Friday//6//at home..
Durante la cena sono molto silenzioso. Il sorriso di Nicholas non si è cancellato dal volto del ragazzo,e per non farlo preoccupare ne imito uno.
'..buona la pasta? Troppo sale mi sa,ma non penso di cucinare tanto da schifo che tieni il broncio. Dai,Alex..
Cosa succede? Me ne sono accorto che sei strano..ci stai ripensando? Non vuoi più sposarmi? Vivere con me? Non vuoi più un bambino?',scuoto la testa.
'Ma che stronzate ti vengono in mente? Nicholas..oggi un uomo ha bussato alla porta di casa mia.',mi guarda con un'espressione interrogativa a occhi socchiusi,mentre imbocca una pennetta bianca.
'..finché questo uomo non ci prova con il mio ragazzo,può anche trasferirsi in casa tua.',rido,un po' forzatamente.
'Nicholas..quell'uomo,era mio padre. Jonathan Green.',la forchetta gli cade di mano e sputa la penna nel piatto,tossendo rumorosamente.
'..porca puttana. Alexander..e tu cos'hai fatto?',rigiro la mia forchetta nel piatto,senza guardarlo direttamente negli occhi.
'..io? Assolutamente nulla. Mi ci sono voluti perfino minuti prima di riconoscerlo. Mi ha detto di avere una ragazza di venticinque anni o una roba simile che non sapeva che lui,oltre i suoi Kyle e Gemma,avesse altri due figli. Ho parlato con la fidanzata..Jackie. L'ho sentita al telefono e ho fissato un appuntamento domenica per conoscere i miei fratelli. Non voglio nemmeno vederlo in foto mio..padre.',Nicholas alza lo sguardo verso di me.
Provo a non guardarlo,ma non ci riesco.
Mi vien sempre voglia di guardarlo.
'..non ti merita. Ma è tuo padre. E,per quanto odi ammetterlo anche a te stesso,un padre lo vuoi,Alex. Non ti forzo,sai che non lo farei mai,però sappi che te ne potresti pentire..se Silvia continua ad avere un rapporto con i suoi dopo che le hanno pure fatto fare una figura delle peggiori con la sua ragazza,tu puoi provare a perdonare tuo padre. Ma se non lo vuoi fare,non posso darti torto. Io ti sono vicino,sempre e comunque,piccolo.'
Per quanto ciò mi faccia male,Nicholas ha ragione. Io voglio un padre..ma non voglio lui come padre.
'..ci penserò su. Grazie,Nick. Ti amo.',sorride,riprendendo la forchetta dal piatto.
'..ti amo anch'io,Alexander.'
***
Questa mattina ho deciso di preparare qualcosa per l'esame. Avevo fatto una tesina a inizio anno sul fumo,ma ora non me importa più nulla del fumo.
Accendo il mio portatile e vado su Word,scrivendo il titolo.
La discriminazione-l'omosessualità.
È la mia tesina,dovrà parlare di me.
In italiano abbiam fatto alcune schede che ci sono state date sulla condizione delle persone omosessuali,i paese nei quali questi possono sposarsi e adottare bambini,i paesi nei quali si discute per la legge e i paesi nei quali è ancora reato o malattia. In spagnolo abbiamo fatto una cosa simile,ma leggendo delle brevi biografie di famiglie composte da genitori gay,lesbiche e una biografia di una famiglia etero.
Questo,per far capire che noi gay e bisesessuali non siamo gente malata o pazza. Non siamo dei fottuti pervertiti-maniaci sessuali come alcuni dicono. No,non lo siamo.
Esisteranno i maniaci gay,ma io ho sentito più parlare di maniaci etero.
Che poi,guardate il mio Nick: osereste davvero dire che quel ragazzo é un maniaco sessuale dalla mente pervertita? É così dolce. Come cazzo fa a stare con me? Sarà riuscito a trasmettermi un po' della sua dolcezza,forse,e per quanto sembri strano anche a me.
In arte porterò il quadro Heart di Keith Haring. Lo stesso Keith era gay e morì per AIDS all'età di soli 31 anni,se non prendo l'AIDS io non la prende nessuno diceva lo stesso Keith.
In Heart si vedono raffigurati due omini dei suoi che reggono un cuore.
Non si specifica il sesso o la razza o quant'altro sugli omini. Solo che si amano. E la ritengo un'opera perfetta,soprattutto per quello che ho intenzione di dimostrare io.
Le origini dell'uomo in scienze,in storia porterò I campi di Concentramento e il nazismo di Hitler (..sì. Sì, me lo accettano).
Sento la porta aprirsi,mi volto e noto Nicholas con un'espressione interrogativa dipinta sul volto.
'..Alex? Sono le sette del mattino..cosa stai facendo?',sorrido,un po' stancamente,alla vista del mio bimbo con un pantaloncino che gli arriva sotto al ginocchio,blu a scacchi bianchi, e senza maglietta.
Appena sveglio,così incoscientemente in grado di farmi girare la testa.
'..sono qui dalle sei. Preparo la tesina..vuoi vedere?',sorride e mi si avvicina.
Quella stanza sarà per il bambino,ma fino a che non ne avremo adottato uno ci studio.
'..l'omosessualità? La tua tesina sarà sull'omosessualità? Bhe,me la passi fra due anni,vero?',rido e annuisco.
'..Alex. Pensavo di finire gli ultimi due anni in uno,da privatista..ho diciotto anni,e una famiglia. Sono bravo,insomma,a scuola me la cavo..così potremmo adottare il nostro bambino già tra qualche mese,e la mia unica distrazione sarà la scuola. Alexander..te lo giuro. Voglio subito la nostra famiglia. Non posso aspettare un mio diploma per questo.',sorrido e lo bacio.
'..va bene. Vieni ai miei esami però,nèh?',annuisce,ridendo.
'..dopo quelli,io ti sposo,Nicholas Klain.'
•••
..mh. E voi che ne dite dell'esame?
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