle facendo cadere entrambe le spalline, lanciò un'ultima occhiata ad Annabeth come per chiederle nuovamente conferma.
Lei gli sorrise e gli diede un bacio sulle labbra, Percy lo prese come un sì. Le sue mani riuscirono a toglierle il reggiseno lasciando il suo seno nudo. Okay. Percy era un diciassettenne, maturo ed eroe dell'Olimpo più volte ma... era anche un adolescente con ormoni impazziti.
Percy la guardò e arrossì violentemente: Annabeth era così meravigliosa. Il suo seno non era né appena accennato né abbondante, una misura ideale. La pelle era leggermente più pallida ma era egualmente meravigliosa. In quel momento Percy si sentì per la prima volta attratto sessualmente da Annabeth oltre che per così tante qualità che non sarebbe riuscito ad elencare.
Percy fortunatamente era anche ADHD e non riusciva a concentrarsi per tanto tempo su una singola cosa perciò il suo sguardo tornò al viso di Annabeth. Era sotto di lui e stava guardando nel vuoto, si mordicchiava leggermente il labbro e il suo viso era di un rosso brillante. Percy si maledisse da solo: non avrebbe dovuto metterla così a disagio. Le sfiorò il viso attirando la sua attenzione e Annabeth incrociò il suo sguardo, nei suoi occhi vide così tanta insicurezza non sfiducia. Annabeth non era mai stata amata da piccola e per questo tendeva a non rivelare mai la parte migliore di sé, ma Percy sapeva com'era dietro la maschera.
"Ragazza Saggia. Sono solo io" sussurrò sfiorandole la mascella con le labbra e la sentì sorridere leggermente "Non devi vergognarti come me. Ti amo così tanto, Ragazza Saggia" le confessò e Annabeth incrociò nuovamente lo sguardo e Percy quasi affogò in quegli occhi.
Annabeth gli gettò le braccia intorno al collo e gli sorrise, gli sfiorò con il naso gli zigomi definiti e le sue labbra trovarono quelle del ragazzo. Si baciarono con passione travolgente e non pensarono ad altri che alla presenza della propria metà. Percy le sfiorava il busto con dolcezza ma soffermandosi sulle singole parti del suo corpo come in preda a forte desiderio, le sue mani raggiunsero nuovamente i suoi seni e li sfiorò con dolcezza come per farla sentire al sicuro e protetta, poi le sue dita pizzicaro con maggiore intensità uno dei suoi capezzoli facendola gemere piacevolmente.
Annabeth iniziò a baciarlo con passione e le loro lingue si contesero nuovamente il dominio ed entrambi si sentirono così bene nella loro oasi di amore e desiderio, dove non c'era nessuna divinità primordiale pronta a ucciderli.
Annabeth iniziò a far scivolare le mani lungo i fianchi del ragazzo per poi raggiungere l'elastico dei suoi boxer con delfini, iniziò ad abbassarli con mano un po' tremante e Percy, straordinariamente, non si sentì per niente a disagio ma gli sembrava così naturale.
Dopo diversi tentennamenti anche i boxer si aggiunsero al resto dei vestiti sparsi sul pavimento e Percy sollevò leggermente Annabeth iniziando ad abbassare l'orlo delle sue mutande nere, quando Annabeth si staccò dal bacio e lo guardò con un sorriso serio "Percy... i preservativi sono nel terzo cassetto" sussurrò e Percy strabuzzò gli occhi. Chi in Ade si portava i preservativi in una missione di morte, la ragazza vedendolo sorpresa, ridacchiò "Non li ho presi io. Erano già lì dentro. Magari è stata Piper, Afrodite l'avrà corrotta" ipotizzò e Percy annuì anche se, francamente, non stava pensano. Iniziò a baciarla nuovamente e con passione e riuscì a sfilare le mutande di Annabeth lasciandola completamente nuda sotto di lui.
Percy l'avrà pensato almeno mille volte quella sera ma... Annabeth non era mai stata così bella!
Si costrinse a smettere di fissare e rotolò di fianco a lei per aprire il cassetto numero tre, con suo sgomento c'era un GRANDE numero di preservativi e si chiese che cavolo pensasse Afrodite di loro: non passavano le loro missioni a fare sesso.
Non fece domande ma se ne infilò uno per poi avvicinarsi ad Annabeth che era girata sul fianco, già sotto le lenzuola grigie, colore a caso, gli sorrideva dolcemente e la sua espressione era così fiduciosa.
Percy scivolo sotto le lenzuele per stendersi accanto a lei, Annabeth si abbandonò a lui e tutti i muscoli, solitamente scattanti e contratti, erano rilassati, la sua testa era nell'incavo del suo collo.
