La mia migliore amica#2
Probabilmente diventai viola e Annabeth con me. Non aveva mai avuto particolari momenti di affetto e contatto fisico, se non si considera l'avvenimento di oggi ma era normale dato che non ci vedevamo da mesi. La sentii esitare mai poi annuì e avanzò verso di me, cercai di farle spazio e lei mi scivolò di grembo.
Era terribilmente rigida e potevo sentire la sua agitazione, corrugai le sopracciglia. Perché le dava così fastidio? "Ehi, tranquilla. Sono solo io" le sussurrai all'orecchio e li si appoggiò al mio petto più sciolta e rilassata. "Il mio turno. Margaret, obbligo o verità?" chiese e lei rispose con verità "Bene... dicci la tua cotta prima di James" Lei arrossì violentemente "Mmm... Percy..."divenni del suo stesso colore e rimasi totalmente scioccato. Ma come in Ade, qualcuno potrebbe innamorarsi di uno come me? James le lanciò un'occhiata curiosa e lei sospirò "E' stato per poco tempo fino a quando non ho capito che era già palesemente innamorato di qualcun altro, si fermava improvvisamente a fissare il vuoto con un sorriso sognante e le guance rosse" abbassai lo sguardo per nascondere il rossore che mi stava venendo e le mie mani tremavano leggermente, sentivo il battito cardiaco aumentare. Non mi ero accorto che abbassando lo sguardo mi ero appoggiato con il mento alla spalla di Annabeth
Mi alzai immediatamente "Non è vero! Magari stavo pensando ai biscotti di mia madre" cercai di sviare io, e Annabeth ridacchiò leggermente "Davvero? Perché alcune volte ti abbiamo sentito sussurrare quanto fosse bella la ragazza" Thomas e James scoppiarono a ridere e oscillarono le sopracciglia, Annabeth era straordinariamente silenziosa e pressoché immobile
"Bene. Cambiamo argomento!" intimai e Margaret scrutò le sue vittime per poi rivolgersi al suo ragazzo "Obbligo o verità, James?" chiese con un sorriso "Obbligo. Non mi fido delle tue domande." Lei alzò gli occhi al cielo "Fai sette minuti in paradiso con me"
Scoppiammo tutti a ridere e io mi allarmai leggermente "Ragazzi, non fate niente. Per favore" supplicai con un sorriso e loro alzarono gli occhi al cielo, per poi incamminarsi "Ah ragazzi, il bagno è da quella parte. Non farete assolutamente niente in camera mia" intimai loro con un sorriso e si infilarono in bagno.
Thomas in quel momento era estremamente a disagio e prese il cellulare "Cavoli! Mi sono dimenticato di chiamare mia madre!" esclamò esageratamente e sospettai fosse solo una scusa per lasciare soli me e Annabeth. Improvvisamente mi sentii innervosire così tanto, sentivo però una sensazione di calma a sentire Annabeth così vicina e appoggiata a me, inconsapevolmente le circondai la vita con le braccia stringendola a me, lei si appoggiò comodamente sul mio petto. Mi avvicinai a lei e premetti il mento sulla sua spalla
"Allora, come stai?" sussurrai per stemperare l'imbarazzo del momento "Mmm.. tutto ok. La scuola è un po' noiosa con i mortali che mi prendono in giro per dislessia e ADHD ma ci fai l'abitudine" sorrisi comprensivamente "Mi dispiace Ragazza Saggia, a volte stento a credere che sei come me. Insomma... sei la migliore stratega che conosca e sei abbastanza intelligente" lei arrossì violentemente e io mi maledissi mentalmente per aver fatto questo commento. Avevo così tanta voglia di urlare al mondo che ero innamorato di lei. "Perce. Sei veramente innamorato di qualcuno?" mi chiese un po' esitante e io andai nel panico, cosa le avrei dovuto dire? "Mmm" balbettai e lei rise. Una risata che mi scaldò il cuore.
In quel momento arrivarono i miei amici, notai come i due piccioncini avessero labbra rosse e gonfie, vestiti scompigliati e sul collo di Margaret c'era un succhiotto. Thomas, osservandoli, fischiò
"Qualcuno si è dato da fare!" sottolineò e i due ragazzi arrossirono violentemente "Bene. Il mio turno. Percy obbligo o verità?" mi chiese e io senza esitazioni risposi obbligo per evitare lo stesso tipo di domanda di Annabeth "Cavoli, penso che sarebbe bello farvi baciare. Ma per Percy sarebbe il primo bacio, quindi..." iniziò a pensare e mi sentii improvvisamente le labbra secche, avevo già dato il primo bacio e la ragazza che me l'aveva dato era seduta proprio sopra di me. La sentii irrigidirsi e tendersi, forse si era pentita di quello che aveva fatto... probabilmente.
