Annabeth dietro la maschera
Ciao ragazzi! Come potete vedere abbiamo un'immagine diversa come copertina di questa parte.
Ho scaricato una nuova app e mi sono decisa a fare un'immagine collage.
Fatemi sapere se vi piace?
Vorrei partecipare a qualche aetestick contest...fatemi sapere se ce n'è uno.
Ne avevo da poco riufato uno perché non sapevo neanche cosa fosse e non mi sentivo abbastanza abile.
Perciò... Fatemi sapere!
Annabeth Chase. Una ragazza dai capelli biondo miele portati in un graziosi riccioli principeschi. Occhi grigio tempesta che sembravano sempre calcolatori e sembravano attraversarti dentro.
Alta e snella, dalla carnagione abbronzata, Annabeth Chase sembrava lo stereotipo di ragazza californiana. Al Campo Mezzosangue era conosciuta come la semidea che si trovava da più tempo, la reduce di innumerevoli imprese, l'architetto ufficiale dell'Olimpo e il grande Eroe dell'Olimpo.
Si aggirava con passo deciso e testa alta. Definita intimidatoria, spaventosa e fredda Annabeth Chase era la ragazza che non volevi avere come nemica. Lei non sapeva cosa significasse perdere.
La sua mente era organizzata, perfettamente strutturata e logica. Non sembrava esserci apparente spazio per i sentimenti. Lei non doveva mai mostrare emozioni.
Ma chi era realmente? Tutto ciò che vedevano gli altri era solo una maschera.
Annabeth Chase NON era intimidatoria, spaventosa, fredda e calcolatoria. NON era solo costituita da logica.
Lei era la bambina spaventata dai ragni che piangeva per una famiglia migliore. Lei era la bambina di sette anni che con una flanella era scappata di casa. Lei era la bambina che era stata ospitata al Campo Mezzosangue, che finalmente aveva trovato una vera famiglia. Lei era la bambina di nove anni a cui piaceva follemente Luke Castellan, l'eroe dai capellli biondi e gli occhi azzurri come il ghiaccio.
Lei era la ragazzina di undici anni, appena nominata capo cabina, la combattente esperta con il pungnale. Lei era la ragazzina di dodici anni, che sognava ad occhi aperti il mondo reale dove finalmente avrebbe dimostrato quanto valeva, che lei non era inutile, né debole né indifesa. Lei era una guerriera.
Era la stessa ragazzina che era quasi affogata mentre guardava per la prima volta quegli occhi che sembravano contenere il mare intero. Lei che lo aveva detestato, che lo aveva trattato male. Ancora una volta Annabeth aveva eretto tutti i muri di cui si era pian piano circondata fin da piccola. Percy Jackson non doveva scoprire com'era realmente, specialmente con un figlio di Poseidone.
Lei, Annabeth, ci aveva provato a stare lontana da lui, a odiarlo, ma non ci riesce. Non ha idea del perché ma i suoi commenti la fanno ridere anche quando è triste.
Lei era la ragazzina di dodici anni che aveva posto una riconciliazione alla rivalità secolare di Atena e Poseidone. Aveva messo da parte qualsiasi pregiudizio.
Lei era la ragazzina che il luglio della stessa estate, compieva tredici anni. Non ha idea del perché ma quando è con lui le inizia a battere così forte il cuore. Non è assolutamente niente. La ragazzina di tredici anni rifiutava totalmente di essersi innamorata di lui.
Lei era la ragazzina di tredici anni che scriveva a Percy Jackson. Non ha idea di come ma una sua foto è finita nel suo raccoglitore di architettura. Non ha idea di come ma guardare la sua foto la fa stare bene.
Lei era la ragazzina di tredici anni che spiava Percy Jackson dalla finestra di camera sua, osservandolo mentre dormiva, come i suoi capelli corvini fossero spettinati. Non mancava di notare come sbavasse e non riusciva a giustificarsi il perché i suoi muscoli facciali decidessero di sorridere.
Lei era la ragazzina di tredici anni che ha affrontato i lestrigoni, che sorrideva quando lo vedeva, quando poteva perdersi in quegli occhi.
Lei era la ragazzina di tredici anni a cui Percy era mancato. Più di quanto volesse ammettere. Ma per quale motivo lui aveva portato un ciclope... Perché? Non voleva sentirsi nuovamente la bambina di sette anni in balia della più folle paura.
Lei era la ragazzina di tredici anni che stava partendo per il mare dei mostri. Sola con lui, mentre lo guardava affrontare coraggiosamente tutti i mostri che incontrava.
Lei, però, era anche la ragazzina di tredici anni tradita da quello che era per lei un fratello. Le faceva così male. Non riusciva a capire perché avesse dovuto abbandonarla. Perché?