"Percy...all'inizio va piano. Okay?" chiese Annabeth con voce insicura e lui annuì e iniziò a sfiorarle ogni curva e si accigliò quando notò che i suoi capelli erano ancora raccolti nella sua ordinaria coda. Si affrettò a scioglierla lasciando ricadere i riccioli sul suo corpo. Annabeth era sempre stata bella, di una bellezza che è al livello delle dee, ma in quel momento era bella perfino più di Afrodite, di Calipso o di qualsiasi altro essere sul pianeta. "Sei meravigliosa, Ragazza Saggia" sussurrò e Annabeth arrossì intensamente, gli sfregò lo zigomo con un bacio "Anche tu non sei niente male" mormorò e Percy assunse il suo stesso colore.
Prima che potesse replicare, Annabeth afferrò il viso del suo ragazzo e lo baciò con desiderio e lussuria dando sfogo ai sentimenti repressi e a quella mancanza che sentiva nei mesi di lontananza.
Percy avvolse le braccia intorno alla vita della sua ragazza e l'attirò più vicino a lui, le sue mani la carezzavano con dolcezza stringendo leggermente il seno sinistro. Sentì Annabeth gemere dal piacere e inarcare la schiena unendo ancora di più i loro corpi.
Percy si avvicinò ancora di più e i loro fianchi combaciarono, ribaltò Ananbeth facendo in modo che si trovasse sotto di lui e, dopo un respiro profondo e una presa di consapevolezza su come stessero per perdere la verginità, entrò lentamente in lei.
Annabeth interruppe il bacio e ansimò dal dolore e il suo respiro divenne corto, Percy la guardò preoccupato ma lei stessa unì le loro labbra in un bacio. Era un bacio sciatto ma a i due ragazzi non poteva importarne di meno. Erano solo loro.
Percy continuò a spingere tentennando e cercando di essere il più cauto possibile ma sentiva quel lampo di lussuria che lo faceva gemere il nome di Annabeth e lo spingeva a penetrare in lei. Presto il dolore divenne piacere entrambi gemevano, la figlia di Atena inarcò la schiena e Percy sentì il suo seno a contatto con il suo e non resistette al desiderio di toccarla nuovamente, stringendo leggermente tra la mano, il suo seno destro. Annabeth gemette più rumorosamente e le sue mani si aggrapparono alla schiena del ragazzo graffiandolo leggermente con le unghie ma a Percy niente di questo importava.
Annabeth era così bella e quel desiderio era troppo forte per entrambi, iniziò a penetrare più velocemente solo per il piacere di vedere la sua espressione rilassarsi e sentirla abbandonata a lui, sebbene Percy stesso lo fosse.
Percy e Annabeth passarono la notte migliore della loro vita e si sussurrarono infinite parole d'amore, le loro labbra erano rosse e gonfie ma erano così felici.
Dopo quelli che sembravano attimi infiniti, entrambi si staccarono e Percy si disfò del preservativo, Annabeth si appoggiò a lui e si godettero la presenza reciproca. "Ehi" sussurrò con voce roca ma per il ragazzo era maledettamente attraente, lo guardò con quegli occhi che sembravano analizzare tutto "Ragazza Saggia" rispose e Annabeth sorrise strofinando il naso sul suo collo per poi sistemarsi appoggiata a lui, gli trasmetteva quella sensazione di calore che gli faceva battere il cuore
"E' stato bello, Testa d'Alghe" dichiarò Ananbeth e Percy sorrise avvolgendo una braccio in modo protettivo su spalle e schiena, le diede un rapido bacio sulla guancia "Ti amo Annabeth" mormorò e lei sorrise dolcemente alzò una mano e scompigliandogli i capelli "Anche io ti amo, Testa d'Alghe"
Rimasero qualche attimo a guardarsi negli occhi e poi le loro labbra si collegarono in un bacio morbido e lento "Buonanotte Testa d'Alghe" "Buonanotte Ragazza Saggia"
I loro occhi si chiusero e si addormentarono l'uno appoggiato all'altro riscaldati dal calore dei loro corpi premuti insieme che si incastravano come due parti di uno stesso pezzo.