"Ecco!Vi obbligo a fare venti minuti in paradiso...non è obbligatori baciarvi ma non sarebbe un problema se così fosse" sospirai perché ci era capitato più volte di stare soli "Ah... senza magliette... e in bagno... è più privato" ci spiegò con un sorriso. Annabeth divenne immediatamente viola acceso, io non mi preoccupai molto, insomma, ero un ragazzo "Annabeth non si toglierà qui la maglietta. Andremo in bagno e porterò io qui le nostre magliette" ordinai con voce severa. Annabeth li conosceva appena e io ero il suo migliore amico, mi guardò con gratitudine sebbene fosse tesa. Thomas fece spallucce "Come volete"
Ci avviammo verso il bagno in silenzio ed entrammo entrambi nel luogo angusto, Annabeth sembrava veramente a disagio. "Ragazza Saggia, se vuoi terrò gli occhi chiusi tutto il tempo. Okay?" lei mi sorrise debolmente ma scosse la testa "Percy, sei ADHD, sarebbe impossibile per te..."
Feci spallucce e mi sfilai la maglietta rivelando i miei addominali tonici scolpiti dagli allenamenti al campo e dal nuoto, non l'avrei mai ammesso ma ero terribilmente orgoglioso della mia massa muscolare.
Colsi Annabeth a fissare ma immediatamente distolse lo sguardo e iniziò a togliersi la maglietta grigia larga.
Mi imposi di non fissare ma Annabeth era assolutamente meravigliosa, aveva gli addominali anche lei e la pelle un po' pallida rispetto al normale, ma era comunque bellissima. Rimasi stupito dalla taglia del suo seno, insomma, con quelle magliette larghe non rivelava niente ma dovevo ammettere che non aveva un decolté troppo piccolo... il reggiseno era nero e di semplice cotone e per sua sfortuna non era così coprente.
Fortunatamente avevo una buona vista e registravo velocemente i particolari, dettaglio che mi evitò di sbavarle addosso, mi porse la maglietta con la testa bassa e le braccia intorno al petto.
Uscii e tornai dai miei amici, fulminandoli con un'occhiata "Bene, Percy. È bella la tua Annabeth?" chiese Thomas con tono ingenuo "Tom, non avresti dovuto. E' tremendamente imbarazzata" Margaret sorrise leggermente "Oh andiamo è come se fosse in costume" rispose raggiante, sollevai un sopracciglio e poggiai le nostre magliette sul divano.
Tornai in bagno e Annabeth chiuse a chiave, le lancia un'occhiata interrogativa. "Dai, Testa d'Alghe, saresti un'idiota a non farlo. Scommetti che volevano guardare attraverso la toppa e personalmente non ci tengo a farmi vedere senza maglietta da altre persone" ammise a voce più bassa sedendosi sul bordo della vasca da bagno "Ehi...Tranquilla. Margaret mi ha detto che è come se fossi in costume" cercai di consolarla e lei sorrise leggermente "Può essere ma... dei! E'così imbarazzante"
Io scoppiai a ridere e lei mi diede una gomitata
"Idiota" scherzò lei scuotendo la testa "Ragazza Saggia, perché hai il reggiseno nero? Il blu è decisamente meglio" la presi in giro e lei alzò gli occhi al cielo
"Proprio per questa ragione non ne ho nessuno blu" rispose e io feci il broncio
"Sei una Testa d'Alghe" mi sussurrò e io mi sedetti accanto a lei "Non è assolutamente vero"
"Certo... hai per caso affrontato mostri?" mi chiese a un tratto e io scossi la testa "Fortunatamente no, ma non voglio dire niente. La dea della fortuna mi odia!" esclamai e Annabeth sorrise debolmente
"Ufff... mi manca il campo. Vorrei tornare lì. A scuola non ho praticamente amici, almeno lo scorso anno c'era Talia" sussurrò tristemente e io annuii comprensivo "Capisco. Loro sono simpatici ma a volte mi sento un po' escluso, si conosceva già da prima e io non posso dire loro chi sono. Thomas è un gran burlone, Margaret e James... loro stanno sempre insieme... sono carini. Dei! Sembro una figlia di Afrodite!"esclamai sdegnato ma lei scosse la testa "No. Mi ricordano un po' Beckendorf e Silena, sono una bellissima coppia"