Nel frattempo Percy Jackson la supporta, lui è la sua spalla quando piange per le visioni delle sirene... gli sussurra "ti amo". Annabeth, la ragazzina di tredici anni, non ha idea del perché l'abbia detto.
Lei, la ragazzina di tredici anni, affronta Polifemo. Le sembra di stare sognando quando una voce le sussurra che è un genio.
Annabeth, la ragazzina di quattordici, ha intenzione di unirsi alle Caccatrici. E' così stufa di essere abbandonata. Annabeth vuole solo una famiglia. La famiglia che le avevano promesso.
Non ha idea del perché ma quando pensa all'abbandonare il Campo Mezzosangue, un paio di occhi verde mare le compaiono nella mente. Percy Jackson. Per quale ragione sta pensando a lui?
Lei, la ragazzina di quattordici anni, ha le farfalle nello stomaco quando sente le sue mani sui suoi fianchi. Non se lo riesce a spiegare ma lui la fa stare bene, la capisce. Ma allora perché vuole lasciare tutto?
Luke. L'ha tradita. Aveva promesso una famiglia e l'ha incastrata sotto il peso del cielo. Lei però riesce. Riesce a portare il peso del cielo sulle sue spalle solo perché sa che lui è proprio accanto a lei. in questo stesso momento le sta sussurrando di non abbandonare ma di tenere duro.
I loro occhi si incontrano di nuovo, il verde mare si scontro con quel grigio tempestoso, la finestra di una personalità che continua a tenere nascosta. Lui l'ha salvata. Ha portato il peso del cielo per lei, hanno la stessa ciocca grigia. Loro sono legati per sempre.
Lei, la ragazzina di quattordici anni, sta ballando con lui. Un ballo di speranza mentre sente il battito accelerato del suo cuore. Percy Jackson sta diventando una parte di lei e ancora non si spiega come.
Lei... la ragazza di quasi quindici anni, non fa che pensare a lui... sente le farfalle nello stomaco svolazzare liberamente e il suo viso arrossarsi. Annabeth Chase non era mai arrossita ma Annabeth Chase non aveva mai amato Percy Jackson.
Lei, la ragazzina di quasi quindici anni, si abbandona totalmente al suo migliore amico, in un abbraccio che sa di mare... Annabeth Chase vorrebbe che Percy Jackson rimanesse al campo, ha paura. "E perderai un amore per un destino peggiore della morte" Lei non può perderlo.
Lei lo sta baciando. Non ha idea del perché l'abbia fatto... è così spaventata dal perderlo senza confessargli i suoi sentimenti... quindi lo bacia. Il suo primo bacio.
Annabeth Chase sta piangendo. Lui è morto. Ed è tutta colpa sua. Lei... la ragazza di quindici anni, ha gli occhi pieni di lacrime perché ha perso il suo grande amore.
Il demone dai capelli rossi... Annabeth Chase è gelosa. Lei sembra così libera, artistica e trasparente... tutto quello che lei vorrebbe essere ma quello che non può mostrare. I suoi occhi verde intenso l'hanno catturato. Annabeth sente qualcosa rompersi.
Il suo cuore. Percy Jackson si è innamorato. E quella ragazza non è lei. Luke Castellan si è consegnato a Crono... le aveva promesso una famiglia e se n'è andato.
Lei, la ragazza di quindici anni, è più sola che mai... tutti l'hanno abbandonata. Non riesce a fare altro che lavorare costantemente sul portatile di Dedalo. Nessuno può permettersi di vedere il suo dolore.
Percy Jackson è un codardo... ha scelto Rachel. Per la prima volta Annabeth Chase sta piangendo per il ragazzo che ama.
Annabeth Chase sta correndo, sta saltando e sta prendendo quel pugnale. Lui è invincibile eppure... sa che qualcosa di brutto gli sarebbe successo. Lei, la ragazzina di sedici anni, sta affogando in quegli occhi verde mare che le rivelano il suo più grande segreto. La sta guardando in quel modo e lei si sta sciogliendo dentro.
Luke. Alla fine era un eroe. Lo è sempre stato. Le chiede se lo ama. Annabeth Chase avrebbe pensato di rispondere sì... ma sa che non è così. L'unico ragazzo che ama è quello che adesso sta rinunciando all'immortalità... Rimarrà con lei. In quel momento il sole sembrò più luminoso
Annabeth Chase lo sta baciando, lo sente ricambiare. Lui la ama. Sente i tonfo dell'acqua quando vengono buttati dai campeggiatori. Percy Jackson le prende la mano e le sorride dolcemente, sente le sue braccia avvolgerle la vita e la stringe verso di sé. Lui la sta baciando. E' quello fu probabilmente il miglior bacio subaqueo di tutti i tempi. Percy Jackson è diventato una parte di lei. Tra loro non c'è bisogno di parole.
Lui è l'unico che è capace di toglierle quella maschera. E lei lo ama per questo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro