Percy

Stavo camminando verso la spiaggia alla ricerca di Annabeth.
Dei... Quanto mi era mancata! L'ultima volta che l'avevo vista era stato quando avevo fatto esplodere il vulcano rischiando la combustione. Sono un genio vero?

Non la vedevo anche da quando.... Beh da quando mi aveva baciato
Quel bacio.... Continuavo a pensarci e questo era una cattivo segno: mi ero perdutamente innamorato della figlia di Atena e probabilmente provavo questi sentimenti già da tempo.
Non avevo idea se mi ricambiasse, certo, mi aveva baciato, però a volte era così scostante, specialmente quando parlavo di Rachel.

Inoltre lei continua a a provare qualcosa per Luke.
Femmine...... Non le avrei mai capite....
È poi la vidi.

Tutta sola sulla spiaggia intenta ad osservare il mare con i capelli sciolti al vento.
Lei non poteva vedermi perché, fortunatamente era girata.
Ripeto FORTUNATAMENTE altrimenti mi avrebbe trovato imbambolato a fissarla.
"Annabeth" la chiamai con un po' di titubanza non sapendo come avrebbe potuto reagire.
Le si girò e mi vide, nei suoi splendidi occhi riuscivo a leggere gioia, un po' di rabbia e affetto.
Quest'ultimo mi sembrava più intenso rispetto a una normale amicizia tra migliori amici, ma non volevo illudermi.

Lei si alzò tremante e io, non so con quale logica, le corsi incontro e l'abbracciai
"Percy, sei qui" mi sussurrò lei con voce rotta come se stesse cercando di non piangere.
Lei mi appoggiò la testa sulla spalla e io la strinsi ancora di più.
Rimanemmo abbracciati a lungo, il mio cervello probabilmente era andato a farsi una passeggiata perché ormai non ragionavo più.
"mi sei mancata Sapientona" le dissi dolcemente, lei alzò la testa e mi guardò, mi resi conto che stava piangendo e le asciugati le lacrime.

La mia mano giocherelló con i suoi ricci e poi feci la cosa più stupida del mondo: la baciai.
OK.... Non so cosa mi sia preso, sarà forse il fatto di non averla vista per giorni, sarà stato il suo sorriso, i suoi occhi.....
La baciai dolcemente sulle labbra mentre le mie mani si posa amo sulla vita sottile
Con mio stupore lei ricambió il bacio e mi avvolse le braccia intorno al collo annullando la distanza tra noi.
Tra un bacio e l'altro la sentii sussurrare il mio nome
"Testa d'alghe" in un modo talmente dolce che mi fece venire i brividi
Dopo un po' ci staccammo guardandoci negli occhi e dissi la prima cosa che mi passò per la mente.
"Ti amo Ragazza Saggia"
"Anche io Testa d'alghe"
Dei.... Ero al settimo cielo, avevo appena baciato la ragazza che amavo che ricambiava i miei sentimenti.
La portai con me verso l'oceano e creai una bolla d'aria che ci portò verso il fondo del mare

Lei si appoggiò a me e la circondai con il mio braccio.
"Testa d'Alghe si può sapere che fine hai fatto?" mi domandò scrutandomi arrabbiata, ottimo mi ero illuso di averla scampata
L'unica cosa che feci fu un sorrisino colpevole e mi schiarii la voce raccontando dell'esplosione, di Ogigia e di Efesto.

Mi aspettavo che si complimentasse con me per via del mio coraggio.... E sapete cosa mi disse Annabeth?
"Caspita! Non ti posso lasciare solo neanche un attimo che sparisci per due settimane e svegli il più grande mostro di tutti i tempi" proseguì poi "sei incredibile" questa frase la disse però con voce dolce e posò le sue labbra sulle mie.

Quando ci staccammo, le accarezza dolcemente i capelli pensando tra me e me a quanto fossi felice.
Pensai a quanto avevamo sofferto e a quanto l'amavo anche se me n'ero accorto un po' tardi.
Improvvisamente il corso dei pensieri si ruppe
"Annabeth, il bacio che mi hai dato era il primo?" ammetto che sono curioso, cioè: io le ragazze non le capisco ed è meglio saperne di più sulla loro psicologia

La vidi arrossire violentemente e chinare il capo imbarazzata.
"Sì" mi rispose con un filo di voce e dopo attimi di silenzio riprese a parlare
"Testa d'Alghe perché ti sei innamorato di una come me, una figlia di Atena che legge e studia?" Annabeth mi porse questa domanda in tono apparentemente indifferente ma dal suo sguardo capii che le importava davvero molto di quella risposta. 

Io mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla guancia e l'abbracciai, anche se ero un po' impacciato.
Lei se ne accorse infatti mi scompiglió i capelli e rise.
Adoravo il suo sorriso.
"Beh ecco, io mi sono innamorato di te ne mare dei mostri specialmente quando ti ho aiutato a combattere le sirene" feci una pausa ed arrossii imbarazzato, non ci sapevo fare con le parole dolci

"Poi quando ti hanno rapito ero sotto shock e sono letteralmente andato in panico quando Talia mi ha raccontato della tua scelta di unirti alle cacciatrici" e conclusi cercando di non sembrare un idiota
"Annabeth, io ti amo per il tuo coraggio, la tua intelligenza, riesci a farmi sconvolgere, sei la persona più forte e determinata che abbia mai conosciuto.... Inoltre sei bellissima" sorrisi imbarazzato, era difficile spiegare quello che provavo per Annabeth.
E prima che potesse parlare, dissi uno dei miei segreti più imbarazzanti. 

"Quando sei stata rapita e io mi sono aggiunto all'impresa, è venuta a farmi visita la dea Afrodite.Mentre la guardavo vedevo tutte le mie cotte infantili e ho visto anche te" 

Ciao ragazzi! Questa è stata una delle prime storie che ho scritto e quindi è un po' fatta male. Ciò nonostante non volevo lasciarvi senza una storia. Ho iniziato a scrivere una storia sui semidei che tornano indietro nel tempo. Ogni giorno pubblicherò. Non preoccupatevi perché nella bozza ho già sette parti e quindi riuscirò a essere puntuale.

Debora