Io sospirai e lei sbuffò, poi si girò e mi trafisse con i suoi begli occhi grigio tempesta "Ti piacerebbe avere una relazione come quella?" chiese senza accenno di sarcasmo e io abbassai lo sguardo "Mi piacerebbe. E tu?" chiesi curioso e lei sospirò pesantemente e sembrò avere tutta la stanchezza sulle sue spalle "Sì... mi piacerebbe avere un ragazzo, ma al momento siamo così impegnati per la guerra imminente contro..."Esitò e sentii una barriera frapporsi tra di noi come succedeva quando pronunciava il suo nome. Luke. Il mio ex amico ma per Annabeth era stato più di un amico. La temperatura in quel momento sembrò scendere drasticamente. Improvvisamente Annabeth fece qualcosa che mi sorprese, si avvicinò a me e poggiò la testa sulla mia spalla, abbandonandosi completamente e chiudendo gli occhi. Mi sentii infiammare le guance e il battito del mio cuore accelerò. Feci qualcosa che sorprese anche me, avvolsi Annabeth con il mio braccio come per tenerla più vicino a me. Lei si accoccolò sul mio petto nudo facendomi arrossire, sempre con gli occhi chiusi. In quel momento sembrava così fragile e vulnerabile, soppressa dalla stanchezza ma per me non fu mai stata così bella. Con la mano libera le carezzai dolcemente i riccioli biondi. Il tempo sembro volare e sentii delle persone bussare alla porta, Annabeth sussultò e si portò le mani al petto per coprirsi, mi feci avanti aprendo la porta di uno spiraglio. I miei occhi colsero gli sguardi raggianti dei miei tre amici "Hey... il tempo è scaduto, ecco le magliette" mi disse James e le presi con gratitudine. In poco tempo eravamo nuovamente vestiti e purtroppo tra noi due c'era ancora un forte imbarazzo, credo fosse per il momento che avevamo vissuto insieme, come ci eravamo coccolati. Sentii un sorriso comparire sul mio viso e la felicità mi inondava i sensi. Cercai di mascherare il mio ottimismo e continuammo a giocare a obbligo e verità, fortunatamente per noi non ci furono più obblighi o verità imbarazzanti.
Durante tutto il gioco, Annabeth mi sedeva in grembo e la mia testa si era appoggiata all'incavo del suo collo, le sue dita disegnavano movimenti circolari sulla mia mano. Eravamo vicini e la sensazione di calore mi riscaldava il cuore rendendomi la persona più felice della terra.
In seguito abbiamo deciso di guardare Harry Potter e la Pietra Filosofale, armati di pop corn e dolci, eravamo tutti seduti sul mio divano e Margaret e James erano accoccolati e si scambiavano qualche bacio, Thomas divorava pop corn ed io ed Annabeth eravamo nella stessa posizione di prima.
Durante il film ci furono parecchie risatine specialmente per le esilaranti battute di Hermione, Annabeth aveva appoggiato la testa sulla mia spalla e io giocavo con i suoi riccioli biondi, le mie braccia l'avvolgevano stringendola a me.
"Bei ricordi eh? Quando qualcuno ha cercato di lanciare un bastoncino per farlo giocare..." sussurrò Annabeth quando arrivammo alla scena di Fuffy, il cane a tre teste che ricordava Cerbero "Hermione non è stata così intelligente per addestrarlo con una palla" le risposi e la vidi arrossire un po'.
Continuavamo a sussurrare tra noi commentando quasi ogni battuta, spesso mi capitava di ridacchiare e mi sentivo libero e senza problemi. Con la conclusione eravamo tutti entusiasti e ci siamo ripromessi di guardare altri film quella sera. Sapevo che si era fatta ora di cena ma non volevo lasciare Annabeth, ero segretamente felice di aver ricevuto quell'obbligo.
"Ragazzi, si mangia?" chiese Thomas con il suo solito ghigno e io sospirai alzando gli occhi al cielo "Ovviamente, mia madre ha preso delle pizze, bisogna solo metterle in forno" risposi e potevo vedere le espressioni fameliche di tutti "Me ne occupo io, altrimenti con il Testa d'Alghe rischiamo di avere la casa in fiamme" sottolineò la mia migliore amica allontanandosi. Sei paia di occhi mi scrutarono intensamente e io arrossii violentemente "Ehm?" chiesi come un perfetto idiota. Margaret sorrise sognante e sui due ragazzi si formarono due ghigni malefici "Penso che tu abbia apprezzato i nostri obblighi" sussurrò e io cercai di contenere il mio rossore.
"Ragazzi! Avete esagerato, basta! E' solo la mia migliore amica" esclamai e notai che in quel momento non stavano guardando me ma una persona alle mie spalle, mi girai e vidi Annabeth.
La sua espressione era illeggibile ma sorrise. Un sorriso che aveva qualcosa di strano, come se non fosse vero, i suoi occhi erano tempestosi e non riuscivo a capire a cosa stesse pensando.
"Ehi ragazzi, di cosa parlate?" chiese spontaneamente ma la sua voce suonava strana, prima che gli altri potessero discutere, intervenni "Niente! Assolutamente niente di importante!" esclamai frettolosamente e lei socchiuse gli occhi "Mmm, okay. Penso che le pizze si siano scaldate bene in microonde".