Il mattino dopo Percy si svegliò sentendo dei rumori sommessi ma non si fece problemi e il suo sguardo si focalizzò su Annabeth che dormiva appoggiata a lui con le coperte drappeggiate che coprivano il suo corpo meraviglioso. Iniziò a giocare con i suoi riccioli quel tanto che bastava per svegliarla e aprì i suoi occhi mozzafiato, d'apprima lo sguardò sorpreso ma poi sembrò ricordarsi tutto e si ammorbì, un sorriso sulle labbra "Buongiorno Testa d'Alghe" sussurrò e Percy la guardò con occhi luccicanti "Buongiorno Ragazza Saggia" si chinò verso di lei e le diede un dolce bacio
"Ehm ehm" sentì e Percy per poco non saltò in aria dallo spavento, Annabeth sembrava congelata con gli occhi che uscivano fuori dalle orbite, cercò di alzare l'orlo del lenzuolo sebbene fosse già sufficientemente coperta. I due si voltarono verso la fonte del rumore e guardarono con occhi scioccati la visione che si presentava loro.
Intorno al loro letto c'erano nient'altro che tutto l'equipaggio dell'Argo II, ovvero solo cinque persone: Piper e li stava guardando con un sorrisino e gli occhi luccicanti, Jason scuoteva la testa sospirando e probabilmente stava pensando a come diavolo Percy sia stato eletto pretore, Hazel sembrava stesse per svenire, si sventolava davanti la mano e si era appoggiata a Frank, rosso come un pomodoro. Infine c'era Leo con un ghigno maligno stampato sul viso e gli occhi posati su Annabeth come se volesse cercare di sbirciare.
"Perché siete sempre voi!!!???" si lamentò Frank sospirando e con tono affranto "Oh miei dei! Ma voi non siete sposati!!!!" esclamò stizzita e con gli occhi completamente spalancati.
Percy si dispiaceva molto per Hazel: l'aveva sfregiata a vita!
"Ditemi che avete uno straccio di vestiti sotto le coperte" pregò Piper e la coppia arrossì violentemente, gli altri scoppiarono a ridere ad eccezione di Frank ed Hazel che sembrava ancora più sconvolta
"Voi due??!!!" gridò Jason e Percy abbassò lo sguardo imbarazzato... eppure avevano chiuso a chiave
"Leo può praticamente aprire qualsiasi cosa" rispose Piper alla sua domanda mentale e proprio in quel momento si udì lo scroscio di una risata
"Io lo sapevo! Cavoli ho fatto bene a mettere nelle vostre stanze un bel po' di preservativi!!"esultò Leo saltellando per la stanza e Annabeth e Percy sbiancarono "Eri tu?? Pensavo fosse Piper corrotta da Afrodite!!" dichiarò la figlia di Atena con un forte rossore sulle guance. Leo gonfiò il petto e sorrise ampiamente "Dai! Era prevedibile! Se avessi una ragazza che non vedo da otto mesi, come minimo le toglierei i vestiti alla prima occasione. Un classico!" dichiarò il figlio di Efesto con tono saccente lasciando tutti sbalorditi e con la povera Hazel che rischiava di avere un serio mancamento.
"Ragazzi! Siete terribili!" esclamò Frank scuotendo la testa e Percy sorrise alzando gli occhi al cielo "Bene... ora potreste cortesemente uscire che dovremmo vestirci?" chiese con un sorrisetto da piantagrane e gli altri annuirono per poi lasciare la cabina "Non fate niente!" intervenne Leo e la coppia alzò gli occhi al cielo.
Non appena furono usciti, Percy si mise i boxer e saltò giù dal letto, si diresse verso la cassettiera e iniziò a spostarla verso la porta per bloccarla.
Annabeth scoppiò a ridere e il ragazzo fece spallucce "Non ho intenzione di lasciarti solo perché me lo hanno detto!" esordì. Ritornò poi nel letto, non prima di essersi sfilato i boxer, la figlia di Atena gli sorrise e Percy l'attirò verso di sé in un caldo e casto abbraccio sebbene si sentì particolarmente stuzzicato sentendo i seni di Annabeth contro di lui ma decise che ciò che era successo la notte appena passata fosse più che sufficiente.
"Uff... ma perché ogni volta dobbiamo sempre essere presi?? Hanno tanti problemi a lasciarci in pace?" borbottò Annabeth e lui sorrise dandole un bacetto sul naso "Siamo calamite di sfortuna" rispose e la figlia di Atena ridacchiò sommessamente per poi tornare a fissarlo negli occhi "Sono contenta che sia successo" esclamò improvvisamente e Percy sentì il cuore riscaldarsi di gratitudine e amore. Le farfalle nello stomaco danzavano come a un concerto rock.
"Ti amo Annabeth Chase"
"Ti amo anche io, Percy Jackson.
Rega!!! Che imbarazzo nel pubblicare qualcosa del genere!!!!!!
Spero di non avervi sfregiato.
Fatemi sapere se volete altre one shot con questo tipo di contenuto.
Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
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