La cena fu chiassosa e divertente, con le battute di Thomas e le prese in giro rivolte verso i due piccioncini, fortunatamente la questione mia e di Annabeth non venne toccata e non ebbi problemi di rossore.
Dopo cena decidemmo di continuare a vedere Harry Potter, questa volta la Camera dei Segreti, sfortunatamente non avevo idea di cosa trattasse altrimenti mi sarei ben guardato dal farlo vedere ad Annabeth. Arrivammo alla parte dei ragni e fin da quando Ron espresse il suo malcontento, la sentii tremare sotto le mie braccia. Quei ragni erano relativamente piccoli ma erano grossi e sapevo che lei aveva una seria aracnofobia. Continuò la scena mostrando ragni sempre più grande, Annabeth iniziò a sudare e fu scossa da brividi e tremiti. "Ehi, calmati. Sono sullo schermo..." le sussurrai e lei non rispose ma sentivo il suo respiro farsi irregolare. Veloce come un fulmine misi le mani davanti agli occhi di Annabeth e la strinsi a me, appoggiò la testa nell'incavo del mio collo e sentii al tatto gli occhi chiusi. Continuava a tremare leggermente ma le mie mani disegnavano cerchi irregolari sulla sua schiena nel tentativo di calmarla. Fortunatamente nessuno sembrò accorgersi del terrore di Annabeth.
La scena si concluse e la figlia di Atena potè riaprire gli occhi, sembrava ancora un po' spaventata e si strinse a me. Una vampata di calore mi incendio le gote e il battito del mio cuore aumentò.
Nella scena della lotta contro il basilisco ammirai particolarmente la struttura della spada di Godric Grifondoro, sebbene Harry non fosse propriamente eccellente nella scherma
Presto il film terminò e con un'occhiata agli altri, convenni che erano troppo stanchi per combinare qualcosa "Ragazzi, chi dorme nel mio letto? E chi sta sul divano e nel sacco a pelo?" chiesi educatamente e veloci come dei razzi, i miei amici risposero "Rimaniamo qui! Purtroppo non credo che ci sia spazo anche per Annabeth e Percy, meglio se dormite nella sua camera" intervenne Maddalena e io socchiusi gli occhi sospettoso, lo stavano ovviamente facendo apposta.
Anche Annabeth sembrò pensarla così perché alzò gli occhi al cielo e si trascinò mia camera mentre afferrava una borsa con i vestiti, probabilmente per indossare il suo pigiama.
Mi ritrovai solo con i miei amici e scoccai loro un'occhiata "Divertente" sussurrai a denti stretti e alzarono le spalle come se fossero innocenti.
"Quando Rachel lo verrà a sapere... sospetto che scrivi segretamente delle fanfiction su di voi su un certo sito chiamato Wattpad" sbiancai e iniziai e balbettare "Fanfiction? Ade, perché la mia vita deve essere così maledettamente strana!!"borbottai e loro scoppiarono a ridere. In quel momento Annabeth ritornò con un semplice pigiama nero con una scritta dorata "Wise Girl" sorrisi raggiante nel vedere il mio soprannome
"Wise Girl?" chiesi con un sorriso e lei arrossì appena "Me l'ha regalato Silena..."
Oh... cosa ci può essere di peggio se la figlia della dea dell'amore approva un'amicizia tra due ragazzi... si può trasformare in amore... nel mio caso era corretto.
Ci salutammo e io e Annabeth sparimmo nella mia stanza, lei sbadigliò pesantemente e alla mia occhiata arrossì "Scusa, il jet lag..." si giustificò e alzai le spalle. Si infilò sotto le coperte e mi fece cenno di fare lo stesso... inutile dire che diventai un peperone "Annabeth???" chiesi con voce allarmata e lei alzò gli occhi al cielo "Dai, a meno che tu non voglia dormire sul pavimento!" mi impose e io annuii un poì titubante
Mi infilai con lei sotto le coperte e mi sembrò così strano, i nostri fianchi si toccavano e la temperatura mi sembrò più alta del solito. Non pensavo ci fossero problemi con il termostato.
Annabeth si girò dalla parte opposta dalla mia, sentii sbuffi costanti e immaginai si fosse addormentata all'istante. Purtroppo per me non fu così facile e il mio cervello si rifutava di disconnettersi, continuavo a pensare a come eravamo vicini, come le nostre mani si sfiorassero...
Senza rendermene conto, mi girai dalla stessa parte di Annabeth e avvolsi le mie braccia intorno alle spalle e alla vita, avvicinandola a me. Poggiai il mento sulla sua spalla e un aroma di limone mi inondò i sensi, iniziai a sentire la testa libera dai pensieri e mi sentii assopire.
Mi stavo addormentando e sentii una testa che si girava e si posava sull'incavo del mio collo e una mano che si sovrapponeva alla mia tracciando movimenit circolari distratti e deboli.
Poi svanii nel mondo dei sogni.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro